APRILE 2022 IV

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Belgio - Bruxelles

Stéph si morde le pellicine delle dita e sospira tamburellando la gamba sul tappetino della macchina "Schatje, stai mettendo ansia anche a noi" - "Cosa vuoi che sia! Devo solo chiedere a Jean se vuole accompagnarmi dai reali del Belgio! È solo olandese! Cosa vuoi che sia! Cazzo!" Bryan si gira a guardarla seduta nei sedili posteriori "Ti dirà di sì, se non piangerà rimarrà in silenzio per un po' per poi urlare. Per me sarà peggio di una reazione normale di mamma!" - "E lo sappiamo tutti e tre che non è perché è olandese, schatje." Bryan si allunga prendendole la mano e stringendola "Sarà contento di questo Stéph, probabilmente sarà nella sua scala personale dei tre momenti più belli insieme." le sorride rassicurandola "Il primo è il giorno della mia nascita" lei alza gli occhi al cielo "Che giorno di merda" - "Che stronza! Piangevi dalla felicità!" - "Era disperazione Bryan. Ti hanno raccontato solo balle." scherza mentre continua a stringergli la mano mentre con l'altra continua ad accarezzare Golia che dorme sulle sue gambe "Quindi i vostri programmi? Ripartite subito dopo per la Toscana?" chiede poi "Rimaniamo con te, rompi palle, ti portiamo con noi, partiamo mercoledì sera, così ti fai un intero weekend di gara, conferenze comprese. Soprattutto quelle di tua sorella, sono molto.. Avvincenti" - "Maxie!" - "Mi piace! Anche se a sentirti parlare così mi sento un cane!" - "Perché lo sei!" - "Max Emilian Verstappen!" Bryan e Max scoppiano a ridere e Golia si sveglia quando la sente urlare "Hai due genitori fuori di testa Golia! un giorno ti salverò." - "Fammi capire, ti difendo e sono fuori di testa?" - "Suscettibile! Possiamo fermarci di nuovo in quell'autogrill? Voglio prendere della cioccolata." Lei si sporge e lo guarda "In autogrill? C'è il negozio in centro a Bruxelles! Perché prenderla in autogrill la cioccolata!" - "Perché quella era buona! Possiamo fermarci o no?" Max annuisce "Si ti portiamo a prendere la cioccolata. Tranquillo, vuoi anche un peluche per il viaggio?" - "Per quello basti tu." - "Non vi sopporto più, quanto manca per arrivare a casa?" - "Non abbiamo neanche passato il confine ancora." la informa Bryan tornando a guardare davanti "Dopo posso guidare io?" chiede Bryan, Max guarda Stéphanie dallo specchietto terrorizzato "Maxie sei lento dannazione" - "Li vedi quei cartelli con i numeri, genio? Sai uno dovrebbe rispettarli! E non esiste, non guidi tu!" "Stéph, ti prego! Per piacere, convincilo! Dai! Voglio guidare" - "Dal cancello al vialetto di casa vostra va bene?" Io ragazzo sbuffa "Sono migliorato!" - "Non vale se te lo dici da solo, lo sai?" gli dice Max ridendo "Com'è simpatico! Hai scelto decisamente quello più simpatico della griglia!" Si gira a guardarla mentre lei alza gli occhi al cielo "Finiscila Bryan! E tu premi quel dannato acceleratore!" - "Hai fretta schatje?" - "Si, capisci? E prima era agitata per papà ora non vede l'ora di arrivare! Assurda!" - "Sai cosa faccio tra poco? Lascio entrambi sul ciglio della strada, ma dal lato del confine belga!" borbotta "Ti va male, abbiamo entrambi anche il passaporto belga." le ricorda Bryan "Dai, mi fai guidare Max?! Per favore! Dall'autogrill a casa!" - "Si! Mio Dio, si! Sei asfissiante Bryan!" - "Fantastico ora torniamo a casa in ambulanza" - "Stéphanie!" - "Grazie per la fiducia eh!" si lamenta "Però sulla moto sei bravissimo!" - "Questo perché non mi hai aiutato con le guide extra per la patente! E alla fine mi hanno aiutato solo mamma e papà." Max ride per poi ammutolirsi "Martine ti ha aiutato con le guide della moto? Martine? Vostra madre?" - "Ma non con quelle! Quelle dell'auto! Ti pare che mia madre potesse aiutarmi con le guide della moto?" - "Se tu non sai spiegarti bene non è solo mia!" Entra nella zona autogrill e parcheggia la macchina "Forza, vai a prenderti la cioccolata, vuoi anche venti euro?" - "No papi, ho i miei. Volete qualcosa?" Stéph scuote la testa ed esce dalla macchina con Golia in braccio "No, tranquillo" Max chiude la macchina e si avviano entrambi verso una zona appartata dove c'è anche un po' d'erba. Max si siede e tira a lui la ragazza baciandole il collo "Tutto ok? Bryan continua a dirti che Jean reagirà bene e che verrà con te e ne sono convinto anche io. Perché hai così paura?" Guarda Golia stirarsi le zampe e poi sospira "Perché sarebbe praticamente la prima volta che faccio qualcosa con lui, solo io e lui" - "Ed è così brutta l'idea di fare finalmente qualcosa insieme?" Lei scuote la testa "È che.." Sospira e si copra il viso con le mani "Magari non ci piacciamo e mentre andiamo lì litighiamo, come ho fatto con Marcus e poi siamo a disagio entrambi. Non lo so.. Maxie.. Mi terrorizza questa cosa, vorrei non doverci andare" - "Stiamo parlando di Jean, schatje. L'unico che ti ha parlato chiaro e tondo dell'incidente, che ha sempre aspettato un tuo passo per fare qualcosa, sa benissimo come ti sentirai in quel momento e anche se dovessi fargli il torto più grande del mondo non ti farebbe mai agitare ulteriormente." Si gira sulle sue gambe e lo abbraccia nascondendo il viso contro il suo collo "Ma.." - "Non c'è nessun ma, schatje. Arriviamo a casa, e a pranzo glielo chiederai, così ti togli subito il peso, ok? E se non vorrà venire sono sicuro che Bryan sarà contento di prendere il suo posto" si lascia andare ad un sorriso "Non Agitarlo dopo alla guida, ok?" - "Io? Parla per te!" - "Dovreste seguire entrambi il consiglio che vi siete dati, e.. patatine per Stéph, caramelle per Verstappen e.. ho trovato questo, nano, ti va? Sono dei bastoncini di qualcosa" passa le patatine e le caramelle ai due per poi abbassarsi sui talloni, Golia si avvicina e comincia a leccargli le dita "Aspetta un attimo." apre i bastoncini e gliene allunga uno "Pronto a vedere la pazza sgravata della signora Martine?" Golia si guarda attorno e abbaia "Si! Si! Ora andiamo da lei!" - "Guida bene, c'è anche Golia in macchina, un graffio e sei un uomo morto, capito?" Stéph gli punta contro l'indice mentre lui alza gli occhi al cielo "Perché ti sei messo dietro Max? Andiamo! Sei un cagasotto!" - "Perché se ti ho accanto mi viene da metterti le mani addosso e stai guidando!" - "Uomo di poca fede.. e cagasotto." ripete per poi accendere l'auto e infilarsi la cintura "Siete pronti? Golia?" il pomsky abbaia e si siede sulle gambe di Max che si allaccia la cintura "Andrà tutto bene, Golia, c'è schatje accanto a lui, non preoccuparti" - "Golia non preoccuparti in autostrada lasceremo Max e non te!" - "In autostrada non lasciamo nessuno! Finitela tutti! E andiamo a casa!" mette la prima ed esce dall'autogrill immettendosi in autostrada "Domani compro io il pane quando torno da scuola e saremo solo noi tre a casa per pranzo. Mamma domani sarà a scuola per tutto il giorno e papà finirà alle quattro." dice Bryan "Okay, che vuoi mangiare?" - "Mmm fai il waterzooi?" Lei ride "Da quanto non lo mangi?" - "Se intendi quando l'ho ingurgitato l'ultima volta ti dico settimana scorsa, se intendi quando l'ho mangiando l'ultima volta.. Dall'ultima volta in cui l'hai preparato" Stéphanie scoppia a ridere "Te ne preparerò tantissimo e verrò a prepararlo anche a Delft e lo metti in congelatore a monoporzioni ok?" - "Mio Dio ti amo. Sicuramente più di Max" - "Ehi!" esclama risentito "Hai letto il led? C'è una coda tra mezzo chilometro, comincia a rallentare." dice poi Max "Golia, fai stare zitto Max!" Stéph sorride e gli mette la mano sulla gamba "Tranquillo, stai solo attento, Max smettila, subito" Bryan annuisce incerto "Sto andando così male?" le chiede poi "No, ricordavo davvero molto peggio di così" Max lo guarda dallo specchietto e si sporge "Non guardare le auto dietro e non farti condizionare. Ricordati che ci sono tre corsie, e possono sorpassarti o andare sulle altre due." lo rassicura "Gesù smettetela o accosto e guida uno di voi due. Che mi è saltato in testa! Guidare una macchina con voi due dentro! Dannazione!" - "Non ti stiamo mettendo in ansia, anzi! Stiamo solo cercando di rassicurarti! Sei teso Bryan." continua Max "Sì certo!" borbotta per poi rallentare e infilarsi in una piazzola di sosta, tira il freno a mano e spegne l'auto. Si toglie la cintura e Stéph lo blocca dal polso "Rimetti in moto la macchina e guida. Tu stai in silenzio. Hai capito?" Guarda Max e gli punta contro il dito "Forza, stavi andando bene. Te l'ho detto prima. Ricordavo peggio, sei migliorato, ora o torni a guidare o scendo dalla macchina io" sbuffa e torna a infilarsi la cintura "E non ti stavo facendo nessuna critica. Ti ho visto che guardi sempre le auto dietro alle tue nello specchietto e questa cosa ti agita un po'. Non pensare a quelli dietro, ma guarda davanti a te senza farti problemi." interviene Max "Sei sulla corsia più a destra se non gli sta bene la velocità a cui vai ti sorpasseranno e basta"
Bryan spegne la macchina e tira un sospiro facendo ridere Stéph "È andata bene!" annuisce "Tu che ne dici?" chiede guardando Max nello specchietto "Perché Stéph non è obiettiva" - "Ehi!" Max sorride scendendo dall'auto "È andata bene, ma davvero, non pensare a chi ti sta dietro, a meno che non abbia dei lampeggianti blu" Bryan scoppia a ridere "Questa mi è piaciuta!" ammette divertito, chiude il cancello e Martine esce subito sul patio e li raggiunge abbracciando sia Max che Stéph "Oh ragazzi!" li bacia entrambi sulle guance mentre Golia comincia ad abbaiare "Oh ciao tesoro!" lo prende in braccio e comincia ad accarezzarlo e baciarlo "Come sei cresciuto! Sono stati bravi loro tre?" Jean esce in giardino asciugandosi le mani in un canovaccio "Siete arrivati!" si avvicina e saluta Max per poi sorridere alla ragazza abbracciandola "Bentornata a casa Stéphanie." - "Ciao" li guarda e sorride "Come sta Vic?" - "Bene.." - "Dai entrate!" Jean si avvicina al bagaglio dell'auto e prende le valigie "Hai guidato tu tutto il tempo, Stéph?" - "All'andata, al ritorno Max e Bryan che è decisamente migliorato" - "Sì, decisamente! Aveva ed ha solo bisogno di pratica." - "Non ti auguro mai di fare pratica con due piloti di Formula 1. Ciao papà." Bryan gli bacia la guancia e lo aiuta con le valige mentre Martine ha già preso Max in ostaggio e sono entrati in casa guarda Jean con il labbro stretto tra i denti, Bryan la raggiunge e le circonda le spalle "Dopo, durante il pranzo" lei annuisce poco convinta e sospira "Cosa c'è da mangiare?" - "Vostra madre mi ha lasciato via libera per preparare la carbonade flamande mentre lei ha preparato le cozze al vapore e gli asparagi bianchi." dice ai due "Vuoi farmi credere che mamma non ha preparato la zuppa al pomodoro