capitolo 32°

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"Armin è piccoletto, per me nel portabagli c'entra"

"ma vacci tu nel portabagagli" rispose immediatamente Eren alla proposta di Connie.

"dai ragazzi, nessuno starà nel portabagagli.
Connie tu porterai Sasha in moto,
nelle macchinette ci facciamo stretti e ci mettiamo in tre.
Io porto bea e Armin, Jean porta Eren e Mikasa.
Qualcuno contrario?" disse Marco.

"Eren ce la fai a stare due ore senza il tuo bello?" lo provocò subito Jean.

"beh possiamo fare a cambio, Bea va al posto di..." cercò di sistemare la situazione Sasha.

"va bene così, non c'è bisogno tranquilli" chiarì subito Armin con un sorriso imbarazzato.

~~~~~~

"Bea vieni, siediti vicino a me" la invitò Marco.

"emh...no mi da fastidio stare al centro, Armin vai tu"

Entrati tutti e tre in macchina si misero in viaggio.
Armin, schiacciato fra i due, aveva il presentimento che l'invito ad andare con loro fosse stato fortemente voluto da Bea e probabilmente non molto da Marco, nonostante il ragazzo rimanesse sempre educato.

"Armin non mi capitava mai di vederti in giro prima, che facevi il sabato sera?" domandò il ragazzo.

"non mi piace molto la confusione,
solitamente stavo a casa"

"armin ti ricordi quella volta?" rise la castana, "Marco tu non lo sai ma alle medie io ed Armin ci eravamo decisi ad iniziare uno sport insieme..."

"Bea..."

"Arriva il giorno della prova di hip-hop"

"continuerai a raccontarlo tutta la vita?"

"farà parte del discorso funebre gioia"
sorrise Bea,
"stavamo facendo la lezione, perdo qualche minuto Armin di vista, mi rigiro, non c'era più.
Ti rendi conto che questo aveva preso ed era scappato via?
Mi sono data anche io per cercarlo, era già per strada e stava tornando a casa, mi ha detto che si sentiva a disagio con la gente che ballava e la musica così alta".

"che ti aspettavi da una lezione di hip-hop?" domandò Marco.

"ero in prima media" tentò di giustificarsi il biondo.


"pensa scappando aveva trovato anche il tempo di lasciare un biglietto di scuse alla scuola" sorrise la ragazza

Il biondo istintivamente si girò a guardare Marco, il ragazzo aveva lo sguardo forzato altrove.
Armin era davvero dispiaciuto, era un bravissimo ragazzo ed eppure Beatrice continuava a non poterlo ricambiare,
perché? per colpa mia.
perché una ragazza con così tante opportunità di essere felice doveva proprio innamorarsi di uno come me.

~~~~~~

"Jean, vai più veloce, sembri un settantenne" si lamentava il moro.

"in effetti se fossi in te anche io avrei questa voglia di schiantarmi"

"stronzo"

"smettetela" sbuffò la ragazza.

I due non potevano far altro che obbedire e buoni si calmarono,
"dove bisogna girare?" domandò Jean.

𝐢𝐨 𝐚 𝐟𝐢𝐚𝐧𝐜𝐨 𝐚 𝐭𝐞; 𝒆𝒓𝒆𝒎𝒊𝒏Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora