GIUGNO 2021 II

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Canada - Montreal

"È l'ultimo circuito cittadino per questa stagione, vero?", Simon annuisce sorridendo per poi aprire la mappatura del circuito sul computer. Stéph si attacca alla cannula per poi sedersi alla scrivania della sua stanza all'interno del paddock con la tuta già legata sui fianchi. "Questo è l'ultimo, ed è anche quello meno impegnativo. L'unica cosa: l'entrata per la pit lane e l'uscita sono molto più lunghe ed escono direttamente nella curva, lì devi stare attenta ma ti comunicherò dal team radio se ci sono monoposto in transito o del traffico. La partenza è stretta quindi difficilmente riuscirai a sorpassare, nel rettilineo però è molto più facile. Te li segnalo, in caso, con il piano B. Tutto chiaro?", chiede posando lo sguardo sulla ragazza che annuisce per poi abbassarsi e passare le mani tra il pelo morbido di Golia. "Scusate, posso?", Marcus entra con la testa oltre la porta e i due annuiscono. "Dobbiamo andare Stéph. Dobbiamo fare qualche esercizio in più per la spalla e vedere se applicare i cerotti o meno.", Simon le batte il pugno ed esce. "Come mai hai bussato? Non lo fai mai." – "Perché ho visto Max nella sua.", Stephanie lo guarda storto per poi scuotere la testa divertita. Esce dal paddock con il ragazzo e si avviano verso la pista, posa le cuffie e la borraccia sul muretto. Marcus prende le palline e si posiziona davanti a Stephanie, lascia cadere di botto entrambe e la ragazza le afferra facendo una smorfia. "Hai ancora dolore." – "Poco. Non come l'altra però." – "Mettiamo lo stesso i cerotti.", tornano nel paddock, si toglie la maglietta termica sistemandole i cerotti, Max entra velocemente nella stanza e fissa la macchia violacea sulla pelle di Stéph "Due minuti, per piacere" Marcus sbuffa ma esce lasciandoli soli, Stéph si sistema la maglia e si gira velocemente verso Max "Dopo questa gara torni a casa o vieni a casa con me?" Le porta una ciocca dietro l'orecchio e la attira al suo corpo baciandola "Cosa vuoi fare?" - "Non ho pensato a niente, volevo solo sapere cos'avevi intenzione di fare tu" Max si stringe nelle spalle e Stéph sospira quando sente bussare "Dobbiamo andare" Max annuisce e le lascia un altro bacio prima di guardarla uscire dalla stanza per poi seguirla anche lui poco dopo in pista. "Possiamo ricominciare?", chiede Marcus mentre Stéphanie si posiziona di fronte a lui. Marcus lascia cadere la pallina dalla mano destra, poi la sinistra, entrambe, la destra e la sinistra. Marcus se le infila in tasca e le passa le cuffie e la borraccia. Stéphanie, come sempre, lancia un ultimo sguardo alla sua monoposto e si piega sulle ginocchia avviando la solita playlist, chiude gli occhi e Marcus la copre con l'ombrello per impedire al sole di prenderla in pieno. Le passa anche un asciugamano e le ripassa gli occhiali da sole. "Stéph, devi andare.", la ragazza annuisce. Si sistema gli auricolari e le trecce per poi infilarsi la balaclava e l'hans e afferrare il casco. Batte i pugni con il ragazzo e si infila nella monoposto. Il meccanico le sistema le cinture e il volante e le alza il pollice in su sorridendole. "Radio check." – "Fa caldo. Quasi quasi mi butto nel lago che c'è qui.", Simon scoppia a ridere e le dice di concentrarsi e di idratarsi tanto durante la gara. "Certo papà.", lo prende in giro mentre sistema i piedi sui pedali. Si guarda intorno e posa gli occhi sulla monoposto rossa di Leclerc accanto alla sua, abbassa la visiera e muove di poco il volante. "Giro di formazione tra cinque, quattro, tre, due, uno... via.", alza il piede dal freno e si accoda alla monoposto di Daniel, muove il volante facendo zig zag sulla pista per riscaldare le gomme e si ferma sulla sua postazione. "Semaforo spento tra cinque, quattro, tre, due, uno... via.", abbassa il piede sull'acceleratore, Leclerc l'affianca subito nel rettilineo andando ruota a ruota, si stringe per fare la curva ma nello stesso momento Leclerc invece si allarga. Finisce sul cordolo, muove il volante per mantenere la monoposto in pista ma la Ferrari del monegasco la spinge oltre il prato sbattendo contro il guardrail, fa uno scatto con il collo e si lascia andare ad un urlo quando sente il dolore irradiarsi dal collo fino alla spalla. "Cazzo! Cazzo! Cazzo!", urla sbattendo i pugni sul volante. "Stéph? Stéph mi senti?" – "Sì, Simon.", toglie l'incastro lanciandolo a terra mentre dalla monoposto esce del fumo. "Esci subito, c'è un principio di incendio.", Stéphanie stacca le cuffie, smonta il volante e le cinture uscendo dalla monoposto. Si avvia verso la Ferrari, anche lei a muro, dove Leclerc sta facendo la stessa cosa. "Porca puttana Charles! Ma che cazzo combini?!", gli urla contro alzando la visiera per guardarlo negli occhi. "Scusami, mi dispiace. Non l'ho fatto di proposito, sono un cretino.", Stéphanie sbuffa, abbassa di nuovo la visiera e alza i pollici quando gli organizzatori si avvicinano con gli estintori e le chiedono come sta. Leclerc l'affianca, oltrepassano il circuito e tornano ai box "Che cazzo avete contro di me! Porca troia!" - "Stéph mi dispiace, davvero" Oltrepassa Charles che continua ad affiancarla ed entra nel suo box scrollandosi di dosso la mano di Charles che le aveva appena preso il polso ed evitando tutti i meccanici, compresi Simon, Adam e Marcus che l'aspettano vicino alla porta della saletta e si chiude dentro sbattendo la porta. Si toglie il casco lanciandolo sulla scrivania e si lascia andare ad un urlo frustrato per poi lasciarsi scivolare contro il muro raccogliendo le gambe e affondandoci la testa. "Bandiera gialla. Bandiera gialla Max.", Giampiero si apre nel team radio facendo alzare subito il piede dall'acceleratore al ragazzo. Si attacca alla cannula bevendo per poi riaprire il team radio. "Che succede?" – "Stéphanie e Leclerc a muro. La Safety entra al prossimo giro. Hai Bottas ad un secondo dietro di te e sei a due secondi da Russell." Max sgrana gli occhi e si attacca di nuovo alla cannula per poi continuare. "Cos'è successo? Sta.. Stanno bene?" – "Simile al tuo contatto con lui e sì, stanno bene." – "Magari l'ha scambiata per me.", ribatte ironico facendo ridere anche il suo ingegnere. Max muove il volante facendo zig zag sulla pista e accodandosi a Russell, guarda nello specchietto di sinistra vedendo Bottas poco distante da lui. La Safety Car entra in pista e per un attimo guarda le due monoposto a muro mentre Stéphanie e Charles escono dalla pista. Sospira pesantemente e si lamenta con il suo ingegnere per la Safety troppo lenta. "Al prossimo giro rientra, tranquillo. Stai attento al rettilineo e a Bottas dietro." – "Va bene.", si attacca alla cannula quando la Safety rientra nella pit lane, abbassa il piede sull'acceleratore andando subito ruota a ruota con Russell, lo alza quando l'inglese si allarga in curva e lo lascia andare avanti, per poi portarsi davanti a lui nel rientro. Si spinge nel rettilineo del secondo settore, tocca di poco il cordolo quando fa la curva ed è costretto ad andare dritto per un bloccaggio delle gomme. Smorza un vaffanculo tra i denti e continua a spingere il piede. "Continua così Max.", lo incita l'uomo dall'altro lato. "Bilanciamento? Sento qualche vibrazione." – "Hai le gomme quasi andate Max. Al prossimo giro rientri." – "Quanti giri mancano?", chiede rientrando nella pit lane. "Una ventina.", i meccanici fanno subito il cambio gomme ed esce affiancando una delle due McLaren, Max si allarga in curva per poi piazzarsi al centro della pista evitando alla McLaren di affiancarlo, si spinge e lo lascia di poco dietro. "Viola primo settore. Sei a due secondi da Russell e hai Daniel a uno e mezzo. Bottas si è ritirato. Quindici giri al termine. Come vanno le gomme?" – "Perfettamente." Abbassa il piede e prova a raggiungere l'inglese che continua a spingersi, la McLaren di Daniel lo affianca nel secondo settore ma Max si allarga di nuovo per lasciarlo dietro. "Viola secondo settore Max. Hai tutta la potenza che ti serve. Concentrazione e vai.", lo incita. Max si attacca alla cannula, sente le goccioline scorrergli lungo il collo per poi finire oltre il colletto della tuta provocandogli un leggero fastidio. Alza di poco il piede per non beccare il cordolo per poi spingersi nella curva del terzo settore. "Cinque giri al termine Max. Continua a spingerti. E idratati.", lo ammonisce. Daniel va a ruota a ruota con lui, si allargano entrambi nel primo settore per poi trovarsi affianco nel rientro, Max ingrana due marce e spinge il piede lasciandoselo alle spalle e si lancia per gli ultimi giri e magari, raggiungere anche la Mercedes di Russell. "Due giri Max. proviamo a prenderci anche il giro veloce.", va nel rettilineo, alza di poco il piede per non beccare il cordolo e a causa di un bloccaggio nella solita curva è costretto ad andare dritto. Vuole andare da Stéph, vuole vedere come sta, spera di non trovarla nelle stesse condizioni di Baku. "Viola primo settore. È l'ultimo giro, continua.", si spinge e vede poco distante la monoposto nera della Mercedes. Arriva poco dietro di lui e si spinge nel secondo settore, anche qui Giampiero gli annuncia il viola e gli dice di rimanere concentrato per gli ultimi giri. Alza il piede in curva, scala una marcia per poi ingranarla nel rettilineo, vede già in lontananza la bandiera a scacchi e la Mercedes passare la linea bianca. Tiene il piede abbassato sull'acceleratore e si porta dal lato destro della pista dove i suoi meccanici stanno esultando. "P2! P2! P2! Ottima gara Max! davvero, davvero, ottima gara! P2 e giro veloce.", Max si lascia andare ad un urlo liberatorio e lo ringrazia durante il giro di saluti ai tifosi. "Max, sono Christian. Davvero una gara fantastica! Continua così." – "Grazie Christian. Grazie a tutti e grazie a te Gian! Idratati anche tu.", il suo ingegnere scoppia a ridere per poi chiudere il team radio. Ferma la monoposto sotto il podio davanti al cartonato con il numero 2. Toglie l'incastro e il volante per poi scendere e salutare i suoi meccanici e anche Christian. Si guarda intorno alla ricerca di Stéphanie che ovviamente non vede e si lascia andare ad un sospiro. Daniel lo raggiunge lasciandogli qualche pacca sulla spalla, Bradley si avvicina e lo abbraccia e gli consegna le sue cose. Max si porta una mano davanti alla bocca e si avvicina all'orecchio del suo preparatore. "È andata via?", chiede preoccupato mentre l'uomo scuote la testa. "Si è chiusa nella sua stanzetta ed è rimasta lì per il resto della gara. Non fa entrare nessuno e non parla con nessuno.", il ragazzo annuisce e segue Daniel alla bilancia. Si pesa e lo segue nella saletta dove mandano i replay dell'incidente tra Stéph e Charles e della bandiera a scacchi. Si passa l'asciugamano sul viso e si attacca ad una bottiglietta mentre George gli fa i complimenti e gli passa il cappellino. "Complimenti anche a te, davvero. Bella gara.", gli dà una pacca sulla spalla e sorride. Daniel fa per dire qualcosa ma l'organizzatore lo richiama sul podio, poi è il suo turno e infine salgono sul podio George e Bono, il suo ingegnere. Batte il piede sul podio, vorrebbe solo che quella premiazione andasse velocemente per raggiungere Stéphanie prima che scappi dal paddock. Si guarda intorno durante gli inni e ringrazia l'uomo che gli passa il premio che alza in aria. Scende dalla pedana e lo alza verso i suoi meccanici. Torna al suo posto poggiandolo tra i piedi e tirare in aria la bottiglia di champagne dopo che anche Russell viene premiato.
Guarda Marcus e Adam poggiati al muro davanti alla porta chiusa della stanza di Stéph, si guarda attorno e si avvicina "Provaci tu, io ci rinuncio!" Adam alza le braccia al cielo e sospira allontanandosi mente Marcus gli stringe per pochi secondi la spalla "Auguri" bussa alla porta e guarda il corridoio vuoto "Schatje, open de deur" sente la chiave girare ed entra velocemente prendendola tra le braccia "Ti sei fatta male? Ti fa male ancora la spalla?" - "Mi spieghi perché tutti devono venirmi addosso? Otto gare, otto, e sempre qualcuno mi è venuto addosso. Sempre!" Max si siede sul divano con lei tra le braccia spostandole i capelli dal viso "Puoi prima dirmi che non ti sei fatta male?" Stéph appoggia la fronte sulla spalla di Max e sospira stringendosi a lui "Voglio tornarmene a casa tua. E no, non mi sono fatta male. Giuro" Max la fa distendere sul divano ed inizia a baciarla infilandole le mani sotto la maglia tecnica "Non puoi reagire così ogni volta però" - "Parli tu? Davvero? Tu incazzato, vediamo di stilare una lista, vuoi? Tutte le gare in Italia, a Baku Dan che ti prende in pieno, tu secondo a Silverstone.." Max sbuffa sfilandole la maglia "Finiscila" - "No, è divertente" - "Questo è divertente" Max le abbassa le coppe del reggiseno e le bacia i seni prima di iniziare a leccare e succhiare un capezzolo, Stéphanie gli passa le mani tra i capelli tentando di tirarlo verso di lei "Max non possiamo" - "Vieni a Montecarlo" punta gli occhi in quelli della ragazza e le lascia un bacio sullo sterno, Stéph annuisce portando il viso di Max sul suo e baciandolo. "Dobbiamo andare" Max annuisce sospirando mentre si alza da lei che si toglie il reggiseno e si infila una maglia di Versace, Max le prende il viso tra le mani e la guarda "È tutto ok? Va meglio?" Stéph annuisce e torna a baciarlo mentre gli inizia ad aprire la tuta "Schatje.." Stéph reprime un urlo frustrato prima di spostarsi la corpo del ragazzo "Vai a cambiarti. Ci vediamo in aereo"
"Tu cosa vuoi fare?" Stéph si morde le labbra guardando Adam mentre Marcus scuote la testa "Ti ho inviato una mail con gli esercizi da fare" - "Grazie" - "Ok, allora noi andiamo" annuisce mentre li guarda avviarsi verso il gate mente lei continua ad accarezzare il pelo di Golia che però si alza di scatto scendendo dalle sue gambe correndo verso Max "Ciao Golia" lo gratta tra le orecchie e sorride prendendolo in braccio e puntando gli occhi su Stéph "Andiamo?" La ragazza si alza recuperando lo zaino e la valigia che però Max le sfila dalle mani "Posso almeno tenere Golia?" - "Si". Salgono sull'aereo e Stéph sistema Golia su un sedile e lei si siede in quello davanti, mentre Max sistema le valigie. "Non c'è nessuno, posso sedermi qui con te o vado a sedermi da solo?" Stéph sospira guardando male ma allungando un braccio verso di lui che le stringe subito la mano sedendosi accanto a lei che appoggia la testa sulla sua spalla "Non è normale che mi venga l'ansia ogni volta che devo doppiare le Haas giusto?" - "Giusto" Max se la stringe di più al petto iniziando ad accarezzarle la pelle tra il pantaloncino corto e la maglietta leggera "Ma è così, sempre. Non riesco a capire come farmela passare" - "Ci saranno sempre dei contatti in pista.." - "Lo so. Ma non mi si chiude la gola ogni volta che devo superare qualcuno o quando ho un contatto con chiunque altro, se non quando c'è di mezzo lui" Max sospira slacciando la cintura di Stéph ed anche la sua portandosela sulla gambe "Ha ammesso anche Helmut che sono troppi sempre con lui! Non è la mia mente il problema!" - "Mentre oggi, con Charles?" Stéph sbuffa accarezzandogli il collo "È un idiota, cazzo!" Max scoppia a ridere appoggiando le labbra sulla tempia della ragazza "Vedi che il problema non sono io ma lui?" - "Tu sei sempre il problema, Maxie" il ragazzo la guarda alzando un sopracciglio abbassandole un po' il pantaloncino ed infilandoci una mano dentro "Non sono mai il problema" Stéph si muove lasciandogli più spazio tirandosi sulle spalle la coperta che era appoggiata sul suo sedile, Max muove le dita contro il tessuto del perizoma e Stéph sospira pesantemente appoggiando la fronte su quella del ragazzo "Probabilmente sarà il viaggio in aereo più bello di sempre" - "Sei un cretino" Stéph gli sfila la maglia mentre lui sposta il tessuto bagnato del perizoma e infila due dita in lei mentre con il pollice continua a sfregarle il clitoride "Non scappare da me" Stéph punta gli occhi in quelli di Max mentre porta le sue labbra su quelle del ragazzo slacciandogli il pantaloncino ed infilando la mano oltre l'elastico dei boxer "Non sto scappando" - "Scappi ogni volta che succede qualcosa che non avevi programmato e tagli fuori tutti" La alza per sfilarle i pantaloncini e Stéph torna a sedersi su di lui nascondendo il viso nel suo collo mentre muove la mano sul membro eretto di Max che dal canto sua continua a muovere le dita dentro di lei "Torna qui, schatje. E vieni" Stéph chiude gli occhi avvicinandosi di più con il bacino verso quello di Max "Vieni, anche tu, con me" Max prende un respiro profondo e toglie le dita da lei ed entra con un movimento rude e veloce che fa urlare Stéph "Maxie.." - "Lo volevi, no?" Si guardano negli occhi per un momento e Stéph annuisce prima di tornare a baciarlo accompagnando i movimenti del ragazzo "Maxie, Maxie.." Max sorride sentendola chiamarlo sottovoce contro l'orecchio mentre viene.

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