48 - Trust Me.

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<<Piacere mio, (T/N)... Mi presento, sono Shinso Hitoshi e a quanto pare devo essere il giocattolino di Mei, anche se questa mi è nuova.>> fa passandosi nervosamente la mano dietro al collo. Se ne sta appollaiato su uno sgabello, sembra quasi che Mei lo stia trattando come una cavia da laboratorio. La sua tuta mi incuriosisce molto, è scura, ma quello che salta all'occhio sono le bende simili a quelle che utilizzava Aizawa, al collo, porta una maschera abbastanza complessa, probabilmente deve avere un quirk simile al mio. I suoi capelli sono stranissimi, ma mi piacciono, soprattutto per il loro colore, viola, come le sue iridi che sono riposte sulla mia figura. E' accigliato, ci stiamo studiando, probabilmente non devo piacergli molto perché la mia espressione è tutt'altro che accigliata, sto sorridendo, non so perché, ma mi da l'idea che con il suo aiuto, questa volta posso farcela, e ce la farò

<<Allora, Shinsou, posso spiegarle cosa avevamo in mente, o ci pensi tu?>> la voce di Mei spezza il silenzio e divide i nostri sguardi. <<A te l'onore Mei, sono sicuro che capirebbe meglio se lo spiegassi tu.>> fa lui annoiato. Penso sia sfinito, le sue occhiaie sono molto profonde, il suo sguardo è stanco e tiene le spalle basse; Mei dev'essersene appropriata prima che si potesse riposare. 

<<Bene, (T/N), il quirk di Shinso è di tipo mentale, può manipolarti usando la sua sola voce. Basta che lui ti ponga una qualsiasi domanda, alla tua risposta, cadrai in suo comando. Questo non significa che ad ogni domanda lui voglia manipolarti, deve volerlo lui per attivare il quirk, quindi stai tranquilla. Ora, avevamo pensato di agire subito, lui ti avrebbe posto una domanda, tu avresti risposto e il gioco sarebbe finito. Ma dati gli eventi ai quali sei stata sottoposta ultimamente, abbiamo paura che al posto di riattivare il tuo vero quirk, potremmo attivare il tuo "falso quirk" quello attivato dalle iniezioni per intenderci. La soluzione più facile quindi, è quella di instaurare un contatto, se vogliamo esprimerci meglio, dovresti instaurare un rapporto con Shinso, così che poco alla volta tu ti possa fidare di lui, lasciando che la tua mente gli permetta di muoversi come vuole al suo interno, tirando fuori così il tuo vero quirk. Anche questa volta però c'è da precisare che le probabilità non sono altissime.>> conclude fissandomi dritta negli occhi speranzosa. <<Oh. Quindi... Quindi tu puoi vedere i miei ricordi?>> mi allarmo. <<No, non posso, però è naturale che se c'è fiducia reciproca, sarai più propensa a fare ciò che ti ordino. Capisco che possa essere una scocciatura, ma una volta riusciti nel nostro intento sarà tutto più facile per te.>>  la sua espressione apatica contraddice ogni suo buon proposito, qui si sta parlando di fiducia così leggermente da farla sembrare una cosa ridicola e di poco valore. Capisco benissimo che devo fidarmi di loro, so che Mei non farebbe mai niente per mettermi in pericolo, ma d'altra parte sono stata fin troppo brava a perdere la fiducia di tutti coloro che mi stavano attorno - NO! devo smetterla di pensare così, non posso cadere nuovamente nei miei stessi tranelli, nei miei stessi sbagli, devo approcciarmi diversamente, devo avere il coraggio di sfuggire al passato per costruirmi un nuovo futuro. <<Per costruire fiducia ci vuole tempo.>> mi lascio sfuggire quelle parole, nonostante i miei pensieri fossero direzionati altrove. <<Ne sono consapevole, però se non lo vuoi fare non possiamo biasimarti, si tratta di un processo lungo.>> le parole di Shinso mi spiazzano. <<Alcuni studi dicono che essere salvati da una persona, aiuta ad instaurare una fiducia lunga e duratura... Potremmo sempre buttarti giù da un palazzo.>> 
<<Non se ne parla, Mei. So bene che Shinso potrebbe salvarla senza problemi, ma sarebbe un'ulteriore evento traumatico da abbattere, non ti pare?>> la voce pacata di Aizawa mi porta a girarmi. Se ne sta lì, appoggiato con la schiena contro lo stipite della porta, non l'avevo neanche sentito arrivare. <<Ha ragione Aizawa, non possiamo buttarla giù da un palazzo, sarebbe una cosa da sconsiderati. Ci serve solo un po' di tempo. Se (T/N) collabora sarà tutto più facile.>> 
<<Perfetto, allora conoscetevi! Parlate! FORZA!>> squittisce Mei, le sue iridi saettano tra me e Shinso. <<Mei, devi lasciargli tempo.>> la ammonisce Aizawa. Mi sento come se io non fossi più presente in questa stanza, stanno decidendo del mio futuro e delle mie future azioni senza curarsi di me. 
<<Come prima cosa, dovreste andarvene, qui non fareste altro che sentirvi come cavie da laboratorio. Scambiatevi informazioni, raccontatevi esperienze passate, create un contatto.>> Aizawa è sempre stato bravo a capire gli altri, ma non è mai stato bravo a relazionarsi. La sua espressione assonnata e talvolta scocciata, fa si che non sembri molto affidabile, ma infondo sa sempre cosa dire e cosa fare. <<Andiamo.>> fa Shinso alzandosi dallo sgabello su cui era seduto, alza una mano in segno di saluto e si infila l'altra mano in tasca e mi precede uscendo dalla stanza. Guardo interdetta Mei, ma Aizawa mi fa cenno con la testa, mi basta questo per tranquillizzarmi. 

Let Me Be Your Super Hero.|BAKUGOU XREADERDove le storie prendono vita. Scoprilo ora