3 ~ it's what we do that defines us

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(T/N) perse un battito alla vista di quel messaggio, non sapeva cosa aspettarsi, un leggero senso di pericolo la attanagliava, ma la sua curiosità era molto più insistente. 

Dopo essersi vestita la (c/c), trascorse la sua giornata come sempre: lezioni, allenamenti, chiacchiere con i compagni e.. Mei. 

Ormai la ragazza dai capelli rosa era solita riempire le giornate di (T/N) insieme ai suoi sproloqui e i suoi progetti ben accurati. Era ormai noto a tutta la classe della collaborazione tra le due ragazze, quindi tutti si aspettavano grandi cose.

Dopo una giornata stressante, finalmente, (T/N), si ritrovò a dover tornare a casa, dimenticandosi totalmente di cosa le sarebbe aspettato una volta varcata la soglia del suo appartamento.

Solo quando fù davanti alla porta di casa, intenta ad inserire la chiave nella toppa, si ricordò del suo fantomatico appuntamento, con il ragazzo delle rose. Non si poteva dire che la ragazza fosse tranquilla, ma sapeva difendersi bene, quindi, non avrebbe avuto problemi nel caso la situazione si fosse fatta pericolosa.

Erano le 20:00 ormai, e ancora nessuno si presentò alla porta dell'appartamento. Ora l'ansia si stava impossessando della ragazza, che decise di andare in camera sua per poter prendere un libro da leggere, così per ammazzare l'attesa.

Fu in quel momento che si accorse che la sua vita era in pericolo. Mentre la ragazza era intenta a prendere un libro dalla mensola più alta, un braccio le cinse la vita gentilmente. (T/N) si pietrificò sul posto, deglutì a vuoto, aspettando il momento appropriato per contrattaccare se solo ce ne fosse stato il bisogno. 

??:" Cosa leggiamo di bello~?" 

(T/N) sussultò riconoscendo la voce che le stava parlando.

(T/N):" Ti prego, non farmi del male sono solo una ragazzina..."
Dabi:" Non riuscirai a fregarmi due volte di seguito, lo sai vero?" 

Il moro lasciò immediatamente la presa sulla (c/c), allontanandosi di qualche passo da lei affinchè  non lo colpisse come al loro primo incontro. 

(T/N):" Che cosa ci fai tu qui, Badi?" chiese irritata.
Dabi:" Il mio nome è DABI, comunque sono qui perchè me l'hai chiesto tu nel bigliettino, ricordi? Mi sarei aspettato una serata con pizza e Netflix, non mi aspettavo certo che mi attaccassi così in malo modo..." sorrise sornione.
(T/N):" Come hai saputo dove abito?"
Dabi:" Io vivo nell'ombra, piccola, in realtà ti sono sempre stato accanto, sei tu che non mi hai mai visto.."
(T/N):" Si può sapere cosa vuoi da me?"
Dabi:" Voglio te, piccola."

Il ragazzo, si accomodò sulla sedia della scrivania, non distogliendo mai lo sguardo da (T/N), che ora era in piedi accanto a lui, pietrificata.

(T/N):" Io non mi unirò mai alla Lega dei Villain, so tutto di voi, teppistelli di merda."
Dabi:" Che ragazzina insolente che abbiamo qui! Comunque sia, io non ho parlato di unirti alla Lega.. - Si portò le mani dietro la testa, facendo aderire completamente la schiena contro lo schienale della sedia - Ho detto che voglio te..."

La ragazza intuì facilmente dove volesse andare a parare il moro, ma cercò di sviare il discorso.

(T/N):" Sarebbe il caso che ora tu te ne andassi."
Dabi:" Dai non fare la difficile, non ti toccherò finchè non avrai compiuto la maggior età, però nel frattempo lasciami solo divertire.."

" Oh cazzo."  Pensò la ragazza, sgranando gli occhi.

(T/N):" Non mi lascerò toccare da te, fottuto bastardo, ne ora, ne mai!"
Dabi:" Su, su, piccola, non fare così, lascia che ti dia un assaggio." 

Il ragazzo sbattè la mano sul suo ginocchio ripetutamente, come ad invitare la (c/c) a prendere posto sopra di lui.

Un luccichio si formò negli occhi del moro, quando vide la ragazza muoversi verso di lui: luccichio, che svanì quasi immediatamente, dato che la ragazza lo oltrepassò, uscendo velocemente dalla stanza. 
Ad attirare (T/N) verso la cucina, fu un forte odore di bruciato. La teiera che aveva usato per scaldare l'acqua per il ramen, era completamente vuota e stava rischiando di prendere fuoco. La ragazza schioccò la lingua indignata per aver visto rimandata la sua imminente cena.

Nuovamente le braccia di Dabi si intrecciarono attorno la vita di (T/N). Il suo viso era troppo vicino al collo della ragazza, tanto che ne potè sentire il fiato caldo del moro scontrarsi contro la sua pelle.

Dabi:" Pizza? Chiamo io, non preoccuparti."
(T/N):" Seriamente, Dabi? Te ne vuoi andare da casa mia prima che mi trovi costretta a chiamare gli Heroes?"
Dabi:" Poi cosa vorresti dirgli? Aiuto, aiuto, c'è un bellissimo ragazzo che mi vuole offrire una pizza?"
(T/N):" Spero tu stia scherzando.."
Dabi:" No, sono serissimo. Lasciati andare, ti ho detto che non ti farò niente, passiamo questa serata insieme, ti prometto che poi non ti tormenterò più... "
(T/N):" Non ti credo, ma ho fame, quindi chiama tu la pizzeria, lurido stronzo."

Il ragazzo sorrise, mentre (T/N) incominciò ad apparecchiare la tavola. I due passarono effettivamente una bella serata, a contrario delle aspettative di (T/N). Parlarono, mangiarono e guardarono un film, il tutto contornato da delle vaghe battutine da parte del moro, mirate ad infastidire la ragazza.

(T/N):" Cazzo ma sono le 03:30! Dabi io domani ho lezione, devi andartene!"
Dabi:" E se invece dormissimo insieme?"
(T/N):" E se invece ti riempissi il culo di calci? Vattene, ma non tornare mai più, me l'hai promesso!"

Il ragazzo si avvicinò pericolosamente a (T/N), alzandole il viso con due dita, sembrava volesse baciarla, tanto che la ragazza deglutì a vuoto, sperando vivamente che non succedesse. Dabi però l'aveva promesso, non l'avrebbe toccata, strinse il pugno nella mano libera, maledicendosi. Fu a quel punto che soffiò sulle labbra invitanti della ragazza davanti a lei, sussurrandole qualcosa a voce quasi inaudibile.

Dabi:" Ci rivedremo, (T/N)."

Dabi si spostò verso la camera da letto di (T/N), sparendo. La ragazza controllò in ogni stanza, voleva essere sicura di essere rimasta sola. Per quanto faticasse ad ammettere che avesse passato una bella serata, non poteva pensare di aver veramente passato del tempo insieme ad un membro dei Villains.

- - - - 

Le giornate di scuola si svolgevano esattamente tutte nello stesso modo. Eppure, (T/N), non era consapevole di cosa le sarebbe capitato da lì in poi, dopo aver avuto quello strano appuntamento con Dabi. Rincasando quella sera, trovò nuovamente un ospite indesiderato seduto sul divano con un sorriso sornione. Di li in poi, il ragazzo continuò a frequentare la casa della (c/c) tutti i giorni, tenendole compagnia, cercando di conoscerla, cercando di flirtare con lei, di tanto in tanto. A quel punto (T/N) si era rassegnata ad averlo in giro per casa, si poteva dire che ormai lui si era trasferito in pianta stabile a casa della ragazza. Avevano creato l'accordo perfetto. 

Lei non faceva domande a lui, mentre lui, non interferiva con la vita di lei. Tutto funzionava a meraviglia, Dabi si faceva vedere solo alla sera, durante il giorno, non c'era mai traccia di lui, ne vicino a lei, ne in casa. Eppure, c'erano delle sere in cui Dabi non rincasava, lasciando che (T/N) si rilassasse prendendosi del tempo per lei. 



Let Me Be Your Super Hero.|BAKUGOU XREADERDove le storie prendono vita. Scoprilo ora