19 • Grimmaul Place 12

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duemila letture...
oltre che dirvi grazie non so che fare davvero :")
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Agosto era iniziato da poco, il sole caldo era alto nel cielo come tutti i giorni, le temperature erano davvero elevate ma io adoravo tutto ciò. Amavo il caldo e l'estate, mi trasmettevano serenità e spensieratezza, se avessi potuto avrei vissuto solamente durante quella stagione.
Quel giorno i miei genitori sarebbero partiti per andare a trovare dei parenti in Austria, sarei dovuta andare anche io, ma ero riuscita a convincerli che rimanere a casa fosse un'opzione migliore, avrei combinato solo casini.
Mia mamma, non voleva che rimanessi completamente in solitudine, non contando la servitù, per così tanto tempo. Aveva così deciso che avrei trascorso le tre settimane di vacanza a casa Black. Così avevo preparato un baule, non troppo ingombrante, da portare con me: avevamo inserito all'interno diversi vestiti un po' casuali, alla fine saremmo stati tutti giorni in casa.

Ci smaterializzammo a Grimmauld Place, ad aprirci fu Kreacher, ci fece entrare e ci accomodammo.
"Vi posso offrire qualcosa?" chiese Walburga ai miei genitori
"Oh, io accetto molto volentieri, tu caro?" rispose mia mamma rivolgendosi a mia padre
"io no, grazie" disse lui alzandosi dalla sedia avvicinandosi a Orion
"Se volete scusarci signore, abbiamo degli affari da uomini da risolvere" blaterò il signor Black
"Signore" disse mio padre facendo un cenno con la testa.
I due si avviarono verso lo studio di Orion, entrarono nella stanza e chiusero la porta a chiave.

io me ne stavo lì in piedi, vicino a mia madre con le mani giunte dietro la schiena.
"Come siamo diventate grandi Bella!" mi disse la signora Black
"Grazie Walburga" le risposi gentile e sorridendo. Odiavo quella donna, ma sicuramente non avrei potuto dirglielo in quel momento, mi ero ripromessa che in futuro le avrei sputato tutto il mio risentimento nei suoi confronti in faccia.
"L'ho notato anche io" interventi mia madre
"stiamo diventando delle Signorine" la incalzò la Black sistemandosi minuziosamente la gonna dell'abito
A quella parole deglutì sonoramente, non volevo diventare signoria. Grande sì, ma signorina no.

A salvarmi da quella situazione fu Kreacher, che arrivò, portandoci da bere. Ci sedemmo a sorseggiare le bevande, mentre mia madre spettegolava con Walburga.
La nostra tranquillità fu interrotta da un terremoto, chiamato Sirius Black. Che corse giù dalle scale provocando un grande baccano ed entrando bruscamente nel salotto.
*un elefante in una cristalleria* pensai
"Perché nessuno mi ha detto che era arrivata Cice?" chiese con la voce ancora impastata da sonno, appoggiandosi al muro.
"Sirius, non urlare. Staccati dal muro che sta su da solo, mettiti composto e chiama la principessa Bella e non Cice" lo rimproverò la madre.
Sirius ubbidì roteando gli occhi al cielo e riformulò la frase
"madre, signora Serpeverde" disse guardando in direzione di mia madre "Perché nessuno mi ha avvertito che Bella era arrivata?" domandò poi
"Non importa Sir. ora sono qui, forza andiamo? Ha detto tua madre che dormo nella stanza degli ospiti, me la mostri?" gli chiesi anticipando Walburga che stava per rispondergli molto probabilmente in malo modo.
Sirius annui prendendomi sotto braccio. Salimmo una rampa di scale
"È al primo piano?" domandò a Sirius
"Si, praticamente sei da sola, perché oltre alla tua camera c'è il salone con l'arazzo dell'albero genealogico, un bagno e un sala giochi. io e Regulus come sai siamo al terzo piano, mentre al secondo ci sono le due camere dei miei genitori" mi rispose
Anuii, erano tutte cose che sapevo volevo semplicemente avere la conferma.

"Ecco questa è la camera degli ospiti" mi disse Sirius aprendo la porta
Era una stanza matrimoniale, un letto a baldacchino occupava il centro dello spazio, in parte dei comodi, rigorosamente neri.
Una grande cassettiera si trovata alla destra della porta, sopra un semplice specchio dal bordo dorato. Una porta finestra, che dava su un balconcino, illuminava l'ambiente. Dalla parte opposta, una porta conduceva al bagno.
"Quello è il bagno?" chiesi al mio migliore amico mentre mi introducevo nella sala.
"sì, quello è il bagno. C'è sia la vasca che la doccia, scegli tu poi quale vuoi fare" disse lui chiudendo silenziosamente la porta.

un favoloso disastro | marauders eraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora