NOVEMBRE 2021 II

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Messico - Città del Messico

Entra nell'hospitality a testa bassa, non incrociando lo sguardo di nessuno. Golia la segue correndole accanto e stringe i pugni percorrendo lo stretto corridoio e si chiude nella sua stanza lancia il cappello sulla scrivania e Golia salta sul divano guardandola incerto. "Buongiorno Stéph.", Simon entra nella saletta mentre sta ancora poggiando le sue cose in giro per la stanza. Golia si è alza dal divanetto e quando si rende conto che è l'ingegnere, torna a distendersi seguendo i movimenti della ragazza. L'uomo le sorride, un sorriso tirato, nervoso, poggia il computer sulla scrivania e si toglie le cuffie che porta al collo. "Non è un buongiorno.", afferma amaramente mentre l'ingegnere scuote la testa sedendosi e tirando l'altra sedia affianco a lui, "Avrei voluto chiamarti io stamattina per dirti della penalità ma Christian ha detto che avrebbe voluto farlo lui." - "Che culo! Fantastico" scuote la testa mentre lui la incita a sedersi e incolla lo sguardo al pc dove apre la planimetria della pista. Stéphanie lo guarda mangiucchiandosi la pellicina del pollice, sbuffa e si siede affianco a lui recuperando la borraccia che gli ha lasciato Marcus, "Puoi recuperare, lo sai benissimo anche tu.", la ragazza rimane in silenzio e Simon recupera il cellulare, "Ti ho fatto anche una playlist nuova. Ascoltala.", Stéph annuisce e si attacca alla cannula mentre si rigira tra le mani il telefono. "14 curve, 71 giri. Hai il tempo, la monoposto e le capacità per recuperare. Cerca di infilarti già in partenza, tutti lo fanno nel rettilineo, cerca di infilarti subito e non verso destra: qui non c'è la ghiaia, ma erba e terreno, diminuiscono il grip.", Stéph annuisce in silenzio e prende in braccio Golia che è sceso dal divano e si è aggrappato alle sue gambe e gli bacia la testa. "Ho Mazepin affianco però." – "Sono quasi sicuro che cercherà di infilarsi a sinistra, hai quindi lo spazio libero. Hai davanti le due Haas, Giovinazzi e le due Williams, non mi sono mai sembrati dei grossi problemi per te, o sbaglio?", chiede sorridendole. "No, ma davanti c'è Raikkonen. Lui, la pista, la conosce bene. E.." – "Fermati. Respira. Tutti conoscono le piste, tu conosci come le tue tasche SPA, devi essere lungimirante Stéphanie: puoi sorpassare in quel determinato punto? Non puoi farlo? Sarà il prossimo. Puoi sorpassare in un punto? Sì? Fallo. Io, tra l'altro, vorrei ricordarti che..." – "... sei i miei occhi fuori dalla pista.", afferma seria per poi sorridergli malinconica. "Può essere la pista di tutti e di nessuno. Ricordati che siete umani, in una gara, soprattutto così lunga, può succedere di tutto." – "Possono esplodermi le gomme?", domanda di getto. "Le gomme non sono umane!", ribatte scuotendo, poi, la testa e accarezzando Golia che ha alzato la testa, "Anch'io però sono umana. Potrei sbagliare io.", chiude l'ingegnere che rimane in silenzio. "Probabile come non probabile. Non finisce il mondo per un errore Stéph. Tornando al circuito... le tre rectas: la principale, qui puoi prendere vantaggio sugli ultimi cinque, la trasera, anche qui spingi e la ovale, qui fai più attenzione però. Scala le marce man mano che ti avvicini alle curve, non di botto così non perdi giri e secondi. Hai qualche domanda?", chiede quando ha finito voltandosi verso di lei. Stéph scuote la testa e attacca il cellulare alla cassa avviando la playlist. "Non male Simon. Non male." – "Stupida. Comunque, sono sicuro che passerà anche Helmut e ci sono anche Geri e i bambini. E.. Stéph potrei sbagliare anche io. Non siamo infallibili, nessuno lo è. Ricordatelo", conclude alzandosi in piedi e iniziando a recuperare tutte le sue cose. Simon esce e lascia la porta aperta facendo entrare Marcus. "Bon Jovi, non male.", si chiude la porta alle spalle e lascia la borsa sul divano. Si avvicina alla ragazza e le poggia le mani sulle spalle, "Nuova playlist di Simon." – "Immaginavo. Come ti senti?", chiede massaggiandole le spalle, "Voglio vomitare e prendere a sberle qualcuno.", il preparatore alza gli occhi al cielo per poi allontanarsi verso la borsa recuperando la banda elastica, una barretta energetica e le pulsantiere. Prende una delle sedie e la mette di fronte al muro libero. Stéph si alza portando con sé il cellulare e la borraccia e si siede di fronte al ragazzo che le passa la barretta, "Mangiala." – "Sto per vomitare Marcus, non credo sia il momento." – "Invece devi. Dai, forza.", Marcus continua a tenere il braccio teso, sospira, l'afferra e inizia a scartarla. "Dov'è Adam?", chiede guardandosi intorno, "È tornato in hotel, ha dimenticato l'iPad. Lo sai che senza è praticamente perso.", ribatte sorridendo mentre la ragazza annuisce poco convinta. "Ecco l'ennesima cosa che non va in questa giornata di merda" - "Sta tranquilla, tra poco arriva. Iniziamo?", Stéphanie lo guarda, sposta lo sguardo sul cellulare dove campeggia la griglia di partenza, lo butta sul divano, sente la rabbia montarle ancor di più, si alza e si trova lo sguardo di Marcus a tu per tu. I suoi occhi sono freddi, come quelli di Marcus, anche se non riesce a nascondere un velo di preoccupazione. Lo zittisce e lo spinge di poco lontano da lei, ma il ragazzo la trattiene per le spalle. Si divincola e inizia a battere le mani sul suo petto, spingendolo ad ogni passo verso la porta. "Sono stanca Marcus. Stanca di sentirmi dire che vincerò il Mondiale: sento la testa scoppiare! Stanca di sentirmi dire di star tranquilla: mi agitate e fate incazzare ancora di più. Sono stanca, stanca, stanca cazzo! Della casa in Inghilterra, a me fa schifo l'Inghilterra. Stanca di sentire la solita retorica di essere il primo pilota donna e di dover fare questo o quello manco fossi il Messia, di essere trattata in modo diverso. Da tutti. Delle solite domande del cazzo nelle interviste, come se fossi un cazzo di alieno. Sono io, una persona. Una cazzo di persona che in questo momento ha solo voglia di diventare invisibile. Sono stanca di dover stare attenta quando Max è con me, perché sarebbe un'altra scusa per parlare di altro e non delle mie prestazioni, sono stanca di aver paura di lui, di noi. Sono stanca di essere buttata fuori pista: vorrei fare una gara come se stessi dormendo e invece no! Forature, fuoripista, gomme che non vanno bene, fondi della monoposto che si rompono, power unit con ottomila problemi. Mazepin che continua, sempre, ad ogni cazzo di gara a venirmi addosso, sempre. Vorrei chiedere a te e ad Adam cosa c'è che non va: ma chi sono io per chiedervi una cosa del genere? Dovreste solo andarvene da tutto questo cazzo di casino che sono io, che è perennemente attorno a me. Voglio papà e Bryan perché ho bisogno di averli qui, per chiudere gli occhi trenta secondi e dimenticare tutto questo schifo, perché si prendano loro, come al solito un po' di tutto questo schifo. Sono stanca. Stanca.", Golia scende dal divano iniziando a ringhiare contro il ragazzo mentre Stéphanie si allontana, si poggia al muro portando le mani tra i capelli e lasciandosi scivolare a terra. Golia la raggiunge intrufolandosi tra le sue gambe andando a leccarle via le lacrime che, però, Marcus non riesce ad intravedere. Sospira e si avvicina. "Stéph." – "Lasciami stare Marcus.", si sposta i capelli dal viso ma le ricadono di nuovo davanti, "Vuoi che chiami Adam?", riprova. "No, voglio rimanere da sola.", taglia corto, "Ok, va bene. Torno dopo, va bene?", Stéph annuisce senza alzare lo sguardo. Marcus si rialza ed esce dalla stanza incontrando gli occhi di Max, Bradley ed Helmut. La porta si riapre poco dopo, "Marcus, vai via. Esci da qui! Voglio rimanere da sola.", sente la sedia strisciare e posizionarsi di fronte a lei, sbircia un po' e quando vede le scarpe, realizza che di fronte a lei non è Marcus, ma Helmut. Rimane in silenzio, scossa ogni tanto dai singhiozzi e neanche l'uomo dice una mezza parola. "Per me possiamo rimanere in silenzio quanto vuoi.", afferma poco dopo Helmut, accarezzandole piano i capelli. Si asciuga gli occhi e poggia la testa sulle ginocchia guardandolo, "Anche a me fanno schifo le interviste. Scusa, ma non ho potuto non ascoltare." - "Io.. Non dovevo..", ribatte riferendosi al discorso fatto prima da Stéphanie, "Ma non voglio che tu stia così per qualche nostra affermazione. Mia o del resto del team. E se lo abbiamo fatto non volevamo assolutamente vederti così.", conclude. "Non sono fatta per questo mondo. Io... io non riesco a reggere tutte queste pressioni." – "Devi solo imparare a conviverci e gestire il tutto. Le pressioni sono tutte uguali: che tu sia un novellino, un veterano o un pluricampione del mondo. Ed hai un team attorno a te che, fidati, fanno il possibile per aiutarti. A me non interessa se oggi vinci o no, a me interessa che nella tua testa tutto sia tranquillo. Non ti permetterò di andare in pista così, ma se c'è qualcuno che mi stupisce ogni giorno, quella sei tu. Quando dici che il tuo obiettivo è stare davanti a Max, rido. Rido perché hai la sfrontatezza di dirlo, rido perché hai fame anche se non te ne accorgi sempre, anche quando non te ne rendi conto. Per me, sei nettamente superiore a molti di quelli che sono passati di qui o sulla pista lì fuori." – "Sei davvero così sicuro di me? Come fai ad avere tutta questa sicurezza? In fondo mi hai vista solo sui kart.", ribatte mentre l'uomo allunga le mani verso di lei, che le afferra e si alza avvicinandosi a lui. "Perché io, Stéph, non ho mai sbagliato a scegliere. Tutti i miei ragazzi hanno sempre fatto la differenza. E tu la fai a 360 gradi. Tutti i weekend di gara. Ho fiducia in te, abbiamo fiducia in te. Tutti", detto ciò la stringe in un abbraccio e le lascia un bacio sulla fronte prima da alzarsi ed andare verso la porta che apre e si richiude alle spalle. Si volta verso la finestra a sinistra fin quando il suo cellulare si illumina, si alza sistema la sedia e si risiede. Bryan le ha mandato un audio e una foto dove riconosce casa sua sullo sfondo e lui, Jean e Paul e Oliver i suoi amici in primo piano. Sorride, fa zoom su Bryan cercando di captare se durante la sua assenza è cambiato qualcosa: ha un accenno di barba e un bracciale nuovo al polso. Chiede di sua madre e Bryan le dice che si sta preparando psicologicamente per vedere la gara, scuote la testa sorridendo amara e quando rialza la testa vede Marcus e Adam di fronte a lei. "Quando siete entrati?" – "Adesso.", ribatte Adam lasciandole un bacio tra i capelli, poi si inginocchia davanti a lei mentre Marcus fa il giro della sedia massaggiandole le spalle. "Ti senti meglio dopo aver parlato con Helmut?", si volta verso il preparatore, ha lo sguardo basso ed è terribilmente silenzioso. Sente la bile salirle fino in gola, si porta una mano alla bocca e si alza di scatto, "Io..", esce dalla stanza spostando malamente Max che era lì fuori e si chiude in bagno. Si inginocchia davanti al wc e poco dopo sente Adam dietro di lei accarezzarle la schiena e tenendole i capelli, "Stéph...", continua a vomitare, il ragazzo le dice di star tranquilla, di liberarsi e che lui è lì, che non è sola. Gli occhi le pizzicano, li stringe impedendo alle lacrime di scendere con scarsi risultati. La porta si riapre, Max sgrana gli occhi e si avvicina all'altro lato di Stéph. "Schatje! Che succede?", si volta verso Adam con lo sguardo duro ma il ragazzo lo evita e si avvicina di più alla ragazza, "Non piangere Stéph. È passato adesso.", l'aiutano a rialzarsi e si avvicinano al lavandino. La ragazza evita il suo riflesso nello specchio, si lava i denti e si aggrappa al lavandino "Schatje.."la prende dai fianchi e cerca invano il suo sguardo, si gira verso di lui e sospira nascondendo il viso sul suo collo "Ik wil naar huis. Neem me mee naar huis, alsjeblieft." (Voglio andare a casa. Portami a casa, ti prego) Max guarda Adam alla porta e la prende in braccio "Adam.." il ragazzo sospira ed esce lasciandoli soli. "Guardami, schatje" le prende il viso tra le mani e le accarezza le guance "Altre due gare. Solo due. Poi ti porto a casa o ovunque vorrai. Due gare. Due" le bacia piano le labbra ed appoggia poi la fronte su quella della ragazza "Scendi?" - "Nee" Max sorride lasciandole un altro bacio ed esce con lei in braccio dal bagno e tornano con Adam nella saletta dove trovano ancora Marcus. "Io... io non volevo, scusami.", Stéph sussurra ricominciando a piangere ancora tra le braccia di Max mentre guarda il suo preparatore. Si siede sulla sedia che Marcus sposta davanti al divano e si porta le mani sul viso e, insieme ad Adam, anche Marcus si inginocchiano davanti a lei, "Non devi scusarti Stéph, sta tranquilla. A noi dispiace solo vederti così perché ti vogliamo bene. In fondo, sei un po' la nostra bambina.", le dice sorridendo e facendola sorridere, anche se gli occhi le si riempiono di nuovo di lacrime, poi, Marcus continua, "Vuoi qualcosa? Un the? Un caffè?" – "Il caffè non mi sembra il caso.", interviene Adam iniziando a spazzolarle i capelli, "Sì, forse hai ragione. Ti ho preparato la borraccia se vuoi.", Stéph annuisce e l'afferra quando il ragazzo gliela passa e incastra lo sguardo con gli occhi vitrei di Max, sulle gambe del quale allunga le sue sul divano, Marcus torna dietro di lei tornando a massaggiarle le spalle mentre Adam inizia ad intrecciarle i capelli. Spinge i piedi contro la coscia di Max che glieli blocca prendendo anche Golia da terra. Riavvia la playlist di Simon e chiude gli occhi iniziando a sentire i nervi distendersi. "Senti dolore?", chiede il preparatore portando le mani dalle spalle al collo, "No, tranquillo. Però continua.", Adam finisce la prima treccia, e aggira Marcus e si posiziona a destra iniziando ad intrecciarle i capelli dall'altro lato, "Sei bravo Adam: se l'avessi saputo, te l'avrei chiesto prima.", Adam sorride, "Non mettere mai in dubbio le mie abilità, signorina. Ti faccio male?" – "No.", Marcus le passa la banda elastica attorno alla testa e inizia a tirare dalla parte opposta rispetto alla ragazza, "Senti tirare?" – "Mmm, forse un po'. Alla base del collo."
"Davvero?", chiede Max che, finalmente, prende parola, puntandole gli occhi contro, che lei spalanca subito nei suoi, "Non lo so. È tipo un dolore sordo, non so spiegarlo bene..." – "Mettiamo due kinesio tape da entrambi i lati. Anche per stare più tranquilli, ok? Di che colore li vuoi?" – "Arancioni. Si abbinano alla scritta 'Red Bull', no?" Sorride a Max mordendosi le labbra "Si, certo. Si intona con la scritta Redbull. Noi andiamo a prendere dei kinesio.", afferma includendo anche Adam, "Quanto tornerò probabilmente ci saranno anche Monty e Blue. Ci tengono a salutarti, velocemente. Se non vuoi però troviamo una scusa." Stéph si alza andando a sedersi su Max "Va meglio?" Stéph gli prende il viso tra le mani e sospira appoggiando la fronte su quella del ragazzo "No. Sono davvero stanca Maxie. Di tutto. Voglio tornare a casa e buttarmi sul divano e rimanere lì, in silenzio" Max sospira baciandole il naso "Rientriamo anche io e Golia nel tuo silenzio oppure siamo esclusi?" - "Quanto si è sentito il mio sclero contro Marcus?" Appoggia la testa sulla spalla di Max sconfitta "Un po' e non ci hai risposto, io e Golia attendiamo" - "Siete il mio silenzio" Max le prende il viso tra le mani e la bacia portandola a distendersi sotto di lui "Schatje, ora è davvero tutto ok?" - "Sarà tutto ok appena scenderò dalla monoposto" Lui continua ad accarezzarle dolcemente il viso lasciandole qualche bacio "Dovresti andare da Bradley" - "Mi stai mandando via?" Stéph gli prende il labbro inferiore tra i denti e glielo tira "No. Rimani qui. Anzi potresti venire con me nella mia monoposto" - "Ti manco quando non sono con te?" Si morde le labbra guardandolo per un po' fisso negli occhi "Ho paura mi venga un attacco di panico in pista" - "Stéph, c'è qualcuno che vorrebbe salutarti.", Adam apre la porta tenendo per mano Monty mentre dietro di lui, Bluebell le sorride. "Cristo!" Adam sbuffa mentre Max si sposta e Stéph si alza dal divano "Ehi, ciao!", si avvicina a Bluebell che indossa il suo cappellino e la saluta con dei baci sulle guance, poi, si abbassa all'altezza del bambino e rimane a bocca aperta quando nota che anche lui indossa il cappellino con il numero 8, "Hai cambiato cappellino oggi?", il bambino annuisce e lascia la mano di Adam per avvicinarsi alla ragazza dandole un bacio sulla guancia. "Quindi vinci oggi? Vinci vero? Vinci tutto? E Max perde?", Stéphanie scoppia a ridere, "Ehi! Mi hai tradito così, eh?", interviene Max iniziando a fargli il solletico. Quando lo lascia andare Monty chiede di nuovo a Stéph se quel giorno vincerà tutto, "Non lo so Monty, però, se vinco, voglio tanti bacini, ok?", il bambino annuisce divertito, poi Stéph si alza avvicinandosi a Bluebell. "Come stai?", porta un braccio sulla sua spalla e l'avvicina a lei mentre la ragazzina le sorride, "Bene, grazie. Tu? Come ti senti?", le chiede contorcendosi le dita. "Un po' di ansia per la gara, ma bene.", ribatte sincera, senza giri di parole, "Blue, sei mai salita su una monoposto?", la ragazza sgrana gli occhi che si illuminano e scuote la testa, "Ti andrebbe di farlo?" – "Sì, ma non credo...", Stéphanie la ferma subito, la prende sottobraccio, si gira però prima verso Max e gli prende il viso con l'altra mano e lo bacia prima di avviarsi lungo il corridoio seguiti da un Adam confuso mentre Monty continua a parlare con Max.
"Tranquilla, siamo raccomandate.", le dice scherzando facendola sorridere. Si fermano davanti alla monoposto dove i meccanici continuano a controllare i parametri insieme a Simon e il solito meccanico alza la testa sorridendo alla ragazza, "Buongiorno Stéphanie. Ci dispiace molto per la penalità.", la ragazza gli sorride dolcemente, "Sta tranquillo, non è colpa vostra. Anzi, grazie per essere rimasti fino a tardi, e se oggi posso scendere in pista è solo merito vostro, come tutte le volte. Sono le regole ad esser fatte con il culo.", termina facendolo ridere mentre l'uomo annuisce. "Jack, posso chiederti un favore?" quando l'uomo annuisce, riprende parola, "Possiamo far entrare Bluebell nella monoposto?". Jack sposta lo sguardo da Stéphanie a Bluebell e annuisce, "Sì, certo. Vado a prendere lo scalino." – "Grazie Jack."
L'uomo torna poco dopo con lo scalino che posiziona alla sinistra della monoposto, Stéphanie si volta verso la ragazza che continua ad avere gli occhi sgranati e a battere il piede a terra, "Pronta?" – "Non lo so, però non vedo l'ora!", Stéphanie e Jack si avvicinano alla ragazza, l'aiutano a salire e il meccanico le monta anche il volante per poi allontanarsi. Stéph poggia i gomiti sull'halo sia per averla più vicina, sia per farsi sentire meglio per via di tutti i rumori nel box. "Allora? Come ti sembra? Soddisfatta?" – "È meravigliosa! Non sei scomoda qui dentro? È bassissima e la visuale è tipo... tagliata?" – "Ti sembra scomoda perché non riesci a toccare i piedi con i pedali, quindi non riesci a rimanere ferma, ma ti assicuro che non lo è. Oddio, non è la cosa più comoda del mondo, ma non si sta male. E quando dici che è bassa, hai ragione. Ma è anche per questo che ci sono gli ingegneri di pista. Ho quattro occhi: due dentro, due fuori.", le spiega con calma, "Puoi toccare il volante se vuoi. Non succede nulla.", Bluebell la guarda e porta le mani sul volante per poi sorridere, "Ho già detto che è meravigliosa? Poi, oddio, questa è la tua monoposto!", Stéphanie le sorride, incrocia lo sguardo di Adam poco lontano che le fa l'occhiolino e poi quello di Helmut poco distante.
"Mi dispiace che tu sia venuta per una gara simile." – "Sono contenta, invece. Posso?", si sfila un bracciale e lo tende verso di lei, "Lo uso quando ho qualche interrogazione o compito particolarmente impegnativo. Ha sempre fatto il suo sporco lavoro, magari, porta fortuna anche a te." – "Io non...", la ragazza è imbarazzata, continua a fissare il braccialetto, un filo semplicissimo e sottile di spago intrecciato, e torna a guardare la ragazzina, "A me fa solo che piacere, davvero.", alla fine cede e le allunga il braccio lasciandoselo infilare, "Grazie.", conclude. Marcus che, era rimasto poco distante da Adam, si avvicina. "Ragazze non vorrei interrompere questo salottino, ma devono finire di vedere la monoposto per portarla in pista e dobbiamo andare Stéph.", annuiscono entrambe e con l'aiuto del ragazzo Blue esce. Saluta Stéph e raggiunge Geri che le alza un pollice sorridendo verso di lei, ricambia il sorriso e si sistema le trecce guardando Helmut, lo raggiunge a grandi falcate "È tutto ok?" Lei annuisce appena e lo stringe in un abbraccio "Grazie" gli lascia un veloce bacio sulla guancia e poi torna da Marcus che l'affianca lungo la pit lane "Sei stata molto carina con Bluebell.", Stéph si sistema gli occhiali da sole sul viso e lo aiuta prendendo il casco, "Dici?", il preparatore annuisce, "L'hai vista quando era contenta? Ad un certo punto pensavo svenisse per l'emozione.", poggiano le cose sul muretto, Stéphanie scuote la testa ridendo e dà le spalle alla monoposto in ultima fila, "Sei il solito melodrammatico." – "Io? Dai, iniziamo", si posiziona davanti alla ragazza che mette le mani alla stessa altezza di quelle di Marcus che lascia cadere la sinistra, poi la destra, le lascia cadere entrambe, la destra e infine la sinistra. Torna verso la borsa e prende le pulsantiere, le accende e se le posiziona sui palmi delle mani. Stéph le osserva e inizia a schiacciare man mano che si accendono e, quando Marcus reputa che sia abbastanza le spegne. Le passa la borraccia e le cuffie che si infila per poi abbassarsi sui piedi. Chiude gli occhi e si lascia andare alla melodia che le arriva dritta alle orecchie, si dondola sui talloni, sente i muscoli rilassarsi man mano e tutta la frustrazione precedente sembra come averla quasi totalmente abbandonata. Si rigira il braccialetto che Bluebell le ha dato poco prima e si attacca alla cannula bevendo velocemente. Cerca i fili delle due collane al suo collo e arriva a stringere i due ciondoli per poi lasciarli cadere all'interno della tuta. "Stéph, devi andare.", le dice Marcus togliendole una cuffia, annuisce e si rialza in piedi. Infila gli auricolari e la balaclava bianca, poi l'hans e il casco, "Mi raccomando: concentrazione e idratati. Ho fatto mettere due borracce in più di sali minerali, ok?" – "Idratati anche tu che probabilmente quello che sviene sei tu.", il ragazzo scuote la testa e quando Stéph gli allunga il pugno per batterlo con il suo, Marcus si avvicina e l'abbraccia, "Vai e falli fuori uno ad uno. La salita è dura, ma quando arrivi in cima il panorama è mozzafiato.", le dice, Stéph si morde le labbra sentendo gli occhi pizzicare. Quando si staccano lo ringrazia, gli batte il pugno e si avvicina alla monoposto. Si infila dentro, il meccanico le sistema il volante e le cinture di sicurezza e le augura buona fortuna. Abbassa la visiera e posiziona meglio i piedi sui pedali. "Radio check Stéph. Radio check.", Simon apre il team radio con voce tranquilla a differenza di Stéph che tamburella nervosamente le dita sul volante. "Ti piace il Messico Simon?" – "Preferisco la cucina messicana. Giro di formazione tra cinque, quattro, tre, due, uno... via.", alza il piede dal freno e si accoda alla monoposto di Mazepin davanti a lei che, le taglia bruscamente la strada, sbuffa ma nota la partenza sbagliata di Schumacher davanti a lei, "Simon?" – "Dimmi Stéph.", risponde subito dopo, "Posso andare di Piano A in partenza?", l'ingegnere ride perché a Stéph non sfugge mai nulla, "Se l'occasione è identica, puoi.", termina il giro fermandosi sulla sua postazione. Sistema meglio i piedi e stringe il volante.
"Semafori spenti tra cinque, quattro, tre, due, uno... via.", abbassa il piede sull'acceleratore, si porta al centro e si infila velocemente davanti alla Haas di Schumacher che, come durante il giro di formazione, ha sbagliato anche la partenza. Le monoposto davanti a lei si allargano per infilarsi ai lati e rimane centrale trovandosi l'Alfa di Raikkonen alla sua destra, si spingono lungo il rettilineo andando ruota a ruota e si allarga per affrontare la prima curva, si alza una nuvola bianca e la monoposto va dritta per via di un bloccaggio. Alla sua destra ha una delle Alpha Tauri, abbassa il piede, ingrana una marcia e nella piccola curva 2 riesce a lasciarselo alle spalle, continua a spingere in curva 3 e nella Trasera prende la scia di una delle Aston Martin, si allarga nel rettilineo per mettersi alla sua sinistra e si spingono verso la curva 4, Stéphanie continua a spingere, non alza il piede e becca un po' di cordolo, si affiancano in curva 5, si stringe rientrando e si mette davanti a lui definitivamente. "Ottima partenza Stéph! Al momento sei in dodicesima posizione. Hai Stroll ad un secondo e mezzo e sei a un secondo da Vettel. Continua così Stéph. Hai la monoposto, hai le capacità e le gomme giuste. Continua a spingere. Riesci a beccare sia Alonso che Vettel tra un paio di giri alla Principal." – "Va bene. I parametri come sono?", chiede attaccandosi alla cannula, beve velocemente e inizia a morderla. "Per ora ottimi, hai preso un secondo su Vettel e Alonso. Continua così Stéph. Il primo giro veloce della gara è tuo.", le parole gli arrivano dritte alle orecchie, schiaccia il piede sull'acceleratore quando inizia il suo terzo giro e ingrana di due marce. Le parole di Simon la incitano, la fomentano e questo è solo un bene per lei.
Si spinge lungo la principal, non stacca gli occhi da Vettel davanti a lei che a sua volta insegue una delle Renault, alza di poco il piede in prossimità della curva nel primo settore e si avvicina di più al tedesco che ha rallentato in prossimità delle due curve vicine. Lo affianca nella terza curva, si allarga e rientrando riesce a lasciarselo alle spalle e lungo il rettilineo del secondo settore aggancia anche la Renault. Lo spazio è strettissimo, fa per alzare il piede e rallentare, ma nella testa iniziano a risuonarle le parole di Simon.
Devi essere lungimirante Stéphanie. Riabbassa il piede sull'acceleratore, si attacca alla cannula della borraccia stringendola tra i denti e si porta al centro della pista.
Puoi sorpassare in quel determinato punto? Non puoi farlo? Sarà il prossimo. Puoi sorpassare in un punto? Sì? Fallo.
Si morde il labbro inferiore indecisa sul dà farsi, Simon non dice nulla nel team radio, ingrana la marcia, lo affianca nella trasera, vanno ruota a ruota, non alza il piede in curva e becca di poco il cordolo quando l'altra monoposto si allarga. Spinge il piede sull'acceleratore e rientrando se lo lascia alle spalle definitivamente.
"Stéphanie, devi stare calma.", la rimprovera ridendo, "Ottimo lavoro comunque. Sei in decima posizione ora. Gasly e Sainz stanno per rientrare ai box, dovresti riuscire a portarti davanti a loro.", ribatte euforico. Spinge il piede, passa la linea bianca e continua a spingersi nel rettilineo, intravede l'Alpha Tauri alla sua destra e toglie una marcia quando arriva nei pressi della prima curva.
"Bandiera gialla Stéph. Bandiera gialla.", sbatte le mani sul volante sbuffando, "Che succede?", chiede rallentando e accodandosi all'alta Renault, "Mazepin fuori nel terzo settore. Entra la Safety Car." – "Non ci voleva. Non adesso.", ribatte amaramente attaccandosi alla cannula. "Sta tranquilla Stéph. Siamo ancora a metà gara. Questa Safety può aiutarti.", annuisce, stacca il team radio e inizia a muovere il volante per non far raffreddare le gomme. Si attacca alla Renault davanti prendendo la sua scia e gli rimane incollata fin quando non si riapre il team radio. "Stéph, la Safety rientra al prossimo giro. Piano A. Piano A." – "Va bene.", sistema meglio i piedi sui pedali e stringe il volante. La Safety rientra in pit lane, la monoposto davanti a lei fa dei zig zag. Passano la linea bianca, abbassa il piede sull'acceleratore, si porta alla sua sinistra, vanno ruota a ruota fino alla prima curva, si allarga per non prendere la monoposto di Ocon e rientrando se lo lascia alle spalle. "Ottimo Stéph. Ottimo. Sei in settima posizione. Sei a un secondo e mezzo da Leclerc e Norris.", spinge il piede sull'acceleratore fino a ritrovarseli poco distanti. Prende la scia della Ferrari e continua a lanciarsi.
"Box Stéph. Box." – "Ma..." – "Stéph, subito. Hai l'anteriore sinistra quasi andata. Rientra anche la Ferrari.", entrano entrambi in pit lane e quando ne riesce si ritrova davanti a Leclerc che è rimasto ancora fermo ai box. Si spinge verso la fine della Principal e fa dei zig zag sull'asfalto per riscaldare le gomme. "Sei ad un secondo e mezzo da Norris ed hai Leclerc ha un secondo.", abbassa il piede, si spinge nel rettilineo del secondo settore e lo alza di poco in prossimità della serie di curve che danno inizio al terzo.
Passa la linea bianca, doppia due Williams e anche una delle Alfa Romeo, "Viola primo settore Stéph, ottimo. C'è del traffico nel terzo settore. Due Aston Martin, una delle Renault e una delle Alpha Tauri. Non dovresti avere problemi perché c'è bandiera blu." – "Va bene.", prende la scia della McLaren che, involontariamente le ha lasciato, "Viola secondo settore.", spinge il piede e si ritrova nell'ingorgo del traffico riuscendo a togliere qualche decimo a Lando. Passano la linea bianca insieme e in prossimità della curva 1 si alza una nuvola bianca enorme, stringe le mani al volante e torna a respirare quando vede entrambe le Mercedes a muro. "Bandiera rossa Stéph. Bandiera rossa." – "Ma non mi dire.", Stéph sorride attaccandosi alla cannula e alza il piede accodandosi alla McLaren di Lando. "Piuttosto: stanno bene?" – "Sì Stéph, tranquilla. Siamo in regime di bandiera rossa per la rimozione. Rientra in pista e lascia la monoposto in pit lane." – "Agli ordini.", quando sistema la monoposto dietro quella di Lando, Simon e Marcus sono già lì che l'aspettano. Il preparatore le passa l'asciugamano e la borraccia e l'aiuta a togliersi il casco. Si sistema le trecce e si attacca alla cannula. "Dieci minuti e si ritorna in pista Stéph. Si rifarà la partenza." – "Buono, vero?", chiede timorosa. Simon annuisce e le sorride, "È ottimo Stéph! Parti in P4, davanti hai le due McLaren e Max. devi puntare la McLaren di Ricciardo.", Simon allarga la planimetria dal suo iPad e lo mette in mano a Stéph, "Se riesci a tenertelo al lato per tutto il rettilineo principale, puoi tentare il sorpasso già in curva 1, oppure tra la 2 e la 4. Non dobbiamo mollare adesso Stéph. Non dopo il recupero che hai fatto.", Stéphanie annuisce convinta, si avviano tutti e tre lungo la pit lane poggiando le cose sul muretto. "Vuoi chiedermi altro?" – "Quanti giri mancano?" – "Venti giri. Hai anche le gomme fresche, quindi riesci ad arrivare fino alla fine con quelle.", Marcus sostituisce la borraccia che ha in mano con una più fredda e le fa l'occhiolino sorridendole. "Vuoi le cuffie?", la ragazza scuote la testa e afferra le palline da tennis dalla borsa del preparatore, "Possiamo?" – "Certo. Occhi su di me.", Stéphanie annuisce e porta le mani all'altezza di quelle di Marcus che lascia cadere la sinistra, entrambe, poi la destra, di nuovo la destra e infine entrambe. Punta gli occhi sulle monoposto davanti alla sua e poi finisce guardando quella uguale alla sua, alza piano lo sguardo e guarda Max parlare con Bradley, si sfiora i due kesio e prende un respiro profondo "Stéph, è tutto ok?" Annuisce alla domanda di Simon non togliendo però gli occhi da Max che finalmente la guarda "Stéph?" - "Altre due gare. Solo due. Poi mi porta a casa. Due gare. Due" ripete le parole di Max reprimendo l'ennesimo conato, si passa una mano sullo stomaco e guarda i due accanto a lei, alla fine gli batte il pugno e si volta verso Simon che le passa gli auricolari, una balaclava nuova e infine Marcus l'aiuta con l'hans e il casco.
"Un ultimo sforzo Stéph. L'ultimo, per chiudere questa gara. E poi solo altri due Gran premi", annuisce. Batte il pugno ad entrambi e si infila nella monoposto. Il meccanico le controlla le cinture di sicurezza, le monta il volante e quando ha terminato le alza il pollice. Si sistema meglio nella monoposto e aspetta che Simon si riapra nel team radio. "Eccomi. Radio check Stéph. Radio check.", le chiede con un po' di affanno, "Simon, sbaglio o sei un po' fuori forma?" – "Sbagli. Giro di formazione tra cinque, quattro, tre, due, uno... via.", si accoda alla McLaren di Lando, fa dei zig zag con il volante riscaldando le gomme e non stacca gli occhi dalla monoposto arancione davanti a lei. Si ferma sulla sua posizione in griglia, stringe il volante e si morde il labbro inferiore. Sente qualcosa all'altezza della bocca dello stomaco, e per l'ennesima volta reprime il tutto.
"Semafori spenti tra cinque, quattro, tre, due, uno... via.", alza il piede dal freno, si porta a sinistra lasciandosi Lando alle spalle e affianca Daniel nel rettilineo, vanno ruota a ruota fino alla curva 1, si allarga per fare la curva e quando si stringe per rientrare, Daniel la tocca di poco, "Cazzo!", torna dietro di lui, spinge il piede sull'acceleratore affiancandolo nella curva successiva, si stringe in curva e si allarga rientrando per poi lasciarselo alle spalle. Guarda nello specchietto e lo vede incollato alla sua monoposto. Abbassa il piede sull'acceleratore e mette distanza quando, nelle successive due curve decide di non scalare la marcia. "Sei folle Stéphanie. Una folle. Sei in seconda posizione Stéph. Hai Ricciardo ad un secondo e Max ad un secondo e mezzo. Stéphanie scoppia a ridere e lo ringrazia per il complimento, ma continua a spingersi per andare alla caccia di Max che sembra sempre sfuggirle per qualche decimo. Abbassa il piede frustrata, inizia un altro giro.
"Dieci giri al termine Stéph. Continua così.", spinge nel rettilineo, becca di poco il cordolo in curva 3. Smorza un'imprecazione tra i denti e si attacca alla cannula, doppia una Renault e anche una delle Aston Martin, "Ottimo giro veloce Stéph. Continua a spingere.", Simon è euforico e in sottofondo sente anche i suoi meccanici che seguono la gara dai monitor. Le arrivano le loro ovazioni come fosse benzina sul fuoco. Spinge nel primo settore, poi nella serie di curve del terzo, e così di nuovo.
"Ultimo giro Stéphanie. Ultimo giro.", abbassa il piede sull'acceleratore per iniziarlo e sperare almeno nel giro veloce.
Principal. Va spedita, ingrana la marcia e si spinge, alza di poco il piede scalandone una. Curva 1. Si allarga beccando di poco il cordolo, si stringe poi rientrando e doppiando di nuovo la Haas. Curva 2. Doppia le Williams e una delle Alfa Romeo. Curva 3. Si allarga senza prendere il cordolo, si stringe rientrando. Trasera. Abbassa il piede sull'acceleratore, "Viola primo settore.", interviene Simon velocemente. Alza e abbassa il piede alternandosi nelle ultime dove puntualmente perde il conto, "Viola secondo settore.". Curva 13. Rallenta di poco per poi abbassare di nuovo il piede sull'acceleratore. Recta del Ovalo. Max continua a lasciarle la scia che prende senza problemi, "Ultima curva Stéph.", il team radio è disturbato dal sottofondo rumoroso dei suoi meccanici. Peraltada. Vede in lontananza la bandiera a scacchi e i suoi meccanici festeggiare oltre la ringhiera. Si porta dal lato destro del circuito e passa la linea bianca.
"P2! P2! P2! È un fottuto P2! E anche un giro veloce.", Simon urla nel team radio sovrastando il rumore. Stéphanie sospira e sbatte le mani sul volante iniziando ad urlare felice. La gola inizia a bruciarle ma continua ad urlare mentre gli occhi iniziano a pizzicarle, segno che anche la tensione l'ha abbandonata definitivamente. Neanche tre ore prima non immaginava lontanamente un recupero simile. Sbatte i pugni sul casco iniziando a piangere.
"Stéphanie, sono Helmut. Complimenti.", urla ridendo, la ragazza aggrotta le sopracciglia iniziando il giro di saluto dei tifosi, "Che?" – "Stéphanie Harris Maes, ce l'hai fatta. Hai vinto. Hai vinto il Mondiale!", urla felice. Stéphanie sbatte le palpebre, sente un nodo in gola e si guarda intorno dove, tra le tribune qualcuno sventola bandiere belghe e australiane, "Non è vero.", afferma con la voce tremante, "Stéphanie ce l'hai fatta! Sei stata meravigliosa!", Max rallenta le alza il pollice e la lascia passare, Daniel l'affianca facendo lo stesso per poi rallentare e in un attimo collega tutto. A lei bastava anche un terzo posto. "Stéphanie, sei campione del Mondo.", le ripete Helmut. Rallenta di poco e scoppia a piangere, sente le gambe tremare e ha paura che da un momento all'altro possa spegnersi la monoposto. "Ce l'abbiamo fatta Helmut. Ce l'abbiamo fatta!", urla tra le lacrime, "Ce l'hai fatta!", conclude. "Stéphanie sono Christian. Non ho davvero parole per tutto ciò che è successo in questo mondiale e soprattutto oggi. Grazie per aver riportato il Mondiale a casa.", scuote la testa ridendo tra le lacrime. Max e Daniel si fermano al suo fianco nella parte più larga della pista e quando arriva anche lei iniziano a fare dei cerchi con la monoposto, i famosi cerchi che ha visto in tv non sa neanche quante volte.
"Stéphanie, sono Simon. Di nuovo. Volevo solo dirti che...", l'ingegnere si ferma, sospira e torna a parlare, "... sono davvero fiero di te, di quello che hai fatto in questa stagione, di quello che hai fatto oggi. È stata una salita enorme quella di oggi ma, non c'è stato un solo secondo in cui ho dubitato di te e delle tue capacità. Sono davvero felice e orgoglioso di essere al tuo fianco in tutto questo e di aver cantato in tutte queste gare insieme a te. Sei stata fantastica... e Marcus mi ha detto di chiederti se questa vista è di tuo gradimento.", sente il nodo stringersi in gola, si morde le labbra e inizia a ridere isterica, "Simon, stai piangendo?", l'ingegnere non risponde e si alza di poco la visiera asciugandosi gli occhi per poi stringersi cercando di fermare le lacrime che iniziano a scendere. "Simon?" – "Dimmi Stéph.", chiede dolcemente e con la voce rotta come la sua, "Forse sto piangendo anch'io.", Simon inizia a ridere, "Simon ce l'abbiamo fatta tutti. Ce l'abbiamo fatta io e te. Non avrei mai potuto desiderare un ingegnere migliore di te al mio fianco. Simon, ho voglia di cantare anche se non sono arrivata sul gradino più alto" Simon sorride sentendola iniziare "We're a million volts in a pool of light electricity in the room tonight born from fire sparks flying from the sun. Yeah, I hardly know you, can I confess I feel your heart beating in my chest if you come with me tonight is gonna be the one" - "'Cause you've faith and no fear for the fight you pull hope from defeat in the night. There's an image of you in my mind could be mad but you might just be right. Ora sbrigati e vieni qui. Ti stiamo aspettando", entra in pit lane e quando vede il cartonato con il numero 2 sostituito con uno dorato con scritto "World Champion" e Helmut affianco scoppia a piangere di nuovo. Alza di poco la visiera coprendosi gli occhi, Daniel si abbassa verso di lei, "Stéph. Ehi koala! Ce l'hai fatta! Sei stata meravigliosa.", le dice sottovoce per non farsi sentire, le accarezza un braccio e va via. Rimane nella monoposto per un tempo infinito, non sente le gambe e le mani le tremano, mentre continua a guardare l'uomo sorridere davanti a lei. Toglie l'incastro, smonta il volante e con l'aiuto di Helmut scende dalla monoposto per poi abbracciarlo. "Non ho mai dubitato di te Stéph, mai.", si morde le labbra e continua ad abbracciarlo stretto, "Ora vai a festeggiare che te lo meriti tutto.", si fionda sui suoi meccanici, qualcuno l'abbraccia, altri le danno pacche sulle spalle, si stacca di poco e fa un mezzo inchino verso di loro. Fa per andare verso Adam e Marcus, come sempre, ma il loro posto è occupato da una bandiera belga e una australiana. Alza la visiera del tutto, sbatte le palpebre e la vista le si appanna di nuovo, "Ma voi?", si fionda su di loro chiudendoli in un abbraccio insieme. Martine le slaccia il casco che Zack le sfila tenendolo tra le sue mani mentre tornano ad abbracciarla, Zack le dice che è fiero di lei, che non potevano mancare, non oggi e che quello è il giorno più bello della sua vita, Martine piange, non aggiunge mezza parola continuando ad accarezzare il viso bagnato di lacrime della figlia.
"Guarda chi c'è qui.", Zack le allunga il cellulare e le bandiere che stringe in una mano. Sul cellulare campeggia una videochiamata aperta: in un quadrato c'è Olivia nel salotto di casa di suo padre a Melbourne mentre sul divano è stesa la bandiera australiana, nell'altro c'è molto più casino. Jean le dice che è stata spettacolare, Bryan, Oliver e Paul sventolano la bandiera belga. "Bryan ce l'abbiamo fatta! Bryan!", sventola le bandiere in alto con la mano. Ridà il cellulare a suo padre e torna ad abbracciarli di nuovo, anche con la balaclava addosso sente perfettamente il profumo forte di suo padre e quello speziato di sua madre e non c'è podio o Mondiale che tenga davanti a loro.
"Ora vai a festeggiare Stéph!", le dice Martine asciugandole le lacrime. Marcus, poco distante, tiene Adam chiuso in un abbraccio mentre piange. Stéphanie scuote la testa e si fionda tra le loro braccia, "Ti vogliamo bene Stéph. Siamo così fieri di te.", Marcus l'aiuta a togliersi la balaclava e le passa l'asciugamano. "Voi me la pagate. Ma dov'è Simon?", lo vede poco distante con gli occhi rossi e lucidi, gli corre incontro e gli salta addosso abbracciandolo, "Ce l'abbiamo fatta Simon! Ce l'abbiamo fatta davvero!" – "Ce l'hai fatta!", la corregge. "Insieme Simon. Senza di te non avrei avuto due occhi in più.", scende dalle sue braccia e si avvicina a Christian che l'abbraccia e a Bluebell che sta piangendo, "Sei stata bravissima!" Si sente stringere le gambe e sorride guardando Monty che prende in braccio "Quindi?" Il bambino la stringe in un abbraccio ed inizia a riempirle il viso di baci facendola scoppiare a ridere, lo lascia tra le braccia di Christian e si avvia con Marcus fino alla bilancia. Si guarda spaesata attorno e lo vede davanti ai microfoni assieme a Daniel "Stéph" Marcus la richiama ma appena Max si gira verso di lei inizia a correre ridendo. Il ragazzo la prende al volo mentre lei chiude le gambe sui suoi fianchi "Sono così fiero di te, schatje" alza la testa dalla spalla di lui e lo guarda per un attimo "Non farlo, non ora" Daniel va addosso ai due stringendoli in un abbraccio mentre Stéph scende da Max e sorride imbarazzata "Io.." - "Dopo" Max le stringe una spalla allontanandosi dai due che continuano ad abbracciarsi.
Entra nella saletta mentre si sistema le bandiere sulle spalle. Daniel e Max l'aspettano, l'olandese la guarda e le sorride e si avvicina baciandola, "Sono davvero fiero di te, schatje" - "Io.. Prima.." - "Ik van he hou. Te ne saresti pentita salendo le scale" lei sbuffa appoggiando la fronte al centro del petto del ragazzo "Ah! Quanto amore!" Daniel scoppia a ridere abbracciandoli nuovamente e facendoli ridere, iniziano a sciogliere l'abbraccio quando l'organizzatore richiama Daniel, poi Stéphanie e infine Max che sale sul gradino più alto. Si guarda intorno, sotto il podio c'è sua madre stretta in un abbraccio da suo padre, Simon, Adam e Marcus e Helmut. Parte l'inno olandese, si morde le labbra, si porta le mani sul viso e scoppia a piangere di nuovo.
Le passano il premio, scende dal gradino e si sporge indicando i suoi meccanici, i suoi genitori, fa un cuore a Simon e lancia un bacio a Marcus che fa finta di afferrarlo al volo e, invece, di metterselo in tasca lo passa ad Adam. Passano il premio anche a Max e dopo la foto di rito lo poggia a terra prendendo la bottiglia in mano. Si alza e viene investita in pieno dalle bottiglie di Daniel, Max e dell'ingegnere della Redbull che è salito sul podio. Allarga le braccia e scoppia a ridere.
Appena rientrano nel corridoio Max la prende di peso facendole aderire la schiena al muro "Ik houd van je met heel mijn hart, schatje" (Ti amo con tutto me stesso) - "Inizio ad averne abbastanza, però! Ora la tua schatje è mia, devo portarla a fare una cosa anche con Simon" Stéph aggrotta la fronte ma scoppia a ridere "Posso almeno baciare il mio ragazzo?" La ragazza afferra il volto di Max e lo bacia "Ik houd van je met heel mijn hart" - "Mio dio, smettetela, ci sono i tuoi, prima andiamo prima finiamo" Stéph annuisce e afferra il mignolo di Max con il suo indice mentre scendono le scale "Posso portare Golia? E poi hai detto a mamma e papà che non potrò stare con loro a causa tua?" - "Si, i soldi per questa cosa sono i loro. Ora puoi sbrigati, andare a cambiarti, prendere Golia e tornare fuori dal tuo box? Con Simon?" Stéph scioglie le loro dita e gli sorride mentre continuando a camminare verso i loro box "Cosa.. Cosa vuoi fare con tua madre?" Sospira guardandolo e sorride appena entrati nel box iniziando ad urlare e ad applaudire. Salta sulle spalle di Simon e inizia a strizzare gli occhi quando viene investita dalla bottiglia di champagne che Christian inizia ad agitare verso di loro seguito da Marcus che inizia a versarla su loro due "Vi amo tutti, anzi, non è vero, amo solo Simon!" Stéph gli schiocca un bacio sulla guancia e sorride guardando Max che scuote la testa ridendo. Salta giù dalle spalle di Simon e va ad abbracciare Helmut "Mi dispiace non essere riuscita a vincere e a obbligarti a salire con me sul podio anche oggi" l'uomo le sorride passandole un braccio sulle spalle "Mi è piaciuto di più vederti sul podio dalla mia postazione. Avevo un posto d'onore in prima fila." - "Con mamma e papà? Ha pianto tanto?" - "Con Zack e Martine." conferma "Non ti dirò quanto ha pianto, le ho promesso che non avrei detto nulla. Dovresti trovare Adam e rispondere a due videochiamate che lo stanno tartassando. Due videochiamate di tutto rispetto." - "Chi c'è?" appoggia la fronte sul petto dell'uomo e sbuffa per poi alzare la testa "Una dall'Italia e un'altra da Dublino." Adam la raggiunge baciandole la guancia "Un giorno, con maggiore confidenza, puoi chiedergli se si sono messi d'accordo per farmi sclerare?" le passa il cellulare dove campeggia il nome di Donatella "Posso dire che sei la mia campionessa del mondo oppure solo di.." - "Ti prego, non dirlo!" Stéph scoppia a ridere e si avvicina ai suoi sedendosi sul tavolo "Mamma e papà, lei è Donatella, Donatella loro sono Martine e Zack" la donna bionda sorride ad entrambi "È un piacere conoscervi! Complimenti Stéph e complimenti anche a voi! Stéphanie è splendida. Per la prima volta mi sono messa davanti alla tv per guardare un Gran Premio, non potevo perdermelo." - "Una perdita di tempo, non ho neanche vinto la gara, l'ha vinta quello stronzo, e lo so che l'ha fatto per dispetto, perchè povero, già gli ho soffiato il mondiale, figurati perdere anche la gara!" - "Sei partita ultima Stéphanie, è stato un grande risultato! Anche se non ne capisco, è stato divertente vederti risalire fino alla seconda posizione. Prima che mi dimentichi, puoi ricordare ad Adam della confezione nera?" Charo sospira "Un altro vestito, Donatella? Andiamo! Ormai devo portare i miei vestiti anche nell'armadio di.. Non serviva, davvero! E sarà bellissimo, come al solito" si morde le labbra e scuote la testa guardando davanti a lei tutti gli altri continuare a festeggiare il suo mondiale "È solo un piccolo regalo per la tua caparbietà e lungimiranza, ora ti lascio festeggiare, ci vediamo presto! Martine, Zack è stato un piacere conoscervi." - "Piacere nostro, e grazie per il supporto che sta dando a Stéph" Zack le sorride mentre stringe