20 章

354 51 11
                                    

Pov Seonghwa

Yunho mi guarda accigliato prima di scomparire e io sbuffo. Nonostante non sono io nella parte del torto finisco lo stesso per prendermi le colpe.
Guardo i due ragazzi davanti a me e rimango in disparte.
"Pff, ti lamenti di me quando nemmeno tu stai vicino a Mingi" sbuffo mentre penso ad alta voce di nuovo e guardo altrove, ma poi i due ragazzi si separano dall'abbraccio.
"Mangiamo qualcosa? Offro io" gli propone Mingi, per poi riprendere lo zaino ed indossarlo e mettere un braccio attorno alle spalle di Hongjoong. Quest'ultimo annuisce e si incamminano verso di me, fino a quando il più basso non passa all'interno del mio corpo.
"Che c'è?" sento, poi, chiedere da Mingi dietro di me, allora mi giro e vedo Hongjoong fermo con il braccio piegato. Mi metto davanti a lui e lo guardo e lui sembra tenere gli occhi puntati nei miei anche se so che non mi vede.
"Hongjoong va tutto bene? Che sta succedendo?" l'amico gli chiede preoccupato.

È qui.

Come fa a sapere che sono qui? È impossibile…
"Hyung sicuro di stare bene? Vuoi andare in ospedale?" la preoccupazione sulla faccia di Mingi si fa più vasta, ma Hongjoong non smuove il suo sguardo dal mio.
"Chi stai guardando?" anche lui si gira verso la mia direzione, ma poi torna a guardare Hongjoong.
"Hongjoong!" il ragazzo inizia a scuotere il più basso e lì smette di guardarmi.
"Che succede" chiede con una voce flebile.
"Che sta succedendo a te!" alza un po' la voce Mingi e l'altro nega con la testa.
"Andiamo" gli dice e poi continua a camminare.

È come se ogni volta che passa al mio interno qualcosa dentro di lui si blocca…qualcosa sicuramente gli succede.
Mi guardo attorno ma non c'è niente di strano, e non c'è nessuno oltre a me.




Pov Hongjoong

Non ricordo.
Non mi ricordo cosa è successo qualche secondo fa.
Non ricordo niente dopo aver sentito la presenza di Seonghwa dentro di me, ma sono sicuro di una cosa: il mio cuore ha smesso di battere per qualche secondo e non ricordo nemmeno dov'ero in quel momento, come se fossi in un sogno o in un incubo.
"Sei sicuro di stare bene?" mi chiede Mingi.
"Sì, sì, mi era venuto in mente solo qualche pensiero. Ero sulle nuvole" scoppio a ridere per cercare di rendere la cosa più credibile.
"Ci conosciamo da più di cinque anni Joong, chi pensi di prendere in giro?" ma a quanto pare ho fallito miseramente.
"Va bene, va bene, ma tranquillo, sto bene" sorrido veramente e lui annuisce. È vero, sto bene, ma mi sento diverso.

Arriviamo davanti ad un piccolo ristorante in cui io e lui, assieme a Jongho, andiamo spesso.
"Il solito vero?" mi chiede ed io annuisco.
"Quando avrai una ragazza potrò vantarmi di conoscerti meglio di lei" scoppia a ridere e mi contagia, quindi mi unisco alla sua risata.
Ordiniamo il pranzo e mangiamo, fino a quando non decidiamo di tornare a casa, quindi ritorniamo verso le nostre macchine, ma lui mi blocca.
"Hongjoong per favore non-"
"Grazie Mingi, grazie per tutto" vado verso di lui e lo abbraccio.
"Poi però se mi abituo al tuo lato dolce non è colpa mia" scherza e ricambia il mio abbraccio. A lui devo tanto e tutto…
"Infatti, non ti abituare perché non lo vedrai mai più" rido anche io quando ci stacchiamo e poi lo saluto e me ne vado.
Salgo nella mia macchina e appoggio la testa sul sedile.
"Seonghwa sei qui?" chiedo con gli occhi chiusi, ma nessuno risponde.
"Non ho bisogno di te, so che mi hai detto che sarebbe andata male ma voglio chiederti un'altra cosa" apro gli occhi e guardo a fianco a me senza, però, trovare nessuno. Sospiro e parto con la macchina.
Voglio proprio capire cos'è quella sensazione, non è la prima volta che la sento, ogni volta che Seonghwa o io passo al suo interno riesco a sentirlo...passare al suo interno, che cosa inquietante.
Guardo il mio telefono per vedere l'ora e mi distraggo per qualche secondo, finché non lo lascio sulla sedile accanto a me e mi guardo intorno.

"Ma...dove sono?"





Pov Wooyoung

"Di cosa ti lamenti Yun, sai bene come sono fatti quegli umani" rispondo a Yunho e Yeosang annuisce.
"È strano però, non trovate?" chiede Yeo.
"Che cosa?" chiede Yunho.
"Che tu e Seonghwa abbiate avuto una mezza litigata, ed è ancora più strano che siate ancora qui e non a fare i conti lassù".
"Yeosang ha ragione, è impossibile che non vi abbiano visti, sanno e vedono tutto lì" aggiungo io pensieroso.
"Probabilmente vogliono vedere se riusciamo ad essere capaci di risolvere noi stessi la questione" risponde Yunho.
"Sì, va bene, ma il fatto che vi siate scontrati o anche solo guardati minacciosamente non è ammesso. Siamo angeli!" alza la voce Yeosang contro Yunho.
"Ci stiamo un po' scaldando tutti qui. Calmiamoci" intervengo io vedendo i ragazzi guardarsi abbastanza male.
"Siamo calmi Wooyoung" mi tallona Yunho ed io sospiro.
"Quando voi due vi sarete calmati e tu avrai risolto con Seonghwa chiamatemi" dico e me ne vado. Non ha senso discutere con loro e non potrei nemmeno farlo in realtà.
Yunho si chiede cosa stia succedendo a Seonghwa, ma dovrebbe chiedersi la stessa domanda anche a sé stesso, la stessa cosa vale per Yeosang.

"Wooyoung va tutto bene?" sento la voce di San, alzo gli occhi e lo trovo davanti a me.
"Sì, certo" rispondo ma subito mi piego in due per una fitta di dolore.
"Oddio che succede?" San si avventa su di me e cerca di aiutarmi, ma casca appena mette la mano sulla mia spalla siccome non lascio che nessuno mi tocchi.
"Perchè ho mentito, accidenti" dico a me stesso.
"Sono preoccupato per alcune cose, tutto qui" il dolore, appena dico la verità, passa subito, ma prima era insopportabile.

Prima regola degli angeli: non mentire.

𝐋𝐈𝐊𝐄 𝐀𝐍 𝐀𝐍𝐆𝐄𝐋 | 𝐒𝐞𝐨𝐧𝐠𝐣𝐨𝐨𝐧𝐠Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora