Capitolo 45

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-Accidenti!- esclamo alzandomi e andando dritta a prendere un asciugamano umido per pulire il casino che ho fatto.

Nel frattempo è calato il silenzio assoluto, dominante e pesante come un macigno.

Quando Logan ci ha fatto quella rivelazione io ho sputato sul pavimento il gelato che stavo mangiando e ad Eddy è caduto per terra il pennello con la crema decolorante ancora sulle setole.

-Vuoi dire che lei è...tu sei...-

-Piantala di borbottare,Eddy- lo interrompe Logan espirando del fumo fuori dalla finestra.

-Ma come fai ad essere così calmo? Diamine, probabilmente hai un figlio e  con la ex del tuo migliore amico!-

-Fermi tutti.- mi intrometto io -Mi sono persa un passaggio. Tu sei stato con l'ex di Ian?-

-Sì, si erano lasciati, o così almeno credevo-

-Ed Ian lo sa?-

-Sì, prima di venire qui sono passato a casa sua e gliel'ho detto. Non l'ha presa bene-

Spegne la canna sul davanzale della finestra e la butta lontano.

-Il test del dna lo confermerà, i tempi coincidono e anche l'aspetto fisico del bambino-

-Tu l'hai visto?- strilla Eddy incredulo.

-Solamente in foto. Cecily me l'ha mostrato quando mi ha voluto incontrare per dirmelo. Si chiama Matt ed ha quasi cinque anni, è identico a me-

Non posso non pensare a quanto possa essere carino un bambino con i capelli ricci e gli occhioni di Logan e anche Cecily, sebbene io l'abbia vista solo una volta, mi duole ammettere che è una bellissima donna.

Nel tono della voce c'è sofferenza, di chi probabilmente dovrà prendersi cura di un figlio che fino a poco tempo fa non sapeva di avere e a chi la vita cambierà sicuramente e non so se in meglio.

-Accidenti, quel bambino ha fatto più test del dna negli ultimi quindici giorni che un laboratorio federale- dice Eddy controllando il timer del cellulare -Greta devi andare a lavarti i capelli altrimenti diventerai calva-

Annuisco e faccio come mi è stato detto, ma stavo già andando via, suppongo che Logan ed Eddy vogliano parlare da soli, d'altronde è un bel casino che solo con un amico fidato puoi risolvere.


Questo è il terzo shottino che bevo senza pagare, la mia nuova chioma biondo platino è stata definitivamente approvata dal genere maschile.

Sono da tre quarti d'ora circa in questo pub dalla scarsa attenzione per le norme igieniche, ci sono finita col pretesto di una passeggiata, poi sono stata tentata e sono entrata.

Avevo bisogno di distrarmi da tutta questa faccenda di Ian,la sua ex e il figlio dal patrimonio genetico ignoto, so che solo una parte di questa mi riguarda ma in qualche modo sono emotivamente coinvolta.

Sento che fuori ha iniziato a piovere, potrei farmi dare un passaggio da questo motociclista molesto che mi fa occhiolini da dieci minuti, ma conosco troppo bene gli uomini per non sapere cosa voglia in realtà.

Eddy è a cena con i suoi genitori nel New Jersey ed io non voglio scomodarlo solo perché sono una triste donna delusa dalla vita che beve da sola in un pub di ubriaconi.

Prevedo di metterci all'incirca dieci minuti se procedo a passo sostenuto e un po' d'acqua in testa non ha mai fatto del male a nessuno.

Sospiro e mi lascio la porta tintinnante del pub alle spalle,mi alzo il cappotto fin sopra la testa per coprirmi almeno un po' e inizio a camminare come se stessi scappando da qualcuno.

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