per Max, papà?" - "Secondo te perché l'ha rapito appena siete arrivati? Andate in salotto, porto le valigie di sopra." Stéph sorride e guarda Max seduto sul divano "Cosa.." - "Non lo so, mi ha detto di aspettarla qui" - "Quella donna è impazzita! E non mi ha neanche salutato!" borbotta Bryan. Stéph sospira andando in cucina e la guarda mescolare una pentola "Mamma?" - "Aspetta! L'ho modificata! Devo farla assaggiare a Max!" Lei ride scuotendo la testa e si avvicina per baciarla per poi andare verso il frigo e prendere una bottiglia d'acqua "Dove hai messo le ciotole di Golia?" - "Al solito posto. Ma sono già piene" lei annuisce e recupera un bicchiere "È un problema se rimaniamo qui fino a mercoledì? Volevamo partire giovedì anche con Bryan" Martine spegne il fornello e si avvicina abbracciandola "Non dirlo neanche per scherzo." la bacia tra i capelli e la stringe a sè "Niente da dire su me che faccio perdere giorni di scuola a Bryan?" - "No, perché vi ho visti, entrambi, in questo periodo. Tu come mai hai delle occhiaie bruttissime?" Lei sospira "Ho litigato con Marcus e.. sono tornati gli incubi" Martine sospira e le accarezza la guancia per poi versare un mestolo di zuppa in una ciotola "Cos'è successo?" - "Volevamo farli andare in viaggio di nozze ma lui poi ha iniziato a dire cazzate e ha tirato fuori per l'ennesima volta l'Austria e ho perso le staffe" Martine sospira e la stringe a lei "Andrà meglio, in questi giorni vi vedrete e sistemerete" Stéphanie socchiude gli occhi annuendo poco convinta e si lascia andare nel suo abbraccio "Hai cambiato profumo mamma?" - "Ti piace? L'ho comprato quando sono uscita con Sophie!" Stéph ride guardandola per poi andare da Max "Sapevi che le nostre madri vanno a fare shopping assieme?" - "Non vorrei essere nelle commesse che se le ritrovano davanti!" dice Max facendo ridere anche Bryan che si avvicina a Martine e le bacia la guancia "Sono tornato! Hai visto? Ti ricordi di me? Sono tuo figlio!" la donna allarga il braccio e lo attira a sé "Vieni qui stupidino!" Appoggia prima la ciotola davanti a Max e gli passa il cucchiaio per poi stringere il ragazzo "Ti sei divertito?" - "Molto! Luka è cresciuto tantissimo e i fratelli di Max sono molto più carini di lui." Martine li guarda e sorride "E sei riuscito a stare con Stéph?" - "Si, ma anche con Luka. Era incollato con la super colla! Questa mattina non si staccava da loro due penso stia ancora piangendo!" Stéph sospira "Puoi non ricordarmelo?" Max la stringe in un abbraccio e le bacia la tempia "Odio non poterlo portare sempre con noi" Martine la guarda e le sorride "Avrete tempo e modo di stare insieme, sta tranquilla. I tuoi fratelli come stanno Max?" chiede poi guardando il ragazzo "Bene, e vogliono tutti un loro Golia personale" la donna sgrana gli occhi e ride divertita "Hai conquistato tutti, tesoro." dice al pomsky accarezzandolo "E Vic invece? Come va la gravidanza?" - "È stanca.." - "Tanto stanca" - "Oh immagino.. poi c'è anche Luka che è molto piccolo." Max prende la ciotola e gira il contenuto "Si, molto piccolo e che vuole solo una cosa, tante ep, e oom ax. E nient'altro" Max sorride alle parole di Bryan e prende una cucchiaiata "Guarda che anche oom An è molto gettonato con lui." gli dice Max "Si ma più come forza lavoro. Tipo spingerlo sull'altalena, regali fighi e cose così. Voi due siete.. Tipo la cosa più importante del mondo, che poi capisci per quanto riguarda Stéph.. Ma te.." - "Bryan!" lo riprende Martine per poi baciarlo tra i capelli "Sei comunque uno zio, anche se solo per la forza