DICEMBRE 2021 VIII

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Emirati Arabi Uniti - Abu Dhabi

"Ciao Stéphanie, buongiorno. Come ti senti oggi?" chiede il dottor Yang entrando nella stanza e prendendo subito la sua cartellina "Bene.. mi dimettete?" il medico alza lo sguardo sorridendo "Non ancora Stéphanie, ma oggi facciamo tutti i controlli. Probabilmente toglieremo la fasciatura alla testa e.." si avvicina sedendosi sul letto, prende la luce diagnostica dal taschino, l'accende e guarda l'occhio ".. e secondo me anche l'occhio si è sfiammato completamente. Lo vedremo nel dettaglio dopo, ma anche con la luce sembra del tutto pulito. Ora l'infermiera ti aiuta e cominciamo le visite, ok?" si gira quando la porta si riapre, saluta Max che poggia la colazione sul tavolino e si avvicina a Stéphanie prendendole la mano "Che succede?" chiede poi guardando il dottor Yang "Niente di grave Max, stavo dicendo a Stéphanie che oggi facciamo tutte le visite e che probabilmente toglierà la fasciatura e smetteremo con il collirio. Iniziamo con la visita oculistica, ma prima ti lascio fare colazione. Quando siete pronti, chiamate al campanello." - "Va bene." Max lo ringrazia e avvicina il vassoio a Stéph "Per lei signorina, oggi, muffin ai lamponi e cappuccino." dice scartandoli "Il tuo com'è?" chiede curiosa "Uguale al tuo, ho preso quelli con lo zucchero cristallizzato sopra." Le si avvicina e la bacia "Secondo te mi lascia rimettermi la lente?" Max la guarda stranito "Pensavo che.. pensavo non ne avessi più bisogno, sei stata senza finora" - "Non posso.. Con Luka, con Sophie, Vic e Tom.." Max annuisce e si allontana sedendosi sulla poltrona accanto al letto e inizia a scartare il muffin "Maxie.." tenta di spostarsi sul letto per avvicinarsi a lui "Ferma schatje, cristo" si alza e si siede accanto a lei e Golia si sposta verso di loro "Tu.." - "Pensavo solo che ti fossi abituata a stare senza lente e.." - "Ti piaceva essere l'unico" Max sorride appoggiando la sua fronte contro quella della ragazza "Mi piaceva essere l'unico ma dovrebbero vederti tutti nella tua totalità, schatje." Stéphanie fa una smorfia, prende il bicchiere di carta e beve qualche sorso "Non dico di farlo durante le gare perché sarebbe pericoloso ma, se ti senti di farlo davanti a chi ti fidi, fallo." - "Ma io non mi fido, tu.. Tu sei stato l'unico che dopo avermi visto non.. Non ha fatto commenti su quanto io sia strana" Max sospira chiudendo gli occhi "Stéph.." - "No, no! Non chiamarmi Stéph" - "Schatje, è la tua famiglia, non puoi dirmi che non ti fidi di loro" La ragazza chiude gli occhi e suona il campanello guardando fuori dalla finestra "Schatje.." - "No, tieni Golia, vado da sola" guarda la porta aprirsi e l'infermiera entrare "Avete bisogno?" - "Devo fare delle visite con il dottor Yang" - "Schatje.." scuote la testa premendo le sue labbra le une contro le altre "Aveva detto che doveva fare colazione" - "Non ho fame. Possiamo andare?" Prende Golia e lo bacia tra le orecchie allungandolo verso Max che lo prende mentre l'infermiera l'aiuta a sedersi sulla sedia a rotelle "Posso.." - "Nee" sospira guardandola uscire dalla stanza, si siede sulla poltrona e si prende la testa tra le mani, Golia inizia a mordergli la maglietta e sospira frustrato, prende il telefono tra le mani ed avvia la chiamata con Martine "Max, è tutto ok?" - "Sta bene, ma non so se è tutto ok. Dimmi perchè non vuole stare senza lente anche con voi" la donna sospira "Martine, ti prego, dimmelo" - "Bryan da piccolo le diceva che aveva gli occhi strani, ma era piccolo.. E una volta, una delle primissime volte in cui ha incontrato Jean, l'ha fatto anche lui, abbiamo litigato tanto e.. Per lei sono sempre stati un peso enorme. E quando è iniziata la scuola è andata sempre peggio, fin quando non voleva più tornarci se non le avessimo comprato delle lenti colorate" Si passa una mano sul viso e si guarda attorno nella stanza "Non si fida, lei.. Pensavo che dopo essere rimasta senza per tutto questo tempo.. Invece vuole tornare a metterla, e ora mi ha tagliato fuori" - "Non ti ha tagliato fuori Max, se avesse indossato gli occhiali anche con te o non avrebbe mai tolto la lente, ma ti ha incluso. Ti ha fatto entrare nel suo mondo, solo non è pronta ancora ad ammettere tutti, ecco." Scuote la testa e sospira "Martine, lei ora è da sola a fare le visite, mi ha tagliato fuori, perché in un certo senso mi sono impuntato sul rimanere anche con voi senza lente. Anche se non la obbligherei mai a farlo" - "Dalle il tempo di metabolizzare quello che gli hai detto. Sono sicura che quando tornerà dalle visite sarà lei stessa a dirti perché usa sempre la lente con noi." Sospira alzandosi dalla poltrona avvicinandosi alla finestra "Max, so che tu e Bryan vi piacete, ma allo stesso tempo vi punzecchiate.. Solo.. Era piccolo, non tirare fuori questo argomento con lui, non se lo ricorda nemmeno e tirarlo fuori vorrebbe farlo sentire uno schifo nei confronti di Stéph" - "Non lo farei mai Martine. Se c'è una cosa che ho sempre visto in modo totalmente trasparente nonostante siano sempre lì a punzecchiarsi, è il loro rapporto. Tirare fuori quella storia farebbe solo male ad entrambi, non litigherebbero mai ma si sentirebbero in colpa l'uno verso l'altro." risponde tranquillo "E Jean si sente ancora in colpa. Ne abbiamo tutti.. E rivangare il passato farà solo ancora più male" Max annuisce, si sposta andando verso la porta, e poi torna alla finestra "Dobbiamo guardare avanti e deve farlo anche lei.." dice tra sé e sé "Ma siamo entrambi bloccati su fronti diversi, lei con questa cosa della lente ed io con mio padre, da quando c'è lei non riesco ad avere una conversazione con lui senza perdere le staffe, non riesco a passare oltre al fatto che lui ne abbia parlato in quel modo.. Senza.." - "Max, pensi che io e Zack abbiamo sempre avuto un'opinione positiva su di te? I contatti in pista, e poi.. Ti abbiamo dato una chance, ti abbiamo conosciuto ed ora siamo qui al telefono. Eravamo prevenuti, perchè è nostra figlia, perchè sei aggressivo in pista ed avevamo paura che il tuo modo di fare lì lo portassi anche nella vita vera.." - "E questa idea vuoi dirmi che non è nata anche da quello che si legge in giro collegata a lui?" - "Max, non hai capito il punto. Gli hai detto cosa ti ha dato fastidio? Cosa deve evitare di dire o cosa deve evitare di fare, ora, che nella tua vita c'è Stéph? Sa quanto lei è importante per te? Perchè io e Zack ti abbiamo sì dato una possibilità, ma abbiamo anche capito quanto nostra figlia abbia bisogno di te, di quanto tu sia importante nella sua vita, ma l'abbiamo capito solo quando vi abbiamo visti con i nostri stessi occhi, perchè abbiamo sentito dalla sua voce quanto tu sia importante per lei" Max si morde le labbra nervoso, poi comincia a torturarle con le dita "Voi avete provato a darmi una possibilità quando lei ve lo ha chiesto, è questa la differenza. Non voglio parlare con lui adesso, forse succederà in futuro come potrebbe non succedere ma, ora, non me la sento. E vorrei che lo capissero tutti.." - "Va bene, Max, tranquillo" Max sorride sentendo la voce di Martine ammorbidirsi "Grazie Martine, davvero, per tutto. Non avrei mai immaginato di parlare così con la madre della mia fidanzata, ma sono davvero contento." - "Quando vuoi Max, siamo qui anche per te" l'olandese annuisce, poi guarda l'orologio "Credo che le visite di Stéph siano quasi finite.. ti faccio chiamare da lei o ti chiamo io, sempre se quando torna mi dice cosa le hanno detto.. Ti facciamo sapere in ogni caso." - "Max, ti terrà il muso al massimo per qualche ora, poi ti chiederà di portarla qui a Melbourne, o in generale di farla uscire dall'ospedale. Mi ha chiamato Olivia, lei e Zack hanno già sistemato tutto, io e Bradley arriviamo tra un'ora, vi serve qualcosa?" si guarda intorno nella stanza "Forse qualche bottiglia d'acqua, prima ero di fretta e non l'ho presa giù in caffetteria." - "Perfetto" si gira velocemente verso la porta quando la sente aprirsi "Ti chiamo dopo" - "Va bene!" chiude la telefonata, si infila il cellulare in tasca e le sorride per poi salutare di nuovo l'infermiera "Dobbiamo controllare solo la fasciatura in testa e abbiamo finito." gli spiega mentre sistema la flebo vicino al letto. Max annuisce avvicinandosi e aiutandola a sistemare Stéph a letto "Come sono andate le visite?" sospira quando la ragazza non gli risponde "Schatje.." fa una smorfia quando l'infermiera le toglie la fasciatura con ancora del disinfettante incrostato "Pensavo fossi andato via, Max.." il dottor Yang lo guarda mentre si avvicina alla ragazza che evita lo sguardo dell'uomo "Non sarei mai andato via." il dottore sorride annuendo mentre si infila i guanti e si siede affianco a Stéphanie "La ferita sta guarendo bene.. è molto vicina all'attaccatura dei capelli quindi non si noterà nemmeno. Ora disinfettiamo, togliamo la fasciatura e mettiamo solo il cerotto. Sono sicuro che per quando uscirai non avrai neanche quello." - "Quindi almeno uscire da questo ospedale mi lasciate?" il dottore sorride scuotendo la testa "Devi aspettare ancora un po' per rimetterti la lente, si è sfiammato abbastanza, vero, ma prima di farti mettere la lente a contatto e continuare ad irritarlo anche lievemente vorrei aspettare un po'" - "Quindi può sospendere il collirio?" chiede Max "Potrebbe ma preferisco che continui. La gamba procede bene e anche il braccio. Uscirai dall'ospedale con ancora i tutori e i gessi e, a proposito di questo, ho un amico che lavora al Royal Melbourne Hospital, puoi rivolgerti a lui per la rimozione o qualsiasi cosa. Andate li giusto?" Stéph fa schioccare la lingua sul palato e scuote la testa "Come se mi lasciaste uscire di qui" Il dottor Yang le sistema il cerotto nascondendo un sorriso divertito, si alza e si toglie i guanti buttandoli nel cestino "Fidati Stéphanie, uscirai. E sentirai anche la mancanza mia e di Mary!" dice riferendosi all'infermiera "Mai" scuote la testa e tenta di sistemarsi distesa sul letto "Aspetta.." - "No. Sono stanca di essere aiutata da chiunque, voglio arrangiarmi, fare da sola" - "Ecco, questo è lo spirito giusto Stéphanie. Ci vediamo domani ragazzi, per qualsiasi cosa sapete il numero sul telecomando." sorride ad entrambi per poi uscire insieme all'infermiera. "Voglio uscire da questo posto di merda, invece no. Devo rimanere qui in questo posto del cazzo" Max sospira avvicinandosi a lei "Schatje.. ci hanno detto che torneremo a casa per Natale e il dottor Yang dice che sta andando tutto come deve andare, torneremo a casa." - "Si, come no. Ci credete solo voi. Io ho smesso, di pure a Vic e Sophie che non serve che vadano a Melbourne, che tanto io non ci sarò. Sarò qui in questa stanza del cazzo a guardare fuori dalla finestra, come sempre" prende le coperte e se le tira addosso per coprirsi, Golia inizia ad abbaiare e Max lo appoggia al letto e lui va a sistemarsi contro il petto della ragazza sotto alle coperte "Non ci credi neanche tu, vero amore?" Gli lascia un bacio tra le orecchie e sospira "Anche lui ti sta dicendo che stai sbagliando. Uscirai da qui Stéph, ma devi avere pazienza.. lo fanno per te, fin quando la gamba e il braccio non migliorano un po', non ti fanno rischiare un viaggio simile." - "La pazienza io l'ho completamente esaurita. L'ha detto prima che se mai uscirò di qui avrò ancora addosso questo schifo, quindi io sono ancora qui solo perchè vi piace farmi perdere la testa, volete farmi impazzire qui dentro" tira su con il naso e chiude forte gli occhi "Schatje, non dire stronzate e non entrare in quest'ottica perchè non è questa la realtà delle cose, proprio per niente" - "Perchè non possiamo andare a Melbourne oggi? Perchè? Starò a casa ed andrò quando cazzo vogliono in ospedale per le visite, ma voglio il mio letto, voglio casa mia, non questo letto, non questa stanza" Stéph scoppia a piangere e il suo corpo viene mosso da singhiozzi, Max sospira e si avvicina al letto, si distende e poi la stringe "Schaje.." - "Stai zitto! Che non va bene proprio niente! Niente!" l'accarezza passando la mano tra i capelli "Schatje.. sono passati dieci giorni dall'incidente. Hai un sostegno che ti tiene su la gamba, una flebo, hai bisogno di una sedia a rotelle per muoverti e controlli a qualsiasi ora del giorno. Sono cose che non puoi gestire a casa nel tuo letto, per quanto casa sia sempre casa." - "Mi sta scoppiando la testa, sta esplodendo qui dentro, voglio andare a casa, una qualsiasi, basta che sia a casa, sto impazzendo e voi non mi aiutate, non fate niente per aiutarmi" - "Proprio perché vogliamo aiutarti sei qui! Una sola settimana manca, una sola." Stéph continua a piangere e si passa una mano sul viso asciugandosi le lacrime "No, tu non capisci. Qui non sto bene, qui non cambierà niente di niente, sto male. Qui sto peggio, qui non cambia niente. Non camminerò, non guiderò più, è tutto finito, tutto" Max le prende il viso tra le mani "Schatje, guardami. Guardami. Va tutto bene. Marcus ha già parlato con il dottor Cotorro e va tutto bene. Torneremo a camminare sulla spiaggia, a visitare città di nascosto lamentandoci poi in hotel delle gambe che fanno male, tornerai a guidare, torneremo a fare tutto." scuote la testa mordendosi le labbra "No, rimarrò qui per sempre, in questa camera, su questo letto, immobile" - "Schatje, amore, non rimarrai qui per sempre, non rimarremo qui per sempre e soprattutto non sarai immobile in questo letto" Stéphanie scuote la testa agitata continuando a piangere "Voglio tornare a casa." dice sottovoce "E mi fa male la testa." Max sospira e le bacia la testa "Chiudi gli occhi, schatje, andrà tutto bene, io rimango qui, con Golia, tu chiudi gli occhi che adesso ti passa, ok? Fidati di me" - "Non tornerà mai niente come prima, mai niente" poggia le labbra sulla tempia della ragazza baciandola, Stéphanie si stringe a lui tirando su con il naso "Portami a casa da papà, portami a casa, Maxie, voglio tornare a casa" - "Torneremo a casa amore, torneremo." dice continuando a baciarla e accarezzandole la guancia, sospira guardandola addormentarsi tra le sue braccia, continua ad accarezzarle il viso e a baciarla tra i capelli, Golia sbuca da sotto alle coperte fissandolo "Vuoi tornare a casa anche tu, eh?" Golia lo guarda per poi poggiare il muso su Stéph abbaiando.
"Max" il ragazzo le fa segno di rimanere in silenzio e lei annuisce "Scusa, non pensavo che.." - "Rimani qui un attimo, con lei? Devo andare a chiedere al dottor Yang se possiamo.." abbassa lo sguardo sulla ragazza e sospira iniziando a staccarsi piano da lei "Se possiamo anticipare l'uscita dall'ospedale.. lei sta andando fuori di testa per questa cosa.. E.." - "Vai Max.." Martine sorride e gli stringe la mano quando si avvicina a lei per uscire dalla stanza, lei si avvicina al letto e le bacia la fronte togliendole un paio di ciocche di capelli dal viso "Ciao piccolino." esclama quando vede Golia sbucare dalla coperta per poi passargli l'indice sul muso "Sei andato con Stéphanie a fare le visite? Sei stato bravo?" Golia abbaia per poi tornarsene sotto le coperte. Martine si rialza, poggia la borsa sul tavolo e dopo aver preso le due bottiglie le sistema nel frigo "Mamma?" - "Ciao, amore, sono qui" si avvicina al letto e si siede accanto a lei "Dov'è? Se ne è andato?" - "Max è uscito un attimo, adesso torna, non preoccuparti" - "No! È andato via! Io.. prima io.." toglie velocemente le coperte facendo spaventare Golia che si alza subito "Amore, Max è con il dottor Yang.. guarda lì! C'è il suo zaino, lo vedi sì?" le dice provando a calmarla indicando lo zaino blu sul tavolo "E lì c'è il suo paio di bermuda, esce mai senza quello zaino sulle spalle?" - "No" Martine le sorride e le accarezza il viso "Va tutto bene, piccola, ora torna, ha aspettato che io arrivassi prima di uscire, non ti lascia sola un attimo. Non se ne andrà mai, Stéph" - "Mamma, voglio andare a casa, lo so che non vuoi, ma ti prego, ti prego, portami via da qui" - "Ancora qualche giorno mon coeur, solo qualche giorno.. hai già visto la psicologa oggi?" chiede baciandole la guancia "No, dopo. Ma voglio andare a casa, faccio le sedute ma da casa" - "Vuoi continuare con lei? Ti è piaciuta allora." - "Non è male e ha detto che non mi aiuta cambiare più psicologi e che quindi è disposta a seguirmi anche da lontano." - "Sì, meglio continuare con lei allora." Martine la accarezza e guardano entrambe Golia che si scopre per andare ai piedi del letto ed alzarsi sulle zampe posteriori "Sta cercando Max?" - "Probabile. Quindi dato che la psicologa non ha problemi, possiamo andarcene da qui?" - "Max sta parlando con il dottor Yang di questo. Mi ha chiamata Marcus stamattina.. ha detto che il dottor Cotorro è molto positivo e che l'operazione è stata perfetta." Stéph boccheggia "Davvero? È.. È andato davvero a chiederglielo? Quindi torniamo a casa?" Martine annuisce "Non sono sicura sull'uscita immediata ma, magari, riesce a tagliare qualche giorno. Sarebbe già qualcosa no?" Inizia a sorridere annuendo "Si! Si! E poi andiamo in spiaggia, Olivia ha i teli così io posso stare lì mentre Max porta Golia a fare il bagno. Si! Andiamo a casa!" la donna sorride vedendola raggiante "Però vediamo prima cosa dice Max." dice provando di tenerla con i piedi per terra, Stéphanie annuisce tamburellando le dita sul lenzuolo "Da quanto tempo è con il dottor Yang?" Martine controlla l'ora sull'orologio "Una decina di minuti." - "Vai a vedere anche tu, vai a dirgli che voglio andare a casa, che faccio la brava, faccio tutto quello che vuole ma a casa, ti prego, maman, ti prego" si morde le labbra fissando la porta "Dai mamma, vai ad aiutarlo.. Tutto, faccio tutto ma a casa, ti prego, ti prego, ti prego! Tutto! Non litigo neanche con Bryan, prometto!" Martine la guarda ridendo "Addirittura?" - "Oui, s'il te plaît, maman!" (Si, per favore, mamma)
Martine la guarda, sospira e si alza "Va bene, adesso vado." le dice accarezzandole il braccio ma non fa in tempo ad arrivare alla porta che Max la apre rientrando "Allora? Allora? Torniamo a casa? Dai, ti prego, Maxie, ti prego. Faccio la brava anche con te!" Max sgrana gli occhi per poi scoppiare a ridere "Ho parlato con il dottor Yang.. non possono dimetterti oggi ma non rimarrai per un'altra settimana: tre giorni. Il tempo di toglierti la flebo e fare un check up completo. Per il trasferimento faccio io." - "No! Faccio io! Faccio io! Chiama Dan! Io.. Il mio telefono! Chiamo papi! Torniamo a casa Golia, e.. Andrai a fare il bagno con Maxie e Dan e poi.. Poi.. Poi.." Martine la guarda ridendo "Amore, calmati" - "Torniamo a casa. Ti amo, ok? Io ti amo anche perchè mi fai uscire da questo posto orribile!" Max le prende il viso tra le mani baciandola "Ho fatto il possibile ma la tua salute viene prima di tutto. Ho già chiesto del jet e Bradley se ne sta occupando, tu devi solo stare tranquilla." - "La parola tranquilla quando tra Stéph e Melbourne ci sono solo pochi giorni? Deve ancora conoscerti sotto questo punto, eh piccola?" la ragazza sbuffa "Dai mamma! Il telefono, per piacere, chiamo papi e Dan. Ma Bradley, viene con noi a Melbourne?" - "Viene con noi, poi torna a Londra fino a Capodanno. Ritorna a Melbourne quando partirete per Barcellona, hai una visita il 3 Gennaio." la ragazza lo guarda "Non vieni? Non.. Non ha senso che lui venga a Melbourne per poi tornare in Europa.. Però se tu vuoi rimanere in Australia.. è ok.." - "Certo che vengo anch'io a Barcellona schatje, pensavo fosse scontato!" dice ridendo per poi continuare "Bradley torna a casa dalla sua famiglia, ha una bambina piccola ed è il suo primo Natale.." - "Lo so, me l'ha fatta vedere.. E se tu vieni a Barcellona non ha senso che lui venga in Australia per poi andare in Spagna" - "Bradley serve per definire la riabilitazione con il medico, la concorderanno insieme." la ragazza si gira verso la madre e prende il telefono che le sta allungando guarda Max e poi sua madre "Chiamo papi, no, Dan!" avvia la videochiamata e tamburella le dita sulla coscia "Signor Ricciardo!" - "Smettila di chiamarmi così!" - "Signor Ricciardo, hai fatto pace con Mara? Mi farà compagnia lei, quando mi verrete a trovare a Melbourne, mentre tu e Max andrete a fare un bagno con Golia e Bryan?" Daniel scoppia a ridere "Mi sento lo zio che porta i bimbi al mare." - "Perchè io non posso ancora muovermi e non voglio che Max si perda, e Bryan sicuro non mi si scolla.." lo vede ridere e sbuffa "Si certo, perchè Maxie si staccherà da te molto facilmente vero?" - "Non mi vedi ma ti sento!" Martine ride scuotendo la testa mentre inizia a passarle la spazzola tra i capelli "Martine, quando arriverete in Australia?" - "Tra tre giorni Dan.. ti fermi a Melbourne qualche giorno?" annuisce guardandole "Ovvio, ah, potete chiamare mamma? Le dico che stai bene ma non si fida, sai com'è, no? Uguale a Martine" - "Daniel!" Stéph nasconde un sorriso divertito "Sei ancora a Perth? Sai cosa vorrei tantissimo? Il ciambellone di lamponi di Grace e tranquillo, la chiamerò.. mi ha mandato ieri un messaggio molto carino. Puoi però dirmi di Mara prima che io.. Volevo.. Puoi dirmi se avete fatto pace?" - "Sì koala, anche se non abbiamo mai litigato. Non so perché pensi che io abbia discusso con lei." assottiglia gli occhi e lo guarda "Tu quando vai in ansia fai lo stronzo. Ci vediamo tra tre giorni, voglio il ciambellone di lamponi e Mara. Sto male, sono in convalescenza e devi farti perdonare per non aver mantenuto il giuramento" - "Mi stai raggirando per farmi sentire in colpa? Ti conosco Stéphanie." alza le spalle ridendo per poi chiudere velocemente la chiamata ed iniziare a rispondere a tutti i messaggi.
Alza la testa quando un'infermiera entra e aggrotta la fronte quando la vede guardare Max "Possiamo andare fuori? Golia deve scendere.." Martine la guarda ridacchiando "Depuis quand es-tu si jalouse?" - "Elles le regardent toutes ! Et je suis là ! Dans ce lit ! Rentrons chez papa ! Il n'y a personne! Il n'y a personne dont je doive m'inquiéter!" (Da quando sei così gelosa? - Lo guardano tutte! Ed io sono qui! In questo letto! Andiamo a casa da papà! Li non c'è nessuno di cui io debba preoccuparmi!) lo borbotta continuando a guardare di tanto in tanto la ragazza muoversi nella stanza e sorridere a Max che si sposta dal divano per recuperare la pallina ed il guinzaglio di Golia "Sta tranquilla Stéph." le ripete sua madre un paio di volte mentre prende la sedia a rotelle mettendola vicino al letto. L'infermiera si avvicina aiutando Martine a far alzare Stéphanie e le sistema la flebo nell'incastro "Se avete bisogno di qualcosa, sapete dove trovarci.. sei comoda Stéphanie?" annuisce solo mentre guarda Max che scuote la testa "Hoeveel?" (Quante?) il ragazzo aspetta che l'infermiera esca e la guarda "Tu sei tutta matta. Due collane e un anello al dito!" - "Io sono tutta matta? Parla quello che è geloso marcio di Adam e Marcus!" - "Io non sono geloso di Marcus e Adam!" ribatte subito mentre Stéph alza un sopracciglio "Ah no? Saresti capace di essere geloso anche di Golia!" Martine li guarda ridendo "Ragazzi, vi prego!" - "Ha cominciato lui!" - "Lei!" dicono all'unisono per poi guardarsi e scoppiare a ridere "Ecco, io non sono gelosa né di Adam, né di Marcus e neanche di Bradley se fate così ogni giorno." continua Martine ridendo mentre va verso la porta che apre per poi lasciar passare Max che spinge la sedia a rotelle di Stéphanie "Non si dicono le bugie mamma Tu verresti a ogni Gran Premio solo per controllarmi." - "In realtà ora verrei per controllare voi tre.." Stéph sorride ed alza un po' la testa verso Max "Ora non puoi più scappare, nonostante i contatti mamma ti ha appena approvato" Martine sorride scuotendo la testa, si avvicina all'ascensore e lo chiama "Mi dici com'è passare un Natale a Melbourne?" - "Olivia di solito prepara il tavolo fuori, sul retro, così io rimango sempre a piedi nudi.." - "Perché quando sei a casa vuoi dirmi che hai le ciabatte addosso?" Sbuffa sentendo Martine mentre entrano nell'ascensore e Max preme il tasto per andare all'uscita "Ehi! Così sto con i piedi nella sabbia!" - "Da bambina nascondeva le scarpe e le ciabatte sotto i divani e Zack che non lo sapeva, finiva perennemente per comprare tantissime paia di scarpe e ciabatte che comunque finivano sotto i divani." Charo scuote la testa "Non pensavo saremmo arrivati ai racconti imbarazzanti di me bambina, mamma. Pensavo fossero cose da film o libri." - "A Monaco troverò scarpe se sposto un divano?" chiede invece Max "No, ma sparse tra il mio appartamento ed il tuo sì. E poi non nascondo niente anche perché ormai sono solo Versace e Versace non lo nascondiamo" Max sorride uscendo e spingendola sul ciottolato sistema la sedia accanto ad una panchina "Parlando di Montecarlo.." - "Voglio trasferirmi da te. Mamma doveva venire ad aiutarmi per traslocare da casa mia a casa tua" Max sorride slacciando il guinzaglio a Golia per poi lanciargli la pallina "Io volevo vedere se potevamo prenderlo da Daniel e unirli.." Martine si allontana da loro richiamando Golia per lasciarli soli "Ma si può fare?" - "Non lo so, ma.. Ci sarebbe tanto più spazio, Vic e Bryan potrebbero venire senza problemi, come anche i tuoi, e soprattutto Zack e Olivia avrebbero una stanza per loro.." Max annuisce "Magari quando torniamo a casa, con calma, possiamo chiedere a qualche architetto se è possibile farlo." continua l'olandese sistemandosi meglio sulla panchina e guardandola "Magari Daniel non me la vende neanche quella casa e magari non possiamo neanche fare modifiche strutturali nel palazzo.." - "Se tu vuoi quell'appartamento sono sicuro che riuscirai a fartelo vendere da Daniel.. Per il resto, vediamo. Ma.. Vuoi rimanere a Montecarlo?" si stringe nelle spalle puntando gli occhi su Golia, poi si guarda la mano e sfiora il cuore nero dell'anello "Non mi importa dove, Maxie.. Basta che ci siate te e Golia" Max si sporge e la bacia sulle labbra per poi dargliene uno sulla guancia "A me basta che voi stiate bene, ovunque sia. Che sia la Toscana, Monaco, Melbourne.." - "Per quanto ami Melbourne, è troppo distante da Luka, Vic e Bryan.." tenta di muoversi per avvicinarsi a lui ma sbuffa non riuscendoci "Voglio venire in braccio, e.. Chiamiamo Bryan" Max la sposta e poi la prende in braccio, Stéph sorride mordendosi le labbra e gli preme l'indice sul neo per poi accarezzargli piano la guancia e avvicinarsi a lui per baciarlo "Vuoi davvero chiamare Bryan anzichè continuare a baciarmi mentre Martine gioca con Golia?" - "Io non sono geloso!" lo scimmiotta mentre sblocca il cellulare cercando il numero di Bryan "Ehi!" - "Voglio davvero chiamare Bryan, siete stati negligenti con lui, si lascia prendere dal panico e non sapere nulla l'ha mandato fuori di testa. Non fatelo mai più, l'ho detto anche alla mamma." Max annuisce "Ricordati anche di Grace o Daniel comincerà a chiamarti a raffica." - "Prima Bryan" avvia la videochiamata e Max prende il telefono tenendolo davanti a loro, lei si sporge per baciarlo e si stacca ridendo "Oh, andiamo! Finitela! Crescita bloccata! Ma che vi prende?" Max alza gli occhi al cielo scuotendo la testa "Tu non baci la tua fidanzata? Ti si blocca la crescita per un bacio?" - "Bryan non ha la fidanzata! Vero?" Stéph guarda il fratello con gli occhi sgranati ed il labbro tra i denti "Bryan!" - "Tu sei gelosa marcia anche di tuo fratello! Non solo di me!" - "Certo! Ovvio! Bryan! Hai davvero una fidanzata? E non mi hai detto nulla?" si gira verso Max "Tu lo sapevi? Sei andato spedito e diretto con quell'affermazione. Tu.. Voi non mi avete detto niente! Voi.." la ragazza si rabbuia e guarda a terra per poi guardarsi attorno spaesata con il labbro che le trema un po' "Schatje, amore io non sapevo nulla. Ho dato per scontato che l'avesse, non mi ha mai detto nulla lui." le prende il viso tra le mani e cerca il suo sguardo per poi baciarla "Non sapevo neanche che facoltà volesse scegliere all'università, figurati se avesse o meno una fidanzata." continua Max si gira verso Bryan con la fronte corrucciata e il naso che inizia a pizzicarle "Hai deciso che facoltà fare?" Bryan apre e chiude la bocca quando lei scoppia a piangere "Schatje.." - "No, no.. chiudi.. Via, voglio tornare su.." - "Stéph, ascoltami un attimo. Tu non permetterti a chiudere questa chiamata! Ho scelto Stéph ed ho scelto quello di cui abbiamo sempre parlato io e te, insieme, quello per cui mi hai spronato quando ero indeciso. Non ho ancora consegnato l'iscrizione ma ho scelto e se l'ho fatto e anche grazie, soprattutto, a te." dice velocemente "Tu adesso parli con lui.. Io.. Non voglio, basta.. Basta" - "Io e Max parliamo solo quando non mi rispondi al cellulare o quando vuole fare qualcosa con te e non sa come fare o se l'hai già fatta o meno. Stéph.. tu sei mia sorella e sei anche la mia migliore amica, la mia confidente, nessuno potrà mai prendere il tuo posto e non lo permetterei a nessuno." Max la stringe quando inizia a scuotere la testa e le bacia una spalla "Schatje.." - "Hai una fidanzata.. Hai deciso cosa fare all'università.. Nessuno mi ha detto niente.." Bryan la guarda intenerito "Non è la mia fidanzata, ci stiamo solo conoscendo.. volevo dirtelo e per l'università, volevo farti una sorpresa mandandoti in piena notte lo screen con la mia immatricolazione ma hai cominciato a dubitare di me e, come fai al tuo compleanno, mi rovini le sorprese." il ragazzo sospira quando la vede rimanere in silenzio "Si chiama Carla ed è metà italiana, oddio.. i suoi nonni sono italiani ma i suoi genitori e lei sono belgi. Ha la mia età ed è nel mio stesso liceo. Ci conosciamo da tempo.. sono sicuro che l'hai già vista, spesso usciva con me, Oliver e Paul e alcune sue amiche. Usciamo da soli da poco. E sto per iscrivermi ad ingegneria meccanica." conclude "Non è vero, non so chi è e Carla è un brutto nome" - "Si, anche Max è un nome di merda, te l'ho detto, ma ce ne faremo una ragione. Oliver mi ha detto di salutarti e Paul mi ha chiesto quando torni a Bruxelles perché vuole foto e autografo, in realtà li vuole anche Oliver, ma almeno ha detto di salutarti" Stéph annuisce "Si sono divertiti a Spa? Alla fine non te l'ho più chiesto.." - "Scherzi? Erano euforici e si sono divertiti. Dalla tribuna dove li hai mandati hanno visto per bene il tuo podio." - "Posso sapere anche io chi sono, o.." Bryan ruota gli occhi al cielo "Due miei amici. Che non sono venuti nel box perchè altrimenti avresti dato di matto, dato che sono affettuosi verso Stéph" - "Li conosco da quando avevano il pannolino e.. oddio, sono praticamente cresciuti insieme loro tre. Gli ho regalato i pass e la tribuna per Spa stai calmo, Maxie, ti prego!" - "Guardiamo tutte le gare insieme e anche Oliver si finge olandese come te ed è anche tuo tifoso." - "Oliver però in Olanda c'è nato." dice Stéphanie con un sorriso divertito "E conosce l'inno." le dà man forte Bryan "Siete tornati con la vostra associazione a delinquere contro di me. Com'è questa Carla?" - "Brutta" Stéph lo borbotta iniziando a grattare con l'indice la pellicina del pollice "Tu stai rovinando tutto, devi tenerti quella bocca cucita!" - "Oh andiamo! Sono curioso! E anche lei lo è, anche se dice il contrario." Stéphanie sbuffa e guarda Golia tornare verso di lei "Bryan è piccolo.. Non può avere una fidanzata.." scuote la testa e tenta di chinarsi per prendere Golia ma si sbilancia e Max la afferra "Cazzo schatje!" la ragazza si morde le labbra nervosamente "Scusa.. io pensavo.. toglietemi tutta questa merda di dosso, cazzo. Non posso nemmeno prendere Golia, vaffanculo." smorza tra i denti passandosi la mano tra i capelli "Voglio andare a casa, togliere queste cazzo di cose di dosso e prendere Golia. Voglio prendere Golia. Voglio prendere a sberle te e Bryan" Max prende Golia da terra e lo mette sulle sue gambe "Lascia che ti aiuti schatje e se vuoi, prendo io a sberle Bryan per te." - "Ovviamente io ricambio per Max, eh. Non c'è neanche da chiederlo e Stéph.. non dire nulla a mamma, per favore." sospira e scuote la testa "Dovrei dirglielo solo perchè tu hai parlato di tutto questo con Maxie e non con me, e solo io vi prendo a calci, entrambi" - "Cosa sta succedendo?" - "Max tappale la bocca subito, in qualsiasi modo" Martine li guarda per poi prendere il telefono dalle mani di Max "Cosa stai combinando a casa senza di me?" - "Assolutamente nulla!" - "Lui.." Max le preme la mano contro le labbra "Max! Che fai! Cosa sta succedendo!" Martine guarda la ragazza in silenzio "Cosa sta combinando tuo fratello?" Stéph lo guarda e poi torna su sua madre "Non si droga, almeno, chiedi a Max sicuramente sa più di me" - "Mio Dio, Stéph!" - "Inventati qualcosa per farti perdonare perché sei uno stronzo" il ragazzo sbuffa "Questi trattamento è solo per me o lo riservì anche allo stronzo che hai accanto?" - "Bryan!" - "Smettila di trattare male Maxie!" Bryan la scimmiotta e Max le bacia una guancia "Gli hai detto che esci?" - "No perché mi ha fatto incazzare!" - "No aspetta! Ti dimettono prima? Vedete che gli stronzi siete voi? Sempre a tagliarmi fuori, vaffanculo. Se chiamassi Daniel in questo momento o il preparatore di Max saprebbero più cose di me su di te." Stéph lo fulmina "Zitto! Ti ho chiamato per dirtelo e tu hai fatto lo stronzo" - "Io? No! Il tuo Maxie ha fatto lo stronzo!" Martine si siede sulla panchina scuotendo la testa ridendo "Esce tra tre giorni!" sbotta alla fine Max provando a mettere un punto alla situazione "Oh, zitto tu!" - "Tu stai zitto! Finiscila o parlo e mamma è peggio di me!" Martine alza un sopracciglio "Cos'hai combinato Bryan?! Hai distrutto casa? Ti sei iscritto ad un corso di surf a Melbourne? Ti taglio le mani Bryan." - "Per il corso di surf mamma è meglio se gli tagli i piedi" la ragazza glielo sussurra e Max scoppia a ridere "Non ha fatto niente di male.." tenta in qualche modo di aiutare il ragazzo ma Martine si gira di scatto verso di lui "Da quando lo difendi?" - "Ora sono cazzi tuoi, Maxie." dice sottovoce ridendo "Allora è anche peggio! Max non ti difende mai." - "Mamma puoi calmarti? Stéph, puoi chiedere a qualche infermiere una cerbottana di calmanti per la mamma?" La ragazza scuote la testa e si morde le labbra mentre si appoggia a Max "Vieni un po' prima da papà?" Max le bacia una tempia mentre Bryan si muove veloce nella stanza "Cerco il volo, poi ti richiamo e ti dico, ok?" la ragazza annuisce, gli manda un bacio volante e dopo averlo salutato chiude la telefonata "Torniamo di sopra?"

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