38 章

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Pov Hongjoong

Chiudo il telefono e guardo Seonghwa.
"Hwa se vuoi guido io" gli dico e lui nega.
"Tranquillo, tanto tra una decina di minuti saremo arrivati" dice e io metto le mani sulla faccia.
"Non siamo più in tempo per tornare a casa, vero?" guardo dal finestrino per vedere com'è il posto e sento dei versi di negazione dall'altro.
"Spero che tu diventi un umano così dovrai metterti a studiare anche tu" gli auguro una malasorte anche se non è quello che voglio realmente.
"Vedi che il tuo studio servirà per renderti un qualcuno nel tuo futuro. Hai bisogno di imparare" che noioso.
"Sembri un padre" sbuffo e appoggio la testa allo schienale della sedia.
"A te non da fastidio parlare dei tuoi genitori?" domanda ed io nego con la testa.
"Sono passati anni ormai. Quello che rimpiango è di non aver ancora trovato una ragazza alla mia età. Ora più che mai" dico, ma sento qualcosa di strano dentro di me.
"Ora più che mai? Non è sempre?" guardo male Seonghwa per la sua risposta.
"Scusa, la smetto" ridacchia e io sorrido.
"Starai bene lì, ne sono sicuro" si gira verso di me e mi sorride.
"Inoltre se studi o non studi, prenderai lo stesso un voto alto" mi giro anche io verso di lui e lo guardo sorpreso.
"Quindi posso anche non studiare?" gli chiedo con la speranza di una risposta positiva.
"No, però sì" sorrido d'istinto.
"Hwa sei la mia fottuta vita, grazie" tiro un sospiro di sollievo e mi rilasso. Alla fine, cambiare aria non mi farà poi così male.

"Ah, mi sono dimenticato di scrivere a Mingi..." riprendo il telefono in mano, ma sento la macchina fermarsi. "Siamo arrivati."
Seonghwa si toglie la cintura e stessa cosa faccio anche io dopo aver rimesso il telefono in tasca. Scendo dalla macchina e guardo il posto: un parcheggio pieno di macchine.
"La mia scuola è un parcheggio?" chiedo a Seonghwa, che è davanti a me.
"Ma- Hongjoong girati" mi dice ovvio e io faccio come mi dice, poi vedo una grande struttura davanti a me e spalanco gli occhi. "Dove sono finito..."
"Vedrai che ti divertirai" mi tira una pacca sul braccio e poi si mette davanti a me e mette tutte e due le mani sulle mie spalle.
"Hongjoong questa è una grande opportunità per te. Non sprecarla tanto facilmente, va bene?" mi dice col sorriso che va da un orecchio all'altro.
"Posso picchiarti?" chiedo dopo qualche secondo di silenzio e lui ride.
"Ti ricordo che le persone non mi vedono" mi dice e io mi guardo attorno.
"Bastardo" sussurro.

"Mingi è appena arrivato" conclude Hwa e poi sparisce. Mi giro e vedo quello alto chiudere la sua macchina e appena mi nota viene verso di me col sorriso, anche lui a trentadue denti.
"Perchè sei così felice?" assottiglio gli occhi.
"Buongiorno anche a te, Hongjoong" mi dice, spegnendo leggermente il suo sorriso.
"Sii felice anche te perché finalmente ti farai una nuova vita. Guarda il lato positivo: qui ci sono tante belle ragazze" ridacchia e mette una mano sulla mia spalla.
Per la prima volta posso dire di provare una sensazione di disagio al pensiero di mettermi con una ragazza. "Non la voglio più."
Lui si gira lentamente verso di me e mi guarda sorpreso. "Eh?"
"Non ne ho più bisogno e non la voglio. Quelle che ho incontrato fino ad adesso sono tutte delle puttane" abbasso la voce appena pronuncio l'ultima frase per non farmi sentire dal resto dei miei nuovi compagni e Mingi si mette a ridere.
"Hai ragione, ma magari qui trovi qualcuno adatto a te" continua a ridere, come se è palese che sto mentendo... Cosa che però non è.
"Occupati prima tu di trovarti una ragazza e poi penseremo a me." Mi vengono in mente gli altri due e appena mi giro vedo da lontano San uscire dalla macchina dal lato del passeggero e poi chiuderla. Non capisco, chi ha guidato l'auto fino a qui?
"Ragazzi" una voce dietro di me spaventa sia me che Mingi e appena ci giriamo vediamo che è Jongho.
"Salve dormiglione" gli dico e lui aggrotta le sopracciglia.
"Ascolta nanetto, ho dormito meno di quattro ore stanotte quindi taci" Mingi scoppia a ridere e vicino a me sento anche altre risate con noi. Mi giro e mi guardo attorno per capire chi sono le persone che stanno ridendo così ma non c'è letteralmente nessuno nei d'intorni. Guardo San e lo vedo ancora vicino alla sua macchina. Che cosa sta accadendo? Chi è che sta ridendo?











Pov Seonghwa

Io, Yeosang e Yunho ci mettiamo a ridere per la frase di Jongho contro di Hongjoong, ma vedo quest'ultimo guardarsi intorno.
"Ragazzi le sentite queste risate?" io mi blocco subito, assieme a Yunho che mi guarda spalancando gli occhi e Yeosang smette piano piano di ridere.
"Ma ci sente?" mi chiede quello più alto, ma io non riesco a trovare una risposta adeguata alla sua domanda. Nel mentre arriva anche San con Wooyoung che si unisce a noi e loro cambiano discorso.
"Non lo so" sussurro, poi la campanella suona e questo distrae i ragazzi.
"Entriamo su" dice Jongho e così fanno. Noi stiamo dietro di loro. Appena i ragazzi varcano l'entrata dell'edificio con anche le loro valigie, anche noi entriamo.
Qualcosa, però, blocca me e gli altri tre davanti all'entrata, ma non ci vieta di varcare la soglia della scuola.
"Che cos'è sta cosa?" Wooyoung cade a terra e porta una mano al petto all'altezza del cuore, e strizza gli occhi.
"Che succe-" Yeosang non fa in tempo ad andare da lui che cade a terra appoggiando una mano su di essa e l'altra sempre sul cuore.
D'istinto spingo con un braccio Yunho dietro di me, ma sento una piccola scarica elettrica oltrepassare il mio corpo e fermarsi nel petto.






***

Certo che dire che la vera storia è iniziata al capitolo trentotto è alquanto buffo. Mi sa che pure questa mi verrà di moltissimi capitoli... E mi spiace per la vostra pazienza.

𝐋𝐈𝐊𝐄 𝐀𝐍 𝐀𝐍𝐆𝐄𝐋 | 𝐒𝐞𝐨𝐧𝐠𝐣𝐨𝐨𝐧𝐠Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora