32 章

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Pov Narratore del Paradiso

"Padre."
"Sì, amato figlio?"  l'angelo si inginocchiò per terra di fronte all'Onnipotente.
"Vi chiedo scusa per quello che sto per dire."
"Stai tranquillo, il cielo perdona. L'importante è riconoscere i propri errori e pentirsene."
"Scusatevi veramente tanto, ma dovevo avvertire quell'angelo che non avrebbe perso il suo posto per il gesto dell'umano."
"Certo, lo so. Hai fatto bene."
"Ci ho pensato io a far tornare Mingi come prima" Lui sorrise all'angelo che tanto amava, come tutti gli altri.
"Ma padre, se accadesse una cosa del genere in futuro, agli angeli cosa accadrebbe?"
"Sarà il tempo a dirci se accadrà o meno, e se così sarà allora spetterà a loro fare la decisione giusta se vorranno rimanere qui."
L'angelo annuì e se ne andò. Teneva ai suoi quattro fratelli, come teneva a tutti gli altri angeli, e non voleva perderli. Avrebbe fatto di tutto per far si che nessuno di quei quattro cadesse nel vero e proprio peccato carnale.






Pov Seonghwa

Mi sveglio sentendo la luce del sole, proveniente dalla finestra, colpire i miei occhi. Li apro e davanti a me noto Hongjoong mentre si sta stropicciando gli occhi. Sbadiglia, si alza dal letto ed esce dalla camera.
Lo seguo di sotto e lo vedo aprire il frigo per prendere dell'acqua.
"La mia testa, che male" dice e si tocca il punto di cui sta parlando.
"Seonghwa dove sei" dice poi e si guarda intorno.
"Sono qui, Hongjoong" gli rispondo, ma lui sembra non sentirmi.
"Seonghwa?" mi richiama di nuovo e cerca in giro.

Seonghwa dove sei?

Prova a comunicare con la mente ed io gli rispondo.

Sono qui davanti a te, perché non mi vedi?

Lui non mi risponde, ma la sua faccia assume un'espressione triste e allo stesso tempo molto assonnata.
"Hwa ho bisogno di te" abbassa il bicchiere che ha in mano e sembra rimanerci male, troppo male.
"Hongjoong sono qui, non mi vedi?" vado verso di lui, allarmato, ma non mi risponde, né dà segni che mi fanno capire che mi vede.
Metto le braccia su di lui per scuoterlo un po', ma le mie mani attraversano il suo corpo. Rimango lì impalato senza sapere che fare.
"Seonghwa ti prego, non mi sento bene. Ho veramente bisogno di te" d'un tratto crolla a terra esausto e respira a fatica.

"Seonghwa" sento la voce di Yunho dietro le mie spalle.
"Yunho svelto, aiutami" mi giro e lui viene verso di me.
"Che succede?" mi chiede, mentre guarda Hongjoong.
"Dopo ti spiego. Per favore, non farti vedere e portalo sul suo letto" fa come gli dico e lo prende in braccio per portarlo in camera sua.
"Seonghwa, sei tu?" chiede. Lui non vede né me per una causa che ancora non so né Yunho grazie ai suoi poteri.
"Non ti vede?" mi distrae quello alto ed io nego con la testa.
"Non so cosa sia successo. Non mi vede né mi sente" rispondo, ma lui non sembra diventare preoccupato. Lo è già.
"Ti prego Yunho, ha mal di testa. Fai qualcosa per farlo rilassare e dormire" gli chiedo pregandolo con gli occhi e lui annuisce. Si poggia sul letto e mette la mano sulla sua testa.
Lì Hongjoong si addormenta.

"Pensavo che fossi solo io ad avere un problema, ma a quanto vedo anche tu sei messo male" Yunho si allontana da Hongjoong e mi guarda.
"Che ti è successo?" gli chiedo e la mia preoccupazione sale di più.
"Stanotte gli occhi di Mingi sono diventati rossi" mi dice ed io gli faccio segno di continuare, mentre aggrotto le sopracciglia.
"Eravamo in bagno e lui stava avendo dei problemi con la sua erezione" spalanco gli occhi.
"Lo ha fatto?! Yunho cosa è successo" mi avvento su di lui con la preoccupazione al massimo, ma nega con le mani.
"Non l'ha fatto, ma ci stava provando. Mi ha preso la mano ed io non riuscivo a usare i miei poteri. Continuava a venire verso di me e i suoi occhi erano di un rosso acceso. Ha provato a baciarmi, ma ho girato la testa dall'altra parte e mi ha baciato il collo, lasciandomi un segno viola" si blocca di scatto e io aspetto che continui.
"Ho visto qualcosa nello specchio. C'erano delle piccole ali rosse e stavano uscendo dalla sua schiena" mi ricordo subito delle parole di Hongjoong sui demoni e impreco mentalmente.
"Cosa è successo poi?" chiedo un po' più calmo siccome so che non ha commesso alcun peccato.
"È crollato per terra e le ali sono svanite. Sono andato davanti alla chiesa, la nostra, non quella degli umani, ma non c'era nessuno. Le mie ali erano aperte ed io non riuscivo a chiuderle, e quando mi sono girato è comparso questo foglio davanti a me" dice e mi porge un foglio di colore giallo antico.
Leggo le parole che ci sono sopra e poi alzo lo sguardo su di lui.
"Ero preoccupato, non volevo svanire, ma con questa parola ho capito che loro sanno cosa sta accadendo" la parola in questione è "resistete". "Adesso anche Hongjoong si sta comportando così, che facciamo?" mi chiede agitato ed io guardo Hongjoong.
"Ma se non avete fatto niente allora perché sei andato in chiesa?" gli chiedo.
"Mi ha toccato" dice a bassa voce, ma siccome riesco a sentire tutto, sento anche le sue parole.
"Lì?" chiedo, probabilmente è una domanda stupida ma lui annuisce.
"Sai qualcosa di Yeosang e Wooyoung?" lui nega con la testa.
"Spero che loro non abbiano i nostri stessi problemi" dico.

𝐋𝐈𝐊𝐄 𝐀𝐍 𝐀𝐍𝐆𝐄𝐋 | 𝐒𝐞𝐨𝐧𝐠𝐣𝐨𝐨𝐧𝐠Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora