"Eren non viene più perché si è fatto male, chissà che è successo"
"quel coglione si sarà buttato in una rissa come al solito"
I ragazzi sudati erano tornati dalla palestra, nella confusione si sentiva parlottare, l'argomento era comune.
"nah non è quello di una volta"
"perché?"
"non lo sai? se la fa pure con uno di scuola"
"ma Eren?"
"giuro"
"ma cazzo dici"
"ti dico di sì"
Tutti iniziarono a bisbigliare,
"attenti a far cadere la saponetta in doccia" esordì uno scatenando una risata generale."Jean, te che dici? ne dovresti sapere qualcosa"
Il castano era per i fatti suoi,
"che vi dovete fare i cazzi vostri"
rispose senza nemmeno girarsi."più che di queste cazzate preoccupatevi del fatto che senza di lui siamo nella merda totale"
disse mettendosi lo zaino in spalla e abbandonando la stanza.~~~~~~~~~
Eren dopo una settimana e mezza di assenza era tornato a scuola, gli era stato sconsigliato di partecipare alle attività extracurricolari così da potersi riposare ma anche solo camminando per i corridoi non poteva stare tranquillo.
Fra le voci e le occhiate inopportune Eren abitualmente finiva per sbraitare contro qualcuno.
A quanto pare era stata Historia a mettere in giro la notizia raccontandolo ad una sua amica poco affidabile, quando la ragazza era venuta a dirglielo dispiaciuta lui l'aveva considerata ben poco.
"impara a tenere la bocca chiusa" le aveva detto scocciato per poi andarsene,
non si era arrabbiato particolarmente perché non aveva mai avuto intenzione di nascondere niente, semplicemente quello non era il momento migliore.Quei giorni si andava in tribunale per discutere la causa davanti a un giudice, come purtroppo era stato previsto la madre di Floch era riuscita a minimizzare tutte ed il fatto che nel paese non esistesse un aggravante per omofobia non aiutava.
"è inutile, dobbiamo portare anche le lettere come prova, collegare questo caso e quello di Eren è l'unico modo per riuscire ad avere le giuste pene"
disse Armin stanco."devi essere disposto a far vedere le lettere a tuo nonno e...ad Eren, lo sai vero?" domandò Petra.
"sì" rispose poco convinto Armin, aveva paura di come questo avrebbe influito sull'umore del nonno e ancora di più su come avrebbe reagito eren.
"tua madre è morta per mettererti al mondo, che spreco, fai un piacere a lei e a tutti e muori"
"sei malato"
"fai il bravo e rispondi,se vuoi tener fuori altre persone da questa questione"
"ma dimmi, pensavi davvero che io potessi amarti? sei solamente ridicolo"
Eren leggeva queste frasi e con tutta la sua forza si impegnava nel non strappare il foglio, si alzò con rabbia,
"sei tu a dover morire, pezzo di merda"
Jean immediatamente lo bloccò,
"cazzo vuoi fare? andare in caserma e pestarlo? non farai altro che
peggiorare la situazione""fanculo"
Eren senza neppure ascoltare si liberò dalla presa e se ne andò dalla stanza sbattendo la porta dietro di sé,
il biondo lo seguì.
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𝐢𝐨 𝐚 𝐟𝐢𝐚𝐧𝐜𝐨 𝐚 𝐭𝐞; 𝒆𝒓𝒆𝒎𝒊𝒏
Fanfiction"Armin Arlert non aveva mai fatto nulla di avventato, ma quella notte si chiuse la porta di casa dietro le spalle. Erano le due e non sapeva dove andare, voleva però sentirsi in qualche modo vivo, anche solo un po'. " Fu quella notte che Armin ed Er...