56 章

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Pov Hongjoong

"Perché, a te da fastidio?" sento il cuore battere nelle orecchie.
"Sì."
"Che state facendo?" ci interrompe una voce tanto particolare quanto odiata da me.
"Nulla, parlavamo" rispondo io a Namjoon.
"Fatelo fuori dalla biblioteca allora" ci rimprovera e nel mentre si sposta alla sua destra, come a volerci dire di andarcene da qui.
Faccio come ci indica e Seonghwa mi segue dietro di me, ma quando mi giro verso di lui vedo i suoi occhi di un rosso acceso e la mano di Namjoon sul suo collo.
Rimango paralizzato alla scena che mi si presenta davanti. Appena toglie le mani, gli occhi di Seonghwa tornano normali e Namjoon scompare tra gli scaffali.
"Seonghwa stai bene?" mi avvicino rapidamente ma il suo sguardo la dice lunga.
"Non toccarmi" si scosta e mi supera. Lo seguo anche io.
"Seonghwa ti prego ascoltami" provo a dirgli ma lui aumenta il passo.
"Va bene, adesso mi sono rotto il cazzo" sbotto. Lo raggiungo, lo prendo per mano e lo trascino con me fuori da lì, ho bisogno di parlargli senza che nessuno arrivi ad interferire.
"Che cosa fai" cerca di staccare la presa ma stringo forte la sua mano, come a volergli far del male se non la smette.
Arriviamo fino alle nostre stanze del dormitorio e io apro la mia rapidamente. "Tanto oggi dovrai trascorrere la notte qui."
"Spiegami che cazzo di problemi hai" mi dice, arrabbiato.
"Seonghwa... Hai detto una parolaccia" dico a bassa voce.
"Wow, e allora?" dice con fare ovvio.
"E allora? Tu non le puoi dire. Sei un angelo" alzo la voce ma lui scoppia a ridere.
"Cosa? No, io sono tutto il contrario di un angelo" si siede sul mio letto.
"Ne sei sicuro? E allora come ho fatto a entrare in un'università del genere quando con i voti faccio schifo? Come faccio ad avere una cazzo di macchina qui fuori parcheggiata se non ho manco la patente? Anzi, ce l'ho per lo stesso motivo per cui ho una macchina" mi calmo leggermente.
"Perché lo chiedi a me?" perdo di nuovo la calma davanti alla sua freddezza.
"Ma sei impazzito? Apri gli occhi e guarda cosa sei diventato" mi avvicino a lui.
"L'unico pazzo qui mi sembri solo tu" si alza, forse ancora più arrabbiato di prima.
Incatena il suo sguardo col mio e io non riesco a resistere a lungo ai suoi maledetti occhi, che esprimono solo rabbia.
"Cazzo Hwa!"
Decido di fare una mossa senza pensarci due volte, magari riesce a farlo tornare in sé. Metto le mie mani sul suo petto e stringo forte la sua maglietta, per poi alzarmi in punta di piedi e dargli un bacio veloce sulle labbra, e quando mi stacco lui mi guarda negli occhi.
"Hongjoong" dice con una voce dolce, poi crolla rapidamente per terra.

"Quindi?" mi dice Seonghwa.






Pov Jongho

"Chissà dov'è finito quell'angelo" dico tra me e me.
"Jongho?" sento la sua voce dietro di me e mi giro.
"Eccoti finalmente" mi avvicino a lui.
"Stavi cercando me?" domanda.
"Sì."
"Ah, perché ho sentito che parlavi di un angelo" dice, mentre legge i titoli dei libri.
"Forse hai sentito male" dico ridendo.
"Sarà" ride anche lui.
"Che cosa stai cercando?" gli domando per avere qualcosa su cui parlare.
"Qualcosa al di fuori dal normale" si abbassa e cerca.
"Tipo?"
"Un libro su angeli e demoni" mi dice. Rimango senza fiato per qualche secondo.
"E come mai?" chiedo.
"Pura curiosità. Le cose diverse sono il mio forte" si gira verso di me e sorride. Si alza e sospira.
"Non c'è nulla qui" mi guarda come a voler dire "e adesso cosa facciamo?"
I suoi capelli biondi gli coprono leggermente la punta dell'occhio e d'istinto avvicino la mia mano per spostarglieli.
"Grazie" dice e mi supera andando verso un'altra corsia.
Alla fine Yeosang sembra essere l'unico ad averla presa diversamente...




Pov San

Porto Wooyoung in camera mia e lo faccio sdraiare sul mio letto.
"Come ti senti ora?" gli chiedo mentre il mio cuore batte rapidamente.
"Come prima" strizza gli occhi mentre si tiene la maglietta all'altezza del cuore.
"È il cuore quello che ti fa male?" mi avvicino.
"Tutto il petto" sussurra. Sembra si stia arrendendo al dolore.
Mi inginocchio per terra per cercare di arrivare alla sua altezza, poi metto una mano sul suo torace e cerco di massaggiargli un po' la zona. Mi blocco subito con la paura che lui non voglia, ma emette un verso come a dirmi di continuare, e così faccio.
Sono felice che stia accettando questo da parte mia.
"Va meglio?" chiedo.
"Cavolo se va meglio, hai delle mani curatrici" mi dice e io sorrido di mia spontanea volontà.
"Rimani qui stanotte?" chiedo mentre mi alzo.
"Come mai me lo chiedi se prima hai detto a Hongjoong che sarei rimasto da te?" ride leggermente e io sorrido.
"Magari non vuoi" mi appoggio con la schiena alla porta del bagno.
"Non ho problemi a stare qui" si alza e viene verso di me. Rimane fermo a guardarmi negli occhi e io non distolgo lo sguardo.
"Posso andare a lavarmi la faccia?" mi chiede dopo qualche attimo di silenzio e io realizzo il perché del suo gesto.
"Sì, scusa" mi sposto rapidamente.
In questo momento desidero così tanto che lui riesca a sentire cosa sto pensando come faceva tempo fa. Perché solo Hongjoong è riuscito a comunicare con lui in quel modo?

 Perché solo Hongjoong è riuscito a comunicare con lui in quel modo?

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𝐋𝐈𝐊𝐄 𝐀𝐍 𝐀𝐍𝐆𝐄𝐋 | 𝐒𝐞𝐨𝐧𝐠𝐣𝐨𝐨𝐧𝐠Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora