Un urlo mi scaraventò direttamente giù dal letto e la voce di Manuel, che pensavo fosse soltanto nella mia testa, riecheggiava invece in tutta la casa, arrivando dritta nella mia stanza. Mi vestii fiaccamente, indossando un paio di jeans a vita alta e una maglietta nera scollata, a maniche corte. Raccolsi i capelli in una coda alta e scesi le scale in condizioni pietose. Era lunedì mattina e avrei dovuto seguire il corso di Psicologia all'Università. Frequentavo il primo anno e ancora faticavo a ingranare i ritmi di questo nuovo percorso. Sentivo mamma chiacchierare con Manuel e mia sorella Elisa che lo riempiva di domande, come al solito. Decisi che non avrei raccontato a nessuno il vissuto della sera precedente. In fondo, non ero certa che i miei occhi avessero carpito la verità.
Mia madre, Vanessa, era una donna affascinante, in modo assolutamente naturale. Aveva occhi e capelli castani ed era di statura e corporatura media. Non si truccava spesso, fatta eccezione per il leggero tocco di mascara sulle ciglia. Le sue labbra perfette erano sempre incurvate in un sorriso poiché nonostante la sua vita fosse stata difficile, cercava di non darlo a vedere a nessuno.
«Giorno», mugolai visibilmente contrariata. Continuai: «Che cavolo avete fatto? Mi è quasi preso un infarto!»
«Sono scivolata, Ginny», mi spiegò prontamente la mia piccolina. I suoi occhi verdi, così magnetici, mi fecero sorridere. Mia sorella minore era di una bellezza mozzafiato, aveva lunghi capelli castano scuro e un sorriso da fare invidia. Era formosa e gli anni trascorsi a fare ginnastica artistica le avevano restituito un corpo da favola. Nonostante avessimo soltanto tre anni di differenza, il mio istinto protettivo aveva sempre prevalso, forse perché lei riusciva a mostrare una tenera naturalezza, quasi come fosse una bambina.
«No! Mi sono persa la scena, spero abbiate almeno fatto un video», gridai spalancando gli occhi.
Manuel continuava a prendere in giro Elisa, che rideva a crepapelle. Era bello vederla felice dopo tutto ciò che avevamo vissuto e, soprattutto, che fosse Manuel a farla ridere. Posai lo sguardo su di lui, che portava dei pantaloni neri, stretti sulle caviglie e una maglietta bianca con un taschino. Non avevo mai notato quanto avesse stile nel vestire.
Era poggiato sul piano bar che avevamo deciso di posizionare in cucina, dato che il salone e la stessa andavano a formare un'unica stanza enorme. Gli elettrodomestici, posti dietro al tavolo, tutti di un colore bianco perlato, mentre al di là del bancone si estendeva l'area dedicata al divano, in pelle nero; di fronte a esso una televisione molto grande, gentilmente donata dai genitori di Manuel per il mio diploma. Ai piedi dell'apparecchio vi era posata la playstation, a cui ero solita giocare con il mio migliore amico e sulla destra, una credenza dove mia madre collezionava tazzine antiche.
Il mio telefono tintinnò con quella suoneria antipatica che Elisa considerava di tendenza: il suono dell'acqua che si muove. Il mittente era Francesco:
"Buongiorno. Ti va se stasera ci vediamo? Vorrei scusarmi per ieri sera!"
Manuel lesse il messaggio insieme a me, aggrottando le sopracciglia: «Per cosa si deve scusare, Gin?»
Dovevo fingere. Da un lato fui sollevata di capire che Francesco non si era confidato con il mio migliore amico; dall'altro non potevo dare spago a nessun tipo di rapporto con lui. Non era l'uomo per me.
«Nulla! Divergenze di opinioni, segretuccio tra di noi», inclinai il capo, ironizzando e nascondendo i miei dubbi.
Lanciai al mio migliore amico i cereali appoggiati sul piano bar e scappai a prendere lo zaino, colmo di libri inseriti a casaccio. Ogni mattina, io e Manu, andavamo in facoltà insieme. La trovavo una cosa normale. Arrivavamo con la macchina alla fermata della metro più vicina a casa mia e poi raggiungevamo l'università, a volte prendendo qualche autobus, a volte camminando. Era sempre stato ordinario stare insieme a lui. Ultimamente, però, quando lo guardavo temevo che prima o poi la vita ci avrebbe allontanati... E allora sì, sì che sarebbe stato un dramma.
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Bed's Friends
RomanceGinevra è una ragazza nel pieno della giovinezza, appena uscita da una relazione tormentata e abusiva, che si aggrappa disperatamente alle persone che ama. Il fantasma del passato si scontra fragorosamente contro di lei e la sua volontà di andare a...