capitolo 5°

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Eren entrò in casa di fretta fiondandosi direttamente in camera, per evitare qualsiasi contatto con Guido.
L'assenza di Mikasa si percepiva dal disordine, l'ossessione per la pulizia le scorreva nel sangue.
Si tolse la maglia gettandola sulla sedia e si buttò sul letto non rifattto, prese il telfono dopo tante ore e notò una decina di messaggi e chiamate perse.

"Connie? Ci sei? Che succede?"
"Succede che dovevamo giocare e tu è da oggi all'uscita che non rispondi né alle chiamate né ai messaggi."

Eren lo aveva completamente dimenticato, "oddio è vero, scusa ho litigato di nuovo con Guido e quindi sono andato da un amico"
"Quell'Armin là?"chiese Connie prendendolo in giro.
"Sì"rispose il moro, già pronto alle battute che non tardarono ad arrivare.
"A quando il matrimonio? Ti ci vedo bene in abito da sposa, o la sposa la vuole farla lui?"
"Sei un idiota, è un mio amico, ba"
"Dai scherzo lo sai, non te la prendere.
Mo mi faccio scusare dandoti una bella notizia. "
"Dimmi"
"Hai presente Beatrice? Quella ragazza del 3b? Quella che ha dato palo praticamente a tutti quelli del quarto?"
Eren l'aveva ben presente, era davvero davvero bella, non ci aveva mai parlato ma sembrava una ragazza molto interessante.
"Si certo"rispose.
"Beh marco è in classe sua ed è riuscito a farci invitare ad una festa organizzata da lei.
Si farà ad Halloween, è una cosa riservata, ha scelto lei ogni invitato, sarà una figata assurda in una villa enorme.
Non ti azzardare a darci buca per quel tuo amichetto."
Ultimamente Eren voleva solo stare il più possibile fuori casa:"certo, ci sono".
I due rimasero a parlare finché Connie non dovette andare a cena.

Eren pensò di voler davvero bene ai suoi amici e di essere fortunato, Connie era suo fratello e anche Sasha era come di famiglia, anche Jean pur non volendo ammetterlo gli voleva bene e c'era sempre per lui.
Mikasa era praticamente sua sorella maggiore, e anche se a volte non la sopportava, avrebbe fatto di tutto per lei come lei lo aveva sempre fatto per lui.

E poi c'era Armin...ci si trovava davvero bene ma stare con Connie o con lui era diverso.
Ripensò a quel brivido, era davvero capace di sorprenderlo...
Non sapeva molto di quel ragazzo in realtà...perché viveva solo col nonno?
Era simpatico e sicuramente più gentile di Eren, perché non l'aveva mai visto in giro? Aveva degli amici?
Poi era bello, molto, possibile che non piacesse a nessuna?
Perché si era interessato ad Historia? Gli piaceva? Forse è per questo che sentendo che era la sua ex aveva gli occhi tristi. Che belli i suoi occhi.
Non sapeva perché ma sperava non fosse questa la motivazione, e no, non era geloso di Historia.

"Sei sovrappensiero? La tua mamma può entrare a darti un bacio?"
Una donna dai capelli lunghi e neri e dagli occhi di miele aveva appena aperto la porta.
Il ragazzo si alzò e strinse forte la madre, una donna bella e slanciata, leggermente più bassa di lui.
"Eren!"una ragazza dai corti capelli neri ed un fisico allenato e formoso le corse incontro:"possibile!? Una settimana senza di me e la tua stanza diventa una pattumiera!"
"Ciao anche a te Mikasa" rispose Eren senza staccarsi dall'abbraccio con la madre.
"Che fai? A me niente?"
Eren alzò sorridendo gli occhi al cielo,
abbracciò mikasa e le diede un bacio sulla guancia.
"Dai un po' mi sei mancata"
La ragazza sorrise e su quel viso severo dai tratti orientali era un evento raro.

"Come è andata? Dai raccontate"
"Abbiamo ordinato la pizza dovrebbe arrivare a momenti, vieni a tavola così vi diciamo" la madre prese per mano il figlio e lo portò in salotto, era un open space con il tavolo accanto alla cucina.

"Cosa avete fatto oggi amori miei?"
Domandò sorridente la donna.
"Mi dispiace dirti così ora che sei stanca e appena tornata da un viaggio ma tuo figlio ha preso questa casa per un hotel, non si è fatto mai vedere e quando c'era non faceva altro che trattarmi male, io ci provo a instaurare un rapporto ma lui proprio me lo impedisce"
Lo sguardo della madre si intristì,
"Eren dai sii più clemente con Guido, fallo per me", il ragazzo si morse la lingua coi denti per trattenere la rabbia e strinse con forza la tovaglia.
Silenzio.
"Noi tutto bene, abbiamo preso i materiali per il mio lavoro da mio cugino e lui ci ha accompagnati a fare un giro dei dintorni" continuò Carla per animare la tavola.
"Era davvero carino il luogo"aggiunse Mikasa.
Il campanello suonò e la ragazza ritirò la pizza.

Carla tentò di mantener viva la conversazione:"come va a scuola?"
Eren sorrise, era raro per lui avere qualcosa da rispondere a questa domanda.
"Il preside ed il vicepreside mi hanno scelto insieme a un mio amico per partecipare ad una riunione organizzativa della scuola"
"Che bello! Sono davveto contenta.
E chi è questo tuo amico?"
"L'ho conosciuto da poco, si chiama Armin, è del 3d"
"Dovresti avere migliori compagnie, magari qualche conoscenza per un possibile lavoro. Ti posso presentare i figli di dei miei amici. Se continui a stare con tipi come quell'Armin là diventerai una checca come lui" esordì guido occupato a leggere le notizie al telefono e a sorseggiare il vino dal suo bicchiere.
Carla lo riprese:"dai amore evita"
"Che volete, si tagliasse i capelli e facesse pure un po' di palestra, così come è ora non si può neanche considerare un ragazzo" Guido rise, solo Guido rise.
Davvero mia madre ama un uomo così? Come è possibile?
"scusa mamma ma non ce la faccio" Eren si fiondò in camera.

Perché? Perché? Perché?
Eren sbatté la porta dietro di lui e gli diede un pugno.
Era arrabiato. Perché doveva vivere con uno così? Perché suo padre li aveva abbandonati? Perché sua madre faceva finta di niente?
Rabbia, Rabbia,Rabbia.
Susseguirono i pugni alla porta, finché questa non si aprì facendo quasi cadere Eren in avanti.
Era Mikasa.

"Posso stare un po' qui?",
Eren si buttò sul letto senza rispondere e la ragazza gli si sedette accanto.
"Sai neanche io sopporto Guido, anzi, penso sia la persona più spregevole che ci possa essere, però fa felice Carla quindi cerco di resistere"
Eren non la guardava in faccia ma stringeva cin rabbia il cuscino:"certo perché tu vuoi sempre essere la figlia perfetta di mamma no?"
"No"..." voglio semplicemente non perdere di nuovo la mia famiglia".

Eren si girò verso Mikasa, lei guardava per terra e i capelli neri le coprivano io viso, lui li scostò e le baciò una guancia per poi stringere la ragazza a sé.
"Ci proverò"
La ragazza si strinse più forte.
"Ma se arriva che tornate a casa lo trovatecon la faccia spaccata cercate di capirmi"
Mikasa rise, "Ti va una partita insieme? Mi manca stracciarti."
Eren accettò e i due passarono la serata insieme come non facevano da tanto .

Era tardi ed Eren si rigirava nelle coperte con il volto illuminato dalla luce dello schermo.
Stava cercando armin su instagram, ma niente, il ragazzo sembrava non esistere.
Domani ho gli allenamenti di basket non potremo rivederci, beh potremo incontrarci a ricreazione.
Non sapeva perché ma non voleva che i suoi amici conoscessero Armin, non perché pensava che non sarebbero andati d'accordo, anzi.
Smettila di mentirti, lo sai il perché.
Eren sentiva con Armin una strana connessione, con lui non era come con gli altri e aveva paura...aveva paura che i suoi amici se ne accorgessero.
Questo lo avrebbe obbligato a pensare e magari a trovare una risposta.

𝐢𝐨 𝐚 𝐟𝐢𝐚𝐧𝐜𝐨 𝐚 𝐭𝐞; 𝒆𝒓𝒆𝒎𝒊𝒏Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora