76 • 3 novembre

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Il 3 novembre era un giorno di festa per noi malandrini da ormai 5 anni; per me e Sirius invece lo era da sempre. Sirius compieva 16 anni. Fortunatamente il 3 ricadeva proprio di sabato, la festa si sarebbe svolta nella stanza delle necessità e come sempre erano invitati tutti gli alunni che frequentavano il terzo anno in poi.

Quella mattina James aveva sospeso gli allenamenti dei Grifondoro e il campo era stato occupato dai Corvonero. Sirius era a conoscenza della festa, l'aveva organizzata lui stesso con il nostro aiuto.

Ero in camera mia, stavo aspettando Remus: doveva aiutarmi con il regalo di Sirius. I ragazzi si erano organizzati per fare un pensiero tutti insieme, anche Frank e Derek avevano partecipato, comprando una kit di manutenzione per scope e una felpa degli AC/DC, bordeaux con la scritta bianca sul retro. Io invece ero riuscita a farmi spedire, con l'aiuto di Euphemia, i Dottor Martens classici alti, che Sirius desiderava da tanto.

Remus bussò alla porta e lo accolsi
"dimmi tutte Cice"
"devi aiutarmi ad impacchettare la scatola" sorrisi indicandola
"d'accordo - il castano la prese in mano posandola sulla scrivania - la carta?"
"c'è l'ho, ho comprato anche i fiocchetti" mi sistemai accanto a lui e, in poco tempo, il pacco regalo era completo.
"bello no?" mi domandò
"mai visto niente di più bello - risi - spero siano del numero giusto"
"lo saranno sicuramente e gli piaceranno da morire, stai tranquilla" mi rassicurò

Durante il pomeriggio ci recammo svariate volte nella stanza delle necessità per portare il cibo e le bevande. Sirius e James avevano preso talmente a cuore l'impegno dell'alcool che ne avevano comprato fin troppo: almeno una quindicina di bottiglie si estendevano sul bancone.
"sir" esclamai entrando nella stanza con in mano il vassoio e la torta
"dimmi principessa"
"non chiamami principessa"
il corvino ghignò
"non vi sembra di avere esagerato?"
"con?"
"l'alcool?"
"16 anni non si fanno tutti i giorni" esclamò
"si, ma non possiamo fare ubriacare quelli del terzo anno"
"perché no?"
lo guardai perplessa
"vabbè lasciamo perdere, dove la appoggio la torta?"
"non lo so"
James la prese delicatamente dalle mie mani sistemandola dietro il bancone
"grazie"
"di nulla piccola peste"

Addobbammo la sala con festoni che auguravano tanti auguri e palloncini di tutti i colori, James si occupò della musica, in un angolo posizionò il giradischi: sistemando le casse ai lati della stanza e impilando le varie ceste di vimini con i vinili.
Una volta terminato tutto scendemmo in sala grande per la cena, cantammo tutti in coro la canzoncina dei tanti auguri e mangiammo.

Finita la cena mi recai in camera mia per prepararmi. Mi buttai sotto la doccia, una volta asciutta estrassi i vestiti dall'armadio: optai per un look semplice. un paio di jeans neri, svasati, a vita bassa che però avevano una particolarità; nella parte alta del pantalone era presenta una manciata di brillantini che andava scemando verso il basso. Indossai poi un semplice corsetto argento con delle trasparenze. Ai piedi decisi di mettere le décolleté nere. Mi misi qualche gioiello, tra cui la collana col ciondolo a serpente, e mi truccai leggermente. Poi scesi in sala comune dove i ragazzi mi stavano aspettando.

"possiamo andare" sorrisi. Erano tutti vestiti per bene ed erano tutti davvero belli. Sirius indossava una camicia con il collo alla francese bianca, i primi tre bottoni, non allacciati, lasciavano intravedere il petto; James invece ne indossava una rosso scuro con il collo alla coreana; Remus un maglione con il collo alto bianco e Peter una felpa grigia molto elegante. 
"come siete belli"
"grazie piccola peste - James mi rispose - tu pure, ma sei sicura di riuscire a camminare con quei trampoli?"
"James, sono una principessa, ci sono nata con le scarpe scomode, stai tranquillo"
"d'accordo, allora possiamo andare"
"direi di sì" esclamò Sirius

Una volta arrivati il festeggiato decise di scartare immediatamente i regali, si accomodò su un divanetto posto al centro della stanza così che tutti potessero vedere.
"questo è da parte mia, Peter, Remus, Frank e Derek" disse James porgendogli il pacco, il corvino annuì e iniziò a rompere la carta colorata.
"scarta la carta, scarta la carta" un coro nacque da parte di tutti i presenti, Sirius rideva concentrato a strappare la carta come gli era stato detto. Il sorriso si raddoppiò non appena intuì il contenuto del pacco: il kit di manutenzione per la scope e la felpa, guardò i ragazzi, i quali, a loro volta, sorrisero tutti e cinque.
"grazie mille ragazzi"
"tieni, ora apri il mio" sorrisi, allungandogli la scatola
"è questa?" mi domandò afferrandola
"è il tuo regalo di compleanno da parte mia"
Sorrise, sedendosi nuovamente sul morbido e sollevando il coperchio. Mi bastò guardarlo negli occhi per vedere lo scintillio di felicità che nacque al loro interno capendo il contenuto di un semplice imballaggio di cartone.
"come hai fatto a trovarli?" mi chiese esterrefatto
"ammetto che è presente lo zampino di mamma Euphemia"
Sirius sorrise, si alzò e mi abbracciò forte
"sono felice che ti piacciano" sussurrai
"ti voglio tanto bene"
"anche io Sir, anche io"

un favoloso disastro | marauders eraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora