36 章

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Pov Yunho

Entro dentro la casa di Mingi e vado verso la sua camera. Lo trovo accasciato per terra con la testa abbassata.
"Mingi?" alza lo sguardo e punta i suoi occhi nei miei e in questo esatto istante noto i suoi occhi di un colore bianco.
"Yunho sei qui... " si alza da terra e viene verso di me ma io d'istinto indietreggio.
"Oh-" si blocca al suo posto.
"Che cosa è successo ieri notte?" vedo la sua faccia rattristarsi ancor più di quella che già è, poi sospira.
"Non ti ricordi niente?" gli chiedo facendo qualche passo in avanti ma lui nega con la testa.
"Dopo che ti sei ubriacato sei scomparso in bagno con una ragazza e quando sono venuto a cercarti non ti ho trovato, poi qualche minuto dopo mi hai chiamato tu stesso e quando sono venuto da te ti ho trovato che vomitavi in bagno" mi avvicino di più a lui siccome noto che è completamente tornato come prima, tranne che per i suoi occhi.
"E cosa è successo dopo?" mi chiede.
"Ti ho portato a casa in braccio. I miei poteri non funzionavano su di te e quando siamo ritornati non so che cosa ti è preso, ma hai avuto alcuni problemi... Lì" guardo altrove.
"Ero... Oh scusa" si gratta la nuca.
"Ti ho fatto qualcosa?" mi chiede allarmandosi e io non apro bocca.
"Non stai rispondendo, questo significa che è un-" gli faccio vedere il segno che mi ha lasciato sul collo e lui spalanca gli occhi.
"Oh cazzo" si tappa la bocca e poi mette le mani nei capelli.
"Mi hai anche toccato" so che quello di ieri non è lo stesso Mingi che ora è davanti a me, ma il fastidio continuo comunque a sentirlo.
"Yunho per favore perdonami, non ero in me, è tutta colpa dell'alcol" si inginocchia per terra ed io lo raggiungo subito.
"Ma che fai, alzati" gli dico e prendo sicurezza.
"E comunque non era colpa dell'alcol. C'era qualcosa dentro di te, tanto da farti venire gli occhi rossi e delle ali dello stesso colore dietro la schiena" ci alziamo da terra e io mi siedo accanto a lui sul letto.
"Come un demone?" chiede. Annuisco.
"Sono un demone?" spalanca gli occhi, allarmato.
"No, non saltiamo a delle conclusioni affrettate, ma comunque non penso che tu lo sia, se no non starei qui con te ora" lo rassicuro e lui sospira.
"Non berrò più, lo prometto" mette una mano sulla mia gamba e sorride leggermente.
"E come farai?" ridacchio alla sua espressione e lui rimane serio.
"Non importa come, sono sicuro che ce la farò" chiude la mano in un pugno e sorride.

Perché non voglio perderti. Pensa.

Lo guardo sorridente. Lui e Hongjoong sono veramente molto simili.
"Ah, è vero sai leggere nella mente" si gratta la testa di nuovo appena mi vede sorridere.
"Non pensavo che avessi un lato timido" mi rilasso completamente e guardo davanti a me, e lui si gira verso di me. Mi giro anche io a guardarlo e rimaniamo così.
Una strana sensazione si propaga in me e non riesco a smettere di guardarlo.
La mia faccia si riscalda lentamente e giuro che vorrei provare a dire o fare qualcosa per smorzare la situazione. Sembro incastrato in qualche modo nei suoi occhi mentre si avvicina leggermente.
D'un tratto le sue pupille tornano del loro normale colore ed io mi alzo in piedi.
"Mingi i tuoi occhi sono tornati marroni e non più bianchi!" esclamo felice e il ragazzo mi guarda sorpreso.
"Perché, prima erano bianchi?" mi chiede con un filo di tristezza.
"Sì, non ti sei visto allo specchio?" aggrotto le sopracciglia appena nega con la testa.
"Non sei andato in bagno?" continua a negare.
"Non sono proprio uscito dalla stanza" sorride e io lo guardo male.
"Vieni" lo prendo per mano e lo porto in bagno.
"Guarda in che situazione pietose sei conciato. Datti una lavata alla faccia e vieni di sotto, ti preparo qualcosa da mangiare" faccio per uscire dal bagno ma lui mi blocca.
"Yun" mi chiama e io mi giro verso di lui.
"Sì?"
"Puoi vedere se i tuoi poteri funzionano su di me?" chiede con una voce piuttosto tenera.
"Mmh, non so come potrei" ci ragiono su.
"Mi porti di sotto" la sua sembra più un'affermazione che una domanda ed io annuisco.
"Lavati prima la faccia" gli consiglio e lui fa come ho detto.
Chiude il lavandino e mi guarda.
"Andiamo?" mi chiede ed io nego con la testa. Prendo un asciugamano e gli asciugo la faccia ma poi mi allontano da lui per la situazione.
"Scusa."
"Sembri mia madre" mi dice ed io rido.
"Proviamo?" gli domando e lui annuisce. Lascio l'asciugamano e lo prendo per la mano per provare.
"Sei pronto?" annuisce e poi vado di sotto.
"Funzionano!" sorride sincero ed io lo seguo a ruota.
"Finalmente" mi abbraccia.
Da quando i suoi occhi sono tornati del loro colore normale è come se tutto è tornato come prima.
"Adesso vieni a mangiare" ci stacchiamo e lui annuisce.
"Ricordati che ti devi anche preparare per domani" gli dico e lui mi guarda perso.
"Cosa c'è domani?" mi chiede e poi sbatte il palmo della mano contro la fronte.
"No accidenti, la nuova scuola" rido, lui si butta sul divano e sbuffa.









***

Sorratemi persone che leggono questa storia per la Seongjoong, ma questa parte della Yungi è essenziale per far sì che inizi il tutto.
Siete morti per le preview delle canzoni? Team deja vu o eternal sunshine? Io eternal vu.

𝐋𝐈𝐊𝐄 𝐀𝐍 𝐀𝐍𝐆𝐄𝐋 | 𝐒𝐞𝐨𝐧𝐠𝐣𝐨𝐨𝐧𝐠Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora