46 章

454 41 15
                                    

Pov San

"Maledetto idiota" gli dico. Non dimostra mai se ci tiene o meno e questo alcune volte mi da fastidio.
Mi siedo sul letto e prendo il telefono per controllare un po' le notifiche che continuavano ad arrivare qualche minuto prima. Sorrido quando vedo che Jongho mi ha aggiunto al gruppo di lui, Mingi e Hongjoong.
"Sannie perché sorridi?" alzo la testa appena sento quel nomignolo. "Sannie?"
"Hai detto che non dimostro mai se ci tengo..." mi dice e io faccio un finto broncio. Vedo che prende sul serio le mie parole.
"Eddai non fare così, lo sai che stavo scherzando prima" mi trattengo dal ridere. Ci sta credendo veramente.
"Fai qualcosa per farti perdonare allora" gli dico e lui allarga le braccia.
"So che ami gli abbracci" dice e io sfrutto l'occasione, siccome a lui non piacciono, e lo abbraccio. Stringo la presa e appoggio la testa sulla sua spalla, ma a d'un tratto scompare.
"Dai Wooyoung non è divertente" dico ma lui non torna. "Wooyoung?"
"Woo va tutto bene?" mi guardo intorno ma non c'è nessuna traccia di lui. Non lo sento nemmeno ridere per un presunto scherzo.
"Io l'ho detto che sei un'idiota" torno a guardare il telefono.








Pov Jongho

"Sangie non possiamo uscire e vedere un po' com'è il posto?" chiedo all'angelo seduto vicino a me.
"Se vuoi sì, però ricordati che dovrai far finta di essere da solo" mi risponde e io annuisco.
"Aspetta."
"Cosa?"
"Non puoi trasformarti in un umano per qualche minuto?" gli domando ma lui mi guarda e scoppia a ridere.
"Jongho sono un angelo, non un mutaforma. Non ho una vita umana" calma la sua risata.
"Dai non è divertente. Proprio non puoi? Non voglio sembrare di essere solo" abbasso la voce inconsciamente.
Si avvicina a me e mette le mani sulle mie spalle. "Andiamoci più tardi, quando non ci saranno gli altri" sa dei problemi che ho con le persone quindi gli sono grato di come cerca di capirmi.
A un tratto scompare davanti a me.
"Yeo?"








Pov Narratore dell'Inferno

"Perfetto, lui era l'ultimo. Portiamoli dal capo adesso."
"Sì."
"Però ho una domanda."
"Se è stupida non la fare."
"Perché li stiamo portando al capo? Non basta quello che ti ha dato?"
"Sbaglio o ti avevo detto che se la domanda era stupida non la dovevi fare?"
"Tu sei stupido" l'angelo caduto si fermò qualche secondo a guardare dall'alto verso il basso quello accanto a lui.
"Scusa."
"Eh, fai bene a chiedere scusa prima che ti riduca a pezzi con le mie mani."
"Quindi?"
"Quindi, coglione, è il capo che ha detto che li vuole prima vedere lui per portarli a commettere il peccato, se no l'incantesimo non servirebbe a nulla."
"Tutto qui?"
"Sì, cosa vuoi di più."
"E quale sarebbe questo peccato?"
"Non ha detto nulla a riguardo, quindi non chiederlo a me."
"Mh, va bene."









Pov Hongjoong

Sono già passate alcune ore da quando Seonghwa è sparito. Potrebbe fare quello che vuole, ma mi preoccupa il fatto che prima di sparire aveva quasi detto una parolaccia, credo.
"Cazzo ma perché non puoi essere umano come tutti..." metto il cuscino sopra la faccia per coprire gli occhi dalla luce bianca fastidiosa.

Però se fossi umano staresti anche con gli altri e non vivresti solo con me.

"A cosa stai pensando, Hongjoong" mi alzo di scatto.
"Idiota lui è un angelo e tu un umano" mi picchio leggermente la fronte.
"Che due palle" allungo la "e" finale e mi rigiro nel letto.
Mi blocco e guardo il soffitto: cosa accadrebbe se...
Mi mordo il labbro inferiore appena inizio a sentire una sensazione di piacere all'interno dello stomaco per quello che ho immaginato.
"No!"
"Non posso immaginarmi queste cose" mi alzo ed esco dalla stanza. "Facciamo una passeggiata, su."
Inizio ad allontanarmi dalla camera ma la voce di qualcuno dietro di me mi blocca.
"Hongjoong" mi giro e vedo Jongho.
"Hey Jonghie" lo saluto.
"Stai andando a vedere il posto?" mi domanda e io annuisco.
"Posso unirmi" mi chiede.
"Non hai nemmeno bisogno di chiedere" la sua compagnia mi servirà per distrarmi e pensare ad altro. Mi rivolge un sorriso a trentadue denti.
"Che carino" gli strizzo le guance e lui chiude gli occhi. Quanto vorrei che ci fosse Seonghwa per poter vedere la sua reazione... No, cazzo no.
"Ok andiamo ora" dice e io annuisco.
Usciamo dai dormitori e arriviamo fino al cortile.
"Ma quanto è grande sto campus" dico, non sapendomi orientare.
"Infatti - si gira dall'altra parte - ci fosse... " sussurra le ultime parole ma non riesco a sentirle completamente, solo un nome.
"Ci fosse chi?" gli chiedo.
"Eh? Oh, no, no niente. Andiamo, magari riusciamo a trovare una piantina qui nei corridoi" dice e si allontana leggermente.
"No aspetta, conosci qualcuno qui?" domando, se aveva detto quel nome allora c'era un motivo.
"Qui? No, perché?"
"Allora chi hai nominato ora?" c'è qualcosa che mi nasconde Jongho e io ne sono sicuro.
"Ma va, era un mio amico nell'altro istituto che sapeva sempre come orientarsi. Lo usavo sempre per questo" ride. Annuisco e ridacchio.
Alcuni ragazzi ci passano accanto chiacchierando e ridendo. "Wow sembrano delle persone umane in questo momento."
"Infatti. Stamattina nessuno fiatava, avevo pure chiesto una domanda a un tizio accanto a me ma non mi aveva nemmeno rivolto uno-" si blocca e guarda dietro di me.
"Guarda un po', è proprio lì" fa un cenno con la testa e io mi giro in quella direzione.
"Quello con i capelli mossi e che sta ridendo con una ragazza?" chiedo.
"No, quello alla sua sinistra" sposto il mio sguardo dall'altra parte e noto un ragazzo appoggiato agli armadietti.
"Ah. Vai a chiedergli spiegazioni."
"Infatti è quello che farò, ma vieni con me."
"Arrivo."
Andiamo vicino a quel tipo ma lo chiamo io di mia spontanea volontà perché so che Jongho non ne sarebbe capace.
"Hey" attiro la sua attenzione.
"Ciao, cosa posso fare per voi?"
"Oggi mattina ti avevo chiesto aiuto quando eravamo radunati tutti in cortile. Perché non mi hai nemmeno degnato di uno sguardo?"
"Oggi? Eravamo radunati in cortile? Ragazzi siete sicuri di star bene?"
"Jake eccoti finalmente. Oh, disturbo?"
"Hey Jay... No, no, non so nemmeno chi siano. Andiamo" dice e se ne va.
"Ma ha dei problemi?" dice il ragazzo accanto a me.
"Jongho aspetta." Vado dai due che avevo visto prima.
"Hey scusate, ma oggi mattina c'è stata una riunione in cortile?" chiedo e loro negano.

Sapevo che c'era qualcosa che non andava già da quando avevo visto gli occhi del preside. Torno da Jongho e lo trascino con me. È meglio se torniamo nelle nostre camere.

 È meglio se torniamo nelle nostre camere

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.















***

Probabilmente c'è stato un bug ieri da me perché questo capitolo l'avevo già pubblicato. Sorratemi tantissimo se vi faccio gli auguri in ritardo.

Spero possiate essere felici perché ve lo meritate tantissimo. Per qualsiasi cosa io ci sono sempre, lov u e ancora auguri (sempre in ritardo) ♥️

(Questo capitolo è solo di passaggio per il prossimo in cui finalmente si avrà una vera e propria gioia... del male hehe(hehet Yeosang) ✨)

Un bacio da Yeosang.

𝐋𝐈𝐊𝐄 𝐀𝐍 𝐀𝐍𝐆𝐄𝐋 | 𝐒𝐞𝐨𝐧𝐠𝐣𝐨𝐨𝐧𝐠Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora