DICEMBRE 2020

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Bruxelles - Belgio

Stéphanie si butta sul divano ed accende la televisione dopo che Adam le ha detto che stanno intervistando Max e che potrebbero sicuramente porgergli delle domande su di lei, prende un respiro e guarda il volto ricoperto di barba brizzolata dell'uomo che sta porgendo la domanda "Max, hai già conosciuto Stéphanie?" La telecamera fa un primo piano sul volto del ragazzo che sorride "No, ho solo visto qualche suo video online, sì, brava" alza le spalle noncurante bagnandosi le labbra con la lingua mentre dal canto suo la ragazza, seduta sul divano davanti alla televisione reprime un urlo soffocato contro il cuscino "Sarà la prima ragazza in Formula 1, in griglia. Come ti senti?" - "Se è in Redbull vuol dire che hanno visto qualcosa in lei, del potenziale" si stringe nelle spalle e lei schiaccia il pulsante rosso del telecomando per spegnere la televisione, e lanciare poi il telecomando sul divano accanto "Ma guarda questo stronzo! Sì, brava. Con quella faccia da cazzone poi!" - "Sei tu che hai firmato, sai?" Si alza di scatto dal divano e fulmina suo fratello appoggiato allo stipite della porta "Non ricordarmelo! Voglio già strozzarlo! Anzi prima lo batto, poi lo strozzo! Vediamo poi chi è 'Si, bravo' detto in quel modo!" Sospira finendo con le mani tra i capelli castani ed arruffandoli ancora di più "Due anni con questo stronzo! Ma vedi tu! Maschilista del cazzo! Se è in Redbull vuol dire che hanno visto qualcosa in lei! Fanculo!" Fulmina per l'ennesima volta suo fratello appena lo sente iniziare a ridere "Pensa solo a non farti buttare fuori da quella scuderia del cazzo! Hai visto che fine hanno fatto tutti gli altri?" Annuisce rimanendo in silenzio e rimuginando se la scelta presa pochi mesi prima fosse stata davvero la scelta migliore per lei e per la sua carriera, non bastavano tutte le pressioni addosso che già iniziavano ad esserci, la prima ragazza in formula 1, la prima che aveva davvero la possibilità di correre e non solo di aspettare e sperare che qualcuno della scuderia si facesse male o che stesse male, e poi lei voleva vincere, vincere tutto, non solo una gara di passaggio per poi ridare la macchina al suo legittimo proprietario e dopo quell'intervista aveva solo voglia vincere, e non solo per se stessa e per far vedere a tutti che lei, nonostante tutto ce l'ha fatta, che tutti possono farcela se davvero quello è il loro obbiettivo, ma anche per sbattere qualsiasi trofeo in faccia a Max Verstappen, quello stronzo di Max Verstappen. Bryan si sistema sul divano accanto a lei mentre iniziano ad accarezzare entrambi il pelo di Golia "Fai il tuo e basta. Non pensare a lui. Taglialo fuori da qui" il ragazzo le batte l'indice sulla fronte della ragazza che sbuffa recuperando il telefono ed inviando un messaggio a Marcus 'Devo vincere il mondiale prima di quel cazzone' Bryan scoppia a ridere leggendo il messaggio e la spinge dalla spalla "Gli stai dando troppa importanza" - "Zitto! Zitto! Mio Dio che fastidio quel ragazzo!"
"Papà!" - "Ehi piccola! Non indovinerai mai chi ho incontrato oggi" sospira ruotando gli occhi al cielo, la ragazza sa già benissimo chi ha incontrato suo padre, perché questa frase la riserva solo ad una persona al mondo "Daniel?" - "Brava la mia piccola! Comunque come stai? Ho visto l'intervista di Max" sbuffa buttandosi sul letto e reprimendo un urlo "Non ricordarmelo! Piuttosto che ti ha detto Daniel?" Si rigira fissando il soffitto, iniziando a rigirarsi una ciocca dei lunghi capelli tra le dita "Che non vede l'ora di correre contro di te - l'uomo ridacchia dall'alto capo del telefono - poi ha aggiunto che ti batterà, ma sappiamo entrambi che non sarà così" scoppia a ridere e guarda Bryan entrare in camera, suo padre è sempre stato il suo primo sostenitore, quello che la accompagnava alle piste, l'unico uomo che non l'ha mai guardata con sdegno per i suoi sogni, ma l'ha sempre e solo spronata e sostenuta. "Non vedo l'ora che arrivi il 19 marzo" - "Anche io piccola, poi devi ripartire subito?" Mette il padre in viva voce e si avvicina al calendario sfogliandolo guardando le date cerchiate in rosso "Si, quindi devi per forza venire a vedere la gara dal box, ti prego! Almeno potremmo passare un po' più di tempo assieme" - "Certo che vengo! Viene anche tua madre con Jean e Bryan?" Guarda velocemente il fratello seduto alla scrivania che scuote la testa sconsolato tamburellando sul legno chiaro con la penna "No, spero almeno che vengano a Spa in agosto, altrimenti ce li trascino per le orecchie" l'uomo ride mentre il ragazzo scuote la testa lanciandole addosso una pallina di carta che schiva repentinamente e gliela rilancia colpendolo sul petto. "Ah, piccola, Daniel mi ha detto che devi chiamarlo" - "Ok, allora poi lo richiamo. Come sta Olivia?" Torna a distendersi sul letto ed avvicina il telefono all'orecchio "Sta bene, le manchi"
Si sistema il portatile davanti a lei ed avvia la chiamata a cui il ragazzo risponde subito "Signor Ricciardo!" - "Dio smettila di chiamarmi in questo modo! Non sono così vecchio!" Inizia a ridere e la ragazza lo segue guardandolo socchiudere gli occhi mentre continua a ridere "Come stai?" - "Odio Max! Come fai a sopportarlo? Andiamo! L'hai sentito? Si brava, si brava cosa! Non sono brava! Cioè sì, ma non come lo intendeva lui! Ha alzato le spalle come se non lo fossi abbastanza per stare in squadra con lui! E quella risposta del cazzo, beh se è in Redbull vuol dire che hanno visto qualcosa in lei!" Ruota sulla sedia girevole e sospira tornando poi a guardare il ragazzo sullo schermo del portatile che si passa le mani sul viso continuando a sorridere "Non è una brutta persona! Dagli una possibilità, in caso sono sempre a tua completa disposizione, a parte durante la gara, li ti straccerò" - "Ti piacerebbe! Ti ho già battuto nelle gare sui kart, tutte le volte e non ti risparmierò, soprattutto non davanti a papà e Olivia!" Alza un sopracciglio e le punta attraverso lo schermo una penna recuperata da un portapenne sopra la scrivania di sua madre, lei dal canto suo alza le spalle ridacchiando "Dai, Dan, non prendertela! In fin dei conti stai invecchiando, i riflessi non sono più pronti come un tempo, sicuro di essere ancora in grado di guidare una monoposto a così alta velocità? Lo dico per te, perché ci tengo e non vorrei mai ti facessi del male solo per la tua cocciutaggine.." - "Oh! Ma finiscila! Piuttosto, vieni in Australia prima? Così facciamo un po' di riscaldamento sui kart!" Sorride appoggiando il viso sul palmo della mano guardando il ragazzo che prende da terra il bambino che reclama la sua attenzione "Devo un attimo capire come funziona in Redbull, comunque se riesco si! Non riusciamo a farlo da un po'! E lui, quanto è cresciuto?" - "Di ciao a koala" il bambino muove la mano un paio di volte verso lo schermo sorridendo e la ragazza sorride ricambiando il saluto "Ciao piccolo mini Ricciardo" - "Ciao" - "Ok, ora mi serve Bryan, devo scommettere su quanto durerà Max senza lividi" la ragazza ruota gli occhi al cielo ruotando anche sulla sedia per alzarsi ed andare alla porta chiusa della sua camera "Bryan, ti vuole Dan!" - "Arrivo! Arrivo! Dobbiamo scommettere!" Bryan sale velocemente le scale saltando qualche scalino e la sposta di lato per entrare nella camera e posizionarsi davanti al portatile "Una settimana!" - "Una settimana? È già incazzata con lui per l'intervista! Potrebbe picchiarlo già alla loro presentazione o a quella della macchina!" Scuote la testa guardandoli parlare animatamente davanti allo schermo mentre si prendono gioco di lei, si siede sul tappeto della sua stanza e viene subito raggiunta da Golia che si sistema a pancia all'aria sulle sue gambe per farsi accarezzare. "E tu amore, che facciamo? Vieni con me o resti qui a casa con quel pazzo di Bryan?" - "Ti sento! E tu Dan! Un cane più calmo e meno appiccicato a lei non potevi prenderlo? Non posso neanche spingerla giù dal divano che inizia ad abbaiarmi contro!" La risata di Daniel si sparge per la stanza attraverso le casse del portatile di Stéph, Bryan lo guarda scuotendo la testa mentre la ragazza continua a coccolare Golia. "Lascia perdere, che è un ingrato! L'ho portato da lei e continua a mordermi le caviglie ogni volta!" - "Smettetela di parlare male di Golia! È per questo motivo che vi tratta male! Vero piccolo?" Lo gratta tra le orecchie gli lascia qualche bacio sul pelo lungo e morbido prendendo la pallina che gli ha lasciato poco prima vicino ai fianchi e la muove davanti al suo muso prima di lanciarla fuori dalla stanza "È super intelligente e difende me e se stesso da voi due stronzi!" - "Non dire cazzate!" Alza un medio verso entrambi prima di uscire dalla stanza e lasciarli parlare tra loro. "Mamma?" Entra in cucina recuperando una forchetta dal cassetto e prendendo del cibo direttamente dalla pentola "Stéph!" - "Papà e Olivia vengono alla prima gara. Ah, mi ha detto di salutarti" la donna annuisce sistemandole i capelli dietro le orecchie "Sicura di non voler fare altro? Non so, un lavoro d'ufficio qui a Bruxelles?" - "Mamma!" La donna sbuffa prendendole il viso tra le mani "Non piangere!" - "Posso essere in pensiero per il lavoro che ti sei scelta?"

Veranderingen | Max Verstappen Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora