OTTOBRE 2021 IV

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Principato di Monaco - Montecarlo

"Dai Golia, vieni!" Stéph guarda Golia ancora in ascensore ai piedi di Max che sorride "Non vuole, vuole venire su, vieni anche tu" passa la mano sulle fotocellule per tenere le porte aperte, ma Stéph prende solo le chiavi dallo zaino e guarda Golia a braccia incrociate "Davvero? Mi molli per andare con lui?" Sospira scuotendo la testa "Rimango qui un po'. Penso di non sapere neanche dove siano le mie cose! E devo chiamare mamma e Bryan" - "Ci raggiungi dopo?" Stéph annuisce e torna verso di lui prendendogli la nuca attirandolo verso di lei per baciarlo "Tu invece me la paghi" punta l'indice verso Golia e sbuffa guardando le porte chiudersi, apre la porta di casa e guarda i pacchi e un mazzo di peonie blu sul tavolo, scuote la testa mordendosi le labbra ed inizia a spogliarsi avviando la chiamata quando entra in bagno "Stéph! Sola?" Ruota gli occhi al cielo mentre guarda Bryan "Chi dovrebbe esserci?" Lo fulmina sentendo Martine e gli alza contro il medio "Dopo Abu Dhabi voglio andare un po' a Melbourne da papà, poi torno da voi. È ok?" - "Ma vuoi andare lì direttamente?" Si infila nella vasca e torna a guardare lo schermo "Non lo so, forse. È che.. voglio stare un po' con lui" guarda Bryan aggrottare la fronte e Martine mordersi le labbra ma poi lasciarle andare regalandole un sorriso sincero "Non c'è nessun problema, Stéph.." - "Neanche uno, in fin dei conti non è mica in giro per il mondo da praticamente un anno!" Le si forma un nodo allo stomaco ed il labbro inferiore inizia a tremarle, si raggomitola su se stessa e si bagna il viso guardando Bryan per un attimo "Devo lavarmi. Ci sentiamo dopo" chiude la chiamata e lascia cadere il telefono sul tappeto prima di iniziare a respirare piano.
Max guarda per l'ennesima volta l'orologio al suo polso e sospira, spegne la televisione e si alza dal divano, Golia corre verso l'entrata iniziando a grattare sulla porta dove viene raggiunto da Max "Adesso andiamo a vedere che succede" apre la porta e recupera le chiavi dell'appartamento di Stéphanie seguendo Golia lungo le scale, apre la porta senza nemmeno suonare e Golia inizia a correre dentro casa "Schatje?" Guarda la valigia ancora accanto alla porta e prosegue, la bottiglia di vino lasciata aperta sul tavolo con accanto il bicchiere vuoto "Schatje?" Prosegue lungo il corridoio che porta al bagno, la vasca ancora piena, il telefono sul tappeto che raccoglie trovandoci chiamate perse di Martine e Jean, fa scolare l'acqua fredda e va in camera di Stéphanie vedendola raggomitolata al centro del letto "Schatje" la guarda scuotere la testa mentre si stringe al petto Golia smorzando un singhiozzo. Si toglie le scarpe distendendosi accanto a lei sul letto "È successo qualcosa a casa? Hai un sacco di chiamate perse da parte di Martine e Jean" lei rimane in silenzio girandosi solo verso di lui e nascondendo il viso nel suo petto, le bacia la testa e sospira con un fastidio nel petto causato dal vederla così "Penso sia venuta o mamma o Vic. Ho trovato un album con delle foto di Luka. Penso più Vic perché c'era un biglietto con scritto 'Questo non è per te'" non ottiene nessuna reazione a parte Stéph scossa da dei singhiozzi.
Continua ad accarezzarle la schiena ed i capelli mentre Golia disteso sul suo petto inizia a leccare il naso di Stéph, che continua a dormire "No.." Max la guarda stranito, inizia ad agitarsi nel sonno farfugliando qualcosa "Non posso.. No.." Max si siede sul letto ed inizia a toglierle i capelli dal viso "Schatje.." - "Papà.. No.." - "Schatje, piccola. È un sogno, svegliati" le passa le mani sulle braccia incerto su come muoversi "No!" Stéph lo urla sbarrando gli occhi, mentre Max continua a stringerla a se accarezzandole piano il viso "Schatje, sei qui, con me. A casa tua. Non è successo niente. Era solo un sogno" Stéph sbatte le palpebre un paio di volte prima di aggrapparsi al copro del ragazzo scoppiando a piangere di nuovo "Schatje, cos'è successo?" Le sfiora le tempie con le labbra sentendo il salato del sudore imperlarle il viso "Vuoi fare un bagno?" - "No, no. Non lasciarmi" Max se la tira totalmente tra le braccia e si sistema al centro del letto "Dove vuoi che vada? Al massimo andiamo di sopra. Non mi piace dormire qui. Il materasso è duro. Anzi. Andiamo di sopra. Ci portiamo la bottiglia di vino che hai aperto, e ti preparo la vasca" - "Non.. Non lasciarmi da sola" Max le prende il viso tra le mani e ci appoggia sopra la fronte "Guardami, schatje. Sono qui, ok? E andiamo su assieme. Devi prendere qualcosa?" Stéph si aggrappa solamente a lui nascondendo il viso nel suo collo rilasciando un sospiro pesante, Max si alza dal letto e la sostiene con un braccio mentre cammina lungo il corridoio "Prendo il vino. Ti serve altro?" - "Ho freddo" Max si guarda attorno e recupera una coperta dal divano e la sistema sulle sue spalle "Va meglio?" - "Golia" - "È qui. Siamo qui, è tutto ok. Adesso andiamo su"
"Schatje, parlami" - "No" Max sospira frustrato guardando il soffitto del bagno "Chiama almeno Martine o Olivia. Hai avuto un altro incubo e non ne avevi da un po'" - "Mi manca papà" Stéph si alza in piedi ed esce dalla vasca iniziando ad asciugarsi mentre Max rimane immerso a guardarla "St.." - "Ho detto a mamma e Bryan che vorrei andare da papà finito il mondiale e.." - "E?" Stéph si infila la maglia che Max aveva addosso prima e si gira appoggiandosi al mobile guardandolo uscire dalla vasca "Stéph parla. Perché giuro che prendo la macchina e vado a strozzare Bryan. Perché sicuramente è colpa sua e non di tua madre" Stéph si morde le labbra guardando i piedi nudi sul pavimento di marmo nero "Ci sono solo rimasta male per come mi ha detto che avrebbe voluto tornassi a casa prima di andare da papà" Max si infila un boxer e la stringe al petto "Poi la mia era un'idea e lui.. lui.." - "Lui è un idiota che non capisce un cazzo!" - "Max!" Gli pizzica un fianco e Max sorride prendendola in braccio "Andiamo a letto, schatje. Sicura di non voler chiamare Olivia o Zack?" La fa distendere sul letto e le allunga il telefono sistemandosi accanto a lei. La guarda aprire l'orologio e dopo aver controllato il fuso orario avvia una videochiamata "Piccola, dovresti essere a letto!" - "Papi.." Max le prende una mano e inizia ad accarezzargliela "Incubo?" Annuisce mordicchiando l'unghia laccata di blu "Come stai?" - "Non lo so, io.. Bryan.." sospira strofinandosi il collo incerta per poi tornare ad appoggiare la mano in quella di Max "Mi manchi anche tu piccola. Magari per le vacanze di Natale io e Olivia veniamo a passarlo al freddo con te, così ci fai vedere l'appartamento" - "Davvero? Verreste davvero?" Si morde le labbra guardando la fronte del padre aggrottassi "Papi.." - "Piccola lo sai che farei qualsiasi cosa per te. Ma se tu non mi dici di cos'hai bisogno.." - "Non voglio che molli tutto per me" si sposta sul letto e si guarda attorno incontrando gli occhi chiari di Max "Prenderei in considerazione il trasferimento se questo potrebbe in qualche modo risolvere qualcosa, e far placare i tuoi incubi"

Veranderingen | Max Verstappen Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora