Capitolo 17

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Mi prendo un secondo per metabolizzare quello che è appena successo.

Apro la bocca per dire qualcosa ma escono solo sillabe sconnesse.

Logan sembra accorgersi che non volevo quel bacio e aspetta per qualche secondo che io dica qualcosa senza risultati,infatti prende parola lui.

-Non ti è piaciuto?-

-No...cioè...sì...i-io...non- faccio un respiro profondo -non mi piaci,non ti offendere...-

-Non mi offendo,davvero-

-Fisicamente sei molto bello,ma in primis non sono in cerca di una relazione-

-Certo,lo capisco-

In qualsiasi caso mi sarei arrabbiata da morire e sarei fuggita sbattendo la portiera.

In effetti se ci penso bene,un po' lo sono,voglio dire,perché una ragazza single è come una pecora in mezzo ai lupi?

Non è possibile che io non voglia relazioni sebbene il ragazzo in questione sia affascinante?

Logan dovrebbe rendersi conto che se non voglio stare con Ian,che è indubbiamente il più bello fra quelli che conosco,non voglio stare con nessun altro.

Ma oltre a questo la cosa principale a cui penso è Ian,non so il motivo ma mi sento in colpa nei suoi confronti,anche se non è vero che prova quelle cose per me sento di tradire la sua persona.

-Scusami,Logan,sei molto meglio come amico-

Una frase classica,che non passa mai di moda.

-No,certo,a dire la verità lo penso anch'io,ma nel caso cambiassi idea fammelo sapere-

-Okey- rispondo prolungando la e.

-Vuoi che domani mattina ti dia un passaggio? Passerei comunque di qui,i mezzi pubblici non sono il massimo-

Mi si stringe il cuore,nonostante io l'abbia rifiutato lui mi offre aiuto,confermo: è meglio tenerselo stretto come amico.

-Te ne sarei grata,grazie mille- dico scendendo dall'auto.

-Figurati- replica sorridendomi

-Ci vediamo domani- concludo e chiudo la portiera.

Entro nel palazzo e prendo l'ascensore.

Sia nell'attesa che durante la salita sono completamente sopraffatta dall'agitazione,non so cosa mi aspetterà di sopra.

Spero vivamente che il motivo per cui Ian non si è presentato al lavoro sia perché ha lavorato da casa e non per altri motivi.

Se sapessi che il motivo per cui non è venuto sarebbe per evitare me,non mi darei pace e cercherei di persuaderlo e a risolvere la situazione.

Quando l'ascensore si apre stento ad uscire ma prendo coraggio e velocemente giungo alla porta che apro autonomamente grazie alle mie chiavi.

Dopo essere entrata la prima cosa che vedo è Josh che guarda Friends, ma quello che attira la mia attenzione più di ogni altra cosa in questa casa è il profumo di Ian nell'aria.

Sicuramente si è fatto la doccia,perché il solito odore di talco si è diffuso in tutta la casa.

Ignoro Josh e proseguo oltre,lui e la cazzata che ha fatto al brunch sono passati in secondo piano,me ne occuperò nel momento opportuno.

Adesso avere attorno un viscido bastardo come lui è l'ultima cosa che voglio,ma se ne pentirà e ho già qualche idea.

Ian è la mia priorità,ma prima di andare a parlarci ho bisogno di qualche pillola per tranquillizzarmi,so che saliranno tensione ed ansia e voglio giocare d'anticipo.

Mentre sto deglutendo il medicinale una presenza si fa strada nella mia stanza.

-Dovresti andarci piano con quelle-

E' in piedi di fronte a me,indossa solo una maglietta e dei boxer e i capelli sono ancora umidi dalla doccia.

-Ci vado piano-

-A me non sembra- ribatte avvicinandosi.

Mi allontano di conseguenza,non indossa i pantaloni e questo mi rende vulnerabile,voglio focalizzarmi sul suo volto e non sulle sue fantastiche gambe.

Sento che stiamo entrando in campo minato,questo discorso per me è off-limits e non voglio parlare di questo adesso.

-Perché oggi non sei venuto al lavoro?- cambio discorso e con mio grande sollievo mi asseconda

-Non mi andava,ho lavorato al computer,poi tu hai deciso di andare da sola perciò non servivo a nessuno-

-Quindi...non volevi evitare me?-

-Io no,tu sì-

-Non è vero-

Incrocia le braccia e rotea gli occhi.

-Andiamo Greta,sappiamo entrambi il motivo-.

-Se sai già tutto perché sei venuto a parlarmi?- maledico me e la mia boccaccia del cazzo,non avrei dovuto dirlo.

Alza le mani in segno di arresa e si volta per andarsene.

-Aspetta,non vuoi dirmi nient'altro?-

Mi guarda e fa cenno di no con la testa arricciando il labbro.

Quello che mi manda più sui nervi di questa situazione è che Ian fa finta di nulla e io non so come reagire.

-Quelle cose che mi hai detto...-

M'interrompe a metà frase -Ho capito:tu speri che non pensassi davvero quello che ho detto oppure che abbia cambiato idea-

Annuisco,mi stanno mancando letteralmente le parole,è un momento ricco di tensione,almeno per me.

-No,Greta. Mi dispiace per te ma non ho cambiato idea. Io provo qualcosa per te,è la verità e non puoi cancellarla a tuo piacimento-

Non ci posso credere...allora è tutto vero.

-Ne sei sicuro?-

-Sì e sono sicuro che tu ricambi-

Aggrotto le sopracciglia cercando di realizzare quello che ha appena detto.

-Non è vero-

-Allora perchè quella volta che ti chiesi se davvero non t'importasse di me sei stata zitta a fissare la mia bocca? Oppure perché quando ti tocco ti viene la pelle d'oca?-

-E' per l'attrazione fisica,nient'altro-

-Certo. E quella scenata di gelosia con Mindy? Non mi sentivi neanche da tanto volevi allontanarla.-

-Lei mi sta antipatica e lo sai,volevo solo che stesse al suo posto-

-Uhm,ok-

Non sembra deluso,diversamente da quello che mi aspettavo,quasi come la mia risposta per lui fosse prevedibile.

Esce dalla stanza,stavolta per davvero e io m'infilo le mani tra i capelli.

Sospiro a lungo e mi siedo a bordo del letto,aspettando che l'effetto del Prozac mi salga al cervello.

Adesso cosa faccio? Sembra che davvero provi qualcosa per me,in qualche modo mi sento...tradita.

Credevo fosse sottinteso che nessuno dei due volesse andare oltre e sapere che lui non ha rispettato questa sottospecie di comune accordo mi fa sentire come quando da bambina le mie coetanee se ne andavano per giocare a qualcosa di più divertente.

Adesso sto giocando da sola,contro Ian,contro Josh, e sento che sto perdendo.

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