NARRATORE POV
(T/N):" NON ME NE FREGA UN CAZZO."
Un sorrisetto psicopatico si fece largo sul volto insanguinato della ragazza, mentre stringeva il suo coltello nella mano destra. Aveva appena ucciso qualcuno e questo la riempiva di gioia, mista a paura, paura di tornare ad essere la solita ragazza che si preoccupava troppo di salvare delle anime così disperate e deboli da necessitare di qualcuno che le salvasse. Rimaneva lì in piedi, ridendo, davanti al corpo morto, di chissà chi.
(T/N)'S POV
Tachicardia. Il cuore batteva forte nel mio petto, una sensazione di calore mi invadeva il corpo. La paura si era impossessata di me, non sapevo se quello fosse stato davvero un' incubo. Avevo paura di aprire gli occhi, se davvero ci fosse stato il sangue di qualcuno sulle mia mani, cosa avrei dovuto fare? Sotto di me sentivo una sensazione strana, come se ci fosse un corpo. Cazzo. Non potevo aver davvero ucciso qualcuno. Il caldo si faceva sempre più intenso, quasi come se fossi immersa in una pozza di sangue. Presi coraggio. Stavo per aprire gli occhi, quando sentii qualcosa toccarmi i capelli. Deglutii a vuoto per la paura, ora, non avevo scelta, dovevo capire cosa stava succedendo attorno a me.
La luce soffusa delle finestre semichiuse, si faceva spazio dentro al mio salotto. La televisione era ancora accesa, persone felici parlavano senza troppe preoccupazioni, mentre la ragazza del meteo, spiegava le condizioni metereologiche che avrebbero accompagnato le giornate a partire da oggi. Il mio respiro si fece più corto e pesante. Non riuscivo a muovermi, la paura mi stava giocando un brutto scherzo. Mossi impercettibilmente la testa, per vedere chi ci fosse sotto di me. L'unica cosa che era entrata nella mia visuale era un braccio. Un braccio segnato da delle cicatrici, segni che avrei riconosciuto ovunque: era Bakugou. Tremai ancora più di prima. Avevo davvero fatto del male a Bakugou?
Bakugou:" Mmmh, che c'è?" sibilò ancora impastato dal sonno.
La sua voce mi arrivò forte, quasi sbattendosi contro di me. Per una volta, fu un sollievo sentire il suo tono scontroso. Delle lacrime scesero lungo i miei occhi, ero felice: felice che tutto quello che avevo visto fosse solo frutto di uno di quegli incubi che intasavano le mie notti da anni. Il mio corpo si mosse, come se si fosse liberato da quella morsa che mi impediva il movimento, d'istinto mi strinsi al ragazzo, più di quanto lui non mi stesse già stringendo.
Bakugou:" Cos'hai da piangere, ragazzina?" continuò assonnato, spingendo il suo viso contro l'incavo del mio collo.
(T/N):" Solo un brutto sogno.." portai le mie dita tra i suoi capelli, carezzandoli.Mi accoccolai al ragazzo, spingendolo sempre più attaccato al mio corpo, avevo bisogno di un'abbraccio, avevo bisogno di qualcuno che mi dicesse che andava tutto bene, per quanto lui non avesse detto una cosa del genere, comunque mi stava abbracciando e mi accontentai. Le mie dita continuavano ad accarezzare i suoi capelli biondo cenere, mentre le sue mani erano poggiate sulla mia schiena, schiacciandomi verso di lui. Mi riaddormentai in pochi secondi, scaldata dal tepore del suo corpo caldo.
Un'ora più tardi, il telefono del biondo cominciò a squillare: era la sveglia.
Mi allungai quel tanto per raggiungere il tavolino davanti al divano, spegnendo l'insistente sveglia. Il ragazzo non ne voleva sapere di svegliarsi, perciò con tutta la calma del mondo provai a svegliarlo io.(T/N):" Hey, Bakugou.. Svegliati, dobbiamo andare al lavoro." sussurrai tranquilla al suo orecchio.
Bakugou:" Di già? Ma che ore sono?" sbottò lui, tenendo un tono di voce stranamente basso.Il suo respiro si infrangeva contro la mia pelle, rabbrividii. Solo ora stavo realizzando cosa stava succedendo. Cercai di mantenere la calma. Ok, io mi ero aggrappata a lui per via di un brutto sogno e forse lui, in dormiveglia, non ha fatto altro che calmarmi, senza rendersi conto di quello che faceva..
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Let Me Be Your Super Hero.|BAKUGOU XREADER
Fanfic⚠️ATTENZIONE, ALCUNI CAPITOLI NON SONO IN ORDINE, CHIEDO SCUSA, MA NON RIESCO A SISTEMARLI IN ALCUN MODO.⚠️ (T/N), dopo aver frequentato per due anni una scuola per Hero, decide di cambiare scuola e trasferirsi lontano da casa per studiare alla U.A...