Buio pesto.
L'unica cosa che potevo fare era andare avanti. A passi incerti presi a muovermi, anche se la mia destinazione sembrava poco chiara. Più camminavo più il buio si faceva sempre più scuro, anche se credevo che una cosa del genere non fosse possibile.
Il posto era davvero stretto e umido, una puzza orribile pungeva le mie narici, mano a mano che procedevo, avevo capito di trovarmi dentro ad una fogna. Il mio cuore batteva all'impazzata, non riuscivo a ricordarmi come fossi arrivata li, tanto meno cosa dovessi fare.
Camminai per un'eternità prima che un piccolo fascio di luce, fece capolino infondo ad un lungo corridoio, indicandomi che là, probabilmente, c'era una via d'uscita.
Cercai di seguirlo, intanto intorno a me il buio iniziava ad attenuarsi, poco a poco diventando infine luce.
E, ora che me lo trovo davanti, penso che avrei quasi preferito rimanere in quel corridoio. Il cuore stava minacciando di uscirmi dal petto, sgranai gli occhi, quasi potei percepire il movimento delle mie pupille che si allargavano per lo spavento. Era li e io non potevo far altro che affrontarlo.
Davanti a me, si presentava in tutta la sua forza uno dei Villain con cui mi sono scontrata più volte, quello contro il quale, l'ultima volta non finì molto bene.
Non ho mai saputo il suo nome, anche i giornalisti l'avevano soprannominato l'X, dato il suo anonimato. Eppure tutti lo conoscevano, me compresa.
X:" Oh, ma guarda tu chi abbiamo qui." sorrise beffardo, guardandomi.
(T/N) :" Finalmente ci rincontriamo, X."
X:" Non ci siamo mai persi di vista mia cara, lo sai benissimo." disse cercando di sferrarmi un colpo.Cercai di difendermi. Subito i suoi attacchi si fecero l'uno dopo l'altro sempre più veloci, non lasciandomi il tempo di reazione. Passò un lasso di tempo abbastanza lungo da farmi dubitare di me stessa e delle mie capacità. Eppure sapevo, che di lì a poco si sarebbe stancato, sapevo che di lì a poco avrei avuto un'apertura su di lui e finalmente, sarei potuta passare al contrattacco.
E così fú, X dopo aver cercato di sferrarmi addosso uno dei suoi pugni, si ritrovò costretto a doversi fermare per poter riprendere fiato, data la sua enorme stazza. Quello era il momento buono.
Pochi centimetri di distanza ci dividevano, divaricai leggermente le gambe e caricai tutta la mia forza nel braccio destro, ora era il mio turno di restituirgli il favore.
Sferrai uno dei miei colpi più forti, ma non appena arrivai a qualche millimetro dal suo schifoso viso, la mia forza sparì quasi per magia, lasciando che il mio pugno, pieno di soddisfazione, diventasse una misera carezza.
E se quello poteva essere la cosa peggiore che mi potesse capitare in quel momento, beh, mi sbagliavo di grosso.
X si riprese velocemente, afferrando il mio braccio, strattonandomi così più vicina a lui. Mi assestò una ginocchiata dritta nello stomaco, facendomi sputare sangue. Vidi la morte in faccia.
NARRATORE POV'S:
Un senso di oppressione e impotenza, mista a pura e semplice paura, fece si che (T/N) si svegliasse di soprassalto. Le ci volle un'attimo prima di realizzare che quello, era solo un sogno, fortunatamente. La ragazza ancora tremante, si sedette al bordo del letto, cercando la bottiglietta d'acqua che teneva sul comodino affianco a lei. Ne prese un sorso, guardandosi attorno, era ancora molto diffidente, quindi controllò di essere veramente nella sua camera e non chissà dove.
La fioca luce della luna che penetrava leggera dalle finestre, aiutò la ragazza nel suo intento. Davanti a lei, la bianca parete decorata con le dieci polaroid scattate insieme ai suoi cari e i suoi amici, appena più sotto di queste, la scrivania bianca, con sopra una montagna di vestiti. Sull'altra parete, si estendeva il grande armadio, anch'esso bianco. Sopra di questo aveva attaccato qualche sticker, non le piacevano particolarmente, ma un giorno, li attaccò lì senza pensare, forse presa dalla noia, forse no. Accanto a quell'armadio c'era la finestra, che (T/N) era solita lasciare aperta, forse perchè ormai per lei era diventato un vizio, forse perchè era semplicemente pigra. L'ultima parete, invece, era quella a cui era poggiata la testata del letto, sopra a questa c'erano due mensole, dove lei costudiva gelosamente i suoi libri e qualche manga.
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Let Me Be Your Super Hero.|BAKUGOU XREADER
Fanfiction⚠️ATTENZIONE, ALCUNI CAPITOLI NON SONO IN ORDINE, CHIEDO SCUSA, MA NON RIESCO A SISTEMARLI IN ALCUN MODO.⚠️ (T/N), dopo aver frequentato per due anni una scuola per Hero, decide di cambiare scuola e trasferirsi lontano da casa per studiare alla U.A...