60 • dolcetto e scherzetto

69 11 20
                                    

Halloween era alle porte, l'atmosfera di Hogwarts era tetra e tenebrosa, la sala grande era decorata a tema: zucche intagliate e luminose fluttuavano sul soffitto dell'enorme stanza, aggiungendo i fulmini, i tuoni e i lampi; fuori pioveva da quattro giorni.

"allora, dobbiamo organizzare uno scherzo epico" esclamò James mentre tornavamo alla sala comune
"hai qualche idea fratello?" domandò Sirius, il ricciolo scosse la testa afflitto
"no, ma volevo organizzare qualcosa che sarà ricordato nella storia"
"possiamo organizzarlo, halloween è tra due giorni, possiamo farcela no? siamo cinque menti, unite e ben funzionanti"
"alcune un po' meno" rise Remus
"lasciami finire stupido - risi - siamo uniti, possiamo organizzare qualcosa di unico"
"potresti fare l'allenatrice di quidditch sai? - mi domando James - sai incitare bene le persone"
"oh ma sta zitto"

Un volta arrivati in sala comune salimmo in camera dei ragazzi, e tutti e cinque ci sedemmo sul letto di Remus, estraendo la mappa che il castano stava sistemando; segnando tutti i passaggi segreti.
"pensiamo" bofonchiò James
"uno scherzo di Halloween" sbuffò Sirius
"qualcosa di spaventoso" continuai
"zitti, non riesco a concentrarmi con voi che sussurrate" enfatizzò Peter
"okay, scusa amico" disse James passandosi una mano tra i capelli

"potremmo chiedere una mano a Peeves?" propose ad un certo punto Peter
"ovvero Pete, spiegati" lo incitò Sirius
"chiediamo a Peeves se ci può dare una mano ad organizzare lo scherzo, Cice puoi parlare con il barone Sanguinario e convincerlo a lasciarlo fare."
"ma lo scherzo in sé quale sarebbe?" chiese Remus
"ci travestiamo da fantasmi, con un lenzuolo bianco, e a turno sbuchiamo dal soffitto o dal pavimento con l'aiuto dei veri fantasmi; ognuno si sceglie il suo"
"Pete, è un'ottima idea" esclamò il ricciolo
Sirius e Remus risero
"di nulla ragazzi, siamo un gruppo dopo tutto"
"ma lo faremo solo noi cinque?" domandai
"scusa a chi altro vuoi chiederlo?" ribatté James
"non so, magari alle ragazze, sapete non credo che faremo molta paura se siamo solo noi"
"e se, invece che fare paura, distribuissimo caramelle?" propose Remus
Sirius lo guardò, sbattendo le palpebre diverse volte
"ti sembra uno scherzo?" enfatizzò Peter
"ovviamente non regaleremo barrette di cioccolato, bensì le caramelle di Mielandia" intervenni, Remus ghignò annuendo
"le Piperille Nere" propose James
"o i rospi alla Menta" continuò Sirius
Peter e Remus scoppiarono a ridere "dovremmo cambiare il sacchetto, inserendole in altri, così che nessuno sospetti nulla - Peter suggerì - e ovviamente avremo l'aiuto di Peeves ed altri, vero?"
"certo Peter"
"beh, allora, stanotte, io e il mio socio in affari - James indicò Sirius - ci dirigeremo verso la cantine di Mielandia tramite il passaggio segreto della strega Orba"
"Peter tu parlerai con Peeves, Cice con il barone sanguinario; io penserò a come fare cambiare i sacchetti delle caramelle" esaminò Remus
"d'accordo" annuimmo io e Peter

Il pomeriggio seguente, mi trovavo nei sotterranei, dovevo trovare il Barone Sanguinario, e da qualche parte dovevo pur cominciare. Circondata da Serpeverde, camminavo dritta per la mia strada. La ricerca di un fantasma era qualcosa di molto arduo, come tutti i fantasmi, appaiono quando meno te lo aspetti con lo scopo di spaventarti; sicuramente se li chiami non ti rispondono.
"come mai tutta sola?"
sbuffai
"Mulciber - dissi voltandomi - ovviamente con Mocciosus e Avery al tuo fianco, non c'era da stupirsi. sono in missione. gradirei essere lasciata in pace"
"missione?" mi domandò Piton
"sì, ah, per caso avete visto il Barone Sanguinario qui da qualche parte?"
"il Barone si aggira spesso nella Torre di Astronomia"
"lo so Avery, è proprio lì che stavo andando, ma magari voi, visto che il cappello parlante per qualche strano motivo vi ha smistano in Serpeverde, pensavo lo sapesse; visto che è il fantasma della vostra casa"
"oh no, non ti siamo d'aiuto Principessa"
"Mulciber, Mocciosus, voi sapete qualcosa?"
"anche se lo sapessimo non te lo diremmo" esclamò il primo
"esatto" bofonchiò il secondo
"okay - feci tre passi indietro - io mi levo di torno"
e così dicendo mi diressi verso la torre i di Astronomia. Il Barone si aggirava spesso in quella zona, per ragioni sconosciute, forse a causa della sua natura violenta e pericolosa.

un favoloso disastro | marauders eraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora