27 章

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Pov Yunho

"Yunho dovresti fare attenzione a Mingi" mi allarma Seonghwa.
"Non gli sta togliendo gli occhi di dosso, penso lo sappia molto bene" interviene Yeosang ed io rimango impassibile.
"Ha già peccato prima d'ora?" mi chiede Wooyoung ed io sposto il mio sguardo su di lui.
"Già fatto o meno, farlo o rifarlo è lo stesso un peccato. Non può" rispondo tornando a guardare il ragazzo, ma non lo trovo più.
"Dov'è?" chiedo agitato.
"Non ci è nemmeno permesso stare qui a vedere queste persone che... Avete capito" mi dice Yeosang. In effetti è vero. Ci troviamo vicino al soffitto e la vista non è sicuramente una delle migliori.
"Seonghwa, Hongjoong mi sembra svenuto" Wooyoung fa notare la cosa a Hwa.
"Se ne stanno occupando San e Jongho per fortuna" dico mentre gli guardo uscire dal locale.
"Devo trovare Mingi" continuo serio, ma una mano mi blocca.
"Yunho non puoi, ti ricordo che sei solo un angelo custode e non suo padre" Wooyoung si mette davanti a me, ma io cerco di spostarlo.
"Perché? Un padre si preoccupa di queste cose?" chiede Yeosang ed io annuisco dandogli ragione.
"Non posso lasciare che si ceda all'amore carnale prima che si sia sposato, lo sappiamo tutti e quattro" rispondo e vado a cercarlo.

Sappi che quello che stai per fare ti assicurerà un posto all'inferno.

Cerco di comunicare con lui ma lo stesso non mi risponde.







Pov Seonghwa

"Bene, non sono passate nemmeno due ore che Hongjoong si sente già male e Mingi è scomparso" Yeosang sbatte il palmo della mano contro la sua fronte.
"Non sprecare le tue forze, tutti gli umani, o la maggior parte di loro è così appena vengono qui" cerco di consolarlo mentre raggiungo i tre.
"Hwa accompagnalo a casa a sto punto" mi suggerisce Yeosang.

"Tranquillo San, accade sempre così quando beve" dice Jongho all'umano di Wooyoung.
"Per questo sei rimasto sobrio?" gli chiede in risposta e l'altro annuisce, mentre entrambi mettono un braccio di Hongjoong sul loro collo per tenerlo e portarlo fuori.
"Sediamoci da qualsiasi parte."

"Yeo e Woo potreste dire ai vostri umani di lasciarlo lì? Lo porto io a casa adesso" dico ai due angeli mentre indico una panchina poco lontana dai due. Loro annuiscono e vanno verso Jongho e San.
"Jongho scusa non mi sento tanto bene, mi viene da vomitare" dice e dopo qualche secondo vedo San allontanarsi correndo e poi Wooyoung mi saluta. Ricambio e torno a guardare Yeosang e Jongho.
"Ma sei impazzito? Non posso lasciarlo qui Yeosang" rido alla scena.
Chissà cosa può accadere se scoprono che ognuno di loro ha un angelo custode...
"Se lo lasci qui ti porto a casa volando senza che nessuno ci veda" gli dice Yeosang ed io faccio involontariamente una faccia sorpresa.
Jongho ci ripensa qualche secondo.
"Fidati di me, starà benissimo non preoccuparti. Sono un angelo dopotutto, no?" continua a convincerlo Yeosang e l'altro dopo qualche secondo annuisce. Se ne vanno, poi, dall'altra parte.
Vado verso Hongjoong e lo metto sulle mie spalle per poi andare direttamente in camera sua.
Lo corico sul letto e gli tocco la fronte: domani starà bene.
Mi siedo accanto a lui e guardo l'ora. La mezzanotte è già passata, ma questo perché loro si sono dati appuntamento per dopo le nove.
Mi guardo intorno e subito mi ricordo del libro e delle parole di Hongjoong. Che quel libro di cui ha sentito parlare è lo stesso? Inizio a cercarlo, ma appena apro il cassetto del suo comodino lo trovo subito. Guardo Hongjoong mentre si rigira continuamente sul letto e sposto il mio sguardo sul libro solo quando si calma. Non è un libro diverso dagli altri se non per il colore. È completamente bianco. Lo prendo in mano...







Pov Narratore dell'Inferno

"Signore abbiamo trovato il libro."
"Veramente? Dove si trova? Andate velocemente a prenderlo!"
"In realtà signore-"
"In realtà cosa, accidenti."
"Non lo abbiamo proprio trovato..." uno dei due angeli caduti diede un colpetto col gomito all'altro.
"Cosa significa che non lo avete trovato? Mi state mentendo?"
"No, signore no, assolutamente. La prego non si scaldi."
"E allora dimmi dove diavolo è quel libro!"
"Mi scuso da parte sua signore per la sua imprecisione" il più intelligente continuò sempre a guardare male l'altro.
"Lo abbiamo rintracciato signore. Prima ci era impossibile, come se qualche magia ci impedisse di trovarlo, ma evidentemente ora qualcuno deve averlo liberato da quel potere" l'angelo più fidato fece uscire un sorriso sulle sue labbra, glorioso e fiero del suo lavoro.
"E dimmi."
"Sì, signore?"
"Cosa cavolo ci fate ancora qui?! Andate a prenderlo e sparite!"
"Certo signore" dissero all'unisono i due angeli caduti e poi uscirono dal luogo.
Il re di quel posto - meglio detto Inferno - teneva quei due soltanto per il fatto che, essendo degli angeli caduti, questo significava che avevano disubbidito all'Onnipotente... Lui lo chiamava in un'altra maniera, un nome che alle orecchie degli umani suonava uguale ad una parolaccia, alcune volte anche come una bestemmia.
Ma cosa sarebbe accaduto se quel libro fosse finito nelle mani di un angelo o di un diavolo?

𝐋𝐈𝐊𝐄 𝐀𝐍 𝐀𝐍𝐆𝐄𝐋 | 𝐒𝐞𝐨𝐧𝐠𝐣𝐨𝐨𝐧𝐠Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora