MARZO 2021 III

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Regno Unito - Londra

Entra nella hall dell'hotel che Max ha prenotato con Golia che le cammina affianco, si avvicina al bancone della reception e sorride all'uomo stempiato che ha davanti a lei "Buongiorno, dovrebbe esserci una camera prenotata a nome, Verstappen suppongo" la guarda con un sopracciglio alzato e sospira portando già la mano sul telefono ed avviando la chiamata con Max "Non mi risulta nulla" sospira guardando l'uomo "Ehi, puoi chiamare in reception così posso togliermi di dosso l'odore che c'era in aereo?" Max mette giù subito e pochi secondi dopo il telefono sul tavolo squilla e l'uomo incerto prende la cornetta e risponde meccanicamente con qualche si per poi chiudere la chiamata e tornare a guardarla "Mi scusi, ma sa.." - "Non importa, devo lasciarle i documenti, giusto?" Annuisce e li recupera dalla borsa, l'uomo fa alcune fotocopie e dopo glieli allunga nuovamente assieme ad una chiave elettronica "È nella Celestine suite" la ragazza annuisce afferrando la valigia ed andando velocemente verso l'ascensore. Guarda rapidamente il ragazzo al suo interno che le chiede in che stanza deve andare e preme sul tastierino il numero tre mentre lei prende in braccio Golia e gli gratta il collo. Prende un respiro profondo prima di far scattare la serratura ed apre la porta che Golia attraversa velocemente iniziando a correre ovunque, nella stanza invasa dalla luce "Ehi! Si, mi sei mancato anche tu, ma calmati!" Sorride sentendo Max e chiude la porta alle sue spalle iniziando a guardarsi attorno è enorme, marmo bianco, pavimenti in legno scuro, soffitti incassati, tutto così regale che la intimorisce, il parquet in legno marrone scuro posto a lisca di pesce si intona perfettamente con le pareti calde e il soffitto decorato con delle incisioni eleganti. Dall'ingresso si apre il corridoio che si divide in due ramificazioni che lasciano intravedere qualcosa. Al centro è posta una scrivania semplice color beige e da una poltrona marrone che richiama il colore del parquet e degli altri mobili e si intona ai colori dei fiori posti qua e là nella struttura. Affianco alla scrivania è posto un mobile sempre beige con un angolo bar. A sinistra si intravede una cabina armadio dove Max ha già sistemato i suoi vestiti e dove lei inizia a riporre anche i suoi. Continua a camminare verso la porta chiusa trascinandosi dietro la valigia ormai vuota, ed entra nel bagno in marmo bianco, sembra quasi freddo ma dove una vasca enorme fa da padrona, che si sta già riempiendo d'acqua, ci immerge una mano sedendosi sul bordo e guardando la porta finestra che divide il lavandino e un enorme specchio elegante incastrato nel muro, dai servizi, sistema il beauty sul piano in marmo dei lavandini e si guarda un attimo allo specchio, si toglie gli occhiali da sole e sospira guardando quegli occhi tanto strani, sospira frustrata e si toglie il reggiseno in pizzo lasciandolo accanto al lavandino e poi supera l'altra porta. Dal bagno, nella stessa ramificazione si arriva alla camera da letto piena di luce grazie alle finestre poste sulla destra che si affacciano su Regent Street. Tra le due finestre è posta la televisione, davanti ad un muro decorato mentre alla sua sinistra su un tavolino marrone è posto un vaso di vetro con delle orchidee e due poltroncine arancioni, mentre sulla destra, sotto la finestra un semi divanetto di velluto beige. Al centro della stanza, invece, è posto il letto matrimoniale, un king size semplice con dei comodini e delle luci da lettura. Fa la strada all'inverso e lascia la valigia accanto a quella di Max nella cabina armadio assieme alle scarpe che si toglie e alla giacca leggera e prosegue nel salottino. Anche qui sono poste due enormi finestre che lasciano filtrare la luce. Sulla destra è posto un tavolo di marmo bianco mentre sulla destra delle poltrone, dove su una è seduto Max con Golia che non la smette di leccargli il viso mentre lui tenta di sfuggire a quell'assalto "Ehi" rimane in piedi tra il divanetto e il tavolino elegante. Anche qui la tv è posta al centro del muro, e trasmette delle notizie sportive e su un mobile sono poggiate altre orchidee. Gli sorride "Vorrei baciarti, ma se lo facessi ora sarebbe come baciare Golia" sospira alzandosi dalla poltrona e lasciando Golia seduto su di essa e prendendo l'orlo della maglietta di lei gliela toglie "Allora andiamo a fare un bagno. Non arrivavi più, pensavo ti fossi persa" strofina i pollici sui capezzoli già nudi e le bacia la base del collo "Avrei potuto, data la grandezza di questa stanza" gli accarezza il collo e sospira "Ho visto che stavi già preparando il bagno" apre il bottone dei jeans e tira giù la zip "Si, tu devi toglierti di dosso l'odore dell'aereo e io la saliva di Golia" gli lascia un bacio sul pettorale e molla un urlo quando la carica in spalla "Com'è andato il volo?" Ride infilando le mani nei boxer del ragazzo e scoprendogli una parte del culo che morde "Stéphanie!" - "Oh andiamo! Almeno qui Golia non ha toccato!" La rimette a terra e la guarda sorridendo "Ti sei già tolta la lente?" - "Ho ottimizzato i tempi" si stringe nelle spalle e gli sfila i jeans ed i boxer prendendogli il pene parzialmente eretto in mano "A Golia sono mancato, a te?" - "Non tanto, sono riuscita finalmente a dormire senza avere la tua testa sulle mie tette" muove la mano lungo il suo pene e lui si abbassa a baciarle i seni "Sicura?" - "Sicurissima. Tu invece? Che chiamavi ogni giorno?" Allunga un braccio e chiude l'acqua, torna su di lei sfilandole la gonna che si ammucchia ai suoi piedi e poi le sfila anche il perizoma nero di pizzo "Chiamavo perché volevo vedere Golia" sorride scuotendo la testa mentre entrano in vasca uno davanti all'altro, imbeve la spugna d'acqua e gliela passa sulle braccia, sul collo e sulla parte di petto non coperta d'acqua, la lascia cadere sul fondo avvicinandosi di più a lui e scontrando le loro intimità "Stéphanie" gli accarezza il viso ed inizia a bagnargli i capelli prima di iniziare a baciarlo mentre continua a toccargli la pelle e a sfregarsi su di lui "Stéphanie, il preservativo" sospira buttando indietro la testa e la ragazza inizia a baciargli il collo "Spero per te che tu non abbia nessuna malattia venerea e che io non sia andata a farmi mettere la spirale per niente" - "Cazzo, no che non ho una malattia venerea! Sono pulito! Cazzo! Con tutti i controlli e gli esami che ci fanno!" Sorride prendendogli il pene tra le mani e sistemandolo sulla sua apertura prima di scivolarci sopra piano, si ferma un attimo e lo guarda sorridendo mentre riprende fiato, le mette un braccio sotto il sedere e con l'altra le stringe il fianco fiondandosi con la bocca contro i capezzoli mentre lei inizia a muoversi su di lui. Gli tira i capelli appoggiando la fronte sulla sua spalla ansimando, le lascia qualche bacio sul viso e la aiuta a muoversi sprofondando in lei sempre più veloce "Maxieee" le morde piano la spalla e si riversa completamente in lei con un fremito sussurra solo il suo nome all'orecchio. Continua a cullarla ancora immersi nell'acqua bollente "Penso sia il caso di entrare in doccia per lavarci" - "Finiremo di nuovo a fare sesso" si stringe a lui baciandogli il collo prima di alzarsi ed uscire dalla vasca ed andare in doccia dove viene raggiunta poco dopo dal ragazzo.
Sono ancora nudi quando il telefono di Stéphanie inizia a suonare, lo recupera e guarda lo schermo illuminarsi e il nome di Marcus comparire sullo schermo, raccoglie la maglia di Max da terra e se la infila "Ehi!" Fa uscire i capelli dalla maglia e prende Golia da terra che si sistema tra le sue gambe "Ma buongiorno! Avete scopato abbastanza? - Stéph alza un medio contro il ragazzo che inizia a ridere - Sicura di avere tutto nelle valigie che sono andato a recuperare da tua mamma?" - "Penso di si, ma hai chiamato solo per questo?" Segue con lo sguardo Max che recupera il telecomando ed accende la televisione sedendosi dall'altro lato del divano, sospira guardando lo schermo del cellulare "Ti ho chiamato per ricordarti che abbiamo fatto un patto. Devi allenarti, ora" sbuffa buttando indietro la testa e Max ridacchia prima di venire colpito dai piedi di lei "Ciao Max" tira la ragazza dai piedi e la fa cadere sul divano e inquadrandosi anche lui "Ciao, c'è la palestra, ora andiamo, giuro. Devo allenarmi anche io e Bradley ha già iniziato a mandarmi messaggi" - "Dovresti imparare anche tu, a mandare messaggi, non a chiamare!" Max si appoggia al suo petto continuando a guardare Marcus che sorride e Golia si distende sulla schiena del ragazzo "Ti lamenti sempre, assurdo. Comunque se ti scrivessi non mi risponderesti, se invece continuo a chiamarti ti prendo per sfinimento. Ed ora per quanto carini voi possiate essere, andate ad allenarvi. Adam e io arriviamo a Londra domenica per la cena" - "Tu con lui.." - "Si, devo stare zitto e scopare, ok. Addio, allenati o potrei chiamarti solo per vederti allenare" chiude la chiamata e sospira passando le dita tra i capelli di Max "Andiamo ad allenarci, prima che si coalizzino e ci chiamino sia Marcus che Bradley" sospira togliendo Golia dalla schiena di Max che si alza dal suo corpo e l'aiuta ad alzarsi per avviarsi verso la cabina armadio per indossare qualcosa di comodo per l'allenamento. "Dopo andiamo in piscina" - "Allora prendiamo già i costumi" li recupera dal cassetto dove li aveva messi e ne prende in mano due "Verde o giallo?" Max la guarda stranito e si avvicina a lei puntando gli occhi su cassetto "Verde?" - "Verde" si gira e gli lascia un bacio sulle labbra.
"Non so se ho fatto la scelta migliore per quanto riguarda il costume" sono soli nella piscina coperta, lui la guarda uscire dall'acqua mentre si sta già asciugando "Perché? Mi sta male?" La guarda fare una piroetta davanti a lui "No" sospira sedendosi sul lettino ed attirandola a lui per baciarle il ventre stringendole fermamente le natiche quasi totalmente lasciate scoperte dal perizoma del costume "Rassegnati, li ho tutti così, e dato che non c'è Adam che mi fa le foto che poi devo postare.." sospira sfregando il naso sul suo piercing "Devo?" - "Devi" gli alza il viso verso il suo e lo bacia, mettendosi a cavalcioni su di lui "Dai! Solo una! Forse un paio, ne devo pubblicare tre prima di Melbourne" gli accarezza il petto chinandosi su di lui per baciarlo, gli passa le mani tra i capelli e glieli tira facendogli buttare indietro la testa "Per piacere" gli sfiora le labbra con le sue prima di baciarlo, respira sconfitto annuendo "Ok, va bene" lo bacia un'altra volta sorridendogli dolcemente.
La stringe al suo petto slacciandole il costume sul collo, mentre lei continua a guardare le foto che le ha scattato Max. "Questa se non la pubblicassi.." la ragazza sorride ingrandendo la foto "E perché? È bella! È una di quelle che ti è riuscita meglio" - "Sei senza reggiseno!" Gli bacia la mascella e sorride "Me l'hai sfilato tu! Come stai facendo ora!" Esce dall'ascensore afferrandogli la mano e trascinandolo fuori gli sfila la chiave elettronica aprendo la porta e venendo accolti da Golia che inizia a saltare ai loro piedi. "Stress, sei uno stress!" Lo prende in braccio e si avvia verso bagno dove si toglie l'asciugamano e si guarda allo specchio "Cazzo, no" sbuffa e recupera il telefono togliendosi definitivamente il bikini "Che c'è?" - "Non ho addosso la lente! Non le pubblico" il ragazzo le prende il telefono dalle mani e guarda le foto che ormai sa a memoria e si siede sul bordo della vasca portandola con lui "Non capisco che problemi tu abbia con i tuoi occhi, comunque in questa hai io viso girato di lato" - "Non mi piace farmi vedere così" si indica con l'indice gli occhi e sospira guardando Golia disteso sul tappeto sotto ai lavandini "Non ti piacciono un sacco di cose" - "Neanche tu" il ragazzo scoppia a ridere baciandole la spalla mentre la guarda postare la foto.

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