Cap 29

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Mi arriva chiaro in testa il senso di tutto.

Le sue parole, i suoi gesti. Ora li capisco. Ora la capisco.

Rannicchiata nel letto, immobile da ore, sola. La sensazione di vuoto che si espande. Il silenzio assordante e opprimente. Di fronte a me, un orologio appeso alla parete scandisce il tempo, una progressione di numeri che non m'interessa, mi ricorda solo che presto sarebbe stato giorno e proprio come lei, sarei andata via anche io.

L'odio sovrasta tutto, rovescia ogni cosa e mi fa compagnia. Avrei preferito un litigio, un litigio clamoroso, forte, rabbioso. Una rottura traumatica. Restare da sola nella notte buia fa più male, lacera il cuore. Ma forse l'avevo sempre saputo, l'avevo capito prima di lei e questa sarà l'unica cosa che non mi sarei mai perdonata.

L'amore per la propria famiglia è il sentimento più stupido di tutti, è eterno, incorruttibile, è ruggine ed infezione. 

Non si è presa neanche la briga di chiudere la porta, l'ha lasciata socchiusa, per noia o per paura di non trovarla aperta se mai dovesse tornare indietro impaurita ma so già che non sarà così, che questa sarebbe stata la prima volta in vita sua in cui andava fino infondo e non posso fare altro che accettare il suo disfacimento che in parte è anche il mio, è la nostra specialità.

Io l'avrei seguita fino all'inferno, io ci sarei stata fino alla fine, io c'ero, era lei che in qualche modo se n'era già andata, si era persa. Non ho potuto parlarle nè salutarla, me l'ha impedito, è andata nell'unico posto al mondo in cui non avrei potuto seguirla e nonostante questo l'accetto e perdono la sua colpa, mi lascio scivolare addosso tutto e mi tengo solo le cose che amo, la cicatrice al centro della mano che si è mimetizzata col resto della pelle, ma non scompare, rimane indelebile nonostante gli anni. Quella è Maca. Lontana dagli occhi, ma non dal cuore. Lei continua ad esserci. Ed è l'ennesima affermazione del suo dominio su di me, la gioia nel tormento. Ed è l'unica cosa che decido di tenermi addosso per il resto della vita.

So già cosa mi aspetta, mi farà passare le pene dell'inferno per averla lasciata da sola, mi odierà con tutto l'odio di cui è capace, mi rovescierà addosso tutto il suo veleno e sarà peggio di prima, un esaurimento nervoso di prima categoria e dovrò fare i conti con la sua versione da stronza, che non è così diversa da com'è il resto del tempo, almeno quando si tratta di me. Nonostante questo, non m'interessa, ora posso andarmene. Tiro un sospiro di sollievo, prima di tornare a casa.

Credo che questo sia amore vero. Credo che questo sia amare davvero.

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