Eren, Connie e Sasha erano in preda all'ansia, davanti a loro il vicepreside Levi camminava avanti e indietro, in cerca della sua prossima vittima.
L'uomo era in forma, aveva uno sguardo glaciale marcato da profonde occhiaie e nonostante la sua bassa statura incuteva timore a prima vista .
"Fate bene ad avere paura, dovevate offrirvi alla prima interrogazione come abbiamo fatto io e Mikasa" disse Jean a bassa voce agli amici.
"Jean" il ragazzo si voltò di scatto.
"Sì prof?"
"Vedi di non farmi salire la voglia di rinterrogarti all'improvviso"
"Certo prof, mi scusi" rispose il ragazzo.Nonostante la sua freddezza Levi insisteva nel chiamare i suoi studenti per nome, nessuno sapeva il cognome del professore, era un mistero della scuola che da anni nessuno era riuscito a risolvere.
"Bene, vieni alla cattedra Er"
qualcunò busso alla porta ed il prof infastidito gli diede il permesso di entrare,
"Buongiorno"l'uomo guardò il ragazzo appena entrato con sufficienza ,
"che vuoi Armin?""Sono venuto a cercare Eren",
"quindi è lui Armin? Quell'Armin là?" bisbigliò Sasha,
"non ci avevi detto che veniva a scuola da noi" aggiunse."Beh fatto sta che ti ha appena salvato dall'interrogazione di Levi, mi sa che hai un angelo custode" gli fece notare Connie.
Armin ancora fermo sulla soglia si voltò verso Eren lanciandogli un piccolo sorriso, il moro ricambiò sotto lo sguardo curioso degli amici.
"Ah giusto...la riunione" si ricordò il professore "va bene Eren vai, ma sappi che ti interrogherò domani".
Eren si alzò dal banco all'ultima fila e si diresse verso Armin.
"Arrivederci e scusi il disturbo" disse il biondino con voce squillante uscendo dall'aula."Grazie per avermi salvato"
"Ti eri scordato della riunione di oggi vero?"
"Nono me la ricordavo, solo che non sapevo a che ora fosse".
Armin alzò gli occhi al cielo:" Ahh sei proprio un caso perso" sbuffò sorridendo, prese il polso dell'amico e lo trascinò "ci conviene muoverci".Eren pensava alla naturalezza con cui il biondino lo toccava, probabilmente lui non si faceva tutti quei problemi che lo avevano afflitto nei giorni precedenti.
E perché dovrebbe farseli? perché dovrebbe farsi problemi a prendere per il polso un amico?I due erano davanti al portone della sala magna,
" Sei pronto?" domandò Armin
"A cosa?"
"A rivedere Historia"
Eren si accorse in quel momento che pur sapendo benissimo della presenza della ragazza non aveva mai pensato seriamente al loro incontro, aveva sempre considerato la riunione un' altra occasione per vedere Armin.
"Sì...penso di sì".I tre ragazzi li stavano aspettando già seduti; eccola, al centro c'era Historia, una ragazza davvero carina ed ordinata, i capelli biondi perfettamente lisci erani tanto lunghi da coprirle il volto da bambolina e il fisico perfettamente proporzionato.
Alla sua sinistra Ymir, alta praticamente quanto Eren, il fisico era tonico e i suoi occhi vispi e giallognoli.
Alla destra un tipo alto e robusto, Rainer sembrava il loro bodyguard, sia per la stazza sia per l'aria di diffidenza con cui osservava gli ultimi arrivati."Ciao Eren" disse lei frettolosamente "tu invece sei Armin giusto? Il preside mi ha parlato molto di te sai." li accolse Historia.
"Addirittura" disse il biondino sorridendo ed accomodandosi, Eren in silenzio si sedette accanto a lui.
Il gruppo si mise all'opera, passò qualche oretta e nonostante le discussioni la riunione fu abbastanza proficua.
"Beh alla fine siamo riusciti a sistemare tutto" concluse Historia chiudendo sfinita il quaderno degli appunti.

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𝐢𝐨 𝐚 𝐟𝐢𝐚𝐧𝐜𝐨 𝐚 𝐭𝐞; 𝒆𝒓𝒆𝒎𝒊𝒏
Hayran Kurgu"Armin Arlert non aveva mai fatto nulla di avventato, ma quella notte si chiuse la porta di casa dietro le spalle. Erano le due e non sapeva dove andare, voleva però sentirsi in qualche modo vivo, anche solo un po'. " Fu quella notte che Armin ed Er...