APRILE 2021 I

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Cina - Shanghai

"Ha ragione Daniel a chiamarti koala" scende dalla sua schiena ed apre la porta della camera che ha prenotato per loro "Ti stai lamentando? Perché se ti stai lamentando puoi anche andartene" il ragazzo sbuffa alzando gli occhi al cielo e la spinge dentro la stanza con un colpo di bacino appena la apre "Ma smettila!" Golia si guarda attorno ed avanza nel corridoio che sia apre nella camera da letto, le colpisce il culo con un sberla per tirarla contro di se e baciarla sul collo "Dai, devo sistemare le valigie!" - "Possono aspettare" Sfugge dalle braccia del ragazzo ridendo "Golia! Difendimi!" Salta in piedi sul letto ridendo e lui le prende le caviglie trascinandola distesa sul letto "Golia si è già sistemato sulla poltrona e non ti difenderà da me, perché sa che anche se ti faccio urlare non ti faccio mai male" - "Sei un cazzone troppo pieno di te" gli prende il viso tra le mani e fanno scontrare labbra e lingue. Gli sfila la maglietta bianca e gli apre i jeans che lui si sfila assieme ai boxer, lo spinge di lato e si alza dal letto iniziando a togliersi il pantalone e la maglietta "Schatje, dove stai andando" si siede sul materasso, la guarda togliersi il reggiseno e sospira quando si sfila il perizoma, si alza e la segue avvicinandosi al tavolo in vetro "Schatje.." le lascia dei baci sulla schiena ormai nuda afferrandole i seni ed iniziando a giocare con i suoi piercing ai capezzoli "Maxieee.." - "Penso siano i piercing che mi piacciono di più" porta la testa indietro sulla spalla di lui e gli sorride allungando una mano sul suo viso per accarezzargli l'accenno di barba chiara che gli sta già spuntando "Voglio farlo in quella vasca" - "No" le accarezza la schiena e la accompagna a chinarsi sul tavolo in vetro, le bacia la pelle coperta di brividi a causa del contatto con il vetro freddo e le percorre tutta la lunghezza della spina dorsale, le morde i glutei e le apre le gambe "Sei già bagnata" sorride sentendola borbottare un flebile si, le infila due dita che inizia a spingerle dentro di lei velocemente iniziando nello stesso momento a leccarla "Mio Dio! Maxie!" La guarda per un attimo appoggiare la fronte al tavolo e respirare affannosamente "Maxieee!" Tira fuori le dita e le stringe i fianchi spingendosi in lei iniziando a baciarle la nuca, la prende tra le braccia ed inizia a spingersi in lei "Maxieee.." porta le mani sulle braccia del ragazzo e gliele stringe "Vai più veloce, ti prego" le circonda i fianchi con un braccio e le afferra un seno con la mano libera "Schatje.." - "Maxie! Maxieee! Mio Dio!" Si accascia contro il petto del ragazzo e tenta di riprendere fiato, lui si siede sul letto e continua a baciarla sulla testa mentre è ancora dentro di lei "Ti preparo la vasca" - "No" stranito la guarda, ha ancora gli occhi chiusi mentre gli accarezza le braccia "Sicura?" - "No, non lasciarmi e basta" sorride baciandole la tempia e la alza uscendo da lei che mugugna qualcosa prima di riportarsela contro il petto, la sistema tra le sue braccia e si alza entrando nel bagno ed aprendo il rubinetto per far riempire la vasca "Bagnoschiuma?" - "Si" si siede sul bordo della vasca smaltata di bianco, Stéphanie lascia cadere una gamba nella vasca mente l'altra é ancora avvinghiata al bacino di lui "Due orgasmi" - "Due orgasmi" la ragazza alza la testa e guarda il ragazzo sorridendo "Devo dirti che sei stato bravo?" - "Sono stato bravissimo" scoppiano a ridere e lei si avvicina per baciarlo "Dovevamo recuperare, dato che hai avuto il ciclo" sorride e si alza dal bordo della vasca per sistemarla dentro e chiudere il getto d'acqua prima di entrare con lei in vasca per sedersi dietro di lei. "Io ci provo, ma non so se sono capace" inizia a massaggiarle i capelli e la cute "Stai ammettendo di non essere in grado di fare qualcosa?" Max sbuffa ma continua a lavarle i capelli per poi sciacquarglieli con il doccino e la ragazza si rannicchia contro il petto del ragazzo ed inizia ad accarezzargli il petto "Ci sta sfuggendo di mano questa cosa?" - "Forse. Vuoi finirla?" La ragazza si allunga per recuperare una boccetta di bagno doccia e lo sfrega tra le mani prima di poggiarle sulle sue spalle ed iniziare a lavargli piano il corpo "No. Tu?" Scuote la testa rapidamente continuando a guardarla.

"Golia!" La ragazza sbuffa iniziando a ridere cercando di togliersi di dosso il cane. "Per una volta il buongiorno bavoso è riservato a te" si siede sul letto iniziando ad accarezzare il cane puntando però gli occhi su Max "Ti sei già allenato?" - "No, aspettavo te" annuisce sorridendo alzandosi dal letto ed andando verso il bagno per sistemarsi "Andiamo?" - "Ho visto che c'è anche una piscina e.." si stringe a lui e lo bacia "E un centro benessere, quindi costume?" - "Scelgo io" la ragazza si stringe nelle spalle seguendolo nel corridoio ed aprendo le ante dell'armadio e recuperando il costume per Max guardandolo poi indugiare tra i suoi "Quindi?" - "Sono tutti così.." gli si avvicina e gli morde un braccio "Questo, tanto sono tutti uguali".
"Sono così stanca che non disdegnerei il tuo aiuto nel cambiarmi" le si avvicina e le afferra le mani tirandola su di peso "Andiamo, dovrò pur fare questo sporco lavoro" le da una pacca sul culo e sorride scuotendo la testa mentre la segue verso la stanza che hanno utilizzato per riporre le loro cose. Le toglie la canotta, e il reggiseno sportivo, le sfila il leggings aderente dopo che lei si è sfilata le scarpe ed i calzini, e poi il perizoma. Recupera il costume intero nero e glielo infila, sistemandoglielo poi sul seno "Dimmi che non devo farti foto anche con questo costume, Dio! Ora si vedono anche i miei piercing preferiti!" Stéphanie ridacchia prendendogli il viso tra le mani "Ce ne faremo una ragione" lo bacia e gli sfila la maglietta "Non eri stanca?" - "Infatti, alzati che mi siedo" si scambiano i posti ed inizia a guardarlo spogliarsi delle scarpe, che mette accanto a quelle della ragazza, i calzini che butta sul mucchio di vestiti bagnati di sudore di lei, passa a togliersi i pantaloncini corti sotto lo sguardo attento di lei che gli sorride "Togli" infila l'indice nell'elastico dei boxer e lo trascina da un fianco all'altro mordendosi il labbro, glielo sfila e si avvicina lasciandogli un bacio alla base del pene prima di allungargli il costume bianco a pantaloncino con una fantasia ad esagoni blu. "Questo costume mi piace un sacco" si alza passandogli una mano sul culo e stringendoglielo "Puoi non farmi venire un'erezione?" - "No, mi piace quando hai un'erezione" lo abbraccia da dietro baciandogli l'ampia schiena nuda e si avviano verso la piscina.
Gli accarezza il petto scendendo con la mano che però lui blocca subito stringendole un po' il polso "Vado in sauna, vieni anche tu o vado da sola?" Si alza dal lettino seguito da lei che gli stringe la mano "Questa sera usciamo?" - "Dove vuoi andare?" Si fanno rapidamente una doccia fredda prima di entrare nella sauna togliendosi i costumi "Puoi non metterti verso le vetrate da dove ti vedono?" La ragazza scuote la testa sorridendo sistemandosi sull'asciugamano sul lato destro della struttura in legno, nella quale viene raggiunta anche da lui che si siede vicino ai suoi piedi, che lei sistema tra le cosce di lui "Non mi hai detto dove vuoi andare" - "Mi sembra si chiami la città dei templi o qualcosa di simile" le accarezza distrattamente i polpacci guardando davanti a lui e buttando ogni tanto uno sguardo verso di lei "Ok, tu poi metterti qualcosa di diverso dalle magliette della Redbull o del tuo marchio? Giusto per non avere tipo un'insegna luminosa sopra la testa di entrambi?" - "Scegli tu, ok?" Muove un piede e lo sfrega sul membro di lui "Stai ferma con questi piedi" sorride alzandosi un po' dal gradino puntellandosi sui gomiti e sospira guardandolo "Perché le peonie?" Si guarda il costato e sorride tornando su di lui "Si dice porti fortuna, incarna se non ricordo male, amore e affetto, prosperità, onore, valore, nobiltà d'animo e pace. E poi perché mi piace" si stringe nelle spalle e si passa una mano sul viso imperlato di sudore. "Pensavo fosse per tuo padre, ho visto che è arrivato nel paddock con quel mazzo enorme di peonie" sorride al ricordo di suo padre con quel mazzo enorme di peonie viola tra le mani "Non lo so, forse anche per quello. Sia a casa in Australia sia in Belgio ci sono cespugli di peonie in giardino. Ma non ricordo se la mia fissazione è dovuta a quello o se la mia fissazione ha portato i miei a piantarle in giardino" il ragazzo si allunga per sfiorarle il tatuaggio mentre lei sospira "Guarda che se vuoi toccarmi le tette fallo e basta, non serve che ci giri tanto attorno" sbuffa guardandola negli occhi appoggiando il mento sul ginocchio di lei ed accarezzandole la coscia "Quindi se mai dovessi regalarti dei fiori dovrei prenderti delle peonie?" - "Perché dovresti farmi dei regali?" Si stringe nelle spalle lasciandole un bacio sul ginocchio "Non lo so, era per chiedere" - "E tu, sentiamo, cosa vorresti? Se mai dovessi farti un regalo?" Si mette in piedi tirandogli indietro i capelli e togliendoglieli dalla fronte "Non lo so, non so fare regali agli altri, e da quando riesco se voglio qualcosa lo prendo senza problemi" - "E l'ultima cosa che hai voluto?" Sorride scuotendo la testa tornando a guardarla "Non vuoi saperlo" si sporge avanzando sul suo corpo e si siede sulle sue cosce accarezzandogli il viso iniziando a baciargli il viso prima di puntare sulle sue labbra e mordergli le labbra tirandogliele "Lo voglio sapere, anche se forse so già la risposta" - "Non ho intenzione di rispondere" alza le mani per poi poggiarle sui fianchi della ragazza e sorride recuperando velocemente l'asciugamano sul quale era distesa per coprirla appena entra un ragazzo "Andiamo" - "Copriti anche tu"
Golia li guarda mentre si cambiano velocemente, ancora disteso sulla poltroncina. La ragazza si passa il rossetto sulle labbra e tira fuori i capelli dal maglioncino bianco "Ci sei? Io e Golia abbiamo fame" sistema il guinzaglio al collo di Golia e lo fa scendere dalla poltrona "Si, andiamo" - "In quella zona ci sono vari ristoranti, potremmo mangiare lì" annuisce entrando nell'ascensore e sistemandosi dietro di lei "Sono venuto un sacco di volte ma non ho mai avuto tempo per vedere Shanghai" - "Non eri con la persona giusta" Golia guaisce ai loro piedi ed entrambi lo guardando "Che hai tu?" - "Si sta lamentando della tua supponenza?" Stéph ride girandosi verso di lui "La mia? Vogliamo parlare della tua?" La spinge dalla schiena fuori dall'ascensore ed escono dall'hotel per infilarsi in un taxi "Ci sono anche le sale da tè, magari possiamo andarci dopo cena mentre facciamo un giro li attorno"
Escono dal ristorante quando il buio è già sceso e le luci dei templi hanno già iniziato ad accendersi facendo illuminare i profili dei loro tetti. Stéphanie prende Golia da terra preoccupata che qualcuno possa inciamparci sopra o che qualcuno possa involontariamente fargli male calpestandolo "C'è un sacco di gente" - "Che non ci guarda" le afferra l'altra mano, ma lei la toglie per afferrargli solo il mignolo con il suo indice, ed iniziano a camminare fianco a fianco nelle vie gremite di gente. Si fermano a guardare qualche bancarella e le vetrine di qualche negozio ancora aperto, la ragazza compra dei regali per i suoi e suo fratello. "Com'è Bryan?" - "Un rompi coglioni" Max scuote la testa sorridendo continuando nella passerella a zig zag "C'è qualcuno che non sia un rompi coglioni per te?" - "Lando" le pizzica il fianco mentre entrano nella sala da tè "Lando è il rompi coglioni per eccellenza!" - "No! È la mia personcina preferita!" Si guardano attorno nella stanza finemente arredata interamente in legno intarsiato, alle pareti sono appesi numerosi quadri che scaldano l'ambiente, seguono una donna ad un tavolo a cui siedono entrambi con Golia disteso tra loro mentre la donna davanti a loro inizia la cerimonia del tè con movimenti rilassati ed aggraziati. La donna riscalda la teiera in terracotta e le tazze, nel frattempo passa ai ragazzi varie foglie di tè e ne annusano l'odore, la donna posiziona la teiera nella ciotola, solleva il bollitore all'altezza delle sue spalle e poi versa l'acqua nella teiera finché non trabocca, prende le foglie di te, che i ragazzi hanno scelto tra la varia selezione che aveva posto davanti a loro, e le porta ad ebollizione nella teiera chiusa dal suo coperchio. La donna passa la teiera alla ragazza che versa il contenuto della teiera nella brocca del te che le passa successivamente davanti, che poi la donna riversa nelle tazze calde che ha preparato e che poi allunga ai due ragazzi.

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