Tremiladue.

Dopo.

Un giorno scoprirò che il tempo addormenta ogni cosa, anche il dolore per la mancanza di tua sorella, anche quel pezzo di cuore che ti manca da sempre.

Un giorno mi renderò conto che il senso di colpa per non averla salvata non sarà più il primo pensiero la mattina, avrò altre cose a cui pensare, cose belle, la mia famiglia, e quando la roulotte inizierà a starci stretta, ci trasferiremo in un appartamento, sempre in periferia, ma grande abbastanza per tutte e tre e lì mi renderò conto di essere estremamente fortunata.

Non la penserò più e passeranno altri anni.

Quando saprò della sua uscita dal carcere, l'aspetterò da sola alla fermata del bus e quando la rivedrò saranno passati cinque anni.

Cinque anni in cui lei avrà tagliato e scurito i capelli, si cambia faccia quando si entra dentro, non ho mai capito il perchè.

Sembrerà più cattiva di quel che è in realtà, ma non glielo dirò, dirò altro.

«Sei cresciuta, il nero ti sta bene, ora potremmo essere gemelle»

Mi abbraccerà forte e le sue lacrime mi bagneranno le guance «Mi hai perdonato?» Certo che l'ho fatto, non avrei continuato ad odiarla per il resto della vita, preferivo volerle bene.

Mi chiederà di raccontarle di Maca, se ora è felice, se le piace la vita da coppietta come se fossimo sposate, mi chiederà che fine ha fatto la bambina che mi somigliava ed io le dirò che ora sta con noi, che stiamo tutte insieme e che grazie a lei ora quella bambina ha una casa in cui sentirsi al sicuro.

Avremmo tante cose da raccontarci ma prima Alicia troverà il coraggio di chiamare il numero della donna che aveva visto una volta sola in vita sua ma che le aveva fatto compagnia negli ultimi cinque anni.

«Non ha senso, lo so»

«Non deve avere senso, deve renderti felice»

Quando la donna dall'altro capo del telefono le risponderà, faticherà per trattenere il nodo alla gola e il sorriso sulle labbra.

Io non la conoscevo ancora, l'avrei fatto a breve, Rachel sarebbe stato il suo più grande amore e dall'uscita di Alicia di prigione si sarebbero riviste e mai più lasciate.

Ma questa è un'altra storia.