Let Me Be Your Super Hero.|BAKUGOU XREADER

32 ~ I'm A Motherfucking Monster.. (1)

BAKUGOU'S POV

Infilai la chiave nella toppa, finalmente per quel giorno avevo finito di lavorare. Alzai lo sguardo, il sole stava calando pigramente. Salutai di malavoglia Winry e infilandomi le mani in tasca, iniziai ad incamminarmi verso casa. (T\N), era uscita prima da lavoro per andare da Aizawa, questa storia del creare dei supporti che riproducevano il suo quirk andava per le lunghe. L'unica cosa che potevo fare come persona, come hero e come "amico", era supportarla, quindi non avrei fatto altro che aspettare e sperare che tutto andasse per il meglio. Perso tra i miei pensieri, continuavo distrattamente a percorrere la strada verso casa, ignorando le persone che mi passavano accanto. (T/N) non l'avrebbe fatto. (T/N), si sarebbe soffermata ad osservare ogni singolo dettaglio, fissando le vetrine dei negozi, guardando le nuvole nel cielo, avrebbe catturato ogni singolo dettaglio della sua strada verso casa, anche la coppietta che stava litigando indisturbata pochi passi più avanti a me.

??:" VERAMENTE MI HAI TRADITO COSI'? AVRESTI POTUTO FARMI PRESENTE DEI PROBLEMI CHE C'ERANO TRA DI NOI! PERCHE' TI SEI GETTATA TRA LE BRACCIA DI UN'ALTRO, MA SOPRATTUTTO.. PERCHE' L'HAI NASCOSTO PROPRIO IN CASA NOSTRA!"

Quella dannata comparsa urlava troppo, certo, l'avrei presa male anche io una cosa del genere, ma certamente non avrei dato spettacolo su una strada così trafficata. Eppure qualcosa mi suonava famigliare in quella conversazione. Una sensazione mi assalì violentemente come a dirmi che dovevo ricordare per forza qualcosa. E infatti, l'unica cosa a cui riuscivo a pensare era la cena di qualche sera fa. (T/N) era veramente troppo strana, sembrava veramente esserci una terza persona in casa, anche se lei non voleva dirlo. I suoi modi così meccanici, la sua titubanza nel farmi entrare in casa.. La sua riluttanza nel voler parlare di quello che era successo tra noi. Ma forse quella era in parte colpa mia. Le avevo sbattuto in faccia un "IO NON TI AMO" come biasimarla se non voleva parlarne.

Tirai un lungo sospiro, ma quella strana sensazione ancora non voleva abbandonarmi, forse avevo interrotto qualcosa quella sera, forse (T/N) si stava frequentando con qualcuno e io ho fatto irruzione nel suo appartamento. Forse era tutta una mia paranoia, ma non sapevo darmi pace e l'unico che poteva rispondermi era l'unico a cui non avrei voluto chiedere niente. Schifato e allo stesso tempo ancora troppo curioso, chiamai Kirishima.

Kirishima:" Pronto?" rispose con voce squillante.
Bakugou:" Capelli di merda, ho bisogno di parlarti."
Kirishima:" Oh, ok.. E' successo qualcosa?"
Bakugou:" Niente di importante, devo solo chiederti una cosa."
Kirishima:" Ti aspetto a casa mia allora."
Bakugou:" Non ho intenzione di venire fino a casa tua, basta che tu mi rispond-"
Kirishima:" NON TI SENTO, A TRA POCO!" finì chiudendo la chiamata.

- CI MANCAVA SOLO LUI - pensai.

Portai nuovamente le mie mani dentro le tasche dei jeans e mi avviai verso casa del rosso, sicuramente le sue risposte mi avrebbero aiutato a pensare un po'. 

- - - - 

Kirishima:" Baku! Ti stavo proprio aspettando!" urlò felice.
Bakugou:" Tsk, non chiamarmi così."
Kirishima:" Forza entra! Ti va una birra?"
Bakugou:" Mi sembra il minimo, dato che mi hai fatto arrivare fino a qui per farti una cazzo di domanda!"
Kirishima:" Accomodati pure in salotto, arrivo subito!" sorrise.

Incredibile come ottenesse sempre quello che voleva da me, era troppo tempo che ci conoscevamo e ormai sapeva bene come giocare le sue carte nei miei confronti. L'unica persona che abbia mai rispettato veramente, forse era proprio lui. 

Kirishima:" Allora? Cosa volevi chiedermi?" disse porgendomi una birra, sedendosi accanto a me sul divano.
Bakugou:" Dov'è la caramella rosa?" 
Kirishima:" Mina? E' fuori con Momo, perché?"
Bakugou:" Perché è una conversazione che vorrei fare con te soltanto, non con altri."
Kirishima:" Inizi a spaventarmi, cosa devi chiedermi di così importante?"
Bakugou:" Che tipo di persona è (T/N)?"