Capitolo 21

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Chiudo le finestre del browser e spengo il computer dell'ufficio.
Alcuni impiegati,come me,stanno terminando il turno,ma io a differenza loro sono felice,perché oggi preleverò il mio primo stipendio.
Felice in realtà è un eufemismo,la giornata sarebbe perfetta se solo Ian mi parlasse ancora o almeno si fosse presentato al lavoro per dimostrarmi che sopporta la mia presenza.
Me l'aspettavo,dopotutto,non mi sono mai innamorata ma anche io avrei evitato chi voleva scopare un mio amico nel mio stesso letto.
Nello stesso letto in cui per la prima volta mi sono fatta coccolare da un ragazzo,in cui ci siamo scoperti in parte dalle nostre debolezze,anche se io decisamente di più.
Probabilmente visto dal suo punto di vista è importante e non lo biasimo,mi costa mettermi nei suoi panni perchè non ci sono mai stata ma da quello che so su queste cose le piccolezze contano.
Prima di tornare a casa Eddy mi accompagnerà ad un bancomat per ritirare lo stipendio che restituirò interamente ad Ian.
Non coprirà completamente i soldi che ha speso per conto mio ma almeno per metà sì,e non potrei essere più soddisfatta di me stessa.
Quando avrò restituito tutto completamente comincerò a contribuire in tempo reale alle tasse e a spese varie.
Volevo andarci da sola,ma Eddy ha insistito nell'accompagnarmi,è molto premuroso con me ed essendo al corrente delle mie intenzioni ha voluto esserci,perciò,in concordanza con i suoi impegni post-lavorativi,oggi è l'unico giorno in cui è possibile andarci.

Nel reggiseno ho un mucchio di soldi che non vedevo da un sacco di tempo,le mie mani grondano di sudore e cammino troppo velocemente per essere una con la coscienza a posto.
Mi guardo intorno trattenendo il respiro:il parcheggio è praticamente deserto ma io ho il costante terrore che qualcuno mi aggredisca improvvisamente per derubarmi.
Quando chiudo la portiera della Ford nera di Eddy riprendo a respirare,lui mi guarda e scoppia a ridere.
-Dovresti stare calma,qui è pieno zeppo di telecamere-
Sbircio fuori dal finestrino e constato che dice la verità,anche se so che mi ci vorrà un po' per non farmi venire un attacco d'ansia ogni volta che ritirerò lo stipendio.
-Vuoi fermarti a mangiare qualcosa? Offro io- A questa mia richiesta ridacchia e annuisce.
Sono le quattro del pomeriggio ma naturalmente con quello che è successo con Ian non ho avuto la minima voglia di mangiare.
Forse la presenza di Eddy mi farà venire un po' d'appetito.
-Certo,ma mangeremo in auto,devi aggiornarmi su ieri sera,Logan mi ha accennato qualcosa ma voglio sapere ogni dettaglio- dice pimpante.
Se Eddy si fidanzasse non amerebbe comunque il suo partner più di quanto ami i gossip.

Cinque minuti dopo si ferma da Subway,dove ordino panino al roastbeef e soda,che sono pronti in poco tempo.
Appoggio il bicchiere della soda nel portaoggetti a lato, mi rendo conto solo ora di quanta fame avessi,degusto il panino come se fossi a digiuno da settimane.
Il sapore avvolgente della carne mi fa dimenticare per un secondo di tutto,della mia ansia,del fatto che sto per finire di nuovo le pillole,di Ian.
Dovrei mangiare qui più spesso,o mangiare più spesso in generale,come dice Ian,anche se non dovrebbe preoccuparsi tanto per me,non me lo merito.
-Allora,raccontami tutto e non omettere alcun dettaglio-
Faccio come dice,tiro fuori tutto,tra una pausa e l'altra fa dei gesti di rimprovero con la testa e dlle espressioni di sconcerto.
Mi costa un sacco dire queste cose ad alta voce,non credevo di potermi vergognare così tanto per una sciocchezza del genere.
Eppure è così,forse non è stata la cosa giusta da fare o il metodo è stato troppo drastico e non sono più del tutto sicura che possa aver funzionato.
-Quindi tu non volevi andare davvero a letto con Logan-
-Oh no,per l'amor del cielo,voglio dire,è simpatico,ma non è il mio genere. Sono andata sul sicuro,ci aveva già provato con me ed ero certa che non mi avrebbe detto di no-
-Dici sul serio? Ma è il miglior amico di Ian,è stato sleale da parte sua-
-Non sono d'accordo. In teoria non sapeva che Ian provasse qualcosa per me e non siamo fidanzati-
-Ma era palese-
-Cosa?_
Addenta il suo sandwich al tacchino e inarca le sopracciglia.
-Insomma,da come ti ha sempre considerata. Per esempio,quella sera in cui non ti sei sentita bene,lui non ha esitato ad andarsene per stare con te. Lui ama i ritrovi con gli amici.-
Sembra che sia una gara per farmi sentire in colpa,se questa cosa non è recente potrebbe aver frainteso più cose di quante io non creda.
Non rispondo,ma continuo a masticare e riflettere su questo,vorrei rimuovere queste cose dalla mia mente,per placare i sensi di colpa su come io abbia trattato Ian,o usato Logan.
Finito di bere la sua aranciata mette in moto l'auto e inizia a guidare. -Secondo te come dovrei comportarmi?-
-Non fare casino,almeno per adesso,è vero,questo non è tutta colpa tua,ma quasi. Capisco che tu non sia molto brava nel rapportarti con gli altri,ma bella lasciatelo dire,questo lo stai gestendo proprio male-
Questo è il principale motivo per cui adoro Eddy:è sincero. Una ragazza comune si sarebbe sicuramente offesa,ma ho ragione di credere che non abbia tutti i torti per quanto riguarda questa faccenda.

In un batter d'occhio sono davanti alla porta dell'attico,per fortuna l'ascensore era già al piano terra,l'attesa mi avrebbe uccisa.
Avere più di mille dollari nella coppa del reggiseno non è certo una cosa che si scorda facilmente,almeno per me.
Anche se questo palazzo è abitato da gente silenziosa e apparentemente tranquilla non si è mai abastanza prudenti.
Faccio un respiro profondo,oramai da una settimana a questa parte prima di entrare mi preparo il più possibile a ciò che potrebbe capitare respirando e scrollandomi di dosso tutto lo stress possibile.
Un po' come quando ogni tanto tornavo a casa a Seattle per prendere dei vestiti o dei soldi,a volte capitava che la finestra di camera mia fosse chiusa e che non potessi entrare da lì.
Prima di arrivare alla porta mi tiravo una striscia,nel caso avessi avuto bisogno di adrenalina per farmi una corsa da quel pazzo,una sicurezza in più,dicevo.
Poi,restavo dieci minuti o anche di più a due metri dalla porta respirando profondamente -esattamente come sto facendo ora- per prepararmi a vedere lui e pregare che non fosse ubriaco,almeno in quell'istante.
Tanto lui non si sarebbe mosso dalla sua poltrona,il suo udito non è mai stato dei più raffinati,alcolizzato o no.
Ovviamente questa situazione non è neanche lontanamente paragonabile a quella di Seattle,ma come al solito i ricordi invadono la mia mente e mi riducono ad un brevissimo stato di trance.
Mando a quel paese la mia memoria molesta ed entro decisa,richiudendo velocemente la porta alle mie spalle.
La tv è spenta e nessuno occupa il soggiorno,è piuttosto anomalo e sgrano leggermente gli occhi.
Ma il frigorifero è aperto,la testa di Ian spunta curiosa dallo sportello,ma nel vedere me la sua espressione si fa cupa,quasi ai limiti dell'indifferenza.
Detesto vedere come si rabbuia alla mia vista,siamo finiti così per colpa mia,lo so,ma il fine giustifica i mezzi e presto le cose cambieranno,me lo sento.
Prova ad ignorarmi continuando ad aggiungere prosciutto e insalata al suo sandwich ma so che gli sta costando tanto non guardarmi o parlarmi,.
-Ciao- mi avvicino e appoggio le mani all'isola.
Mi saluta a sua volta con un cenno della testa.
-Come stai?-
-Bene- risponde impassibile,non alzando gli occhi dal pane nemmeno per un istante.
Ha le spalle tese e la vena del collo è esposta per il nervosismo.
-Mi fa piacere- l'imbarazzo è palpabile -devo...ecco...darti una cosa-
Stavolta alza gli occhi,mi guarda con riluttanza.
Sotto il suo sguardo leggermente perplesso infilo la mano nel reggiseno,attenta ad afferrare tutte le banconote.
Gliele spiattello sul ripiano in marmo,ma la sua reazione non è delle migliori.
-Una parte dei soldi che ti devo-
-Per me puoi pure lasciarli dove sono-
-Cosa?-
-Non capisci che a me non è mai fregato niente di quelli-
-Ma a me sì,quindi prendili. E' una questione di correttezza e questi sono tuoi-
Se li intasca controvoglia,mancando l'ingresso della tasca dei pantaloni almeno un paio di volte.
-Quindi te ne sbatti del tutto? T'importa solo di ridarmi i soldi per potertene andare il prima possibile-
Non ho mai pensato alla possibilità di andarmene,fino ad ora sono stata piuttosto a mio agio qui,per trasferirmi qui vicino mi ci vorrebbero a prescindere un mucchio di soldi e poi non ne ho voglia.
-Non voglio andarmene Ian,se è per quello che è successo con Logan mi disp-
-No,non voglio parlare di questo- m'interrompe. Vado lentamente dall'altro lato della cucina.
Voglio di nuovo lui,le sue mani su di me,anche un suo abbraccio mi basterebbe.
So che è passato troppo poco tempo,ma io sono impaziente,rivoglio le cose com'erano,che mi sia restituito l'Ian di un tempo,il primo amico dopo anni di solitudine.
Con lui le scopate non erano solo quello,erano anche qualcos altro,sentivo qualcosa di caldo,dentro di me,che non avevo mai sentito con nessuno.
Non ho mai scambiato troppi baci e quasi per niente tenerezze,ma
con lui è sempre stato spontaneo e per niente imbarazzante.
Deve percepire che io non voglio che stia lontano da me,che non lo odio come persona e che nonostante -dal suo punto di vista- io volessi andare a letto con Logan,l'unico che voglio è lui.
Senza guardarlo negli occhi mi avvicino lentamente,indietreggia fino a quando non incontra il ripiano della cucina.
Vorrebbe respingermi,ma non lo fa,non può.
Gli circondo il torace con le braccia e appoggio la testa sul suo petto.
Senza maglietta era facile sentirne il battito,ma adesso non riesco e sono infastidita,ma non fa nulla,il solo fatto di toccarlo dopo così tanti giorni per me è fonte di soddisfazione e gioia.
Mi sento al sicuro,leggera,bene,potrei restare così per sempre.
Non ricambia l'abbraccio,all'inizio,ma come previsto ci mette poco più di tre secondi ad avvolgermi con le sue braccia.
Ad un tratto,però,mi spinge via,come se si fosse scottato al contatto con la mia pelle..
-No,questo no- se ne va camminando velocemente verso il corridoio,lasciandomi in balia di emozioni contrastanti.
Ha ragione,non posso pretendere che si sistemi tutto in così poco.
Gli devo dare del tempo perché torni tutto come prima e che i suoi sentimenti cambino,in fondo,ho fatto un madornale errore proprio per questo,no?

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