la ragazza e Martine annuisce vigorosamente alle parole dell'uomo, Donatella sorride ad entrambi, gli dice che è un piacere e che è felice di farlo, poi li saluta e chiudono la videochiamata infilandosi il cellulare in tasca "Chiama Bono, Stéph!" sbuffa sentendo Adam e sospira avviando la chiamata "Non sto neanche festeggiando, perchè sono incollata a questo telefono!" - "Stéph!" appoggia la testa sulla spalla della madre che si ravviva i capelli "Ti stai sistemando i capelli per Bono, mamma?" - "Oh, stai buona!" Zack scoppia a ridere guardandole "Ti stai davvero sistemando i capelli per lui! Eppure pensavo fossi più per The Edge o Larry. Ti ricordi il concerto a Sidney, Martine?" - "Ciao Bono! Questa è mia madre che si sta mettendo in tiro per te, e lui è mio padre che sta commentando la cosa, rispolverando vecchi ricordi di qualche concerto passato!" Martine sbuffa mentre Zack e lei scoppiano a ridere come Bono "Stéphanie, sei stata fenomenale e.." - "E ho usato la tua canzone a sproposito, lo so, perdonami, ma eravamo fomentati e gasati dalla vicenda" lui ride scuotendo la testa "Non l'hai usata a sproposito, anzi, dovresti usarla ogni volta che finisci a podio" - "No, è sprecata per un secondo o un terzo posto" l'uomo scuote la testa "Non voglio rubarti altro tempo, devi festeggiare! È stato meraviglioso quello che hai fatto campionessa del mondo, davvero meraviglioso. Martine, Zack, spero di conoscervi di persona un giorno." i due lo salutano per poi chiudere anche questa videochiamata "Basta chiamate! Probabilmente a casa Jean, Olivia e Bryan stanno bevendo più di me e non è corretto! Sono io quella che ha vinto!" lascia il telefono tra le mani di suo padre e scende dal tavolo, lascia due baci ad entrambi e poi si allontana da loro per saltare sulle spalle di Marcus che sta parlando con Bradley "Dimmi Bradley, com'è allenare per l'ennesimo anno di fila un perdente?" guarda Max e gli fa una linguaccia, lui sospira scuotendo la testa "Sono andato a vedere Golia prima, sta bene" - "Grazie" Marcus se la sistema meglio sulle spalle uscendo dal paddock, le passa le sue bandiere e viene di nuovo bagnata dai meccanici e qualche ingegnere "Vi amo tutti, ma Max di più" glielo sussurra all'orecchio di Marcus e ride vedendo il suo profilo "No! Fermi! Niente foto senza Golia!" scoppiano a ridere "Vado a prenderlo!" - "Non serve, amore, è qui" Marcus si gira e Stéph sorride guardando Golia correre verso di lei e lo prende in braccio "Ciao amore" lo bacia e lo stringe a se, poi aggrotta le sopracciglia quando lo vede con una maglietta minuscola blu addosso "E questa?" chiede stirandola sulla schiena "Stéph is the F1st", Adam si avvicina con la stessa maglia anche se sparse ci sono le gare in cui ha vinto o andata comunque a podio "Max mettitela anche tu, mai visti così tanti podi tutti assieme, vero? Poi quella brava sono io, a me sembri tu. Ah, foto solo a Max con questa maglia e la voglio stampata su un cartonato a grandezza naturale, che poi glielo piazzo nel suo box, giusto per fargli capire chi è bravo e chi no" il ragazzo scuote la testa ridendo raggiunto anche da Simon che si sta infilando la t-shirt e i suoi genitori uguale "Ne avete data una ad Helmut?! Tu Marcus?" - "Ce l'ho, ce l'ho, Splitter" Ride sedendosi vicino a lei e prende Golia in braccio "Io ce l'ho dalla partenza, ben nascosta ovviamente." - "Fate sempre le cose di nascosto" si imbroncia e guarda Max infilarsi la maglia "Ci sono i tuoi, Stéph, cazzo" Sbuffa e guarda di traverso Marcus che fa la stessa cosa.
Entra nella sua stanza e mette a terra Golia iniziando a cambiarsi "Stéph?" Si sistema la gonna e si allunga poi ad aprire la porta "Mami" la abbraccia forte, la guarda sorridendo sedersi sul divano e prendere Golia tra le braccia "Amore.." si guarda allo specchio e toglie la lente colorata per poi girarsi verso la donna "Non usi più la lente?" - "Ci sto provando. Ascolta, devo dirti una cosa.." si appoggia alla scrivania e prende un respiro profondo "Ne.. ne riparleremo dopo che sarò tornata da non si sa dove con Dan, ma.. non ce la faccio più, ho bisogno di dirtelo.." - "Stéph.." - "Sto con Max, da tanto e.." sospira frustrata quando bussano alla porta ed entra suo padre "Che succede?" - "Stavo dicendo a mamma di.."Max Verstappen! Lei sta con Max Verstappen!" Tenta di capire la reazione di sua madre ma con scarsi risultati, si concentra su Golia che inizia ad abbaiare "Golia, è tutto ok" lo prende in braccio e inizia ad accarezzarlo e baciarlo "Lo hai sempre riempito di parole, di insulti, lui ti viene addosso in pista! Lui.." - "Lo amo, come vi siete amari voi due, come tu ami Jean, come papà ama Olivia e.. e forse un po' di più" Martine si lascia andare ad un sospiro e la guarda "Prima gli sei saltata addosso" Lei annuisce "In realtà l'avrei baciato se non mi avesse fatto ragionare, e non voglio che succeda se prima non lo dico a voi" - "Ti sei fidanzata" Stéph sorride annuendo ed esce dalla stanza andando in quella di Max "Ho bisogno che tu venga di là un attimo" il ragazzo la guarda stranito ma annuisce sistemandosi la maglia e la segue lungo il corridoio "L'ho detto a mamma" Max allunga la mano verso la sua e gliela stringe "Sei senza lente" - "Perché sembra tu non sia contento?" Max sospira attirandola a lui e la bacia "Mi piaceva essere l'unico, e lo sai. Ma sono contento tu abbia smesso di sentirti strana e sbagliata" - "Non ho smesso. Possiamo parlarne dopo?" Max annuisce ed entrano nella stanza della ragazza, che gli stringe il mignolo. "Max, loro sono Martine e Zack.. i miei genitori" il ragazzo allunga la mano ad entrambi che si stringono e Golia inizia ad abbaiare verso il ragazzo "Vieni qui, dai" Max sospira prendendolo in braccio iniziando a coccolarlo "State assieme" Il ragazzo annuisce sorridendo alle parole di Martine, mentre Stéph si avvicina a Max abbracciandolo "Seriamente o è uno scherzo?" Stéph aggrotta la fronte mentre Zack richiama la donna "Io e sua figlia stiamo assieme, abbiamo aspettato a dirvelo solo perché non volevamo far esplodere la nostra bolla. Stiamo assieme, sia quando siamo in pista, ma soprattutto fuori. Non volevamo dirlo per non fare arrivare la notizia ai giornalisti, veniamo attaccati entrambi, soprattutto lei e non volevamo alimentare niente. Stiamo bene assieme, siamo felici assieme, e dovrebbe contare solo questo" Martine passa lo sguardo da Max a Stéphanie guardandola negli occhi mentre le sorride incerta "È che.. è tutto così strano. Da quanto tempo state insieme? Tu lo sapevi Zack?" chiede voltandosi verso il suo ex marito "Perché vuoi litigare, mamma?" Martine boccheggia "L'hai detto a papà! E state assieme da tanto, vero, Max? A quanto pare le risposte mia figlia non me le da!" Stéph sbuffa "Non è che non ti do o non voglio darti risposte é che papà le cose riesce a gestirle anche se gliele dico per messaggio o al telefono, mentre con te ho bisogno di farlo faccia a faccia! Possiamo parlarne con tranquillità da un'altra parte e non qui?" - "Bryan lo sa vero?" Max annuisce e Stéph gli colpisce il petto "Maxie!" Martine scuote la testa "Non prendertela con Max! L'ho capito subito che anche lui lo sapeva. Come ha fatto a rimanere in silenzio?!" si siede sul divanetto "Voglio vedere fin dove si spinge, maledetto." dice poi mentre Zack scuote la testa divertito "Martine.. non l'ha fatto in malafede." - "Infatti quello che doveva dirmelo eri tu! L'avevi promesso! Che ci saremmo detti cosa lei diceva all'altro" - "Martine, me l'ha detto tre settimane fa, e mi ha anche detto che te lo avrebbe detto di persona, se oggi non te l'avesse detto, l'avrei fatto io" - "Dopo quello che è successo quando è scesa dalla monoposto, me ne sarei accorta da sola Zack." sospira per poi riguardare i ragazzi fermi davanti a lei "Che sia la prima e ultima volta Stéphanie." conclude "Dio mamma! Ti sembra che abbia tempo di mollarlo e trovare un altro ragazzo? È già tanto se ho trovato lui! Ora posso andare con Daniel a fare qualcosa di cui voi due siete responsabili?" Martine si alza prendendo il cellulare dalla borsa "Ci vediamo dopo? Ora chiamo Bryan, sarà divertente ascoltare le sue teorie e vedere fin dove si spingerà." Stéphanie scuote la testa per poi vederla uscire dalla stanza, torna a guardare suo padre che le sorride "Le è già passata, tranquilla.. e giusto per la cronaca, noi non siamo responsabili di quello che farai con Daniel, diciamo.. non ci ha dato molta scelta." - "Non ha detto niente a lui di quando abbiamo contatti in pista, papà, l'ho rotta" Zack scoppia a ridere e si alza dal divano abbracciandola, lasciandole un bacio tra i capelli "Sono sicuro lo farà, magari la prossima volta. Tu Golia, vieni con noi, vai con Stéph o.." Golia salta giù dalle braccia del ragazzo e si siede sui piedi dell'uomo "Sta con Max solo.. solo quando siamo solo noi" l'uomo annuisce, si abbassa sorridendo e prende il cagnolino in braccio "Andiamo ad affrontare l'uragano Martine?" lo bacia sulla testa "Adam ci ha sistemato nel vostro stesso hotel" - "Magari domani potremmo pranzare o cenare assieme, sempre se non volete stare solo con schatje, o non avete già il volo" Max si azzarda a fare la proposta mentre Stéph continua a stringersi a lui "Papi, ti prego! Questa sera da quanto ho capito ci sarà una festa, venite anche voi e non ci sarebbe occasione di parlare, non davvero almeno" Zack annuisce sorridendogli "Va bene sia il pranzo o la cena, rimarremo per qualche giorno con Stéph, poi torniamo a casa." - "Davvero? Rimani qui? Davvero?" Stéph scioglie l'abbraccio con Max e si fionda tra le braccia dell'uomo "Oh, Stéph, amore.." Zack la stringe a sé baciandola sulla guancia "Ora vai, ti stanno aspettando. Porto Max a fare una passeggiata e ti aspettiamo in hotel, ok?" - "Se volete.. potete tranquillamente venire con me e Bradley, c'è posto, e andiamo tutti nella stessa direzione" l'uomo annuisce "Va bene, vado a dirlo a Martine. Saluta Stéph, Golia." alza la zampa del pomsky sventolandola piano mentre Stéph si avvicina baciandolo sulla testa, poi, esce dalla stanza. "Ti amo, e mamma è stata una stronza. Ma ora vado a tatuarmi, è l'unica cosa che Dan può aver pensato e sulla quale i miei sono contrari ma mi lasciano fare. Ti amo tantissimo, non scattare con mamma. Accumula fin quando non arrivo. Esplodo io per te, ok?" - "Vai, ti amo e le tue cose le porto io in hotel" Lei annuisce prendendo lo zaino infilandoci dentro alcune sue cose.
Salta sulle spalle di Daniel appena escono dal tatuatore "Siamo amichetti di tatuaggio, Simon! Sei contento? Perché io sono super felice!" Guarda il tatuaggio ancora coperto sul braccio dell'uomo accanto a loro "Mio Dio, Stéph!" - "Quindi, tua moglie? Quando la incontro? Quando le facciamo vedere il nostro tatuaggio di coppia?" Daniel scoppia a ridere mentre simon scuote solamente la testa "Simon!" - "Viene al prossimo, contenta?" Stéph urla e l'uomo ruota gli occhi al cielo "Stéphanie!" - "Sono contentissima! Una bimba il giorno di Natale! Poi ho un tatuaggio di coppia bellissimo con te, con il tracciato di questa pista, e la nostra data sotto. E poi.." - "Poi un tatuaggio di dubbio gusto sul collo!" Daniel lo spinge dalle spalle "Andiamo! È bellissimo!" - "Si è scritta.." - "Ik ben de wereles eerste fucking woman kampioen van f1. E non mi sono tatuata bugie!" (Sono la prima fottutissima campionessa donna della F1) Gli fa la linguaccia mentre scende dalle spalle di Daniel ed entra nella macchina "Ci mancava solo una corona sopra e poi.." - "Cavolo! Perché non l'hai detto prima? Potevo farlo così!" Daniel si siede al posto del guidatore voltandosi verso di lei "Perché per questo Mondiale ti fermi solo a due tatuaggi?" le chiede divertito mentre Simon si siede affianco a Daniel allacciandosi la cintura. Stéphanie si sporge verso di loro dando un bacio sulla guancia ad entrambi "Sto già programmando il prossimo, tranquillo.." dice per poi continuare "Non vi sentite tornati un po' ai vecchi tempi? Voi due insieme." Daniel torna a girarsi "Ne stai parlando come se ora fossimo due fossili." - "Stiamo parlando di Daniel, età cerebrale di Golia, esteriore è più vecchio di Helmut. Comunque domani o pranzo o cena io, Max e i miei. A quanto quotiamo lo sclero di mamma contro Max?" Sbuffa iniziando a disegnare sul vetro del finestrino "Non capisco come l'abbia presa! Ha usato la scusa di chiamare Bryan per scoprire fin dove si spinge per coprirmi, per uscire dalla stanza" - "Magari lo ha fatto davvero per poi vendicarsi con Bryan. Scommetto cento dollari che sbotta con Max subito dopo aver ordinato." - "Secondo me aspetta almeno che arrivi il piatto a tavola." continua Simon "Dio ve ne parlo solo per avere delle frasi positive di circostanza! Non un totale affossamento per me è il mio ragazzo!" Daniel inchioda e gli altri due imprecano "Che cazzo fai?" - "Da quando dici espressamente che è il tuo fidanzato?" - "Tu ci stai facendo morire perché Stéph dice ragazzo? Tu sei peggio di lei! Due pazzi, perché devo avere a che fare con voi due?" - "Dovresti esserti abituato, ormai." lo punzecchia l'australiano ridendo "Comunque.. scommesse a parte: a tua madre, Max piace. Non se lo aspettava, probabilmente non si aspettava lui viste le vostre dichiarazioni o i vostri modi di depistare tutti." - "Siete stati bravi anche con noi che vi vediamo tutti i giorni." continua Simon "Si aspettava, forse, anche di saperlo quando l'ha saputo tuo padre. Lasciala sbollire un po'. Non hai avvisato Bryan?" Scuote la testa e si rannicchia sul sedile "Vorrei che il mondiale si fosse chiuso ora, dopo questa gara. Ho bisogno di staccare da tutto. Non fraintendete, mi piace tutto questo e dove sono arrivata. Ma voglio tornare a respirare, andiamo a tremila e ho bisogno di rallentare. Cazzo Bryan ha la barba, capisci, Dan? Mi sembra di non vederlo da secoli!" - "Lo so Stéph, lo so. Ho lasciato Isabella che a stento diceva qualcosa ed ora mi ammonisce chiamandomi Daniel, neanche zio, ma Daniel. Mancano due gare Stéph, puoi già rallentare un po' e avrai il tempo per guardare tutti i nuovi cambiamenti di Bryan."
"Lo so che ti chiama così! Glielo ho detto io durante tutte le chiamate con Grace in cui c'era lei! Isaac stravede troppo per te per riuscire anche solo a dirti 'stai zitto non ti sopporto più', l'hai manipolato troppo quel bambino!" Simon ride annuendo "Se torni in Australia devi venire a trovarli e dovrò guardarti mentre provi a deviare mia nipote. Non devi rimproverarti comunque.. è il tuo lavoro, un lavoro diverso, particolare ma è lavoro. Devi solo imparare a gestire meglio i tempi e poi, dal prossimo anno Bryan può raggiungerti di più e senza troppi problemi. Ha scelto cosa fare?" - "Dan, non sono mai stata in grado di gestire il tempo ed i rapporti! L'unico che è qui solo ed esclusivamente per me, è Max! Tu sei rimasto perché c'è Bryan in mezzo tra noi.." - "La smetti di dire stronzate?" Daniel sbuffa e spegne la macchina per poi girarsi verso di lei "Ti togli dalla testa questa idea folle? Chi rimane è per te, non perché c'è qualcuno tra di voi, tra di noi!"
Rientra in camera e Golia le corre subito incontro "Ciao piccolino" lo accarezza tra le orecchie e lo prende in braccio "Allora?" Max si affaccia dal bagno e lei gli sorride "Tatuaggi, Donatella.." - "Il pacco é sul letto, vieni a farti un bagno, prima?" Annuisce e dopo aver rimesso Golia a terra entra con lui nel bagno "Posso vederli?" Gli porge il braccio dove si è fatta tatuare anche quello con suo fratello e sorride "Circuito e data con Simon. Si abbiamo un tatuaggio di coppia! E l'altro è una scritta. Se mi lavi i capelli la vedi" - "Sul collo" Lei annuisce mentre inizia a spogliarsi "Hai guardato il vestito?" Il ragazzo scuote la testa e la guarda immergersi nella vasca "Comunque voglio davvero una foto tua con quella maglia addosso. In realtà la voglio di te e Golia con quella maglia" Max annuisce e si infila dietro di lei nella vasca, le bacia le spalle e inizia a bagnarle i capelli con il doccino. "Tuo papà voleva fare a pranzo, tua madre a cena, sempre domani. O tu convinci uno dei due a cambiare oppure domani mangiamo sia a pranzo che a cena con i tuoi" le sposta i capelli dalle spalle e dal collo "Possiamo mangiare con loro sia a pranzo che a cena?" - "Ik ben de wereles eerste fucking woman kampioen van f1" - "Ja" Stéph ride e Max scuote la testa "Una campionessa bellissima e tutta mia. Hai fatto una stagione fantastica, amore" - "Anche tu. Mi hanno chiamato sia Bono, che Donatella. E.. Che dici se, tu per il concerto ti paghi il biglietto e con quello in più portiamo mamma?" - "Dico che va bene, ricordami solo quando li metteranno in vendita." ribatte ridendo. Prende la spugna, l'affonda nell'acqua e inizia a strizzarla sul suo corpo "Come mai una scritta e per di più in olandese?" - "Volevo una cosa rapida, e in olandese così tu puoi leggerla benissimo tutti i giorni" Stéph sorride girandosi e sistemandosi davanti a lui, gli prende il viso tra le mani e lo bacia "Com'è andata in macchina con i miei?" - "Tuo padre ha smorzato la tensione. E anche Golia." la bacia sulle labbra "Ho avuto un po' la sensazione che tua madre volesse fermare il van e lasciarmi sul ciglio della strada." ribatte ridendo "Cos'hai combinato? E poi non l'avrebbe mai fatto, è contro l'abbandono dei cani sul ciglio della strada" Stéph sorride mordendogli il naso "Mi stai paragonando ad un cane?" - "Sapevi della maglia e dei miei?" Continua ad accarezzargli il viso e a sfiorargli il neo "Sì, della maglia sapevo che stavano facendo qualcosa. Per i tuoi.. ho detto ad Adam di farli venire entrambi. Niente di che" Stéphanie si ferma a guardarlo "Niente di che? Maxie.. tu." sospira "Solo tu potevi rendertene conto di quanto avessi bisogno di loro." lo bacia sul neo mentre continua ad accarezzargli il viso "Dovresti chiedere ad entrambi di venire a qualche gran premio, schatje" - "Non ho ancora parlato ne con Christian ne con Helmut, Maxie, magari.." Max la bacia bloccandola a metà della frase "Schatje, è diverso.. non pensare a quello che è successo con me. I tuoi genitori non sono.. invadenti come lo era mio padre. E ne hai bisogno. Lo sanno anche loro." risponde spostandole qualche ciocca bagnata dal viso "Mancano due gare e non ho firmato con nessuno per l'anno prossimo, non ha senso che gliene parlo ora, e poi magari l'anno prossimo sono a casa, o al massimo, boh, seguo te, non lo so!" - "Pensi davvero che non ti vogliano anche per il prossimo anno? Schatje.. hai riportato non solo il mondiale costruttori ma anche quello piloti a Milton Keynes dopo sette anni. L'ultimo è stato un certo Sebastian Vettel." schiocca la lingua sul palato e si alza dalla vasca "Non so nulla, Maxie, a parte che non ne abbiamo parlato. Dai, esci da questa vasca e vestiamoci, voglio vedere i miei e bere. E festeggiare e baciarti" - "Sono tanti e" lei si stringe nelle spalle ed esce lasciando sul pavimento delle orme bagnate "Giuro che rompo il telefono non la smette di suonare!" Sbuffa chiudendosi un asciugamano al petto e uno ai capelli.
"Beaux yeux!" Sorride guardandolo seduto in braccio a Vic "Zia Stéph siamo molto fieri di te! Meno di zio Max che non ti ha lasciata vincere, vero amore?" Max sospira e Stéph sorride "Luka sei bellissimo con quel cappellino" - "Ovvio, quando mai è brutto Luka per te?" Questa volta é la ragazza ad alzare gli occhi al cielo e poi torna a guardare lo schermo "Andate alla festa?" Annuiscono e lei passa il peso da un piede all'altro "Fammi vedere il vestito! Versace?" Stéph annuisce "Me lo ha mandato come.. regalo per il Mondiale e, a proposito.. devo mandarti la t-shirt che hanno fatto fare Adam e Marcus per la vittoria! Sia per te che per il mio bimbo preferito." Victoria annuisce "Sì ma noi qui vogliamo vederlo bene quel vestito!" Stéph sorride e lascia il telefono nelle mani del ragazzo e fa una giravolta "Ti piace beaux yeux?" Il bambino inizia a ridere allungando le mani al telefono "Dimmi che possiamo passare un po' di giorni con loro, Maxie, ti prego, voglio stare un po' con Luka" - "Possiamo anche passarli noi tre senza Max e Tom, i giorni di vacanza! Sicuramente Luka approverebbe di più con l'assenza di Max" - "O Luka potrebbe stare con me e Tom, si diverte e non si è mai lamentato!" ribatte piccato passando lo sguardo su Stéph "Max, Luka non parla! Sei scemo?!" Stéphanie scoppia a ridere portandosi davanti all'enorme specchio posto lungo la parete e fa un giro lento su se stessa per guardarsi meglio. L'abito in rete glitterata argento è sottilissimo, le fascia le curve come una seconda pelle. La rete è sottilissima per tutto l'abito ad eccezione delle spalline spesse e larghe, mentre quella sinistra è cucita allo scollo, la destra è posta a mo' di fascia finendo sulla cucitura che unisce il corpetto alla gonna che le arriva a metà coscia e si apre in uno spacco ampio "Donatella usa troppo poco tessuto schatje." afferma Max "Ti stai lamentando di Donatella Versace, Max?" Vic sospira scuotendo la testa "È bellissimo questo vestito, Stéph" - "Il problema dopo, Vic, sai quale sarà? Non farlo rompere a tuo fratello" Victoria copre le orecchie a Luka che scoppia a ridere "Volete bloccare la crescita di mio figlio? Amore, non ascoltarli." dice baciandogli la guancia paffuta "Sei sempre melodrammatica." - "Non litigate!" Sospira uscendo dall'ascensore e si avvicina al divanetto dove vede seduti i suoi "Vic vuoi conoscere i genitori di Stéph?" Max guarda la sorella boccheggiare "Si li ho conosciuti e mamma sa di Stéph, puoi spettegolare, contenta?" Max alza lo sguardo vedendo Stéphanie abbracciata a Martine "Ovvio che sì! Almeno posso sistemare a casa delle foto di Luka dove c'è lei!" - "Non io?" la bionda passa lo sguardo su Stéphanie e i suoi genitori "Mamma l'hai conosciuta già, lui invece è Zack, mio padre. Papà lei è Victoria e beaux yeux è Luka." Sorride allo schermo mentre appoggia la testa sulla spalla del padre e Luka grida "Ehi, beaux yeux che c'è?" - "Mi sa che il problema non sono io, ma chiunque" borbotta Max "È uguale a Max" - "Oh, no! Andiamo! Non è vero!" Vic sospira scuotendo la testa alle parole di Zack che sorride "So che Max può non essere il fidanzato ideale per la propria figlia, ma con Stéph è davvero carino" - "Carino. Non lo definirei carino.." - "Non quando va addosso a Stéph in pista!" La ragazza alza gli occhi al cielo e sospira alla chiusura della madre, Max si morde le labbra guardando Stéph che gli fa un occhiolino "Mamma, succede, anche con Daniel è successo." - "Infatti l'ho chiamato e gli ho chiesto spiegazioni!" - "E cosa ti ha detto? Che sono cose che succedono! I contatti sono normali e non ci ha portato conseguenze se non qualche vibrazione sotto il culo." conclude sbuffando.
"A chi vibra il culo?" - "Marcus!" lo rimprovera Adam seguendolo mentre si sistema il bottone del polsino della camicia "Si stanno lamentando dei contatti in pista tra Max e me. E sto facendo finta di non sapere che i contatti ci sono perché non è in grado di correre e di tenere la macchina. Comunque Vic, ci sentiamo per le vacanze, ok?" la ragazza annuisce "Luka saluta zia Stéph. Dì alla zia di fare la brava!" il bambino si lascia andare ad un urletto, si muove piazzandosi davanti allo schermo muovendo la bocca "Ti sta mandando dei baci Stéph." - "Oh beaux yeux." lo guarda mandandogli dei baci, li saluta e chiude la telefonata. "Ed oltre ai contatti.." Martine si gira soffermandosi su Marcus ".. hai portato Stéphie a fare bungee jumping." - "Qui ha ragione Martine!" Stéph fulmina il ragazzo davanti a lei "Ancora?" - "Posso non essere d'accordo su questa cosa?" - "Ce me commence à me plaire un peu plus" (questo ragazzo mi sta iniziando a piacere un po' di più) Zack scoppia a ridere mentre Stéph inarca un sopracciglio "Non l'avrei mai detto, guarda! Smettetela entrambi e lasciate stare Marcus! Sembrate due cani da droga! Marcus non mi avrebbe fatto fare qualcosa di pericoloso, cosa che abbiamo fatto assieme, e con noi c'era anche Adam." - "Io me ne tiro fuori, non sapevo nulla Martine." ribatte il ragazzo mentre Marcus borbotta qualcosa.
Appena le porte della sala si chiudono Stéph afferra il mignolo di Max mentre camminano per andare a prendersi da bere "Cos'ha detto tua madre in francese?" - "Che hai acquisito punti per essere contro al bungee jumping" sorride e quando si avvicinano al bancone del bar le mette le mani sui fianchi baciandole il collo "E con tuo padre faccio colpo se gli portò un bicchiere di vino?" - "Bianco, non rosso. Rosso solo quando mangia e solo con della carne nel piatto. Altrimenti sempre e solo bianco" richiamano il ragazzo al bancone e ordinano "Hai pensato a cosa fare chiuso questo mondiale?" - "No, due gare sono ancora troppe, Maxie, non ho pensato a niente. Tu?" Max le lascia un altro bacio sul collo e prende i due calici "Volevo andare per un po' da mamma, qualche giorno o una settimana. E poi volevo andare da qualche parte con te e Golia" lei prende gli altri due bicchieri e si avvicinano ai suoi genitori che stanno parlando con Helmut, Stéph schiocca un bacio sulla guancia dell'uomo e guarda Max allungare i calici ai suoi genitori, e poi gli allunga uno dei due bicchieri tra le sue.
Stéph circonda il collo di Max con le sue braccia ed ondeggiano in mezzo agli altri "Non suona male l'andare da qualche parte solo noi.. Hai qualche idea?" - "In qualche isola dimenticata da Dio" lei sorride avvicinandosi a lui baciandolo, per poi appoggiare la testa sulla sua spalla contro il collo "Ho ricevuto una chiamata dal re. È stato dannatamente strano" - "Ti ha fatto i complimenti?" - "Si, poi mi ha chiesto quando smetterai di far finta di essere olandese, dato che ti vede cantare l'inno belga" Max scoppia a ridere "Facciamo che ci teniamo un re a testa. Tu continui a ricevere le visite di Philippe ai Gran Premi, io di Willem, senza ombra di dubbio quelli olandesi sono nettamente superiori." la punzecchia ridendo "Devo andare al ricevimento a inizio anno. Vieni anche tu vero?" le sorride bonariamente "Certo che ci vengo schatje. Sarà divertente andarci insieme! In Olanda ci sono sempre andato da solo mentre tu avevi tutti i tuoi calciatori a non farti addormentare durante i discorsi." - "I miei calciatori? Non ci saranno se intendi Romelu e Alexis, solo personalità di spicco, e nessuno dei due fa niente di rilevante" - "Questo è vero! Aspetta.. riceverai una onorificenza?" chiede sorpreso e allo stesso tempo sgranando gli occhi felice "Non lo so! Non mettermi ansia, cazzo!" Gli colpisce il petto e sbuffa facendo un passo indietro "Sto solo.. non lo so! Normalmente ci vanno solo le persone importanti.. e.. fanculo, Maxie! Perché mi fai pensare a queste cose! Ora non ci voglio più andare!" l'olandese l'attira a sé "Schatje.. ti lanci a trecento chilometri orari quasi tutte le settimane ed hai paura di un invito formale? Andremo insieme e secondo me sarà anche divertente." la bacia sulla punta del naso per poi scendere sulle sue labbra "E sono molto fiero di te." - "Finiscila, e poi rompi le palle a me con questa cosa del lanciarsi a trecento all'ora e poi sei anche tu come me! E non dire di no! Neanche a te piacciono queste cose!" Max ridacchia e torna a stringerla a se "Posso?" Zack allunga una mano verso la ragazza che gli afferra subito la mano "Mi sto abituando a non ballare, anche con Maxie, quindi sono super pronta per te, papi!" - "Dovete smetterla di prendermi in giro tu e mamma, ho altri punti di forza!" - "Siamo in due!" Max sorride, le lascia un bacio sulla guancia e si allontana da loro.

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