35 章

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Pov Seonghwa

"E quando tornerà?" mi riempie di domande ed io sorrido.
"Ci sei così legato?" chiedo e annuisce.
"Tornerà adesso. Io vado adesso" scompaio dalla sua vista e vado verso la casa di Hongjoong.

Se un umano può vedere un angelo custode che non è il suo, allora sta succedendo realmente qualcosa qui.

Entro nella camera di Hongjoong ma non trovo nessuno.
"Ah, forse è sceso sotto" dico a me stesso e poi esco dalla stanza.
"Yunho per caso Hongjoong è-" mi blocco quando vedo Hongjoong guardare Yunho da sopra il divano, come la prima volta in cui che ci siamo conosocuti, circa.
"Yunho che succede?" Hongjoong si gira verso di me ma non mi dice niente.
"Cosa stai guardando? E chi sei?" si rigira di nuovo verso Yunho e lì capisco che riesce a vedere lui ma non me.
"Le nostre posizioni si stanno invertendo?" mi avvicino a loro e una sensazione di fastidio mi riempie il corpo quando mi metto davanti a Hongjoong e lui lo stesso non mi vede.
"Anche Mingi mi vede, ti vuole e a quanto pare gli manchi" sorrido, ma le parole di Hongjoong mi riportano alla realtà.
"Allora? Sei muto per caso?" urla il ragazzo e Yunho per poco non scoppia a ridere.
"Digli che sono qui e presentati. Lascialo stare. Al contrario di Mingi, lui è molto irrazionale" mi allontano dall'umano e vado verso Yunho.
"Seonghwa è qui" mentre parla mi indica e Hongjoong si calma.
"Sei un angelo custode anche tu?" gli chiede e lui annuisce.
"Seonghwa è mio fratello, ma tu in questo momento non riesci a vederlo e i suoi poteri non funzionano su di te" conclude dicendo quello che volevo dire io.
"Adesso devo andare e Seonghwa rimarrà qui con te, come sempre" conclude Yunho e mi saluta, per poi svanire nel nulla.
"Seonghwa? Sei davvero qui?" sposto la mia attenzione su Hongjoong e cerco di muovere qualcosa per fargli capire che ci sono.
"Non mi hai mai parlato di questa cosa, pensavo fossi legato a me. Come mai ora non riesco più né a vederti né a sentirti?" scende dal divano e ci si siede sopra, mentre fa il broncio come i bambini.

Guardo l'ora e noto che siamo già a metà del pomeriggio. Preparo qualcosa da mangiare a Hongjoong, che dopo quella domanda non ha resistito ed è tornato a dormire dato che non poteva ricevere nessuna risposta da parte mia.

"Seonghwa" sento la sua voce e vado verso di lui.
"Dimmi che ti vedo" dice, ma continua a tenere gli occhi chiusi.
"Almeno apri gli occhi" mi dimentico di nuovo del fatto che non può sentirmi, ma lui si alza di scatto e spalanca gli occhi.
"Ti ho sentito, dove sei?" si alza in piedi col sorriso.
"Sono qui, davanti a te in questo esatto momento" un piccolo senso di felicità riempie una parte del mio corpo.
"Ti sento, ma non ti vedo lo stesso" si stende di nuovo e si copre la faccia con un cuscino.
"E domani devo pure andare nell'altra università. Cazzo! Non ho fatte le valige" impreca e sbuffa.
"Tranquillo, ci penso io a quelle" mi siedo accanto a lui e provo a mettere una mano sulla sua spalla per vedere se mi sente o meno e difatti si gira verso la mia direzione.
"Sei tu?" mi chiede ed io rispondo con un lieve sì.

"L'angelo di prima con quale umano sta?" sospiro. Di certo non glielo posso dire che è di Mingi anche se so quali conseguenze avrò.
"Non lo so. Quello di cui sono certo è che è mio fratello" un dolore mi pervade il petto ed io cerco di resistere.
"Adesso vai a mangiare qualcosa" suggerisco a Hongjoong e lui annuisce. Si alza e va in cucina mentre io prego che questo dolore mi passi.
"Ma adesso cosa facciamo? Io non ti vedo..." sento il ragazzo parlare e vado da lui con la mano sul petto e lo vedo mangiare.
"Per adesso mi senti, ed è già un gran passo. Magari col tempo tornerai a vedermi" mi piego leggermente per il dolore e ringrazio solo che l'altro non mi vede.
D'un tratto sento il rumore di un cucchiaio sbattere contro il tavolo e poi cadere per terra. Alzo lo sguardo ma non faccio in tempo a capire cosa sta succedendo che vedo Hongjoong venire verso di me.
"Seonghwa stai bene?" mi chiede e prova a tenermi.
"Mi vedi?" gli chiedo agitato e lui annuisce rapidamente.
"L'altro angelo è il custode di un tuo amico" mi arrendo e il dolore subito passa, ed io mi accascio per terra.
"Ma che ti è successo?" si mette vicino a me.
"Ogni volta che un angelo mente inizia a sentire dolore, incessabile finché non dice la verità. Ti prego, Hongjoong, non farmi più domande" mi alzo e mi metto dritto e l'altro mi segue.
"Scusami, farò finta di non aver sentito" mi dice e un piccolo sorriso spunta sulle sue labbra.
"Bene, almeno ora mi-" non faccio in tempo a finire di parlare che mi abbraccia.
"Ero perso senza di te" scoppio a ridere e lui mi guarda male.
"Non esagerare adesso. Quando ci sono mi odi, a sto punto scompaio per sempre" ridacchio e lui mi pizzica il braccio.
"Ti faccio del male io ora. Non sto esagerando e inoltre non ti sopportavo prima, ora è tutta un'altra cosa" non si è ancora staccato dall'abbraccio se non solo per guardarmi.
"Lo hai detto tu, eh" anche Mingi era così prima, evidentemente è proprio un qualcosa che si instaura con il proprio angelo custode.








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Holaaa come statee?

𝐋𝐈𝐊𝐄 𝐀𝐍 𝐀𝐍𝐆𝐄𝐋 | 𝐒𝐞𝐨𝐧𝐠𝐣𝐨𝐨𝐧𝐠Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora