FEBBRAIO 2022 II

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Toscana

Max la guarda guidare con il labbro tra i denti mentre segue le indicazioni del navigatore "Puoi rilassarti un po'?" - "Zitto o accosto e ti faccio scendere e te la fai a piedi" Golia sbadiglia e si muove sulle sue gambe "Abbiamo una schatje agitata, Golia" - "Voglio vedere solo casa mia! E.." - "C'è il riscaldamento a pavimento e Carla mi ha detto di averlo impostato in modo che sia calda al nostro arrivo e tu così puoi.." - "Stare a piedi nudi. Amo Carla, lo sai? Devo dirglielo" Golia la guarda e ringhia un po' "Ehi, così con me non ti comporti!" - "No fa bene, se lo fa quando dici di amare qualcun altro!" Lei ruota gli occhi al cielo "È Carla! Voi due siete matti!" - "Noi? Mi guardi male anche quando sto rispondendo alle giornaliste! E anche quando lui va a farsi coccolare da altri!" Lei sbuffa e rimane in silenzio continuando a guidare. Max la guarda divertito e alza un po' il volume della radio "Come ti senti alla guida? Dopo Delft non ne abbiamo parlato." - "È strano. Odio ammetterlo ma ha ragione tuo padre. Guidare le macchine normali fa schifo ed è scomodo" Max ride guardandola, scuote la testa e torna a guardare fuori dove i colori grigi dell'autostrada cominciano a lasciare spazio al verde "Potevo guidare ancora, sapevo che l'autogrill era solo una scusa." borbottaa mentre continua ad accarezzare Golia tra le orecchie "Ma avevo voglia di guidare e tu, papà e Bryan non mi lasciate fare nulla!" Batte una mano sul volante e guarda il navigatore "Ma dobbiamo fermarci a fare la spesa?" - "No, ha già fatto tutto Carla" - "Santa donna!" ribatte. Max prende Golia tra le braccia e l'avvicina al finestrino, lo bacia sul muso e gli indica qualche collinetta parlandogli sottovoce "Ricordi la strada? Qui comincia ad essere tutto uguale." le chiede poi "Teniamo lo stesso il navigatore.. Quando siamo venuti qui l'altra volta io.. Senti non ho guardato la strada!" - "Sta tranquilla!" le prende la mano che ha poggiato sul cambio "Sei sulla strada giusta, sto solo dicendo che, essendo tutto uguale, potresti confonderti. Tra due strade private c'è la nostra." si sporge e le bacia la guancia "Quindi cosa manca?" - "Solo l'esterno, schatje" lei annuisce "E hai anche messo qualche foto?" - "Si, le ho scelte tra tutte le nostre e poi mamma, Vic, Olivia e Martine le hanno sistemate. Hanno detto che volevano farlo loro" lei annuisce "Era così distante?" Max sorride "La volevamo lontana da tutto e tutti, solo per noi. Con un giardino immenso per Golia e.." - "E futurissimi bambini" annuisce divertito "Plurale?" - "Stai zitto" il ragazzo alza le mani "Non ho detto nulla! Attenta, la prossima è la nostra." Stéphanie torna a guardare la strada davanti a sé e prende la strada privata sulla destra cominciando la salita sulla collinetta, fa dei gridolini mentre ride ed accelera "Vai piano schatje" - "No! Dai! Siamo arrivati. Oddio guardala!" - "La vedo schatje, la vediamo! Vai piano." le ripete "Voglio andare a casa, mio Dio che bella. Maxie! Maxie!" ride guardandola "Lo so, ma alziamo un sacco di polvere così! Se decidessimo di asfaltare questo pezzo, secondo me, non sarà più la stessa cosa quindi non correre." Apre lo sportello appena Stéphanie ferma l'auto e lascia scendere Golia che comincia a correre lungo il giardino mentre Zack esce fermandosi sotto il portico "Amore.." Stéph scuote la mano e entra velocemente in casa scansandolo e facendolo ridere "Stéphanie.." Max ride e prende le valigie dal bagagliaio "Si è già tolta le scarpe?" - "Ovvio. Dammene una Max" - "Grazie." gli passa una valigia e lo segue lungo il portico "Com'è andato il viaggio?" - "Tutto bene, il vostro? Siete riusciti a trovare facilmente la strada per arrivare qui?" - "Tutto bene. E la casa é.." Max lascia la valigia cadere a terra quando sente Stéph urlare ed entra velocemente in casa "Schatje! Dove sei? Che succede?" - "Calmati, sta vedendo la cucina" Max si lascia andare ad un sospiro e la guarda muoversi tra i vari angoli aprendo i pensili e frugare all'interno "Sei pazza! Pensavo.. dio mio, una pazza!" si appoggia alla colonna "Mi senti schatje?" - "Sì! Hai visto quanta pasta? E il frigo! Guarda Maxie! Enorme e pienissimo!" - "Pensavo fossi.." Olivia ride guardandola oltrepassarlo per andare nel salotto "Lascia perdere Max" - "Golia! Guarda questo divano!" l'olandese la segue, si ferma nel corridoio insieme ad Olivia "Ho capito, porto le valigie di sopra." riprende le valigie che ha lasciato all'ingresso e sale le scale. Olivia si avvicina alla ragazza e aiuta Golia a salire sul divano "Allora? Ti piace?" Si guarda attorno sorridendo e si alza di scatto andando verso Max correndo, gli salta addosso e lo bacia facendolo cadere a terra "Stéphanie! Max!" Zack li richiama e Olivia li guarda ridendo "Lasciali fare!" - "Sulle scale Olivia! Possono farsi male." Zack sospira continuando a guardare i due raggiunti subito dopo da Golia che inizia a girargli attorno abbaiando "Quindi? Vi piace?" Golia gli lecca una guancia mentre Stéph inizia a baciargli l'altra "Direi che è un sì, Max" il ragazzo annuisce alle parole della donna "Vado a preparare il pranzo." continua per poi andare verso la cucina mentre Zack rimane in fondo alle scale "Vi va di vedere i lavori all'esterno?" - "No! No! Voglio cucinare io! Ti prego! È casa.. Olivia per piacere!" Max la guarda alzarsi per raggiungere la donna in cucina, si alza da terra e guarda Zack "Per quanto ancora terrà il voto del silenzio?" - "Con Martine ha già ceduto, in realtà anche con te. Solo che.. Lo sai com'è, no?" Zack sospira e annuisce. Vanno anche loro verso la cucina e si fermano a guardarle bisticciare "Dai! No! Faccio io! È.. Voglio fare io.." Max si stranisce sentendo il tono di voce di Stéphanie cambiare e fa un passo verso di lei "Schatje.." - "È la mia cucina! È casa mia! Perché non posso fare io?" Olivia lascia la pentola sul marmo del bancone e annuisce "Va bene Stéphanie, scusami." si avvicina e le bacia la guancia "Posso portare Golia in giardino mentre cucini?" le chiede poi "Voglio solo cucinare per voi a casa mia! Non mi lasciate più fare niente!" - "No Stéph, ma in questi giorni hai attraversato.. quanti stati? Tre? Quattro? Pensavo fossi stanca, solo questo." Scuote la testa "Volevo solo cucinare per te e papà" si morde le labbra e si allontana dalla cucina e inizia a salire le scale. Olivia guarda i due allarmata "Io.. non volevo.." Zack si avvicina e le bacia la guancia "Vado io, sta tranquilla. Portate fuori Golia, cucina lei ed io guarderò." l'uomo sale le scale e bussa alla porta della sua camera e, anche se non sente nessuno dall'altro lato, apre lo stesso la porta ritrovandosi immerso nel bianco della stanza accentuato anche dalla luce che entra dai balconi. Stéphanie se ne sta seduta sulla poltroncina che ha portato verso uno dei due balconi dandogli le spalle. Zack si chiude la porta alle spalle e si avvicina sedendosi a terra vicino a lei "C'è un bel panorama da qui." - "Non volete che faccia niente. Non mi lasciate fare niente, però volete che io torni a correre su una monoposto a trecento all'ora!" Lo sputa irritata e porta le gambe sulla poltrona stringendosele al petto "Noi vogliamo solo che tu possa riprendere la tua normalità, Stéph. E Olivia prima.. sono sicuro che l'abbia fatto in buona fede. Lo ha fatto anche a Montecarlo." - "Prelarare uno stupidissimo pranzo non è riprendere la mia normalità? È casa mia! La prima volta che vengo qui! Mi state.. Mi state rubando tutto.." scuote la testa e si alza in piedi e si alza anche lui "Nessuno vuole rubarti nulla Stéphanie. Possiamo anche andare via, se vuoi, ma non l'ha fatto in malafede." - "Si invece! Mi vuoi rubare il mio spazio con mamma! Lo avete fatto! E adesso anche Olivia lo fa! Glielo hai detto tu? Perché non ti fidi? Perché?" l'uomo aggrotta la fronte "Che stai dicendo?!" - "Hai detto a Michael di controllarmi! Non ti fidi di me! Ho chiesto a Maxie di controllare casa se avessi messo qualcosa per.." scuote la testa e l'abbassa non continuando "Non vi siete mai fidati di me. Nessuno di voi. Ma non voglio lo stesso che ve ne andiate da qui" - "Non mi hai lasciato parlare, non mi hai risposto al cellulare Stéphanie e non mi hai lasciato spiegare. Ma non mettere in mezzo Olivia, lei non era d'accordo con.. quella cosa." - "Dimmi perché non ti sei fidato di me!" - "Perché ero preoccupato! Non sapevo come avresti reagito una volta all'interno! Mi ricordo l'intervista alla presentazione della monoposto, hai risposto punzecchiandoli ma ti conosco! I tuoi occhi.. eri turbata!" - "Non sapevo cosa fare! Maxie faceva lo stronzo e li hai letti anche tu gli articoli che scrivevano su di me! Cazzo non sono Wonder Woman! Ma non potete trattarmi come una bambina!" - "Proprio perché so che non sei Wonder Woman, perché ho letto gli articoli e anche quello che scrivevano sui social ho chiesto a Michael di starti vicino! Non l'ho fatto perché ti considero una bambina ma per trovare, in caso, un punto di riferimento o poterti raggiungere nel caso.." - "Ma non sei venuto! Potevi venire! Dovevi venire, ma piuttosto di chiamarmi e chiedere a me ti sei fidato di una persona che non sono io! Che non mi conosce davvero! Che sa solo quello che gli dico io! Dopo Portimao.. Avevamo litigato e.. Non ti chiamo per dirti che sto male ma se mi chiamavate l'avreste capito subito! Ti sei fidato di Michael anziché di me!" l'uomo si avvicina alla porta guardandola mentre torna a sedersi sulla poltroncina dandogli le spalle "Mi dispiace Stéphanie. Ho cercato sempre di fare la cosa giusta, per te, non voleva e non era una mancanza di fiducia." Apre la porta e si gira di scatto quando sente la poltrona cadere "Non andare via!" - "Non vado via, Stéph." allunga la mano verso di lei "Non andare via e non chiedere più a nessuno di rubarmi i miei spazi" - "Te lo prometto Stéph, mi dispiace." si avvicina e la chiude in un abbraccio baciandola tra i capelli "Andiamo giù? Tu prepari il pranzo ed io.. osservo. Magari imparo qualcosa." - "Tagli le cipolle" - "Le cipolle? Davvero?" ride guardandola, annuire "Sai che mi brucia l'occhio altrimenti" - "O vuoi farmi scontare gli anni di militare che non ho mai fatto?" escono dalla stanza e cominciano a scendere le scale "È la giusta punizione per Michael" - "Ma dai! Non l'avevo capito, sai?" la punzecchia beccandosi una linguaccia. Entrano in cucina, Stéphanie comincia ad aprire i cassetti, prende un tagliere, un coltello e una mezzaluna e recupera una cipolla dal frigorifero "Prego cadetto, cominci pure." - "Cosa cucinerai?" Si stringe nelle spalle "Fa freddo e a Maxie piace la zuppa di pomodori e Carla li ha presi" - "Oh andiamo! Non mangeremo la zuppa di pomodori Stéph!" Lei sbuffa per poi però scoppiare a ridere "Taglia la cipolla papi!" - "Non taglierò una cipolla intera, lacrime incluse, per una zuppa di pomodoro! Carla ha comprato tipo.. dieci tipi di pasta diversi! Ci sono alcuni tagli di cui non sapevo neanche l'esistenza." borbotta mentre toglie lo strato secco della cipolla "Papi! Da quando sei diventato così brontolone?" - "Da quando sto diventando vecchio" - "Non sei vecchio! Stai.. maturando." L'uomo sorride "Grazie amore" la ragazza apre l'anta e guarda la pasta "Quale formato vuoi?" - "Linguine!" annuisce prendendole e poi torna verso il frigo prendendo i pomodori "Gli fai davvero la zuppa?" - "No, anche perché gli piace troppo quella di mamma e io non la so fare. Puoi tranquillizzarti? Mangiamo una pasta" - "Grazie Dio!" taglia le estremità della cipolla e la divide a metà "Vuoi mettere tutta questa cipolla? Non sarà troppa?" - "Oltre a me non devi baciare nessuno, tagliala!" alza gli occhi al cielo "Stai aspettando me quindi? Ora mi sento sotto pressione!" scherza "Dai papi! Forza! E sì, sto aspettando te! Quella cipolla serve per il soffritto." si muove nella cucina recuperando delle carote e del sedano che comincia a tagliare su un altro tagliere "Com'è andata a Delft? Bryan ha trovato casa?" -"Si, abbiamo anche già firmato. È vicino all'università, con un parcheggio coperto per la moto. È centrale così non deve fare tanta strada ne per uscire la sera per trovarsi con le ragazze e gli amici e neanche per le commissioni di tutti i giorni. È piccolina ma gli basta" sorride guardandola "A te va bene così? Ti vedo.. troppo tranquilla." - "Tanto non posso farci nulla, se non rassegnarmi. Ma almeno è in una buona posizione e abbiamo già chiamato per andare a far mettere l'allarme" si stringe nelle spalle e sospira accendendo il fuoco mettendoci sopra la padella con un filo d'olio "Fidati di lui, è un ragazzo responsabile." le dice per poi passarle il tagliere con la cipolla "Si ma.." sospira "Ho paura gli succeda qualcosa e lui lì è davvero da solo" - "A Melbourne l'ho sentito parlare con Tom e Victoria, vorrebbero andasse da loro almeno la domenica e poi c'è L'Aia vicino, c'è il fratello di Marcus, si farà anche dei nuovi amici. Vedrai che se la caverà." prova a rassicurarla la guarda rigirare la cipolla nella pentola e si alza dalla sedia per raggiungerla "Amore.." - "Apri una bottiglia di vino bianco papi?" L'uomo annuisce e la prende dal frigo "Andrà tutto bene. E se dovesse mai succedere qualcosa lo saprai, vi sentite già tutti i giorni, te ne accorgeresti subito" sospira "Secondo te.. dici che me ne accorgerei? E se non dovessi capirlo?" - "Amore, ti accorgi che sta male solo da come ti risponde al telefono!" annuisce poco convinta e riapre il frigo prendendo i pomodori "Queste.." guarda Zack indicarle la bottiglia di vino "L'ha portata il giardiniere e in frigo ce ne sono altre! Sono delle bottiglie di Chianti e di Brunello, lo produce lui." Lei annuisce "Cosa stai facendo con il giardiniere? Max ha detto che non é ancora finito!" - "Stiamo vedendo assieme come migliorare il giardino senza impattare sulla bellezza che c'è su tutta la proprietà e lui nel frattempo sta verificando che tutti gli ulivi stiano bene e non abbiano alcun problema" - "E come sta andando questa verifica? Stanno bene? Si possono piantare le peonie qui papi?" - "Sta facendo le verifiche anche del terreno, solo.. vorrebbe prima piantarle in vasi e quando saranno abbastanza robuste, nel caso, passarle nel terreno. L'inverno è abbastanza rigido e metterle direttamente nel terreno rischierebbe di farle gelare tutte. Mi ha detto che vorrebbe parlare anche con voi e portarvi in un vivaio che conosce per scegliere cosa piantare e anche dove posizionarle. È davvero bravo, sa un sacco di cose." Lei annuisce e guarda fuori dalla finestra "Ok, ma.. vorrei solo ci fossero delle peonie, poi il resto.. Non è così importante. Magari potrebbe sistemare le peonie assieme ad altre piante e fiori, ma.. sono importanti solo le peonie" - "Ma è comunque casa vostra. Vedrai questo giardino tutte le volte che starai qui, almeno, oltre alle peonie, puoi mettere qualcosa che ti piace davvero. Ha lasciato il suo numero, è sul mobile all'ingresso, quando volete o avete tempo chiamatelo." si lava le mani e si siede su uno dei sgabelli "Vedremo di trovare un attimo in questi giorni. Magari potremmo andare domani, visto che dobbiamo andare in aeroporto per andare a prendere Luka" - "Vic e Tom dove vanno?" Si stringe nelle spalle "Penso Maxie sappia dove vanno, dovrebbe aver fatto lui le prenotazioni" annuisce "Questo posto è molto strategico. Io e Olivia siamo stati a Firenze qualche giorno fa e anche a Pisa." - "Avete fatto i piccioncini?" Lui sorride e annuisce "Tornando a Monaco vorremmo fermarci anche in Liguria, ma vedremo. Voi tornate con noi?" Scuote la testa "Non credo che riusciamo con i tempi, per quanto rimanete in Europa?" - "Ancora qualche giorno, poi torniamo a Melbourne. Ho delle riunioni che non posso rimandare." - "Ma qui devi ancora finire! L'hai detto tu!" Si gira a guardarlo agitata. Zack si alza e la raggiunge, le prende le mani nelle sue e le stringe "E controllerò minuziosamente ogni lavoro, Stéph. Torneremo presto, soprattutto ora che abbiamo anche una casa in Europa, ma dobbiamo tornare per qualche giorno a Melbourne e qui i lavori esterni, adesso, non possono andare avanti. Il meteo prevede una forte nevicata nelle prossime settimane." - "Ma.." abbassa la testa e sospira "E poi tra poco torni ad avere i tuoi impegni con la Redbull, piccola. Ci sentiremo ogni giorno, tranquilla" Stéphanie si stacca dalla sua presa e torna verso il fornello "Ci vedremo presto, amore. Tranquilla. Non ti lascio più, non ci sentiremo solo quando sarò in volo per venire da te o tornare a casa" - "Prendi una pentola?" gli chiede cambiando discorso "Amore.." sospira passandole la pentola che riempie d'acqua "Ci vedremo prima di quanto tu.." - "Mi manchi e non sei neanche andato via! Hai solo detto di volerlo fare!" l'uomo rimane fermo vicino al bancone affianco a lei "Amore, avevo degli appuntamenti per la settimana scorsa e li ho rimandati perché non sarei mai andato via senza vederti e l'ho fatto senza problemi davvero. Ma dobbiamo tornare per qualche giorno, Olivia deve preparare anche la documentazione e torneremo a Monaco. Vuole creare una doppia sede del suo brand e anch'io avevo immaginato qualcosa di simile così da poter rimanere di più in Europa. Sarà davvero per pochi giorni, non te ne accorgerai nemmeno perché sarai in Inghilterra e quando tornerai a Monaco, noi saremo lì ad aspettarti." - "Davvero? Volete.. Volete davvero.." - "Si, Stéphanie, vogliamo davvero passare sei mesi in Europa e sei mesi in Australia" Stéph guarda la donna alle spalle del padre e poi torna a guardarlo "Davvero papi?" - "Si. Vogliamo passare più tempo con te, e poi grazie a te Olivia sta aumentando a dismisura la sua mole di lavoro ed ha bisogno di un appoggio anche in Europa e quindi abbiamo unito le due cose" - "Siete seri? Non è uno scherzo o quelle cose da pochi mesi.." - "No tesoro, no." Zack si avvicina e la stringe a sé "Ma dobbiamo davvero tornare a Melbourne, anche per questo." le dice dandole un buffetto sul naso Stéph si stringe a lui e Zack tira a lui anche Olivia "Mi dispiace per prima Stéph" la ragazza scuote la testa stringendola di più nell'abbraccio mentre Golia comincia ad abbaiare e si intrufola tra le loro gambe cercando attenzioni "Golia! Lasciali in pace!" Il pomsky gli ringhia contro e salta sulle gambe di tutti e tre fin quando Zack non lo prende in braccio "Che c'è piccolino? Torniamo anche per te, sei contento?" - "Si moltissimo, Zack" Stéph alza gli occhi al cielo e si stacca dai due per tornare sulle pentole, Zack torna a sedersi al bancone coccolando il pomsky e segue Max con lo sguardo "Vai a mordergli le caviglie piccolino? Hai sentito come mi ha risposto?" - "Zack!" lo riprende Olivia scuotendo la testa Max sorride e raggiunge Stéph bloccandola tra il gas e il suo corpo, le bacia il collo e poi scopre la pentola con il sugo "Stai fermo. Non provarci!" Max ride prendendo con il cucchiaio un po' di sugo "Max Verstappen!" - "Assaggio solo! Così saprai se è buono!" Lei gli schiaffeggia la mano e lo sente imprecare quando si scotta la lingua "Ti sta bene!" I due alle loro spalle ridono e Max torna a baciarle il collo "La mia cuoca personale preferita" - "Dovresti imparare a fartene da solo! Qui non hai i tuoi fantastici ristoranti da asporto!" - "In questo periodo i fattorini hanno sentito la mia mancanza, non ho ordinato nulla!" si difende "Non di certo per merito tuo" - "Non ho detto il contrario. Sapevi che Adam fosse così bravo in cucina?" Lei annuisce e cala la pasta "Prepari la tavola?" annuisce "Mangiamo in sala da pranzo o qui?! chiede indicando il bancone "Sala ti prego e.. L'albero di Natale per quest'anno potremmo metterlo verso la vetrata, così quando arriverà Luka vedrà subito le lucine" il ragazzo annuisce, prende i runner dal cassetto e si ferma a guardarla "Dovremmo mettere una recinzione, sai per il nano numero due." osserva "Papi avevi pensato qualcosa con il giardiniere?" Rigira il sugo preparato e ci butta dentro dei pezzetti di pomodoro appena tagliato e poi scola la pasta "Per lui sarebbe ottimale fare delle siepi alte, ma ad ampio perimetro così da non ostruire la vista e non diminuire il giardino." - "Niente recinzioni, visto?" Lei lo guarda e Max sorride alzando le mani "Dovete però andare con il giardiniere, il signor Mario alla serra per vedere che piange mettere in giardino" Max lo guarda "Le peonie" Stéph sorride sentendoglielo dire e inizia a mescolare la pasta "Si, certo che ci saranno le peonie. Ma dovrete pur metterne altre!" Zack sospira sconsolato "Voi due.." - "Le peonie piacciono a schatje, e devono esserci, poi per il resto può fare tranquillamente lui" - "Questa conversazione l'ho già sentita, ne sono sicuro!" ribatte Zack, lei avvampa mordendosi il labbro tra i denti mentre porziona la pasta nei piatti facendo ridere l'uomo che prende una bottiglia di vino dal frigorifero "Tuo padre è un bambino." scuote la testa Olivia prende due dei quattro piatti e li porta al tavolo seguita da Stéphanie "Non sono un bambino! Dico solo che.. Sono uguali! Lei ha usato praticamente le stesse parole dieci minuti fa! Andiamo!" - "Muoviti, andiamo a tavola!" lo riprende la donna mentre lui la segue per poi sedersi affianco a lei a tavola "Ho contribuito anch'io al pranzo: ho tagliato la cipolla!" ribatte fiero Stéph sorride, gli bacia la guancia e poi si siede accanto a Max dall'altra parte del tavolo.
"Luka quando arriva?" chiede Olivia "Così riusciamo a salutarlo prima di andare via." continua "Domani andiamo a prenderlo in aeroporto!" Max sorride scuotendo la testa "Arrivano domani, loro vanno in giro per la Toscana e Luka.." - "Tutto mio!" Olivia ride divertita "È incredibile quanto ti somigli. Più cresce, più è uguale a te." osserva Zack "Speriamo solo che il numero due calcoli me!" - "Sanno già se è maschio o femmina?" interviene Olivia Stéph fa per parlare e Max la guarda "Mia sorella te lo ha detto!" - "C'eri anche tu Maxie quando me lo ha detto!" risponde Stéphanie "Giusto.." - "Sei un cretino!" Zack ride divertito "Quindi sapete se avrete un nipotino o una nipotina! Posso saperlo anch'io?" chiede Olivia "Sì, certo. Ormai è stato rivelato, sarà un bambino. Ma non ho idea su quale sarà il suo nome, tu sai qualcosa schatje?" - "Smettila! Non dico niente!" Sbuffa versandosi del vino e tornando a mangiare a testa bassa "Perché mia sorella dice le cose a te e non a me?" - "Perché sono più simpatica e carina!" - "E poi ti incazzi se Bryan dice qualcosa a me." scuote la testa e scoppia a ridere quando la vede chiudere gli occhi in due fessure strette "Stai giocando con il fuoco Max, coraggioso." - "Mi ha detto un nome! Non mi ha detto che si è fidanzata con qualcuno!" Zack sorride guardandoli "Io te lo avevo detto" - "Zack!" - "Non romanticizzare, papi! Sono due cose diverse!" borbotta "Tu sai cos'hanno combinato loro due? Confabulavano alle mie spalle! Hai visto anche le uscite tete a tete che si sono fatti a Melbourne?" - "Tu sei matta! Io non ho fatto uscite tete a tete con nessuno! Soprattutto non le ho fatte con tuo fratello!" Stéphanie gli punta contro la forchetta "Attento a come parli Verstappen! Siete usciti a fare colazione insieme e sapevi di quella ragazza che frequentava! E alla fine avevo ragione io, come sempre." Max scuote la testa "Ma se non sapevo neanche di Delft! Siamo usciti solo una volta a colazione ma solo per prendere le tue stampelle e quando l'ho accompagnato a fare surf." Lei lo fulmina e Max scoppia a ridere "Tu sei la cretina della coppia quando c'è di mezzo tuo fratello!" - "Stéphanie non è.. lucida quando si parla di Bryan!"

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