GENNAIO 2022 VIII

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Principato di Monaco - Montecarlo

Stéphanie si rigira nel letto finendo, di nuovo, a fissare il soffitto. Nonostante le tende e le persiane quasi del tutto abbassate, la stanza è leggermente illuminata dalla luce esterna "Forse avrei dovuto preparare un discorso." afferma ben sapendo che anche Max è sveglio, soprattutto dopo il suo continuo rigirarsi nel letto "Vai li, ritiri il premio, ringrazi Helmut, Christian, la Redbull, me, e tutti quelli che ti sono stati accanto, fine discorso. Vieni qui" Max la tira a lui e le bacia la guancia arrivando poi alle labbra "Non riesci a dormire solo per questo o perché non sei più abituata al nostro letto?" la ragazza si rigira finendo tra le sue gambe e poggiando il mento sul suo petto "Questo letto è l'ottava meraviglia del mondo, non scherziamo! Ho rivisto le premiazioni di questi anni.. e non mi piacciono le mini interviste che fanno mentre ritiri il premio. Almeno non cadrò dai tacchi, visto che non li metterò." ribatte distratta mentre disegna dei cerchi immaginari sulla pelle nuda del ragazzo "Schatje, a te non piace nessuna intervista, in nessun momento" lei lo scimmiotta e si accoccola a lui "Golia vieni qui anche tu?" Lo guarda muoversi ai piedi del letto per poi raggiungerli "Vorrei che fosse tutto finito e che non dovessi tornare in Austria" - "Abbiamo fatto il più grosso, altre due settimane oltre a questa sono niente" Max sorride e le prende il viso tra le mani baciandola "Lo stai facendo, lo stiamo facendo per una buona causa schatje. E poi.. ora arriva anche il bello della fisioterapia! Comincerai a camminare, poi correre, massaggi. Ora sei in.. discesa." - "Ho già iniziato a camminare! Sei solo tu che mi porti in giro per casa in braccio!" - "Perché stanno lavorando!" Stéph alza gli occhi al cielo "Sì, certo." borbotta alzandosi dal suo petto e prendendo da terra la sua t shirt infilandosela "Dai no! Rimaniamo nudi a letto! Dove vuoi andare?" Max sbuffa e con un movimento del bacino la riporta a distendersi sul materasso facendola ridere "Arriva qui, a casa nostra, Donatella, e tu sei tranquillo! E casa nostra è.. È un cantiere!" il ragazzo la bacia sulle labbra per poi scendere lungo la mascella e il collo "In realtà mi preoccupa più tuo fratello ai fornelli che Donatella." continua a scendere sul suo collo alternando dei baci e guardandola in cerca di una reazione "C'è Bryan? C'è Bryan?" Stéph lo spinge via e con fatica scende dal letto "Merda! Vieni qui!" - "C'è Bryan! Perché non lo sapevo!" Prende le stampelle ed inizia a percorrere il corridoio con grandi slanci fino ad arrivare in cucina "Bryan! Donatella!" Stéph boccheggia, guardando Donatella seduta a tavola con Zack mentre Bryan e Olivia sono in cucina "Buongiorno Stéphanie!" esclama la donna alzandosi dalla sedia e avvicinandosi a lei baciandole le guance "Ti trovo bene e guardati! Sei senza tutore!" - "Io, si, ma.." si guarda attorno e vede altre due persone sedute al tavolo, tra cui Anna che aveva già conosciuto al fitting, Bryan ride guardandola "Io capisco che pensavi ci fossi solo io e ti ho vista in condizioni peggiori, ma solo con una maglietta di Max? Il mio fegato sta corrodendo assieme anche ai miei poveri occhi" Stéphanie alza gli occhi al cielo e si avvicina a lui "Beh, è Versace! Semmai ti stai rifacendo gli occhi. Quando sei arrivato? E come sei arrivato qui?" si ferma vicino a lui e gli bacia una guancia "In treno fino a Nizza, poi è venuto a prendermi tuo padre. Dove hai lasciato il piccolo lord?" Si gira e lo guarda avanzare verso di loro e appena arriva dietro di lei lascia le stampelle e si stringe a Bryan "Schatje! Il pavimento non dobbiamo rifarlo!" - "Finalmente torno al mio posto nelle priorità di mia sorella e ti scalzo dal primo posto assieme a Golia!" Donatella sorride e finisce il caffè appena torna al tavolo "Che fai già sveglia?" - "Maxie ha detto che eri in cucina! Ed ero preoccupata!" - "Mi sa che nella prima posizione delle priorità di schatje ci siamo ancora io e Golia, e tu vieni dopo la casa" Max sorride avvicinandosi a Donatella e dopo aver appoggiato le stampelle al muro la saluta assieme alle due sarte che erano al fitting a casa sua "Come stai?" - "Bene Max, sono arrivata un po' prima così possiamo andare con calma e.. Volevo farvi vedere delle cose per casa vostra!" - "Uh! Certo!" si riempie una tazza di caffè e va a sedersi con lei e Zack al tavolo "Avete mangiato qualcosa?" chiede a Donatella e alle due sarte "Sì, tranquillo. Bryan ci ha portato dei pancakes prima." - "E siete tutti vivi?" chiede Max stupito "Ehi fenomeno, non li ho preparati io! Ho assistito fedelmente Olivia durante la preparazione e dispensato pancakes per tutta la stanza." Stéph si avvicina al padre e si siede in braccio a lui sotto gli occhi di tutti mentre in silenzio fa i passi che la dividono da lui "Deve vedere anche papà, perché farà lui. Giusto?" Zack sorride e le bacia la guancia "Giusto, ma deve piacere a voi due" - "Come se Max avesse un'opinione, e non lasciasse decidere tutto alla sua schatje" - "Non chiamarmi schatje!" - "Non chiamarla schatje!" Bryan alza gli occhi al cielo e avvicina il piatto con i pancake a Stéph "Mi date sui nervi" lascia sul tavolo anche il suo piatto di pancakes e si siede di fronte a loro "Sai che andresti bene come modello Bryan?" li interrompe Donatella "No, no! Deve studiare e meno ragazze ha intorno meglio è" la donna scoppia a ridere "Tua sorella sembra leggermente gelosa." - "No, scherzi?! Cosa te lo fa pensare?" le dà corda il ragazzo mentre Donatella continua a ridere divertita "Sei entrato a Delft! Non farai nessuna foto, hai già il profilo pubblico e posti sempre foto a petto nudo! Non farai proprio niente!" - "Dovrei bloccarti, sai? Sai troppe cose sul mio profilo." - "Non azzardarti nemmeno. O inizi a sognarti qualsiasi entrata a qualsiasi gran premio e finisci come il resto del mondo a pagarsi il biglietto per il prato e a fare la fila per entrare" lo fulmina sua sorella "Beh, la faccio già per la MotoGP, anche se Daniel ha detto che intercederà per me." - "Daniel è un uomo morto" - "Oh andiamo! Perché? Se posso saltare la fila e vedere più gare, perché dovrei rifiutare? Sei un'ipocrita sai Stéph?" - "E tu uno stronzo!" - "Ragazzi, calmatevi." interviene Olivia avvicinandosi al tavolo. Lascia una caraffa di caffè al centro del tavolo e sistema un piatto con delle gallette con sopra la marmellata tra lei e Max "Max mangia, e Donatella, mi dispiace, ma assieme loro due sono sempre così" - "Olivia!" - "Andiamo Olivia! È colpa sua!" Bryan borbotta sottovoce in olandese e scuote la testa fulminandola "Nessun problema, anche i miei figli fanno così. Lo hanno sempre fatto, in realtà. Nulla di nuovo o sconvolgente." la rassicura "Comunque se vuoi mandarmi qualcosa ti lascio il mio indirizzo perché se mandi qui qualcosa per me non mi arriverà mai" Stéph lo scimmiotta e poi sbuffa prendendo un pezzo di pancake "Stupido" - "Piccola.. sotterra l'ascia vediamo cos'ha da farci vedere Donatella" annuisce e torna a fulminare suo fratello quando lo sente borbottare uno 'stronza' in olandese.
"Come ti dicevo l'altra volta e come stavo raccontando a tuo padre, sono riuscita a trovare delle mattonelle maioliche per la cucina esterna che volevi fare. Ho fatto qualche telefonata e chi aveva fornito le mattonelle a Gianni per poi creare la fantasia dei foulard, lavora ancora e mi ha mandato qualche modello." spiega mentre sblocca l'iPad "Stai facendo forse troppo per me, Donatella, ora anche per la casa in Toscana.." la donna sorride "In realtà mi sto solo divertendo! E prima stavo facendo vedere a tuo padre le carte da parati!" - "Secondo me, alcune potrebbero stare bene anche qui" - "Zack attento! Tra poco Donatella ti ruberà il progetto." scherza Bryan "O potrebbero coalizzarsi, in quel caso farebbero paura." interviene Max "O potrebbe provare ad entrare in un nuovo mondo.." afferma Zack trovandosi davanti gli occhi curiosi di tutti "Beh, a Milano si organizza il Salone del Mobile, non hai mai pensato di.. provare altro che possa comunque tenere la moda al suo interno? Ovviamente visto in modo diverso." Stéph guarda il padre stranita "Io non vi seguo e non so a cosa dare la colpa, se al fatto di non aver dormito o perché non ci sto capendo niente" Donatella sorride e le prende la mano stringendgliela "Comunque Zack potremmo sentirci e valutare anche una collaborazione, anche nella scorsa chiamata che abbiamo fatto.. Si vorrei capire se riusciamo a fare qualcosa!" - "Con piacere!" Stéph li guarda "Voi due vi state sentendo?" - "Si! Infatti, voglio farti vedere la fantasia per la carta da parati, ne avevamo già qualcuna ma.. per questa casa non vanno bene e quindi.." Donatella apre una schermata e le fa vedere i disegni. La prima è una carta da parati sulla tonalità del bianco sporco con dei disegni che richiamano un ambiente tropicale per via delle foglie"Questo è un richiamo al Jungle dress, quello di Jennifer.. inizialmente volevo farla solo dello stesso colore della fantasia dell'abito ma devo dire che quello grigio, bianco gli dà quasi un tocco nuovo." comincia Donatella "Che ne pensi Stéphanie?" - "Mi piace ma solo se la mettiamo su una parete dove la luce riflette, altrimenti il disegno non si vede" va avanti e si sofferma su una fantasia totalmente diversa dalla prima con una fantasia di fiori e foglie in argento con le rifiniture sottoli bianche su uno sfondo anch'esso argentato "Questo richiama la stampa della collezione del 1991, fiori e foglie baroque. Dal vivo sembra quasi velluto. Vorremmo provare anche altri tipi di colore, comunque" - "Non volevi fare la parete della testata del letto blu, se Donatella la fa blu, potremmo metterla lì" Max si sporge e le bacia la guancia prima di alzarsi dalla sedia per aprire la portafinestra e lasciare uscire Golia in terrazza "Se a te piace, proviamo qualche tonalità di blu e te le giro o le mando a tuo padre." annuisce ringraziandola e passa alla successiva, Stéphanie osserva gli elementi architettonici in oro, grigio e argento e chiusi con delle piccole meduse e allarga leggermente i motivi "Mmm questi.. sono uguali a quelli della ringhiera a Casa Versace!" esclama ricordandosi degli intrecci in ferro battuto delle scalinate interne "Esattamente!" concorda la donna "Potete fare.. voi? Voglio andare in palestra" Max la guarda incerto "Schatje.." - "Solo un po' di tapis roulant, ti prego" Max sospira e la guarda "Ok, andiamo, ma a velocità minima, e sentiamo anche Bradley" - "Vado io, mi sta venendo l'ansia a sentir parlare di arredamento." Bryan si alza e si porta dietro il piatto con i pancakes seguendo sua sorella fino alla stanza che Max nel tempo ha fatto diventare una piccola palestra a tutti gli effetti. Stéphanie sale sul tapis roulant e Bryan le imposta la velocità e il minutaggio per poi sedersi di fronte a lei continuando a mangiare "Ma ti sembra normale? Io sudo e tu mangi?" borbotta la ragazza "Perché dimmi.. vorresti lasciare questi pancakes che sono la fine del mondo di là? Sono multitasking! Posso guardarti mentre fai la tua terapia, mangiare, farti parlare, continuare ad insultarti e litigare, farmi venire l'ansia sentendo parlare di case e anche chiederti cosa c'è che non va." - "Andrò al cazzo di Gala con le stampelle, mi faranno delle domande e dovrò dire qualcosa, e le domande verteranno sull'incidente, e io no ho dormito e.." Stéph tira su con il naso e si sfrega gli occhi per eliminare le lacrime "Ehi, calma.. una cosa alla volta." comincia il ragazzo avvicinandosi al tapis roulant con la sedia "Le stampelle sono stampelle, ti daranno maggiore sicurezza per un certo verso e in quel momento hai bisogno anche di quella, la stabilità. I tuoi tifosi ti vogliono vedere ritirare quel premio perché te lo sei guadagnato in pista, l'hai sudato. Non importa se ci vai con le stampelle, una macchinina telecomandata dal tuo fidanzato o se scenderanno quei quattro gradini per aiutarti a salire. E a te dovrebbe interessarti più di loro che di quelli che ti danno contro, ma a volte sembra che tu non riesca neanche a vederli." - "Perchè non ci sono, Bryan! C'è sempre stato solo schifo attorno a me, e in tanti si sono ripuliti solo la coscienza mandando un messaggio di buona guarigione" - "Stéphanie in Belgio hanno preso d'assalto un intero settore per te! Hanno spodestato gli Orange per te e Abu Dhabi era solo un pensiero lontano." scuote la testa quando capisce che sua sorella è ferma sulla sua idea e si lascia andare ad un sospiro "L'altro punto: l'intervista. Sai perché non si parlerà minimamente del tuo incidente?" - "Sentiamo la stronzata che ti uscirà ora, oltre ovviamente a quelle appena dette, e tanto per sicurezza, sicuro di non essere daltonico e di non aver scambiato l'arancione con il rosso?" - "L'unica stronza sei tu che non mi ascolti! L'hai vista anche tu la tribuna con i colori rossi! E non ti chiederanno nulla per due motivi. Il primo: ricevi un premio per il mondiale che hai vinto e non per il tuo incidente. Ho visto qualche premiazione e ti chiederanno sì e no le solite cose, la gara più bella, il podio che ti è piaciuto di più, il momento in cui hai cominciato a credere alla tua vittoria, chi ti ha trasmesso questa passione, un momento un po' difficile e dirai Le Castellet o Montreal quando la tua monoposto si è rifiutata di finire le gare. Poi ovviamente ringrazierai il tuo fantastico e meraviglioso fratello perché senza di lui non saresti così meravigliosamente straordinaria. E secondo motivo: Helmut taglierebbe teste se solo ti chiedessero qualcosa. Sono interviste quasi sempre concordate, fatte da ex piloti o dirigenti." Stéphanie ferma il tapis roulant e si stringe alla struttura scoppiando a piangere "Merda Stéph!" si alza dalla sedia e la tiene in piedi "Va tutto bene, ehi, che c'è?" - "Non voglio andare, Bryan, non voglio andarci, ti prego" Bryan si lascia andare ad un sospiro e si siede a terra e l'aiuta a fare lo stesso facendole poggiare la testa sulle sue gambe e accarezzandole i capelli "Io non posso dirti cosa fare, ma.. non pensi che la tua assenza faccia molto più rumore della tua presenza?" - "Non riesco a stare in piedi, non reggo più nulla Bryan, è meglio non andare se il risultato è distendersi a terra e piangere" - "Dovresti cominciare a fare yoga, sai? Io l'ho iniziato qualche settimana fa e mi sento molto meglio. Potremmo farlo insieme." le propone "E non cadrai Stéph, proprio grazie a quelle stampelle che tanto vorresti buttare dalla finestra. E ti aspetto fuori dal casinò, con Golia, con una pizza enorme! Minimo vi faranno mangiare tartine e uscirai da lì con una fame enorme e ci sfondiamo di pizza senza dirlo a nessuno. Ovviamente faremo firmare un contratto di riservatezza a tutti quelli che ci circondano" Stéph sorride e si trascina su di lui stringendolo in un abbraccio "Bryan.." - "Zitta, piuttosto, alziamoci e tu finisci questa cosa con il tapis roulant" - "Perché hai cominciato a fare yoga?" chiede tornando sul tapis e impostandolo da sola mentre lui torna ai suoi pancakes "Perché è meno impegnativo rispetto ad uscire di casa e correre per ore, o farsi schiacciare dai pensieri com'è appena successo a te ora, è molto rilassante." lei sospira continuando a camminare, alza un po' la velocità e Bryan torna ad abbassarla "Niente cazzate, Stéph" sbuffa "Sei una spia sotto copertura." - "No, sono tuo fratello e voglio che tu faccia le cose per bene. Sei una testona! Hai sentito l'episodio del podcast di Marcus? È stato carino." - "Ho sentito qualcosa, si" Bryan sorride appoggiandosi al macchinario "Sai cosa facciamo ora? Mentre tu ti alleni io inizierò a leggerti tutti i commenti dei tuoi supporter, perchè, anche se tu non li vedi, ci sono, e sono tanti, Stéph" alza un sopracciglio divertita e alla fine annuisce perché con Bryan è sempre una battaglia persa in partenza "Non ci stai provando, vero? Ti taglio le dita Bryan." - "Voglio metterti davanti la realtà dei fatti, Stéph, Oliver e Paul non sono riusciti a prendere dal sito della Red Bull un tuo cappellino o una tua maglia perchè era sempre finita!" - "Non.. in realtà non ho idea di cosa succeda su quel sito, non ho mai chiesto." pensa ad alta voce "Ecco, dovresti cominciare a chiedere di più. Cosa vuoi che ti legga? Tweet su stasera? Tweet generici? Commenti alle tue foto pre Abu Dhabi quindi zero compassione?" - "Bryan.." Stéph chiude gli occhi sospirando "No" - "Invece sì, e scelgo io"

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