Mi porto una mano sulla bocca per coprire il mio sbadiglio, nel mentre scendo le scale per arrivare in cucina per fare colazione. Stamattina sono stata svegliata da un vociare fastidioso, così mi sono alzata subito, incuriosita.
Appena arrivo sulla soglia della cucina mi blocco di colpo, perché a tavola vedo i miei genitori, Nora, Jackson, e i nostri vicini, ovvero Andrew con i suoi genitori.
Sbatto più volte le palpebre, confusa, mentre sento mio cugino raggiungere la cucina e fermarsi al mio fianco.
Ian sbatte un paio di volte le palpebre, poi gira la testa nella mia direzione. «Li vedi anche tu o ieri ho esagerato con i biscotti della zia?»
«Mi sa che anch'io ho esagerato con i biscotti» mormoro.
Ian mi guarda confuso. «Ma tu ieri non li hai mangiati.»
«Bah, vista la scena che mi si è presentata davanti, qualche dubbio inizio ad averlo.»
Jackson sta parlando con mia madre e con Malory, la madre di Andrew, facendo commenti sui vari tipi di tacchi; Daniel e William parlano di una qualche gara sportiva mentre Nora conversa con Andrew.
Nora conversa con Andrew?
Tiro una gomitata a Ian e li indico, e restiamo a guardare la scena per un po', increduli. Nora continua a battere le ciglia verso Andrew, seduto accanto a lei, mentre il mio vicino tenta di allontanarsi senza farsi notare dagli altri.
Ian è scioccato. «Sbaglio o mia madre ci sta provando con il tuo vicino? Ma quanti anni ha, poi?»
«Trenta.»
Mio cugino sgrana gli occhi. «Mia madre ne ha più di cinquanta.» Impallidisce. «Oh mio Dio, a mia madre piacciono quelli più giovani. Mia madre è una milf!»
Come a confermare questa cosa, Nora appoggia una sua mano sul ginocchio di Andrew, e vedo il mio professore sussultare e cercare di spostare la gamba, ma mia zia sembra avere una presa salda.
Mio cugino decide di intervenire subito e, preso dal panico, allunga una mano al suo fianco e decide di spingere un vaso verso il pavimento.
Il rumore del vaso che si rompe fa cadere silenzio in cucina, mentre tutti si girano verso di noi.
Appena Nora si accorge che suo figlio ha gli occhi puntati su di lei, toglie la mano cercando di far finta di niente.
«Ma buongiorno!» esclama Ian, con tono isterico. Prende una sedia e si mette a forza tra Nora e Andrew, mandando a quest'ultimo uno sguardo di scuse. Il mio vicino lo guarda riconoscente, mentre Nora fa una smorfia.
Io sono ancora ferma a fissare il tavolo, convinta di essermi mangiata troppi biscotti ieri senza però avere ricordi a riguardo.
«Ehm... Come mai siete tutti qui?» chiedo, perplessa. Per un attimo mi viene il dubbio che sia il compleanno di uno dei miei genitori e me lo sia dimenticato, poi mi viene in mente che entrambi fanno gli anni in inverno.
Jax indica la sedia vuota accanto a sé, facendomi segno di raggiungerlo e sedermi. «Oh, stamattina mi sono svegliato presto e ho deciso di fare una torta, così sono venuto dalla mia famiglia preferita. Quando sono arrivato c'erano Camille e Malory che chiacchieravano in giardino e ho invitato anche i tuoi vicini ad assaggiarla.»
Nel frattempo mia mamma ha distribuito a tutti una fetta di torta.
Nora ne assaggia un pezzo e fa una faccia strana. «A che gusto è questa torta?»
Il mio migliore amico fa un sorrisetto che inizia a farmi venire qualche sospetto sul perché sia qui. «Alle carote.»
A quelle parole Nora sgrana gli occhi e sputa il pezzo di torta in un tovagliolo. «Che schifo. Che schifo! Detesto le carote!»
Jax si finge sorpreso. «Ah, davvero? Nessuno mi aveva detto una cosa del genere.» Dallo sguardo che si scambia con mia madre, direi che invece ne era più che consapevole.
E poi capisco. Mamma ha chiamato i rinforzi.
Guardo mio padre, ma dal sorrisetto che tenta di nascondere bevendo il suo solito caffè, direi che era al corrente di tutto.
Anagraficamente i miei genitori sono adulti, ma resteranno sempre degli eterni bambini. Sul serio questo è il loro concetto di vendetta?
Sospiro, ancora stordita dal sonno, e mi scambio un veloce sguardo con Ian, che a quanto pare è ancora sconvolto dalla scena che ha visto prima.
Per un po' non succede nulla e tutti continuano a fare colazione tranquillamente, fino a quando mio padre non parla. «Ehi Nora, mi faresti un favore? Mi sono dimenticato di prendere il giornale dal giardino stamattina, potresti andare tu?»
Io mi blocco. Oh. Oh. Mio padre ha deciso di giocarsi la carta del cane.
Mia zia annuisce e si alza da tavola.
Passa poco tempo e si sente un urlo provenire dal nostro giardino. «Un ratto mi ha morsa! Un orribile e schifoso ratto mi ha morsa!»
Usciamo tutti sul portico per vedere cosa sta succedendo.
Nora saltella sul prato, mentre tenta di fuggire da Penny, il cane del signor Dowson, che continua a mordere i suoi piedi.
William è leggermente sconvolto. «È sempre così aggressivo quel cane?»
Mio padre scuote la testa. «Oh no, mi sono dimenticato che prima, per sbaglio, mi sono cadute delle fette di bacon sulle ciabatte di mia sorella. Deve essere per quello che ora il cane continua a seguirla.»
Certo papà, per sbaglio.
Dalla casa accanto alla nostra esce il signor Dowson, che viene nel nostro giardino con estrema calma, mentre si sistema il suo solito boa piumato intorno al collo.
Una volta arrivato a Nora, prende il suo adorato cane in braccio, che subito si calma.
Nora lo guarda inviperito. «È suo questo ratto?»
«Ratto? Io non possiedo un ratto.» Il signor Dowson la squadra, disgustato, perché ha capito chi ha davanti.
«E allora quello cos'è?» Nora indica Penny con un dito.
«È un chihuahua.»
«A me sembra più un ratto.»
«E se fosse stato un bassotto cosa avrebbe detto, che l'ha aggredita una baguette?» E con questa frase il signor Dowson si gira e porta un'estremità del suo boa piumato dietro la schiena, colpendo in faccia Nora, e poi se ne va a testa alta, come una diva.
Andrew è sconvolto. «Cosa cavolo è successo stamattina?»
A rispondere è Ian, ancora incredulo. «Mia madre ci ha provato con uno che ha più o meno la mia età.»
Andrew mi guarda, ed io alzo le spalle come per dire non chiedere a me.
STAI LEGGENDO
Ti giuro che non sono una psicopatica
Teen FictionIvy Jane è una ragazza di ventidue anni un po' fuori dagli schemi. Con una madre convinta che praticare l'arte orientale del Feng Shui sia la soluzione a tutti i problemi della famiglia e un padre che ogni mattina si mette ad urlare contro il cane d...