capitolo 37°

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Bene

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Bene. Fottutamente bene.

Ecco come Eren si sentiva osservando Armin immerso nel mare,
vi era entrato sulle punte dei piedi,
freddoloso e meravigliato com'era starlo a guardare era uno spettacolo.

"Eren" lo chiamò il biondo venendogli incontro, quel corpo fragile e ferito sembrava essere stato curato dal mare, il petto e l'addome bagnati brillavano alla luce del sole,
ancora di più brillava il sorriso sul volto del ragazzo,
Armin aveva rispettato la promessa fatta, era tornati insieme a quella spiaggia e fortunatamente avevano ritrovato lì la gioia e la spensieratezza che vi avevano lasciato mesi prima.

"Eren, raggiungimi dai"
La voce soffice del biondo si posò sul cuore di Eren come una piuma.

Il moro si tolse la maglia e con un tuffo si gettò completamente in acqua senza esitazioni.

"hai visto? veloce e indolore.
Tu ci hai messo dieci minuti solo a far entrare una gamba" lo prese in giro Eren.

Trovava gusto nell'infastidirlo perché puntulamente riceveva un'occhiataccia terribilmente carina che falliva totalmente nello scopo per cui era stata lanciata.

"dai, dai" continuava il moro divertito, "non andare troppo in là che non tocchi".

La differenza d'altezza fra i due si faceva abbastanza evidente, l'acqua sfiorava le scapole di Armin mentre
ad Eren quasi non raggiungeva il petto.

Armin posò entrambe le mani sulle larghe spalle del ragazzo e agilmente si tirò su.
"sono fortissimo" si complimentò divertito dalla facilità con cui era riuscito a sollevarsi.

"questo lo facevo a nove anni" ribatté Eren ridendo per quella tenera e sciocca affermazione.
Come per sfida il moro lo prese per la vita e lo sollevò come Simba nel Re Leone.

"rimettimi giù"

"nah"

Il biondo si dimenava mostrando una finta rabbia tradita da qualche risata,
"dai, rimettiti giù che fa freddo"

"come vuoi" Eren prese la spinta e gettò il biondo in acqua come ci si lancia un sassolino.

Subito Armin riapparse in superficie con le mani a tappargli il naso ed i capelli bagnati sparsi disordinatamente, sembrava un pulcino.

"contento?" domandò il moro con un ghignò divertito.

"soddisfatto?" ribatté il biondo.

"sì molto"

Armin si mise a ridere, gli zigomi erano arrossati, si rimmerse in acqua per sistemare i capelli e tornò su con gli occhi azzurri che limpidi non nascondevano alcuna tristezza.

Armin in quel momento era felice.

"TI AMO" urlò il biondo come non si fosse accorto di avere il ragazzo a solo qualche metro da sé.

𝐢𝐨 𝐚 𝐟𝐢𝐚𝐧𝐜𝐨 𝐚 𝐭𝐞; 𝒆𝒓𝒆𝒎𝒊𝒏Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora