Let Me Be Your Super Hero.|BAKUGOU XREADER

10 ~ Welcome you to my determination

Per il terzo giorno consecutivo, ero appoggiata con la testa sopra la grande scrivania bianca, non potevo far altro che sonnecchiare, leggere qualcosa, ascoltare musica. Insomma, avrei potuto prenderla come una vacanza.

Il rapporto con il biondino non stava minimamente migliorando, anzi, si incrinava ogni giorno sempre di più, sia che mi comportassi a modo, sia che gli rispondessi male, non facevo altro che ricevere brutte risposte da parte sua, qualche volta, ricevevo anche minacce di morte velate, che poi tanto velate non erano, dato che continuava a dirmi " vuoi morire?" mentre rilasciava piccole esplosioni dai palmi delle mani.

Non sapevo più cosa fare, non volevo arrendermi, una Hero non si sarebbe mai comportata così, ma avevo deciso di abbassare il tiro, almeno finché non sarei tornata in agenzia da Kirishima, potevo farcela. I miei occhi si fecero pesanti, la notte appena trascorsa, non ero riuscita ad dormire bene, quindi, avrei recuperato il sonno su quella scomodissima scrivania.

Stavo dormendo da un po' quando, qualcuno varcò le soglie dell'agenzia. Subito scattai seduta.

Midoriya:" Buon giorno (T/N)!" sorrise.

Giuro di non aver mai visto un sorriso più puro e gentile del suo, non sapevo potessero esistere persone come lui al mondo. Da dietro di lui, si palesarono altre due figure.

Todoroki/Kirishima:" Buon giorno!"
(T/N):" Buon giorno a voi, che ci fate qui? Avete saputo che sono stata presa in ostaggio da un re malvagio e siete venuti a salvarmi?"
Kirishima:" Più o meno!"
Todoroki:" Dov'è Bakugou?"
(T/N):" Nel suo ufficio, venite, vi accompagno.." sbuffai.
Kirishima:" Si ma prima.. Sistemati velocemente, si vede che hai dormito!"
(T/N):" Non ti preoccupare, lo sa anche lui che ho dormito, qualche minuto fa è sceso per minacciarmi di farmi esplodere, ma non ho risposto alla provocazione continuando a dormire, dovevate vederlo quanto si è incazzato!" sorrisi vittoriosa.
Midoriya:" Lo.. Lo immagino!"

Accompagnai i ragazzi al terzo piano.

Bakugou:" COSA CAZZO CI FATE VOI QUI, DANNATE COMPARSE?"
Kirishima:" Buon giorno anche a te Bakugou!" sorrise.
Todoroki:" Siamo qui perché dovremmo parlarti di una cosa."
Bakugou:" Fate in fretta, non ho tempo da perdere con voi! Tu, ragazzina, fuori. Sono cose che non ti riguardano queste."

Scrollai le spalle e feci per andarmene, quando sentii una mano cingersi saldamente al mio polso. Todoroki mi stava fermando.

Todoroki:" In realtà abbiamo bisogno di tutti."
Bakugou:" Ahh, al diavolo! Si può sapere cosa volete?"
Kirishima:" Le indagini su Overhaul stanno procedendo bene, abbiamo trovato alcuni dei suoi collaboratori e a questo proposito stavamo pensando ad una cosa.."
Bakugou:" Ah?"
Midoriya:" Dobbiamo fare degli allenamenti incrociati. Tutti devono riuscire a sfruttare il quirk del compagno che si troveranno vicino, non è detto che ognuno possa ritrovarsi affianco la propria spalla, quindi, è bene che tutti conoscano il quirk di tutti."
Bakugou:" Io non ho bisogno di queste stronzate, potrei andare la dentro da solo e far fuori tutti, siete voi che siete degli inutili sfigati che hanno bisogno di queste cazzate!"
(T/N):" Oh, a me piacerebbe fare questi tipi di allenamenti!"
Todoroki:" A proposito, so che il tuo quirk è il gas, ma come funziona?"
(T/N):" Ho diversi tipi di gas, che posso incendiare a mio piacimento, ma preferirei mostrartelo, a parole, sembra una cosa banale."
Todoroki:" Allora, se non vi dispiace, vorrei fare io il primo allenamento con lei."
Midoriya:" Certo, poi passerai da me, d'accordo?"
(T/N):" Ottimo!"
Bakugou:" ANDATE A PARLARE DELLE VOSTRE CAZZATE DA UN'ALTRA PARTE, O VI FACCIO ESPLODERE!"

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Si fece finalmente orario di chiusura, quella sera, scappai senza aspettare Bakugou, erano giorni che non mi allenavo, non vedevo l'ora di poterlo fare. Arrivai all'agenzia di Todoroki, dove mi accolse, scortandomi nella sua palestra, riadattata per poter resistere alle alte e basse temperature. Prima di tutto mi mostrò come funzionava il suo quirk, spiegandomi anche quali fossero i suoi limiti, poi iniziò a farmi domande sul mio quirk.