04 | ᴀʟʟᴀ sғɪɢᴀ ɴᴏɴ ᴄ'è ᴍᴀɪ ғɪɴᴇ.

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ᴊᴀx: ʜᴀɪ ɪᴍᴘᴇɢɴɪ ᴘᴇʀ ᴏɢɢɪ ᴀ ᴘʀᴀɴᴢᴏ?

ɪᴠʏ: ɴᴏɴ ʟᴏ sᴏ. ᴅᴏᴠʀᴇɪ ᴘʀɪᴍᴀ ᴠᴇᴅᴇʀᴇ sᴇ sᴀᴛᴀɴᴀ ʜᴀ ɪɴ ᴘʀᴏɢʀᴀᴍᴍᴀ ᴀʟᴛʀɪ sᴀᴄʀɪғɪᴄɪ.

ᴊᴀx: ᴘʀᴏᴠᴏ sᴇᴍᴘʀᴇ ᴘɪù ᴘᴇɴᴀ ᴘᴇʀ ᴛᴇ...

ɪᴠʏ: ɪɴ ʀᴇᴀʟᴛà ᴍɪ ᴀᴍɪ.

ᴊᴀx: sᴇ ᴄʀᴇᴅᴇʀʟᴏ ᴛɪ ғᴀʀà ᴅɪᴠᴇɴᴛᴀʀᴇ ɪɴᴛᴇʟʟɪɢᴇɴᴛᴇ, ᴀʟʟᴏʀᴀ ᴄʀᴇᴅɪ ǫᴜᴇʟʟᴏ ᴄʜᴇ ᴠᴜᴏɪ.

ɪᴠʏ: ᴄᴏᴍᴜɴǫᴜᴇ sᴏɴᴏ ʟɪʙᴇʀᴀ.

ᴊᴀx: ᴘᴇʀғᴇᴛᴛᴏ. ᴘʀᴀɴᴢɪᴀᴍᴏ ɪɴsɪᴇᴍᴇ?

ɪᴠʏ: ᴄᴇʀᴛᴏ. ɪʟ sᴏʟɪᴛᴏ?

ᴊᴀx: ɪʟ sᴏʟɪᴛᴏ.

Ormai io e Jackson abbiamo una tradizione.

Almeno un sabato al mese andiamo al nostro ristorante preferito, dove fanno parecchi tipi di cucina.

Cucinano italiano, tailandese, cinese, giapponese, messicano e molte altre varietà.

Insomma, è il paradiso delle papille gustative.

Beh, per me e le mie papille qualsiasi piatto cucinato da qualcuno che non sia io è il paradiso.

Io non mi posso nemmeno avvicinare ai fornelli.

O brucio il cibo, o faccio andare a fuoco qualcosa, o brucio il cibo e faccio andare a fuoco qualcosa.

Insomma, sono un completo disastro.

E non solo in cucina.

Lo sono sempre.

Dato che Jax mi passa a prendere ogni volta per l'una circa, mi inizio già a preparare anche se sono solo le undici.

Devo pure farmi una doccia. Le ragazze hanno bisogno di tempo per la doccia.

Prendo un cambio per l'intimo e i vestiti e porto tutto in bagno, appoggiandoli su un mobiletto posizionato secondo le regole del Feng Shui - mia madre ne è davvero fissata - e apro l'acqua calda.

Nel frattempo prendo anche l'accappatoio e un asciugamano per i capelli, e appoggio entrambi sul bordo del lavandino, che si trova accanto alla doccia.

Mi spoglio e getto i vestiti nel cesto dei panni sporchi.

Apro l'anta della doccia, e una volta entrata la richiudo dietro di me.

Lascio che l'acqua scorra sulla mia pelle, e alzo la faccia in direzione del getto, così da svegliarmi completamente.

Rilasso ogni muscolo del corpo, beandomi di quello stato di relax, quando l'acqua diventa completamente bollente.

Mi sposto di scatto in un angolo della doccia, mettendomi ad urlare. «Porca troia, ho preso fuoco!»

Sento mia madre urlare dalla cucina. «Scusa tesoro, ma mi serviva l'acqua fredda! Ora ho finito però.»

«Nel frattempo mi sono ustionata e sono bollita» borbotto.

Allungo titubante una mano sotto il getto per verificare la temperatura dell'acqua, e lascio un sospiro di sollievo quando vedo che è tornata accettabile.

Ti giuro che non sono una psicopaticaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora