15 ~ My secrets are burning a hole through my heart.

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Le lacrime versate non mi aiutavano. Gli occhi bruciavano come fuoco. Quella mattina non mi preoccupai neanche di prendere la colazione, andai dritta all'agenzia. Bakugou non era ancora arrivato, poggiai le spalle contro la grande porta a vetro, sistemando meglio gli occhiali da sole, che mi aiutavano ad attenuare il dolore agli occhi, coprendoli dalla luce diretta del sole. 

Bakugou:" Vedo che per una dannata volta nella tua vita, sei puntuale." sorrise.
(T/N):" Tsk." risposi fredda.

Il ragazzo mi guardò male, per poi inserire le chiavi nella toppa ed aprire la porta. Come al solito mi fermai alla scrivania bianca, pronta ad aspettare che l'inesorabile scorrere del tempo mi portasse a finire quella giornata. Riuscii a resistere circa quindici minuti, un record, ma poi mi trovai a salire al piano di sopra, entrando a grandi falcate dentro l'ufficio di Bakugou.

Bakugou:" Che vuoi?" chiese alzando un sopracciglio, spostando la sua attenzione dai fogli che teneva tra le mani, a me.
(T/N):" Sono stufa di stare ferma qui! Quando usciremo a fare delle ronde? Quando faremo qualcosa?" sbottai.
Bakugou:" Io non mi occupo di quelle stupide cose, io, mi occupo solo di cose serie, non ho bisogno di fare quelle cazzate."
(T/N):" Potremmo sempre indagare su Overhaul!"
Bakugou:" Ora non è il momento, faremmo saltare la copertura del nostro infiltrato, idiota!"
(T/N):" STO SOLO SPRECANDO DELL'INUTILE TEMPO QUI DENTRO!" sbottai andandomene verso la palestra. 
Bakugou:" DOVE STAI ANDANDO DANNATA RAGAZZINA?"
(T/N):" FOTTITI!" continuai a camminare.

Mi cambiai velocemente, indossando dei pantaloncini in tuta e una canottiera. Se non voleva uscire in ricognizione, non sarei di certo stata ferma a piangermi addosso, quindi decisi di utilizzare la palestra piccola, dovevo migliorare la mia resistenza. Mi fasciai a dovere le dita e, una volta pronta, mi diressi verso il sacco da boxe, pronta a scaricargli addosso tutta la mia frustrazione e la mia rabbia repressa. Presi un grande respiro prima di scagliare una serie di pugni contro il sacco, che mi tornava incontro ad ogni colpo, sempre più veloce, sempre più pesante. Un urlo liberatorio lasciò le mie labbra, mentre l'adrenalina saliva e io faticavo a fermarmi, trasportata dalla rabbia, rabbia di essere costretta dentro quattro mura insieme ad una persona che non aveva abbastanza fiducia in me, da potermi ritenere una sua pari, rabbia scaturita da un senso di malessere che mi attanagliava dal giorno prima, quando solo per scherzo mi aveva invitata a casa sua, giusto per farmi vedere che aveva un altra donna, forse l'aveva fatto perché prima della festa, l'avevo preso in giro dicendogli che non avrebbe mai trovato una fidanzata con quel suo carattere, rabbia che si stava accumulando ad eventi passati. Non riuscivo più a darmi un freno, più il sacco oscillava nella mia direzione, più avevo voglia di colpirlo con tutta la mia forza, anche se le mani iniziavano a far male, anche se le braccia si facevano sempre più pesanti. Altri risentimenti, altri colpi, sempre più forti, forti a tal punto di rompermi la pelle, causandomi dei tagli da dove aveva iniziato a fuoriuscire del sangue, ma questo ancora non bastava a fermarmi, per non sentire il dolore mi bastava urlare, con tutta la voce che avevo, con tutta l'aria dentro i miei polmoni, ormai affaticati dallo sforzo così improvviso. La vista mi si fece più sfocata, lacrime amare iniziarono ad invadere la mia visuale. L'ultimo colpo e poi il sacco si fermò. 

Bakugou:" Cosa diavolo stai facendo, idiota?"
(T/N):" COSA CI FAI QUI?" sbottai.
Bakugou:" Impedisco che tu ti faccia del male, anche se penso di essere arrivato tardi." il suo tono era serio.
(T/N)" SONO AFFARI MIEI! SE VOGLIO FARMI DEL MALE SONO LIBERA DI FARLO, NON CREDI?"
Bakugou:" No! Sei comunque nella mia agenzia, non posso permettere che ti succeda niente di male! Cosa vuoi dimostrare rompendoti le mani in quel modo? Pensi che una volta che ti sarai rotta qualche articolazione, ti sentirai meglio o aggiusterai i demoni dentro di te? Non è così che funziona, ragazzina."
(T/N):" DA QUANDO TI PREOCCUPI PER ME? FANCULO BAKUGOU, LASCIAMI SOLA!"
Bakugou:" AH? - si avvicinò a me, tagliando le distanze - Sentimi bene ragazzina, non so che problemi tu abbia, ma se per caso sei incazzata con me, vedi di sputare il rospo e di non tirarla troppo per le lunghe!"

Cercai di asciugami inutilmente le lacrime dagli occhi, sporcandomi il viso con il mio stesso sangue che lentamente stava iniziando a filtrare dalle fasciature.

(T/N):" Cosa ci hai guadagnato..?" sussurrai, rancorosa.
Bakugou:" In che senso?"
(T/N):" Cosa ci hai guadagnato a sbattermi in faccia che hai una relazione? Volevi solo vincere? Beh Katsuki, non è così che si gioca! Non pensavo ti fossi abbassato a tanto pur di dimostrarmi qualcosa!"
Bakugou:" Di cosa cazzo stai parlando?"
(T/N):" DI IERI SERA! DI COME MI HAI INVITATA A CASA TUA, PER POI PRESENTARTI MEZZO NUDO MENTRE LA TUA RAGAZZA TI ASPETTAVA, ANZI, SCUSAMI TU SE SONO VENUTA DA TE E HO INTERROTTO QUALSIASI COSA STESTE FACENDO! MA PENSAVO CHE AVESSI VERAMENTE BISOGNO DI PARLARE CON ME!"
Bakugou:" Io- Io non ti ho mai invitata a casa mia, di cosa cazzo stiamo parlando? Sei pazza?"
(T/N):" I MESSAGGI, MI HAI INVIATO DEI CAZZO DI MESSAGGI PER CHIEDERE DI VENIRE DA TE!"

Il ragazzo stranito, sfilò il suo telefono dalle tasche, controllando subito i messaggi. La sua espressione mutò velocemente, corrucciò le sopracciglia, le sue labbra si incresparono, si era incazzato.

Bakugou:" QUESTI FOTUTTISSIMI MESSAGGI, NON LI HO SCRITTI IO! Quei coglioni ieri pomeriggio devono avermi preso il telefono mentre giocavo contro Todoroki, sicuramente doveva essere uno scherzo. E comunque quella che hai sentito ieri sera non era la mia ragazza, ma era mia madre, ha deciso di venirmi a trovare. Non mi aspettavo ne lei ne te, a dire il vero. E la cosa che più mi fa incazzare di tutto ciò, è che tu creda che io ti possa aver mentito! IO NON MENTO MAI, NON NE HO BISOGNO!"
(T/N):" Io- "

Non sapevo cosa dire, mi ero praticamente sfogata contro di lui, senza che lui sapesse niente, uno scherzo innocente era stato trasformato in "tragedia". 

(T/N):" Scusa."

Il ragazzo mi guardò con un'espressione schifata, prima di passarmi una mano tra i capelli, arruffandoli.

Bakugou:" Quindi ora possiamo dire che sta iniziando la mia rimonta! Uno a due per te, ragazzina, stai attenta alla prossima sfida, potrei superarti senza che tu te ne accorga."

Sentirlo dire quelle parole mi scaldò il cuore quel tanto che bastava, per potermi calmare. Ora l'unico dolore presente era quello sulle mie mani.

Bakugou:" Forza, andiamo di la, devo medicarti, o le bende inizieranno ad attaccarsi alle tue ferite. Se urli, ti lamenti o fai anche solo un verso di dolore, la vittoria per questo quarto round, sarà mio ragazzina."
(T/N):" Lo.. Perderai, tranquillo."

- - - - 

(T/N):" Questo non è leale!"
Bakugou:" In battaglia non ci sono regole!"
(T/N):" SI MA QUESTA NON E' UNA FOTTUTISSIMA BATTAGLIA, FERMATI SADICO!"
Bakugou:" STRINGI I DENTI O PERDI, RAGAZZINA!"

Bakugou mi aveva sfilato le fasce, mi aveva lavato via il sangue secco, poi, con un ghigno sadico aveva sfoggiato l'unica cosa che bruciava più del fuoco stesso: l'acqua ossigenata.

Bakugou: 2.
(T/N): 2 .


Nota autrice:

Ciao a tutt*! 
Come state? Spero che la storia vi stia piacendo, volevo solo dirvi che ho deciso di dividere questo capitolo in tre parti, quindi, domani e dopo domani arriverà il continuo!
😄

Let Me Be Your Super Hero.|BAKUGOU XREADERDove le storie prendono vita. Scoprilo ora