lavoro ed è stato lui a sceglierti." lo rassicura mentre Jean fa il suo ingresso in cucina "Manca poco ed è pronto" annuiscono e Stéph lo guarda tornare in cucina "Allora Max? Che ne dici? Uguale, migliore o peggiore?" - "Davvero buono Martine! Tutte le versioni." - "Che ruffiano!" borbotta Bryan staccandosi da sua madre prima di prendersi uno scappellotto e rubando un pezzo di pane dal bancone "Fermo o spezzi l'appetito!" lo rimprovera Martine che schiaffeggia la mano di Stéph quando la vede prendere anche lei un pezzo di pane. Stéphanie e Bryan si guardano complici, allungano le mani prendendo dell'altro pane e corrono nella stanza nascondendosi dietro Max "Voi due.." Martine inizia ad urlare per poi lasciarsi andare ad un sospiro, li guarda con gli occhi lucidi e si schiarisce la voce iniziando a preparare la tavola "Dillo che non ti avvicini perché c'è Max. Prendiamolo in ostaggio e usiamolo sempre per difenderci da lei." dice Bryan ridendo "Ho trovato un'utilità al tuo fidanzato! Non pensavo fosse possibile!" - "Che simpatico che sei!" lo prende in giro Max "Posso darti una mano, Martine?" Stéph lo guarda mentre salta sulle spalle di Bryan "Leccaculo. Sai vero che non devi piacere a mamma? L'hai già incastrata! Ti fa la zuppa di pomodoro e la modifica anche!" - "E noi invece siamo costretti a mangiare il suo waterzooi!" aggiunge Bryan "Smettetela voi due! E lontani dal bancone!" li riprende di nuovo la donna mentre Jean porta i bicchieri e le posate a tavola "Per fortuna lunedì a pranzo me lo fa Stéph e posso mangiarlo!" la donna annuisce "Ricordati del pane, mi raccomando." - "Certo capo!" la prende in giro "Avete dei programmi per domani?" chiede invece Jean "Non guardare me, Jean" - "Infatti papà, Devi ancora capire che comanda Stéph nella loro coppia?" l'uomo ride divertito "Hai organizzato qualcosa per domani, Stéph?" riformula la domanda "Fare la spesa per il waterzooi a parte, no" - "Potremmo fare un giro in centro." azzarda Max "Anche. Vediamo domani?" annuisce e le fa un occhiolino incoraggiante.
Si spostano sul divano per bere il caffè dopo aver pranzato e stéph si stringe a Max mentre Bryan le prende la mano iniziando a fare dei cerchi sul dorso. "Stéph c'è qualcosa che non va?" Sua madre la guarda e lei sospira passandosi la mano sul viso "Io.. Devo chiedere una cosa.." punta gli occhi su Jean e prende un respiro profondo "È successo qualcosa?" Jean la guarda preoccupato "Devo andare all'investitura, e vorrei che ad accompagnarmi fossi tu, però se non vuoi é ok.." Jean sorride e guarda Martine "Contenta?" Bryan e Max sorridono "Io.. Oddio, Stéph.." - "Intendevo Jean. Se non vuoi é ok, non sentirti obbligato. In caso viene Bryan, non c'è problema" - "Oh" Martine la guarda e si gira verso Jean sorridendo e gli afferra la mano vedendolo sorpreso "I.. io? Davvero?" le chiede schiarendosi la voce "Solo se vuoi" l'uomo si passa velocemente una mano sugli occhi lucidi e sorride "Ne sarei davvero felice, Stéphanie." - "Visto? Sta anche per piangere!" Bryan glielo dice all'orecchio e le lascia la mano appena l'uomo si avvicina a lei "Posso?" chiede allungando il braccio verso di lei, lei gli afferra la mano e Max la lascia guardandola alzarsi in piedi e lasciarsi abbracciare dall'uomo "Grazie davvero Stéphanie, per aver pensato a me. È.." tira su con il naso per poi staccarsi da lei asciugandosi gli occhi ".. davvero meraviglioso." conclude "Ti ha detto si è sta piangendo, Max, dovevamo scommettere contro di lei, avremmo vinto. Tu avresti vinto per una volta nella tua vita contro mia sorella!" - "Che stronzo!" Max si alza e si avvicina a lui dandogli uno scappellotto "Sta buono con quelle mani!" si lamenta Bryan prendendogli il polso "Sta buono anche tu!" lo strattona divertito e finiscono entrambi sul divano "Hai da fare domani pomeriggio?" gli chiede Bryan "Perché cos'hai combinato?" lo guarda preoccupato "Niente! Sei peggio di mamma e Stéph! Volevo andare a vedere di un vestito per il matrimonio di Marcus e Adam!" Stéph sospira e li guarda "Possiamo vedere dove hai spedito i pacchi da qui?" - "Vieni! Abbiamo sistemato tutto alla perfezione!" Bryan si alza come una molla e la prende in braccio iniziando a fare le scale "Bryan!" Scoppia a ridere mentre gli altri tre li seguono, la mette a terra appena si ferma sul pianerottolo e apre la porta "Ecco qui!" esclama Bryan entrando e facendosi seguire "Ho comprato altri due scaffali da Ikea e abbiamo catalogato tutto per modello e taglia sullo scaffale di sinistra e quello centrale, l'altro centrale e a destra accessori." - "Non è rimasto quasi niente.." - "Il primo giorno.. dovevi vederli Stéph, erano tutti e tre qui e giravano come trottole!" - "E poi tutti i giorni ci sono le ragazze che preparano i pacchetti e che hanno aiutato anche noi." Stéph sospira e si guarda attorno "Non è piccolo è scomodo avere persone che girano per casa?" - "C'è anche l'ingresso privato e sono molto discrete. Mi dispiace solo che questa mansarda non è abbastanza grande." Stéph guarda Bryan "Visto che sono qui che dici se vado a vedere di trovare un posto un po' più grande? Così potremmo prendere più cose, la prossima volta e non verrete sommersi.. Che.. Che ne dite?" Guarda Max incerta e poi passa a Martine e Jean "Però non so neanche se ne vale la pena.. ok c'è stato il boom ma la prossima volta? Meglio aspettare?" - "Non è solo il boom, Stéph. Guarda gli ordini di ieri." Bryan prende il plico di fogli sulla scrivania "Sono passate quasi tre settimane e mezzo sito sold out e guarda qui. Un sacco di persone hanno chiesto di essere avvisati tramite mail quando verrà rimesso in vendita qualche prodotto!" - "E.." - "Ed ho già contattato i fornitori, prenotato la nuova merce e pagato. Arriveranno la prossima settimana, tra l'altro." l'anticipa, Stéph sospira appoggiandosi al muro "Quindi?" - "Per noi puoi continuare anche qui, non crea nessun problema ma vediamo che è abbastanza piccolo. Prendere un magazzino o un locale sarebbe perfetto." le dice Jean "Bryan? Tu che dici?" - "Penso sia perfetto! Sia avere un magazzino più grande ma anche uno spazio più grande per tutti. Abbiamo preparato tutto ad incastro perché lo spazio era poco e così potremmo prendere almeno un altro computer e un'altra stampante e avere un ufficio per il servizio clienti di cui posso occuparmi io." Lei lo guarda e sospira "Tu devi.." - "Studiare si, lo so" - "Troveremo anche altre persone, ne parlerò con Adam per gli scaffali hai usato la carta che ti ho dato? È quella del brand." annuisce per poi prendere una cartellina "Qui c'è tutta la lista movimenti della carta così puoi controllare quello che ho preso e le cifre dei vari restock." - "Non mi importa. Devi solo usare quella e non i tuoi soldi" - "Uso quelli, tranquilla! Sicura di non voler controllare i movimenti?" Scuote la testa e guarda Max "Tu che dici? Facciamo questa spesa ora o aspettiamo l'anno prossimo?" - "Non serve aspettare schatje. Gli scaffali e anche quel plico di ordini parla già abbastanza." - "Parlerò con Adam allora." - "Ecco, fallo domani pomeriggio. Io e il tuo fidanzato abbiamo da fare." la riprende in braccio "Dove andate? E aspetta! Voglio fare un video!" Stéph guarda Max con il telefono in mano "È arrivato un ordine! Fallo! No! Lo faccio io! Come si fa? Come fate? Bryan!" il ragazzo continua a tenerla in braccio e si muove nella stanza "Prima cosa prendi l'ordine." si avvicina alla scrivania "Si ma lasciami giù! Sei peggio di Luka!" Max ride e inquadra entrambi "Perché di me ti lamenti e con il nano invece sei una sanguisuga?!" si abbassa leggermente sulle ginocchia per farle prendere il foglio dalla scrivania "Dopo l'ordine, guardiamo il numero dei pezzi per decidere quale scatola scegliere." - "Perché il nano è bellissimo, tu no" - "Che stronza! Quanti pezzi? Devi essere veloce!" la riprende di proposito "Ma la smetti? Ti licenzio se non ti calmi! Dopo chiamo Luka così si arrabbia con te perché mi maltratti, e poi oom An declassato a manovale!" Bryan scoppia a ridere e la fa scendere "Sto aspettando, comunque, il numero dei pezzi." - "Zitto! Ha preso la maglia con Golia! Hai visto amore? Poi la borraccia bianca con solo il logo e anche.. Il casco di Melbourne! Adam è riuscito a rifarli fare?" Martine sorride "Si, li ha fatti arrivare la scorsa settimana" lei annuisce "Quindi, Bryan? Ora?" - "Per il numero e tipi di prodotto prendiamo una scatola media e andiamo al tavolo. Lasci lì e prendi una card dal terzo ripiano dello scaffale." Lei annuisce e prende la scatola "Golia vieni ad aiutarmi" lui si avvicina e appena Stéph compone la scatola ci salta dentro "Ehi! No! Tu rimani qui con noi, non vai a casa di.. Come si chiama?" - "Edvard, in Danimarca. Vuoi andare in Danimarca palla di pelo? Prendi anche delle bolle d'aria e isola la bottiglia." Stéph lo guarda e ride "State sentendo? Da quando sei così serio?" Jean ride "Ha preso sul serio tutto questo" - "Sono serio perché non si scherza sugli ordini! Forza, chiudi la borraccia nelle bolle. Ti prendo lo scotch di carta." lo recupera dalla scrivania e torna da lei "E tu non riprendere!" Stéph ride guardando Max "È impazzito, Dio riprendilo perché non si sta rendendo conto di sembrare un pazzo!" Stéph si alza con la scatola con Golia dentro in mano e si appoggia ad una scrivania "Ok, che devo fare?" - "La borraccia! Te l'ho detto!" Prende lo scotch di carta e sorride vedendo il logo stampato "Maxie, guarda!" si avvicina e sorride guardando il logo "Prendi la t-shirt e ricontrolli taglia e modello e la metti per prima." interviene Bryan "Mamma mia, lo senti? Poi chiamo Luka, mi stai decisamente maltrattando!" - "Ti sto solo spiegando! Sei la solita melodrammatica!" borbotta alzando gli occhi al cielo, Stéph ride baciandogli la guancia, controlla sul collo della maglietta la taglia impressa e la piega meglio per metterla alla base della scatola "Va bene? Ora?" - "Perfetto! Ora metti la borraccia di lungo e nell'angolo metti il casco così andranno ad incastro e rimarranno ferme." - "Altro, signor responsabile delle vendite della sezione europea del brand Zabryma?" - "Oh finiscila! Comunque rimetti dentro l'ordine nel pacco e la card" lei annuisce, ma prende un pennarello dalla scrivania e firma nell'angolo la card per poi girarla e scriverci sopra 'Mi dispiace se il pacco è brutto ma è il primo pacco che faccio. Grazie per l'ordine, grazie per aver contribuito alla causa. Grazie per tutto' sventola la card per far asciugare l'inchiostro e la mette dentro "Ora possiamo chiudere." le passa lo scotch di carta marrone "Stampo l'etichetta nel frattempo." le dice andando verso la scrivania.

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