Perso a frammenti

9 1 0
                                    

Mi sento perso e a frammenti.
Perché ogni anno che passa, che divento sempre più adulto, mi ricordo quanti anni di vita ho perso rincorrendo le persone che mi distruggevano, un pezzo dopo l'altro. Per chi la conosce, come dice la canzone degli Evanescence - Wasted on you. Si, la sto ascoltando mentre scrivo.
Ho aspettato miracoli per troppo tempo, perché non sapevo che non arrivano, se non fai nulla.
Ma se fanno di tutto per riuscire a renderti immobile e ai loro comodi, come fai a capire che non funziona come dicono loro?
Sono rimasto congelato per anni, in questo inferno, non ho potuto e nemmeno voluto cambiare niente, perché dentro di me, la persona che è stata vittima, sperava veramente in un miracolo. Teneva viva l'illusione che se nulla fosse cambiato, se non cambiavo io, chi mi aveva usato e poi abbandonato, forse tornava. Quella persona vittima ha sentito la loro mancanza per anni. E li ho persi per niente.
Ho continuato a credere nelle loro bugie, nelle loro manipolazioni, e ho solo perso. Più di tutto, ho perso me stesso. Mi sono ridotto a frammenti, così da poter essere più invisibile possibile. E non è servito a niente.
Come se ciò non fosse sufficiente, ho anche messo in pratica i meccanismi che avevo imparato per sopravvivenza. Capisco solo adesso che tutto questo era una richiesta d'aiuto. Eppure tutti hanno visto solo un egoista che si comportava da mostro. Quello che era la mia maschera. Ed è l'unica cosa che hanno visto tutti.
Mi sono sentito ancora più perso e invisibile. Ero diventato solo frammenti, su cui tutti sono passati sopra.
Mi sono perso non so nemmeno io quante volte. E nessuno ha mai voluto guardarmi.
Tutto il dolore che mi sono portato dentro mi ha reso invisibile.
Ho sperimentato che quando vogliono farti male, i modi in cui ci riescono, sono infiniti.
E poi sono stato obbligato a sopportare tutto il dolore in silenzio. Chi mai mi crederebbe? Infatti è così. Non mi hanno creduto.
Più chiedevo aiuto, più mi hanno fatto male, mi hanno calpestato, e obbligato a restare invisibile.
Il fatto è che io esisto.
Loro non dovrebbero esistere. Perché non fanno altro che fare male agli altri.
Non voglio più perdermi.
Non voglio più sentimi invisibile.
Non voglio aspettare loro, perché adesso voglio essere una persona diversa. Voglio essere quello che va avanti, perché ne ho il diritto, ed è così che funziona. Si va avanti.
I miracoli forse esistono, di certo non sono quelli in cui ho creduto io.

Narcisismo: Racconti Di SopravvivenzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora