13 • natale purosangue

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vi rubo qualche minuto poi vi lascio al capitolo.
grazie a tutti voi per le mille letture. se è un sogno non svegliarmi
infinite volte grazie!

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Era Natale, non sarebbe stato il solito Natale nella mia Reggia, con la mia famiglia, i miei nonni paterni e la famiglia di Sirius.
La semplicità del lungo pasto nella sala da pranzo, le chiacchere dei genitori con in sottofondo le urla gioiose di me e dei due fratelli Black.
io e mia nonna eravamo solite preparare la crema al mascarpone da mangiare col pandoro o con il panettone, che a metà del pranzo si metteva a scaldare vicino al fuoco.
Dopo aver mangiato noi bambini uscivamo a giocare con la neve, felici e spensierati. Verso l'ora della merenda invece si beva il the e si scartavano i regali. Era l'uno giorno dell'anno in cui si era insieme, in pace e armonia, senza urla o scontri tipici.
Ma quest'anno non sarebbe stato così.

Camille entrò dolcemente in camera mia svegliandomi e augurandomi buon natale, ricambiai e mi alzai contro voglia osservando varie volte il vestito che mia madre mi aveva preparato per quel fantastico giorno, che di fantastico non aveva nulla.
"Non le piace signorina?" mi chiese Camille vedendo la mia faccia schifata. "No" esclamai "perché devo indossare una roba del genere il giorno di Natale? è nero, tutto nero con un fiocco bianco, mi fa salire la depressione" continuai sbattendo i piedi
"Che succede Bella?" disse mia madre entrando
"ti sembra il caso di comportanti così? Forza vestiti che siamo già in ritardo e non voglio capricci intese?" mi rimproverò.
non ebbi nemmeno il coraggio di guardare i suoi occhi, mi avrebbe fulminato con uno sguardo, cominciava bene la giornata.
"Ringrazia il cielo che sei ancora piccola, tra qualche anno inizierai a portare i corsetti, vorrò proprio vedere se ti lamenterai ancora" borbottò mentre usciva da camera mia.

Guardai Camille, le lacrime minacciavano di scendere dai miei occhi ma ricacciai tutto giù, la donna mi abbraccio forte accarezzandomi i cappelli e rassicurandomi

***

"Regulus, Sirius! fora alzatevi" urlò Walburga da in fondo alle scale.
Il minore dei Black era già sveglio da un po', uscì dalla stanza dando segno di essere vivo, poi si diresse in bagno facendosi una bella doccia.
Lo stesso fece suo fratello maggiore all'incirca venti minuti dopo.
"Sirius ti ho chiamato venti minuti fa" Walburga puntualizzò
"lo so, e io ti ho sentito chiamarmi venti minuti va" rispose Sirius
la donna sbuffò, il corvino fede spallucce.

Quando entrambi furono pronti scesero in sala da pranzo, dove i genitori li aspettavano entusiasti.
"Vi donano proprio questi completi miei cari" disse la madre, Orion che stava sfogliando la gazzetta del Profeta, annui con la testa guardando poi i suoi figli.
"Mi raccomando comportatevi bene" gli raccomandò Walburga guardando soprattutto in direzione di Sirius. Il quelle annui senza mostrare alcune emozione.

***

Arrivammo a Grimmauld Place 12, salutai Orion e Walburga cordialmente e mi diressi verso i fratelli Black, li squadrai
"sembrate dei pinguini vestiti così" risi per poi scoccare un bacio sulla guancia ad entrambi.
"buon natale principini miei"
"buon natale principessa" mi risposero loro sorridendo.
Poco dopo lgli altri ospiti iniziarono ad arrivare, i primi, dopo di noi, furono i Crouch: Regulus corse alla porta per salutare il suo migliore amico, lasciando me e Sirius soli.
"Promettimi che farai il bravo Sirius" gli dissi severamente, il corvino mi guardò ghignando
"Sirius sono seria" lo rimproverai
"ci proverò, ma non posso promettertelo - mi rispose alzando le mani in segno di resa - però promettici che se io inizio tu dammi corda" mi disse facendo l'occhiolino avviandosi verso l'uscio per salutare gli invitati.
Scossi la testa avvilita, sperando che in futuro sarebbe cambiato e maturato, ma dentro di me sapevo che non sarebbe mai successo. Gli sarei sempre stata accanto, a costo di mettermi in mezzo in un litigo tra lui e sua madre, cosa da non fare a meno che tu non volessi morire.

***

"Tuo fratello e la principessa in questa stanza con tutte queste persone sono due bombe ad orologeria" disse Barty a Regulus che non staccava gli occhi da Sirius.
"Si, sono d'accordo con te Barty. Dobbiamo tenerli d'occhio prima che facciano qualcosa di cui potrebbero pentirsi amaramente" rispose il minore "ciao ragazzi - li interruppe Evan, arrivato da poco - di che stavate parlando se posso sapere?"
"Stavamo parlando di Sirius e Bella" rispose Barty
"e di quanto sia pericolosa questa festa" continuò Regulus.
"Capisco, capisco - rispose l'amico - il problema dove sta? teniamoli d'occhio noi dai"
Barty e Regulus annuirono poco convinti, ma dovevano farlo.

***

Il ricevimento iniziò con una brindisi e augurio di buon Natale a tutti i presenti, da parte di Orion e Walburga.
Ero da qualche ora in quella casa e già non ne potevo più. La preferivo vuota, con gli schiamazzi di me, Sirius, Regulus e qualche volta Barty e i rimproveri di Kreacher in sottofondo.
Ma ora, come ordinatomi da mia madre, dovevo essere la principessa Serpeverde e di conseguenza comportarmi come tale.
Salutai le sorelle Black e i genitori, avviandomi poi a salutare gli altri augurando le buone feste, insomma la solita storia. Cissy mi si avvicinò prendendomi il polso e tirandomi a sé "hai intenzione di fare la brava vero?" mi chiese, la guardai e sorrisi
"per ora si, chissà poi"
"prima o poi cambierai?"
"non è nei miei piani futuri"
"Bella"
"mi hanno sempre tratta male, da quando sono venuta al mondo specialmente perché donna. non credo che questo mondo meriti il mio rispetto e ne sei perfettamente a conoscenza"
"magari crescendo cambiari idea, affronti il tuo dolore sputandoci addosso"
"si, Cissy, proprio così" sorrisi, facendo spallucce, avviandomi verso uno dei tavoli imbandito di cibo.

Stavo compiendo l'accurata scelta, tra mille stuzzichini, quali inserire nel mio piatto
"Bella, che piacere vederti qui con noi" mi disse Lucius che sbucò fuori dal nulla facendomi sobbalzare
"non chiamarmi Bella" gli risposi scandendo ogni singola parola, senza alzare gli occhi dal tavolo.
il ragazzo mi guardò e sorrise
"sei così dolce quando ti arrabbi" continuò, roteai gli occhi al cielo infastidita, strinsi forte il piatto che avevo tra le mani, glielo avrei volentieri tirato in testa sporcando la sua fantastica chioma platinata.
"Malfoy smettila, torna dai tuoi amichetti" bofonchiai cercando di mantenere il più autocontrollo possibile.
"Oh ma io ti chiamo per nome, suvvia, anche tu puoi farlo, Bella" blaterò lui sistemandosi la cravatta.
"non è nel mio interesse chiamarti per nome"
"a me però farebbe piacere"
Lo guardai storto, presi gli ultimi salatini, gli diedi le spalle e me ne andai, raggiungendo Barty, Evan e i fratelli Black.

"Quanto ci hai messo principessa" esclamò il biondo.
"Senti Barty se quel biondo ossigenato la smettesse di importunarmi sarei già qui da un po'" dissi sbuffando e sedendomi vicino a Sirius, che mi prese la mano e ma la strinse.
Sapeva perfettamente quanto odiassi Lucius, fin da bambina non ero mai riuscita a sopportalo.

Rimanemmo tranquilli a chiacchierare sui divanetti in salotto, quando a Barty venne la fantastica idea di mettersi a suonare il piano, e io decisi di seguirlo. Mio nonno paterno mia aveva insegnato, era un dolce ricordo che portavo nel cuore.
Alla fine della melodia ricevettimo moltissimi applausi e un sorriso da mia madre che per la prima volta nella sua vita sembrava fiera di me.
La festa continuò in maniera molto noiosa, tra auguri di buon Natale e ringraziamenti vari.

Quando arrivammo a casa, era ormai sera tarda. Ero stanca morta, mi sentivo la testa pesante e i piedi erano indolenziti. Mi avviai velocemente in camera mia liberandomi dei vestiti, indossai la camicia da notte, un maglione e delle calze di lana calde.
Corsi poi nella sala principale di casa, dove avevamo allestito un grande albero di Natale scartando i miei regali.

Iniziai da quello di mio nonno, ero davvero curiosa, mi stupivo ogni volta di come quell'uomo riuscisse a capirmi meglio dei miei genitori. Tirai fuori un abito celeste estivo, abbinato era presente anche un fiocco da inserire tra capelli. Era davvero stupendo.
Passai poi a quello di mia nonna, la quale mi aveva realizzato un maglione rosso largo e caldo, come quelli che piacevano a me. Trovai anche un bigliettino
per la mia Grifondoro preferita!
proprio come la tua nonna, buon natale piccina
mi emozionai e lo strinsi forte a me. I miei genitori mi regalarono un cappotto invernale marrone scuro e dei libri da leggere.
Guardai l'orario sul grande orologio che era posto sopra il camino, segnava la mezzanotte e, dopo essermi toccata la punta del naso, espressi un desiderio.
Salutai mia madre e mio padre, augurandoli la buonanotte e andai a dormire.

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Hey! come state?
Non so mai cosa scrivere in questa parte ahahahah
in teoria doveva uscire domani, ma ho voluto pubblicarlo oggi per anticipare un po' i tempi, magari questa settimana esce un capitolo in più!
spero come sempre che ci piaccia
baci <3

un favoloso disastro | marauders eraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora