capitolo 15°

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La sera da tutti tanto attesa era arrivata e di certo senza deludere alcuna aspettativa.

In una grande villa in campagna i ragazzi più conosciuti della città e della scuola festeggiavano elegantemente vestiti.

Avevano tutti in volto una maschera,
come sempre del resto.
Tante persone che erano costantemente sulla bocca di tutti e di cui nessuno in realtà sapeva niente.

Tutti avevano dei pensieri da soffocare quella sera, tutti avevano una ragione per cui bere, tutti volevano la musica più alta per non sentire il rumore che veniva da dentro di loro.

Mikasa era seduta ad un tavolino, girando e rigirando la cannuccia nel drink, guaradava Eren che già ubriaco  era in mezzo alla folla a scatenarsi.

"Non balli?" le domandò Jean sedendosi al tavolo con lei.

"Non mi piace ballare"

"Già...neanche a me".

La ragazza osservava il moro, non era il tipo da bere così tanto subito eppure quella sera era arrivato là più gasato del solito.
È voglia di ardere o  di consumarsi velocemente?

"Eren, Connie e Sasha sono davvero partiti eh" notò Jean.

"Sì, penso che Eren stia esagerando"

Il castano ripensò alla discussione di quel pomeriggio, "è fortunato"

Mikasa spostò lo sguardo su di Jean per la prima volta da quando il ragazzo si era seduto lì, "che intendi?".

"ha una ragazza sveglia come te che si preoccupa per lui".

Mikasa sorrise e Jean immediatamente guardò altrove per paura di restarne incantato.

Eren ballava nella folla senza distinguere bene le persone, nonostante lui rimanesse sempre vicino ai suoi amici molte  ragazze cercavano di avvicinarsi a lui.

"Io e Sasha ce ne andiamo un po' per conto nostro" disse Connie all'amico "tanto da quanto vedo qui hai compagnia".
Eren capì subito le intenzioni dei due e non poté cercare di trattenerli in pista.

Delle braccia si poggiarono alle sue spalle, una ragazza in un corto abitino rosa stava ballando insieme a lui.
Non la riconosceva ma lei sembrava interessata, iniziò ad avvicinarsi sempre più a lui fino a che i due volti non si sfiorarono.
Lei sorrideva e convinta cercò di eliminare la distanza fra le due bocche.
Rimase di sasso quando Eren si levò di colpo e denza badare alle spallate date uscì dalla mucchia.

No, non ce la faccio

Cercava con lo sguardo Mikasa e la vide al tavolo con Jean.

fanculo

Si allontanò dalla sala principale ed imbucò uno dei tanti corridoi.
Aveva un gran frastuono in testa, la musica era lontana ma la sentiva ancora forte.
Il respiro gli era lento e pesante, si girò per guardare tutti e quella festa di cui per ore era stato nel bel mezzo ora gli sembrava tanto distante, come se ne potesse essere solamente uno spettatore.

È inutile far finta di niente.

Eren si sedette su una poltrona nel corridoio, aveva lo sguardo fisso per terra, serrava i denti per la rabbia.

non ce la faccio,non ce la faccio ad essere felice così.

Dall'angolo spuntarono Connie e Sasha, "ah Eren" fecero vendendo l'amico seduto la solo.

"non riusciamo a trovare una stanza libera" sbuffò Sasha.

Connie lasciò la mano alla ragazza e si avvicinò all'amico:" non dirmi che sei arrivato nella fase di depressione "

𝐢𝐨 𝐚 𝐟𝐢𝐚𝐧𝐜𝐨 𝐚 𝐭𝐞; 𝒆𝒓𝒆𝒎𝒊𝒏Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora