LUGLIO 2022 I

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Austria - Stiria

Stéph si mordicchia l'interno guancia e fissa il casco ancora chiuso nel sacchetto, lo prende e seguita da Golia va nella stanza di Max "Ho fatto una cazzata. Cioè non l'ho detto a nessuno. Helmut se la prenderà, Marie.. Magari riporto a galla tutto, Maxie.. devo dire a Adam di prendere il mio casco solito" Bradley e Max alzano lo sguardo su di lei e Golia salga subito sul divano dove si acciambella e chiude gli occhi. "Schatje.." - "Vado a chiamare Adam.." Bradley esce dalla stanca mentre Max si avvicina a lei e le toglie dalle mani il casco poggiandolo sul tavolo "Mi cercavi Stéph?", Adam chiude la porta della saletta mentre Golia continua a dormire sul divanetto. Si avvicina a Stéphanie che gli dà le spalle, tiene i gomiti poggiati al tavolo e la tuta legata ai fianchi, poi finalmente si gira. Max scopre il casco e lo guarda "Ho bisogno dei miei caschi di venerdì e di ieri. Non posso usare questo.", si passa una mano tra i capelli nervosa iniziando a camminare lungo la saletta. Adam respira profondamente perché il fatto che Stéphanie non si sia ancora fatta le trecce lascia molto poco spazio all'immaginazione sul suo umore. Max lo rimette sul tavolo e la prende dai fianchi "Schatje.." - "É troppo. Lo so! Perché nessuno di voi due mi ha fermata in questa cazzata colossale?" Max si lascia andare ad un sospiro "Stéphanie, abbiamo rimandato il casco indietro due volte perché la scritta blu non andava bene.", la ragazza scuote la testa e si stacca da lui andando a sedersi affianco a Golia. Max si abbassa sui talloni accarezzandole la gamba "Non hai sbagliato Stéph. Quando avresti voluto farlo? Quando sarebbe passato a miglior vita? Con quale utilità poi?", Stéphanie sgrana gli occhi alzandosi in piedi e punta gli occhi su Adam, "Cosa stai dicendo?! Tu... non devi dirlo nemmeno. Non dirlo mai più. Io...", boccheggia un po' per poi lasciarsi cadere di nuovo sul divano.
"Stéphanie, ferma. Respira. Non sto dicendo che Helmut debba passare a miglior vita, assolutamente. Perché non mi capisci quando parlo? Solo... penso sia bello che tu possa condividerlo con lui, che lui possa vedere quando sia stato ed è importante al tuo fianco tanto da dedicargli un casco e poter condividere questo momento insieme. Comunque, Marcus andrà a recuperare i tuoi caschi, ok?", le sistema i capelli dietro la schiena per poi lasciarle un bacio sulla guancia "Posso farti le trecce? Siamo in ritardo e tu.." - "Ho già fatto tutto con Marcus" Adam annuisce "Schatje, questo casco è perfetto e ne saranno felici entrambi, non solo Helmut, é il tuo modo per ringraziarli, e loro lo capiranno benissimo." la ragazza scuote la testa velocemente "Non è vero, mi odieranno. Questo casco non è.. qualcosa di felice." - "Ma è stato anche qualcosa di felice, non è stato solo quell'incidente ma tanto altro." Adam chiude l'ultima treccia e sospira "Ok, io torno dopo. Dieci minuti.", li guarda entrambi per poi uscire dalla stanza. Stéphanie sospira lasciandosi scappare un singhiozzo per poi scoppiare a piangere.
"Schatje, ehi..", Max si avvicina chiudendola in un abbraccio, le passa una mano tra i capelli accarezzandoli. Poggia la testa sul suo petto stringendosi di più a lui, "Adesso passa schatje.", le sussurra all'orecchio per poi baciarla tra i capelli.
"Sono una stupida Maxie. Dovevi fermarmi. Doveva farlo anche Christian." – "Cosa stai dicendo? Schatje, torneremo ad Abu Dhabi, io avrò il tuo cuore sul mio casco e passeremo ancora e ancora su quel punto. Fa male ora, magari anche tra dieci anni, ma sarà sempre un dolore diverso, fa male pensarci, si, ma sei qui con me, come loro sanno di esserci anche loro. Neanche ti rendi conto che sfumatura diversa avrà da oggi quel casco anche per loro, potrà compensare quel momento con un ricordo molto meno doloroso ma con uno pieno d'affetto e gratitudine. E se vincerai, beh.. anche qualcosa di felice." le prende il viso tra le mani per poi spostarle le trecce sulle spalle e le asciuga il viso per via delle lacrime. "Il casco per Helmut. Come mi è venuto in mente? È anche lo stesso casco del suo incidente, io..." – "Stéph, fermati. Torna qui da me. Schatje... Abbiamo il casco del tuo incidente di Abu Dhabi in salotto.", le sussurra. La stringe fino a quando il pianto lascia spazio solo ai singhiozzi. "Non lo indosserò." – "Se non vuoi farlo, posso capirlo. Perché non ne parli direttamente con lui?", la ragazza scuote la testa ricominciando a piangere, "Rovinerei tutto." – "Schatje, quanto tempo hai passato su questo casco? Quante volte lo hai mandato indietro? Hai mandato in crisi il disegnatore!", esclama ridendo, "Buttiamolo via o lo teniamo a casa." – "Schatje, hai paura della sua reazione, e non dico che non sia normale. Ma se non l'affronti non saprai mai come sarebbe andata. Perché dovresti pentirti, un domani, per non aver fatto qualcosa? Sei la persona più forte che conosca e non sarà un casco a buttarti a terra.", le dà un bacio per poi voltarsi verso la porta che si apre.
"Posso?", Helmut entra solo con la testa e il sorriso che aveva sulle labbra gli muore velocemente quando vede Stéphanie. Max si alza in piedi e copre il casco mentre l'uomo entra, si chiude la porta alle spalle e si avvicina alla ragazza "Che succede?", sposta lo sguardo su Max fulminandolo mentre il ragazzo alza le mani, "Non ho fatto nulla." – "Meglio per te. Stéphanie... cosa succede? Sono tornati gli incubi?" – "No, peggio.", Max alza gli occhi al cielo sotto lo sguardo attento dell'uomo.
"Schatje..." – "No!" – "Schatje, alsjeblieft, het is Helmut." (Ti prego, é Helmut) Sospira pesantemente e annuisce. Helmut si siede sul divano accanto a Golia mentre Stéphanie si alza avvicinandosi al tavolo e prende il casco tra le mani, guarda Max che le bacia la tempia e poi esce dalla stanza lasciandomi soli.
"Va tutto bene Stéph. Qualsiasi cosa l'affronteremo insieme. Come abbiamo sempre fatto." la ragazza si morde il labbro e stringe la carta che avvolge il casco "Io..", respira profondamente, toglie la carta e prima di parlare prende un respiro profondo "Ci sono così tante cose per cui dovrei e vorrei ringraziarti e tutto mi sembrava troppo scontato.", Helmut aggrotta le sopracciglia confuso poi sgrana gli occhi quando Stéphanie toglie del tutto la carta dal casco. Le mani le tremano, e neanche poco. Si avvicina a Helmut e si siede affianco a lui si morde il labbro tra i denti e tenta di non scoppiare a piangere "Non ti ho mai detto quanto sono felice di averti al mio fianco, quanto sia bello scendere dalla monoposto e sapere che, in un angolo, ci sei tu ad aspettarmi, quando ti apri nel team radio con me. Perché se tu ti apri con me c'è sempre un motivo per festeggiare. Volevo ringraziarti per avermi portata qui, per essere stato sempre un passo dietro di me per non essere invadente, ma un passo non così lontano perché sapevo che, girandomi, ti avrei trovato lì. E ti ringrazio per aver annullato quel passo di distanza quando mi sentivo persa o disorientata in mezzo al buio dopo Abu Dhabi e.. soprattutto per il dopo. Volevo ringraziarti, e ringraziare anche Marie, per avermi aperto le porte di casa vostra, per essermi stati affianco in maniera silenziosa ma comunque presenti, per aver parlato con me e per avermi fatto sentire a casa.", si morde le labbra quando la voce le si strozza in gola, respira di nuovo per poi continuare, "Volevo renderti partecipe di tutto quello che sta succedendo su queste piste. Volevo che, a casa tua, una parte di te fosse presente in pista con me." Sbatte un paio di volte le palpebre e poi guarda il casco, passa un dito sul suo nome percorrendolo tutto, "Non lo prendo in mano perché ho paura di farlo cadere. Stéphanie... mein Splitter.", le passa il braccio sulle spalle e l'abbraccia. La tiene stretta per un tempo che a Stéphanie sembra infinito, rimane in silenzio per qualche secondo, "Sarò sempre dall'altro lato del team radio, tutte le volte che vorrai.", si stacca da lei e prende il casco in mano. "Fa impressione per quanto è identico. Anche la scritta è... perfetta.", afferma rigirandoselo tra le mani. "Ci credo. L'ha mandato indietro almeno un paio di volte.", interviene Adam entrando nella stanza facendolo ridere, "Quando mi hai detto che era peggio degli incubi che hai avuto... non dirlo mai più. Mi hai spaventato Stéphanie.", si alza in piedi, le lascia un bacio tra i capelli e la inchioda con lo sguardo, "Non devi avere paura di me o della mia reazione. Forse, più di quella che ci sarà qui fuori, ma te la sei sempre cavata con i giornalisti, no?" – "Sono l'ultimo dei miei pensieri. Non mi importa di cosa pensano loro, a me importa di quello che pensi tu e Marie, non è un problema per lei vero? Questo casco non.." - "Non preoccuparti, sarà felice, e sono sicuro che lo vorrà a casa" Si alza in piedi anche Stéphanie e lo abbraccia "Posso usarlo in gara? Sicuro? Altrimenti uso il mio, quello solito" - "Hai poco tempo per decidere Stéph, ero venuto per chiamarti" Adam appoggia il suo solito casco sul tavolo e la guarda, Helmut guarda un'ultima volta il casco e sorride "Io ora vado di là a calmare Christian. Questo lo porto a Marcus così finisce di sistemarlo, ok?", ribatte Helmut uscendo dalla stanza con il casco sottobraccio.
"Secondo te l'ha presa davvero bene?", chiede titubante rivolgendosi a Adam che sorride e annuisce, "Non ti ha dato questa impressione?" – "Non lo so." Max entra nella stanza e la guarda "Allora?" - "Non lo so!" Lui ruota gli occhi al cielo e la raggiunge "Schatje, era senza parole. Non è facile lasciare senza parole Helmut Marko, eppure tu lo hai fatto. Come lo fai da due anni ormai.", l'ultima frase la dice ridendo per poi avvicinarsi e baciarla velocemente. "come fai a.." - "Ero in corridoio.. e poi é uscito con la faccia fiera mentre si riguardava il casco tra le mani, non mi ha neanche detto niente!" Lo guarda un po' spaesata "Hai origliato!" Lui sorride "Forse" - "Quindi ora a te non servono più i caschi. Posso portarli via?", chiede Adam, e sorride vedendola annuire seppur incerta "Ma magari.." Adam sospira "Porto via il casco, non ti serve" Marcus entra nella stanza solo con la testa e lo guarda "Dobbiamo andare" annuisce e si alza in piedi, lascia qualche carezza tra le orecchie di Golia e dopo aver recuperato la borraccia e il cellulare esce dalla stanza per poi rientrarci e guardare Max "Vieni qui" le toglie la collana e gli anelli e poi la bacia "Ci vediamo in pista" - "Ti amo" - "Ti amo anche io"
Arriva nel garage dove non trova già più la sua monoposto e si avvicina a Simon baciandogli una guancia, "Sei pronta?" – "Ora sì, tu?", chiede prendendo il casco che Helmut ha lasciato sul bancone vicino a Simon, "È davvero meraviglioso Stéph.", si lascia scappare sorridendole.
Stéphanie se lo stringe tra le braccia e lo ringrazia, "Andiamo?", interviene Marcus sistemandosi il borsone sulla spalla. Escono dal garage camminando fianco a fianco in silenzio lungo la pit lane, "Quanti gradi ci sono oggi? Non si respira.", afferma Stéphanie sistemandosi gli occhiali da sole sul naso, "Troppi. Idratati tanto durante la gara, non dimenticartelo. Ti senti meglio?", chiede Marcus poggiando la borsa sul muretto seguito a ruota da Stéphanie che poggia il casco. "Molto meglio.", dà le spalle alla monoposto ferma il prima fila e si posiziona davanti a Marcus che tiene in alto le palline da tennis, le fa un occhiolino e le lascia cadere entrambe, Stéphanie le prende riportandole nelle sue mani. Lascia cadere la sinistra, la destra, di nuovo la sinistra, entrambe e infine la destra per poi battere i pugni con lei che, si infila le cuffie abbassandosi sui talloni. Marcus la copre con l'ombrello, prende la borraccia bevendo velocemente per poi sistemarsi le trecce. Tamburella le dita sulla tuta, muove la testa a tempo di musica e le toglie solo quando Marcus la richiama. Toglie le cuffie sostituendole con gli auricolari, si infila la balaclava e l'hans e quando Marcus le passa il casco respira profondamente prima di indossarlo.
"Sono 71 giri. Idratati per favore. Ricordatelo. E divertiti, ok?", le dice infine alzandole il pollice che, Stéphanie ricambia subito. Si infila nella monoposto, Calum le monta il volante e le sistema le cinture di sicurezza per poi alzarle i pollici Si abbassa la visiera sistemando meglio i piedi sui pedali e stringe il volante tra le mani.
"Radio check Stéphanie, radio check.", il team radio si apre ma non è Simon a parlare dall'altro lato. "Helmut?" – "Sì Stéphanie. Rilassati, divertiti e idratati." – "Te lo ha detto Marcus?", chiede interrompendolo per poi sentirlo ridere dall'altro lato, "Forse. Ti aspetto qui. Poi andiamo a mangiare di nuovo una Schnitzler e la torta di mele, ok?", Stéphanie annuisce ridendo per poi spostare lo sguardo verso la monoposto di Max al suo fianco che, le alza il pollice, torna a guardare davanti a sé stringendo il volante tra le mani e appena Simon si apre nel team radio abbassa la visiera.
"Giro di formazione tra cinque, quattro, tre, due, uno... via.", alza il piede dal freno e parte lungo il rettilineo di partenza, fa dei zig zag sull'asfalto per riscaldare le gomme e, una volta chiuso il giro si ferma sulla sua posizione in griglia. Tamburella le dita sul volante per poi sentire Simon aprirsi in radio "Stéph, semafori spenti tra cinque, quattro, tre, due, uno... via.", abbassa il piede sull'acceleratore allargandosi di poco, fa il primo rettilineo per poi allargarsi leggermente in curva e spingersi lungo il rettilineo. Butta un occhio sullo specchietto di sinistra dove vede Max poco distante, scala una marcia per non beccare il cordolo nella seconda curva per poi abbassare di nuovo il piede sull'acceleratore.
"Bandiera gialla Stéphanie. Bandiera gialla.", alza velocemente il piede per poi riabbassarlo quando Simon le dà il via della bandiera verde. 
"Cos'è successo?" – "Del traffico in curva 1, Gasly e Leclerc sono usciti fuori." – "Stanno bene?", chiede preoccupata continuando a spingere per mettere distanza da Max, "Sì, sta tranquilla. Ottima partenza comunque. Hai Max a un secondo. Ricordati, per favore, dei track limits.", la ragazza annuisce sorridendo divertita dal tono di voce dell'uomo per poi chiudere il team radio. Chiude il primo giro e sente già il calore farsi pesante addosso, la fronte già sudata e le goccioline di sudore che le scorrono lungo il collo. Si attacca alla cannula e ne beve un bel po' per poi chiuderla.
"Bel giro Stéph. Continua a spingere così.", la incita il suo ingegnere alla fine del settimo giro. "Ho caldo" Si attacca, di nuovo, alla cannula bevendo piccoli sorsi perché la gara è ancora lunga e sposta lo sguardo sullo specchietto per poi tornare a guardare davanti quando Simon la richiama. Rallenta in curva 1 ma si allarga troppo beccando il cordolo, smorza un'imprecazione tra i denti per poi spingersi nel rettilineo. "Parametri?" – "Per ora ottimi. Il cordolo non ha arrecato danni, continua così Stéphanie. Viola primo settore.", ingrana una marcia allungandosi nel rettilineo del secondo e alzare leggermente il piede quando verso la fine del terzo settore si ritrova in curva 9.
Inizia un nuovo giro lanciandosi, "Stéphanie, attenzione all'uscita della pit lane. Allargati un po' c'è del traffico nel rettilineo.", dopo la curva 1, si allarga come gli ha detto Simon, doppia una Ferrari e una delle Haas continuando a spingere il piede, "Max è a quattro secondi." – "Le gomme come vanno?" – "Per ora ottimo bilanciamento. A quello ci penso io, tranquilla." – "Ai tuoi ordini!", esclama ridendo per poi attaccarsi ancora alla cannula. Beve, la stringe tra i denti, la morde per poi lasciarla andare nel rettilineo del secondo settore, doppia un'altra Haas, una delle Alfa e anche una McLaren. Aggrotta le sopracciglia per poi continuare a lanciarsi.
"Ottimo giro veloce Stéphanie. Stai allungando su Max, continua così.", la incita l'ingegnere. "Ho caldo" Lo vede già seduto sulla sua sedia a battere il piede destro a terra. Inizia un nuovo giro, prende di poco il cordolo mantenendo però la monoposto nei limiti e continua a spingere, "Stéphanie, stringiti di più in curva. Rischi la bandiera nera." – "Va bene." – "Fai come in curva 9, ok?", annuisce. Prende la scia dell'Aston Martin davanti a lei che, si sposta quando iniziano a sventolare la bandiera blu.
"Al prossimo giro fermati ai box Stéph.", si spinge nel secondo settore, rallenta in prossimità delle curve stringendosi e alza leggermente il piede quando una delle Alpine fa un lungo. Rientra in pit lane e quando ne esce si ritrova in solitaria davanti.
"Questi nuvoloni? Ho caldo" – "Sta tranquilla, la pioggia dovrebbe arrivare per la fine della gara. Attenzione al secondo settore, c'è del traffico. Una delle Alpine e una Alpha Tauri.", alza leggermente il piede in curva e toglie una marcia quando si ritrova imbottigliata tra le due monoposto. A bordopista iniziano a sventolare la bandiera blu, le due monoposte si spostano lasciandola passare per poi lanciarsi di nuovo.
"Stéph, sono gli ultimi giri. Box, box. Hai caldo, lo sappiamo.", reprime un sorriso quando lo sente anticiparla ed entra in pit lane e quando esce fa dei zig zag riscaldando le gomme per poi lanciarsi quando passa la linea bianca. Si spinge nel rettilineo, si stringe in curva 1, si lancia nel rettilineo doppiando un'altra McLaren, alza il piede in curva 2 e lo riabbassa nel secondo rettilineo. Si attacca alla cannula bevendo. Le goccioline di sudore continuano ad impregnarle la balaclava mentre ne sente altre infilarsi oltre il colletto della tuta.
"Continua così Stéph.", la incita Simon. Ripete il giro, si allarga di poco in curva per non prendere una Haas, ingrana una marcia e continua a macinare chilometri, "Viola primo settore.", interviene Simon. "Il giro veloce di chi é? Riesco a battere il record della pista?" - "Sta tutto in te, se senti di riuscire a dare il massimo. Stai andando bene, Stéphanie." - "Simon! Ho caldo e dammi i numeri! Dammi i tempi dannazione!" - "Il giro record è di 1:05.619. Attenta ai cordoli."
Abbassa il piede prima di iniziare il secondo settore e prende la scia che involontariamente le sta lasciando la Mercedes davanti a lei, "Viola secondo settore." stringe il volante tra le mani, si morde le labbra e sente gli angoli degli occhi iniziare a pizzicare quando si stringe in curva 9, allargandosi un po' in curva 10 vedendo da lontano la bandiera a scacchi. I suoi meccanici sono già oltre la ringhiera a festeggiare, si porta alla destra passando sotto la bandiera a scacchi scoppiando a piangere.
"P1! P1! P1! P1 Stéph! Che gara Stéphanie! 1:05.000. Che gara!", urla Simon dall'altro lato del team radio e tra le voci in sottofondo riconosce anche quella di Marcus, "P2 Max, P3 Russell." – "Helmut? Helmut, hörst du mich? Dank für alles Helmut. Danke für das, was du für mich getan hast. Ich hoffe, ich habe dich heute glücklich gemacht." (Helmut? Helmut mi senti? Grazie di tutto Helmut. Grazie per quello che hai fatto per me. Spero di averti reso felice oggi.), chiude il team radio quando un altro nodo le si forma in gola senza poter continuare a parlare.
"Stéphanie, ich höre dich. Dank Ihnen Stéphanie. Wir erwarten Sie unter dem Podest. Ich bin so stolz auf dich." (Stéphanie, ti sento. Grazie a te Stéphanie. Ti aspettiamo sotto il podio. Sono così fiero di te.), conclude chiudendo velocemente il team radio. Stéphanie sorride mordendosi le labbra e quando il team radio si riapre si schiarisce la voce, "Simon?" – "Dimmi Stéphanie." – "Com'è che fa?", chiede alzandosi di poco la visiera asciugandosi gli occhi per poi riabbassarla "I woke up at the moment when the miracle occured, heard a song that made sense out of the world, everything I ever lost now has been reunited, the most beautiful song I ever heard" – "We can hear, we can hear, we can hear oooh.", entra in pit lane fermandosi davanti al cartonato con il numero 1, respira profondamente per poi togliere l'incastro e il volante e scendere velocemente dalla monoposto. Corre verso Helmut fermo in un angolo abbracciandolo, le dice che è stata bravissima e che quel casco finirà sulla mensola nel suo ufficio. Si stacca di poco per poi tornare ad abbracciarlo di nuovo. Quando scioglie l'abbraccio va verso i suoi meccanici che l'abbracciano per poi finire tra Marcus e Adam che, come sempre, la chiudono in un abbraccio stretto insieme. Si avvicina a Russell battendogli il pugno e si avvicina a Max che l'abbraccia.
Va a pesarsi seguita da Marcus che l'aiuta a togliere il casco e le passa un asciugamano e una borraccia "Hai bevuto durante la gara?" la ragazza annuisce "L'ho dosata per bene per tutta la gara, avevo paura di finirla prima del previsto." l'organizzatore le stampa il resoconto e si congratula con lei che torna da Helmut e abbraccia Marie appena lo affianca "Grazie di tutto Marie, ora però.. Andiamo?", chiede prendendolo per un braccio e avviandosi nella saletta, dove Max le passa un asciugamano e il cappellino. Chiamano prima George, poi Max che le fa un occhiolino prima di sparire lungo il tunnel e infine chiamano lei che, però, sale insieme a Helmut. Si sistema il cappellino e si morde le labbra quando parte l'inno belga. Dopo l'inno austriaco e lo passa a guardare Helmut canticchiarlo, le passano il premio che alza in aria, indica Marcus, Adam e anche Simon che li ha raggiunti e che alza il pollice verso di lei, poi torna a voltarsi verso Helmut. Alza di nuovo il premio e si porta una mano sul petto abbassando la testa. Passano il premio anche a Helmut, si morde le labbra quando un singhiozzo la scuote e poi guarda Max affianco a lei che le sorride. Poggiano tutti i premi a terra, prende la bottiglia, la imita anche Max e si avvicinano a Helmut iniziando a bagnarlo. Torna sul podio per la foto, dopo averla fatta anche con Max e George, ferma Helmut per un braccio "Insieme.", afferma mettendo il suo premio in mezzo che alzano insieme.
Scendono e Marie li guarda andando da Steph con un asciugamano "Venite a cena a casa nostra. Ti ho preparato la torta di mele. Vieni qui asciugati un po'" la ragazza sorride e si lascia asciugare dalla donna che passa anche un asciugamano ad Helmut "Sei zuppo, Helmut! Come minimo ti ammalerai! E poi tocca a me badare a te!" lo rimprovera "Devi lamentarti anche oggi?" borbotta Helmut alzando gli occhi al cielo, Marie scoppia a ridere e si sporge baciandogli la guancia "Stai diventato proprio un vecchio brontolone, Helmut. Quando siete pronti andiamo a casa, ci sono anche le ragazze. Max, vieni qui! Fatti abbracciare anche tu, sei stato bravissimo!" la donna allunga il braccio verso il ragazzo appena li affianca e lo bacia sulle guance "Dove hai lasciato il mio casco?" Helmut la guarda in cerca di una risposta "Lo hanno le ragazze! Ora andiamo! Andate a cambiarvi o prenderete freddo!" - "Ma fa caldo! E poi Helmut è giovane dentro." dice Stéphanie ridendo "Sentito? Sono giovane." - "Ne riparliamo domani, Helmut. E poi Stéphanie ha un unico difetto! Non essere lucida quando si parla di te." Stéphanie ride per poi baciargli di nuovo entrambi sulle guance "Ci vediamo qui tra una mezz'oretta, va bene?"

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