La sveglia sul mio telefono squilla,ma io non dormo già da un po'.Ho rimuginato su quello che è successo con Josh ma sopratutto ho riflettuto molto su Ian,non riesco a togliermelo dalla testa.
Ieri era molto arrabbiato con suo padre e questo mi ha fatta pensare che non so niente di lui o del suo passato,tranne che qualcosa di vago sulla sua infanzia ma nulla di più.
Il suo tatuaggio,per esempio,è chiaro che derivi da un'esperienza passata importante per lui,altrimenti non avrebbe reagito morbosamente quella volta in Florida.
Ma non voglio certo essere incoerente,non ho mai rivelato nulla che mi riguardasse nel profondo anche se a volte ho la sensazione di voler sapere ogni cosa su di lui, ammetto che mi intriga da morire.
Sono le sette del mattino e dalla stanza accanto sento dei rumori e deduco che anche Ian si sia svegliato.
Una volta indossati un maglioncino e dei jeans mi avvio in soggiorno,mi siedo sul divano e attendo che qualcuno varchi la soglia del corridoio.
Ian entra in cucina,indossa una camicia bianca mezza sbottonata e dei pantaloni neri,accidenti,quei vestiti su di lui stanno proprio bene,oserei dire che gli donano,forse perché è molto alto e gli dona qualsiasi cosa.
Si accorge della mia presenza solo quando chiude lo sportello del frigorifero dopo aver preso il latte.
-Buongiorno,non fai colazione?- chiede sbadigliando.
Quando ieri sera dopo essersi addormentato sulle mie gambe ha cominciato a russare,l'ho lasciato dormire e non si è più svegliato da allora,come è possibile che abbia ancora sonno?
-No,non ho fame-
-Dovresti,oggi è il tuo primo giorno e devi essere prontissima-
-Ne parli come se fosse il mio primo giorno d'asilo,è solo un lavoro,non è così importante-
-Gioisci delle piccole cose che ti da la vita- dice ironico
-Vado a mettere le scarpe,mi dai il voltastomaco-
Abbiamo impiegato all'incirca dieci minuti in auto per arrivare all'enorme grattacielo grigio in cui stiamo entrando.
A colpo d'occhio ha almeno una ventina di piani,mi sono persa ad osservarlo perché ad un certo punto Ian mi da un colpetto sul sedere per invitarmi a seguirlo.
Sul portone d'ingresso è incollato un adesivo che raffigura una scritta in rosso ''M.A.S.&Company''.
Seguo Ian che cammina deciso,una giovane donna alla reception lo saluta e lui ricambia con un cenno della mano,io nel frattempo mi guardo intorno,non c'è molto afflusso di persone come mi aspettavo,è quasi tutto vuoto a dire il vero.
Quando saliamo in ascensore preme il tasto dell'undicesimo piano e notando i numeri realizzo che non mi sbagliavo,sono venticinque piani e mi chiedo cosa occupi tutto questo palazzo.
-I piani sono divisi in base alle funzioni,per esempio al quinto ci sono i commercialisti,al primo le sale riunioni,al settimo e al ventesimo i bar anche su tutti i piani c'è il distrubutore di caffé- dice Ian quasi avendomi letta nel pensiero
-E al venticinquesimo?-
-I nostri avvocati-
-Avete degli avvocati tutti per voi?- chiedo esterrefatta
-E' normale in un'azienda così grande,gli attacchi mediatici e il riciclaggio non li gestiscono di certo le addette alle pulizie-
-E tu di cosa ti occupi?-
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Chosen
RomanceGreta,fuggita dalla violenza del padre, si rifugia in una vita monotona e nel suo lavoro da barista, fin quando non incontra Ian, un turista che la attrae fin da subito ma dal quale non vuole una relazione sentimentale e la cosa sembra reciproca, a...