Immobile

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Mi sto rendendo conto, nei giorni presenti, pezzo dopo pezzo, che avevo imparato a restare fermo, nel mondo statico delle attese infinite. In che senso?
Ho visto ripetersi, da tutta la vita, sempre le stesse situazioni, le stesse parole. Necessità ignorate, volontà annullate. Lottare fino allo sfinimento, all'esaurimento, affinché tutto si svolga nel modo esatto che le persone manipolatorie pretendono, a qualsiasi costi. Lottare perché tutto resti sempre uguale. Immobile. Statico.
Nulla va cambiato, se non lo decide chi pratica le manipolazioni.
Immobile. Statico. In attesa delle sue pretese. Quindi, nella mia mente, ho automatizzato questo schema.
Fermo. Immobile. Statico.
Non sia mai che poi grida. Che trova la scusa per litigare. Maltrattare.
Fatto curioso, è che non funziona e non serve a niente, poiché chi manipola, ha bisogno e si diverte a comportarsi in quel modo. È il suo modo di esistere.
Nessuno può avere necessità, bisogni, desideri, volontà, solo chi manipola.
Nessuno può essere, agire, pensare, se non lo permette la persona.
Nessuno oltre la persona stessa.
Questo per dire cosa?
Che ho automatizzato l'essere fermo, immobile, statico, annullare me stesso, e di conseguenza la mia vita.
Nulla mi è mai stato concesso, se non per servire e compiacere le persone in questione. Questo meccanismo è molto attivo nella mia testa, ma la cosa differente è che finalmente mi sto rendendo conto. Che può sembrare una cosa ovvia, ma non lo è.
Sono rimasto statico, perché è quello che so fare.
Non voglio più essere così.
Non voglio più restare immobile.
Più riprendo a gestire la mia mente, più riesco a distaccarmi da questi schemi.
Non è mai tardi per cambiare prospettiva.

Narcisismo: Racconti Di SopravvivenzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora