47 • piccoli litigi

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I giorni festivi volarono, le giornate erano tutte pianificate nello stesso modo. Peter ci raggiunse il 27, arrivava in mattinata e tornava a casa prima che si facesse buio. La mamma di James ci svegliava la mattina, facevamo colazione, ci sistemavamo e salivamo al piano di sopra ad ascoltare musica rock: oltre ai Queen avevamo scoperto anche gli AC/DC, i Beatles e David Bowie. Pranzavamo tutti insieme, il pomeriggio ci vestivano pesanti e uscivano a giocare a palle di neve, quell'anno aveva nevicato moltissimo. Poi rientravano, ci riscaldavamo e cenavamo.
l'ultimo giorno dell'anno ci raggiunsero Peter con tutta la sua famiglia, ed entrambe le coppie di nonni di James. E tra una risata e l'altra era arrivato il 7 gennaio. Si rientrava a scuola.

La mattina Euphemia mi svegliò dolcemente, come oramai da due settimane.
"buongiorno piccola, vestiti già e riaccumula le ultime cose. Usciamo prima stamattina"
"Va bene, dove andiamo?" domandai
"è una sorpresa, forza"
Annuii alzandomi, aprii la finestra facendo entrare l'aria pulita. mi chiusi in bagno facendomi una doccia calda e vestendomi: un paio di jeans azzurro chiari e una dolce vita nera. Ai piedi solite old star nere. Mi raccolsi i capelli, come sempre, in due lunghe trecce che mi ricadevano sul davanti. Sistemai la camera, piegando e inserendo tutto accuratamente nel baule.
"Bobby c'è, il baule è chiuso, lo zainetto nero è pronto. Perfetto c'è tutto"
Presi lo zaino, inserendo un pacchetto di fazzoletti, le salviettine, il libro, la bacchetta e delle caramelle alla menta. E scesi da basso.
"buongiorno" esclamai
"buongiorno piccola peste"
"buongiorno Cice"
"heilà principessa, dormito bene?"
"Si, Sir, grazie, voi?"
"bene" risposero tutti e tre in coro
"Forza ragazzi, siete pronti?" ci domandò la signora Potter accorrendo in salotto
annuimmo
"Ottimo, ora Flemont smaterializzerá i vostri bauli, e poi usciremo tutti di casa"
"d'accordo"
Ci avviamo verso la porta indossando i cappotti, io ne avevo uno a quadri sulla tonalità del azzurro. Appena il signor Potter ci raggiunse, salutammo quella grande tenuta che per due fantastiche settimane ci aveva ospitato. Scendemmo in paese, era davvero accogliente, al centro della strada principale ogni tot di metri c'era una luminaria che augurava buon natale. Entrammo in un bar, assomigliava parecchio ai tre manici di scopa.
"Wow" esclamai
"ti piace Cice?" mi domandò il signor Potter posandomi dolcemente una mano sulla spalla
"sì, davvero tanto"
"assomiglia ai tre manici di scopa" enfatizzò Sirius
"esattamente Sirius, questo è un bar di maghi"
"che figata" bofonchiò Remus guardandosi attorno
era tutto decorato ancora per Natale, la vetrina posta sotto il bancone era piena di dolci, di ogni tipo. Ci sedemmo ad un tavolo con dei divanetti, io e Remus sul divano, Sirius e James sui due poof e i signori Potter sulle sedie. Una dolce ragazza, molto giovane, venne a ordinare. Portava in mano un bloc notes, ma la penna era magica e scriveva da sola.
"per me un caffè ginseng in tazza grande e una brioche integrale ai frutti di bosco" ordinò il signor Fleamont
"per me un cappuccino" disse Euphemia
"per te signorina?" mi chiese la cameriera
"Ehm, per me un the caldo al limone..."
"grande o piccolo?"
"Grande e una brioche alla crema"
"per me un cappuccio e due fette di quella torta con la crema e le fragole" spiegò James indicando la torta descritta nella vetrina
"per me un caffè e una brioche al cioccolato" disse Remus
"un cappuccino e anche per me una brioche ai frutti di bosco" enfatizzò Sirius
"integrale o normale?"
"Normale"
"Potrebbe portarci anche qualche pasticcino" chiese Euphemia
"Certamente" disse la cameriera andandosene.

Ritornò poco dopo, con un vassoio pieno di tutte le nostre pietanze, tutto volò delicatamente sul tavolo
"ecco a voi, buona colazione" disse dolcemente
"grazie" esclamammo in coro tutti, e cominciammo a mangiare.
La brioche era delicata, croccante fuori ma morbida dentro, la crema era buonissima e tantissima. Il the era davvero dolce e gustoso.

Una volta finito ci alzammo, il signor Potter pagò e uscimmo. Direzione Kings Cross.
Ci smaterializzarmmo tutti insieme, io e Remus con la signora Potter e James e Sirius con il signor Potter. Eccoci di nuovo, solita Stanzione, oltrepassammo il binario 9¾ e ci ritrovavamo davanti al Hogwarts Express. Un sacco di ragazzi correvano di qua e di là, avvistammo Regulus e Barty e decidemmo di raggiungerli.
"Mamma, papà, noi andiamo. Ci teniamo aggiornati" disse James abbracciando la madre
"Mi raccomando non fare troppi disastri" lo rimproverò lei
"Non ascoltare tua madre, fate casino e godetevi questa adolescenza. Mi raccomando però non oltrepassando i limiti" esclamò Flemont scompigliandoli i capelli. James sorrise, aveva lo stesso sorriso della madre.
"Grazie Euphemia, grazie Flemont" dissi sorridendo
"Di nulla, siete sempre i benvenuti da noi, quando vorrete" rispose lei.
Ci abbracciarono tutti e ci salutarono ancora una volta, smaterializzandosi poco dopo.

un favoloso disastro | marauders eraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora