Survivor

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Argomento trigger. Se non ti senti a tuo agio, evita la lettura.

Ho scritto come titolo di questa storia. E l'ho scritto alcune volte in alcuni capitoli.
Credo di non aver raccontato cosa significa per me considerarmi un sopravvissuto ad abusi psicologici.
È una consapevolezza a cui sono arrivato in tempi recenti. Prima non capivo cosa significasse. Perché non avevo idea di cosa fossero gli abusi psicologici. Ne cosa fosse la manipolazione. O il narcisismo.
Non sapevo nulla di tutto questo schifo. E mi dispiace non aver conosciuto prima questa prospettiva, perché potevo essere consapevole e uscire da questo abisso molto prima.
Essere un survivor è come una cazzo di maledizione, un marchio che mi porterò dentro per tutta la vita. Perché siamo persone che hanno vissuto situazioni che altri nemmeno immaginano, neanche lontanamente.
Ho subito anche abusi di tipo sessuale, ma non è il momento ne la storia giusta per parlane.
Sapere che la propria psiche è stata danneggiata dal ripetersi ciclico di certi meccanismi, e che tutto questo ha cambiato chi sei, perché non sarai mai la persona che eri prima, è una dura verità che non si vorrebbe nemmeno considerare. Invece sento la necessità di farci i conti, per provare a smontare certi meccanismi, e uscire da questo abisso in cui sono stato buttato e costretto a restare per anni.
Sentirsi sopravvissuti non è un merito. E non è un dono.
È un maledetto peso che sarà sempre presente, perché ci sono situazioni e persone che ti ricorderanno che non hai vissuto come gli altri, non hai avuto tante possibilità, ti sei perso tante cose, e senti sempre quel senso di inadeguatezza, quel disagio di essere un disturbo e un peso per chiunque.
Sapere di essere survivor non rende l'esistenza più facile o altro.
Ti sentirai sempre quella sensazione di diversità rispetto agli altri.
Sei segnato. E non puoi farci niente.

Narcisismo: Racconti Di SopravvivenzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora