MARZO 2021 IV

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Australia - Melbourne

"Ditemi che ho tempo per andare da papà" li guarda entrambi appena scendono la scaletta dell'aereo entrando nell'aeroporto "Devi rientrare questa sera" schiocca un bacio sulle guance di entrambi e corre fuori dall'aeroporto con Golia tra le braccia, infilandosi velocemente in un taxi, lascia l'indirizzo all'autista e recupera il telefono dallo zaino ed apre la chat con Max facendo una foto a lei e Golia 'Io e rompi palle ci prendiamo un giorno di tregua da te ed andiamo da papà', appoggia la testa al sedile e guarda fuori dal finestrino abbassandolo un po' e respirando l'aria calda di Melbourne. 'Hai i pass per Olivia e Zack nello zaino' sorride all'ennesimo messaggio di Adam mentre accarezza distrattamente il pelo di Golia "Andiamo da papà, contento?" Guaisce e sbadiglia "Non sei contento a te frega solo di Max, e sei uno stronzo!" Si siede sulle sue gambe e la guarda inclinando la testa di lato "Sei serio, Golia?" Sospira accarezzandogli il muso e torna a guardare fuori dal finestrino, respirando l'aria salta che inizia a farsi strada. Guarda distrattamente l'orologio e sospira tornando sullo schermo del cellulare 'Quindi non dormirò con te addosso e non mi sveglierò con il muso di Golia sulla mia faccia?' Sorride scuotendo la testa 'Sei tu che dormi addosso a me' sente l'auto frenare per fermarsi ai lati di una strada e sorride vedendo la casa di suo padre, si sporge per pagare la corsa e scende dal taxi fiondandosi verso la porta di casa per suonare il campanello ripetute volte, fin quando la porta non si apre di fronte a lei rivelando la donna con i capelli scuri raccolti in una coda bassa "Stéphanie!" - "Olivia!" Lascia Golia entrare in casa ed abbraccia la donna "Papà?" - "Sono qui, piccola" alza lo sguardo ed incontra gli occhi chiari dell'uomo, scioglie l'abbraccio con Olivia e si fionda tra le braccia del padre "Piccola!" Chiude i fianchi del padre tra le sue gambe e tira su con il naso affondando il viso nel collo dell'uomo "Mi sei mancato" - "Anche tu" le passa le mani sulla schiena ed inizia a baciarle la guancia "Papà, dai!" L'uomo ridacchia seguito dalla donna che ha preso tra le braccia il cane ed ha iniziato a coccolarlo "Pronta per domenica?" - "Ah! Domenica venite vero? Ho i pass!" Li recupera dallo zaino e li passa al padre mentre Olivia si siede accanto a loro con Golia tra le braccia "Come va con Max?" - "Va?" Zack scoppia a ridere mentre Golia si alza in piedi guardandosi attorno appena l'uomo nomina il ragazzo "Che ti prende, Golia?" Stéph sbuffa guardando il cane e stringendosi al petto del padre "Ha una fissazione per lui. Lo cerca per farsi coccolare" - "Quindi forse non è così male quel ragazzo.." Stéphanie incontra gli occhi di Olivia ed incrocia le braccia al petto "No, deve stare nel suo. Golia é mio e qui finisce il discorso.
Stéphanie continua a tenersi stretto l'hans sulle spalle, ascolta attentamente Simon che le dice di fare attenzione al cordolo nel secondo settore, dei limiti quando rientra dalle curve e dove è meglio fare attenzione. Memorizza ogni singolo dettaglio anche se continua a poggiare gli occhi sugli schermi nel suo box. Il Q1 è iniziato da otto minuti e quasi tutte le monoposto sono già uscite, ma Simon non ha ancora intenzione di mandarla in pista, cosa che è stata decisa anche per Max. I meccanici continuano a muoversi attorno alla sua monoposto e mentre Christian si è posizionato al muretto, Helmut gira, grazie al corridoio comunicante, tra il box di Max e il suo. Muove velocemente la gamba e continua a bere dalla borraccia che Marcus le passa tenendola sott'occhio mentre Adam è posizionato poco lontano. "Attenzione ai cordoli e ai track limits soprattutto nei primi e negli ultimi giri. Respira, bevi e ascoltami." – "Come sempre!", Marcus le prende la borraccia e le passa la balaclava bianca, si guardano negli occhi e gli sorride da sotto il tessuto, un sorriso teso che si scontra con quello sincero del ragazzo che le passa anche il casco. Se lo infila e si mette nella monoposto. Il meccanico le sistema le cinture, porta le mani sul volante scrocchiando le dita e si abbassa la visiera respirando profondamente. Il meccanico esce facendole segno di poter uscire, abbassa il piede sull'acceleratore e si immette verso l'uscita del pit stop e dagli specchietti vede la monoposto identica alla sua uscire anch'essa dal box. "Radio check.", Simon apre il team radio schiarendosi la voce. "Andiamo a vedere i canguri dopo la gara?" – "Come vuoi.", ribatte divertito per poi chiuderlo. Come già stabilito prima, il primo giro è quello di rodaggio, l'aderenza è perfetta e non sente nessuna vibrazione. Si attacca alla cannula, beve velocemente sentendo la bocca secca e la stringe tra i denti quando decide di passare una delle due Haas che rallenta il suo giro di prova. "Facciamo altri tre giri di prova, poi ti lanci." – "Quanto tempo ho ancora a disposizione?" – "Abbastanza. Sta tranquilla.", Stéph annuisce anche se conscia che lui non possa vederla e completa altri due giri di prova mentre il team radio si apre di nuovo. "Al prossimo lanciamoci. C'è traffico al primo settore, stai attenta." – "Perfetto.", si lancia appena passa la linea bianca, alza leggermente il piede nella rientranza della prima curva in modo da evitare il cordolo nella seconda, proprio come concordato con Simon e nel traffico del primo settore riesce a passare le due Williams, le due Alfa e anche una delle due Aston Martin. "Il secondo settore è libero, hai tutta la potenza quindi spingi." Spinge il piede sull'acceleratore e lo spinge maggiormente quando sente la monoposto sicura sull'asfalto. "Viola secondo settore, continua così. Attenta a Ricciardo alla prossima curva." Alza il piede nella curva successiva ed è costretta a rialzarlo rientrando per poi spingerlo per sorpassare Daniel e chiudere il suo giro. "Sesto tempo Stéph. Ora non dovresti avere problemi di traffico, spingi di nuovo. Hai tutta la potenza che ti serve." – "D'accordo.", chiude il team radio e si spinge nel primo settore, passa Max che si sposta leggermente verso il cordolo per lasciarla passare perché ancora in giro di prova e si prefissa come obiettivo la monoposto di Russell poco più avanti. "Viola primo settore.", l'avvisa Simon, si morde le labbra e continua a spingersi, non riesce a raggiungerlo ma sta decisamente andando molto più sciolta di prima stimolata anche dalla Mercedes nera. "Viola secondo settore." Spinge il piede sull'acceleratore spingendosi nel rettilineo dove riesce a passare la Mercedes dell'inglese sorridendo per poi tornare seria subito dopo. "Viola terzo settore. Primo tempo Stéph. Ottimo, ottimo giro! Altri due giri e rientri.", Stéph completa gli altri due giri rimanendo salda alla prima posizione e rientra ai box. Rimane dentro la monoposto e Marcus le posiziona il piccolo paravento per evitare le telecamere, alza di poco il casco e si fa passare la borraccia da Marcus che si abbassa per fissarla negli occhi. Il Q1 finisce con Stéphanie alla prima posizione e Max due posizioni dietro, fuori Mazepin, le due Alfa, Alonso e l'Aston Martin di Stroll. "Stéph, dimentica l'ottimo risultato di prima. Dobbiamo raggiungere il Q3, si ricomincia. Facciamo due tempi: il primo da cinque minuti, stacco di cinque, rientro di cinque, ok?" – "Perfetto.", abbassa il casco e la visiera e torna in pista. Dopo i primi tre giri capisce subito che il cambio di gomme effettuato dai meccanici non è adatto, non ha aderenza e non riesce ad evitare un track limits, così che le viene cancellato il tempo. "Le gomme fanno schifo. Non ho aderenza Simon." – "Riesci a fare un altro giro? Facciamo un tempo e rientri." – "Ci provo.", si spinge nel primo settore ma è costretta a rallentare e a stringersi per evitare di finire fuori dal cordolo, alza il piede per poi riabbassarlo nel rettilineo. "Molto meglio. Al prossimo rientra.", afferma Simon. Dopo il cambio di gomme per poco non si scontra con Max che le taglia leggermente la strada per uscire dal box, "Un deficiente ecco cosa sei, Verstappen!" sospira e si ferma all'uscita del pit stop per provare la partenza. "Cinque, quattro, tre, due, uno... vai.", Stéph spinge il piede e si sente molto meglio quando le gomme sembrano aderire perfettamente al manto nero della pista. "Va meglio?" – "Decisamente.", passa la bandiera a scacchi allo scadere del tempo e i secondi che Simon impiega per aprirsi nel team radio sembrano ore. "Siamo nel Q3! Terzo tempo.", Stéph tira un sospiro di sollievo e sorride rientrando nei box. Anche questa volta rimane nella monoposto ma non ha intenzione di togliersi il casco, grazie allo specchio del paravento vede fuori dal Q3 Tsunoda, Ocon, Schumacher, Albon e Perez. "Stéph, entriamo per gli ultimi cinque minuti." – "Perché?" – "Rischi il traffico, meglio entrare negli ultimi cinque minuti.", sbuffa per poi annuire. Come detto poco prima dal suo ingegnere, Stéph viene mandata in pista negli ultimi cinque minuti. Le vengono cancellati due tempi per via dei track limits e si lascia andare ad un urlo frustrato quando Simon glielo comunica la seconda volta. "Alza il piede nel primo settore, abbassa nel secondo, ok? Hai due minuti. Riesci a fare due giri, ok?" – "Va bene.", passa la linea bianca, si spinge nel rettilineo, alza il piede nel primo settore e lo abbassa nel secondo mentre nel terzo riesce addirittura a fare viola. "Quarto tempo Stéph. Hai ancora a disposizione un ultimo giro. Attenzione a Vettel e Norris nella prossima curva, stanno creando traffico.", Stéph sbuffa e alza leggermente il piede per non trovarsi troppo vicina alle due monoposto, abbassa il piede e li sorpassa entrambi per chiudere il giro con la bandiera a scacchi. "P5, P5, P5. Ottimo lavoro Stéph, ottimo inizio." – "P5?", domanda amareggiata. "Va bene Stéph. Torna ai box." – "Chi c'è davanti?" – "P1 Bottas, Russell, Max e Ricciardo.", sospira. Ferma la sua monoposto spegnendola. Si slaccia la cintura e decide di non togliersi il casco, tanto meno alzare la visiera. Marcus l'aspetta con l'asciugamano e la borraccia vicino alla bilancia. Si pesa, afferra la borraccia e rientra nella sua stanza sbattendo la porta dietro di lei "Cazzo, cazzo, cazzo" si toglie il casco e lo appoggia sulla piccola scrivania, toglie la balaclava e l'hans gettandoli sul divano e con dei rapidi gesti si sfila anche la tuta. "Tutti davanti cazzo!" Si scioglie le due trecce e si cambia, infilandosi il cappello e gli occhiali da sole, Golia le gira tra i piedi e si abbassa per accarezzarlo "Scusa non ce l'ho con te. Ora andiamo via, ok?" Gli lascia un bacio sulla testa e sospira prima di aprire di scatto la porta e trovarsi davanti Marcus e Adam "Me ne vado" - "Hai prima delle interviste" sbuffa lasciando Golia tra le braccia di Marcus e segue Adam "Poche, voglio andarmene di qui"
Si alza dallo sgabello e saluta velocemente i giornalisti andando verso Marcus che è affiancato da Daniel che le afferra subito il braccio "Cosa vuoi?" - "Andiamo a fare una cagata di cui ci pentiremo già domani mattina" tiene il guinzaglio di Golia che inizia a camminare tra loro e sospira "Quanto ti rode avermi davanti?" - "Non sei tu il mio problema. Cazzo voglio continuare a correre, e non essere buttata fuori a metà mondiale, come hanno fatto con Pierre! Devo fare o meglio o appena sotto Max, e invece, cazzo!" Si toglie il cappello e si passa le mani tra i capelli prima di salire nell'auto "Concentrati su domani, lascia perdere le qualifiche di oggi" sbuffa appoggiando la testa sulla sua spalla ed affondando le dita nel pelo di Golia "Domani viene papà. Sono in ansia. In più per il compleanno di mamma ho fatto mettere delle nostre foto sul casco, e più ci penso più mi viene l'ansia" - "Fammi vedere il casco, Dio, Marine sicuro piangerà" sorride mordicchiandosi il pollice "Viene Grace domani?" Annuisce sorridendo dice al guidatore di accostare, scendono entrambi e Daniel va spedito verso uno studio di tatuaggi seguito da Stéph "Cosa facciamo?" - "Tu potresti tatuarti il mio nome in fronte" scoppia a ridere e la ragazza inizia a guardarsi attorno soffermandosi su un vassoio pieno di piercing "Voglio due piercing, Dan" lui la guarda con un sopracciglio inarcato "Sicura?" Annuisce mentre si avvicina a lui per vedere cosa sta facendo "Tu?" - "Dato che avere la tua faccia sarebbe troppo imbarazzante, un koala ti rappresenta benissimo" lei gli alza contro il medio e sbuffa appena lui la attira al suo petto per abbracciarla e lasciarle un bacio tra i capelli.
Si toglie la maglietta e si slaccia il reggiseno sedendosi sul lettino dal quale Daniel si è appena alzato "Ok, bene. Hai delle belle tette" ride alle parole di Daniel e prende un respiro quando il ragazzo le si avvicina con gli aghi "Sei sicura? Sono dannatamente lunghi quei cosi e ti bucheranno i capezzoli" - "Dan! Smettila! Ti uccido!" Lo colpisce con un pugno sul braccio e poi torna a guardare il ragazzo "Ok, vai. Daniel zitto. Rischio le mie tette bellissime in questo momento" si morde il labbro continuando a fissare Daniel mentre sente l'ago traforarla "Merda" - "Non posso urlare per te?" Stringe i pugni mentre il ragazzo infila i piercing e toglie gli aghi "Finito" la ragazza si alza dal lettino e va verso l'ampio specchio che copre la parete e guarda i due nuovi piercing "Che figata!" Si gira verso Daniel che sorride scuotendo la testa continuando ad accarezzare Golia, si rimette la maglietta e butta il reggiseno nello zaino tirando fuori il telefono dove trova un paio di messaggi, Adam che le chiede che cazzata ha fatto questa volta con Daniel, suo padre che si complimenta per la P5, un audio di sua madre che ascolterà appena metterà piede in albergo e un messaggio di Max, prende un respiro seguendo Daniel per pagare e poi per salire nuovamente in un taxi per tornare in hotel. 'Dove siete tu e Golia?' - 'Hai fatto P3 non dovrei neanche risponderti' lo vede online per poi sparire e subito dopo compare l'emoji della ragazza a cui sta esplodendo la testa, chiude la chiamata e sospira 'Non posso risponderti! Sono con Dan! Possiamo vederci direttamente domani mattina?' "Adam?" Mi giro verso Daniel e annuisco rilasciando un sospiro "Pensava fossi già in hotel e che non gli aprissi la porta apposta" - "Devo dirgli di rilassarsi" appoggia la testa sulla spalla del ragazzo e sospira guardando la strada davanti a loro "Pronta per domani?" - "Se corro come oggi posso anche non scendere in pista" le pizzica il fianco facendola saltare al suo fianco "Ehi!" - "Non dire stronzate, domani voglio batterti e rinfacciarti a vita di essere arrivato prima di te qui a casa"

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